Un film perfetto per la ripartenza delle scuole Seguici su Telegram e resta aggiornato La giovane e novizia insegnante Carla Nowak inizia la sua esperienza in una scuola media dove avvengono alcuni furti e dove in nome della “tolleranza zero” vengono messi sotto l’occhio del ciclone gli alunni. Il suo desiderio di scoprire la natura di questo problema la metterà in seria difficoltà contro tutto e tutti. Per il bene del lettore è opportuno restare vaghi sulla trama, non siamo di fronte a un thriller, perché non è semplice raccontare la dinamica che innesca la trama che lasciamo totalmente nelle mani dello spettatore senza inutili passaggi critici, visti gli equivoci letti in molte recensioni. Girato in un ormai inusuale formato 1.33 (il vecchio 4/3 televisivo, quadrato insomma), per dare, si suppone, maggiore realismo alla vicenda, La sala professori è certamente un film verosimile e realista, congegnato talmente bene da non pesare in nessun momento a uno spettatore che segue con passione e interesse il film; la performance della giovane, sconosciuta (anche se da bambina era nel magnifico Il nastro bianco di Haneke) e bravissima Leonie Benesch costituisce la principale forza motrice del film, che si avvale in ogni caso di bravissimi comprimari, ragazzini compresi. Al realismo del film, diretto da İlker Çatak, tangibile e voluto, il regista nella seconda parte (meglio non specificare dove) alterna momenti onirici e vagamente surreali, atti a sottolineare lo straniamento della protagonista, che diventa man mano sempre più forte e oppressivo nei suoi confronti. È vero che la storia vuole toccare anche argomenti che esulano dal microcosmo scolastico, in primis il razzismo, ma l’idea è quella di un film che non vuole essere una metafora né della scuola (meno male), né della società attuale, perché troppo legata a un singolo episodio. La sala professori è una storia come tante, raccontata in modo garbato e plausibile, diretta con altrettanto garbo e mano leggerissima, che lascia proprio ai suoi protagonisti, alle loro storie, al loro carattere e ai loro atteggiamenti la chiave di volta per riuscire a venire fuori da situazioni intricate. Quello che va assolutamente detto è che il film vuole sottolineare come il mondo della scuola sia decisamente meno semplice e grossolano da quello spesso descritto da stampa cartacea e televisiva, ed è proprio per questo che la regia non esce troppo dai binari. Un film ben fatto e coinvolgente, che consegna allo spettatore un finale molto particolare (e ci fermiamo qui) come ideale spunto per un bel dibattito post film, acceso e combattivo come quelli di una volta. Dopo un discreto successo al cinema, il film è disponibile in streaming. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Visibili e Invisibili