Per un Natale sul divano e un’abbuffata di serie in tv

Beatles Get Back Docufilm

The Beatles: Get Back

Con l’avvicinarsi del Natale, e dopo tutti i magnifici consigli qui elargiti per andare al cinema al sicuro da pacchi e panettoni, sembra a tutti giusto rivolgere un pensiero a chi predilige la visione cinematografica da divano, senza dimenticare che qualcuno a casa ci deve stare per forza.

Scopriamo il mondo delle serie in uscita, dalle più attese alle più sconosciute. The Ferragnez è su Prime Video: ora, a me i due stanno simpatici, spesso dicono cose condivisibili e rappresentano un esempio positivo. Ecco, da qui a vedere il documentario che ci dice come vivono, di acqua sotto i ponti ce ne deve passare ancora molta, però.
Sulla stessa piattaforma ritroviamo la serie antologica Modern Love con la seconda stagione, e la versione seriale di un buon thriller di fine anni Novanta, So cosa hai fatto.
Ps: sempre su Prime c’è il primissimo Dieci piccoli indiani, di René Clair del 1945, non è una serie, ma andava detto prima che mi dimenticassi.

A 23 anni dalla sua prima trasmissione, torna il leggendario Sex And The City, con un sequel ambientato in un futuro assai distopico, visto che pretende di essere il presente post-pandemia. Tra le protagoniste manca Samantha per il rifiuto di Kim Cattrall di prendere parte allo show, e verrà a mancare presto (prima puntata) un altro personaggio. A differenza di Friends, ci troviamo davanti a una fiction vera e propria, da vedere su Sky.

La chiamano miniserie, ma su Disney Plus va in onda un monumentale lavoro di 8 ore complessive, diviso in 3 parti che risponde al nome di The Beatles: Get Back, realizzato dal grande Peter Jackson sulla base di 56 ore di girato sulle ses- sioni di prove che hanno preceduto il mitico concerto dello scioglimento dei Fab Four. Il montaggio ha richiesto 4 anni e le consulenze dei componenti vivi del gruppo e delle vedove, e vi dico subito che lo avrei visto meglio diviso in più parti seguendo i singoli giorni delle prove, ma va detto che questa cosa la si può fare in ogni caso. Sulla stessa piattaforma troviamo anche un documentario su Paul McCartney, giusto per completare la discografia.

Su Netflix potete trovare la terza di The Sinner, giallo che vede all’opera il detective Ambrose (interpretato da Bill Pullman), alle prese con un caso diverso per ogni stagione. Interessante, anche se la stanno tirando troppo per le lunghe.

Su Raiplay è uscita la seconda stagione di Stalk, e la prima era assai notevole; quindi, non aspettate e realizzate una bella doppietta, a base di stalking, privacy e nuove tecnologie in salsa transalpina.

Chiudiamo con una visione decisamente diversa dalle altre, perché Now Apocalypse è il debutto seriale di Gregg Araki che riesce a mescolare tutti i suoi cavalli di battaglia in un prodotto decisamente fuori dal coro e probabilmente fuori di testa: alieni, sesso in tutte le sue sfumature, violenza, complotti, droga, allucinazioni. Chi conosce Araki, dai tempi di Doom ed Ecstasy Generation sa di cosa parlo. Forse gli altri possono serenamente lasciare perdere. Su Infinity, io non vedo l’ora!

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