Una monumentale Kate Winslet in tv e le ultime serate della Rocca

Omicidio a Easttown (Miniserie di 7 puntate, 2021)
Mare Sheehan è una detective che sta indagando da un anno su un caso di una ragazza rapita nella città di Easttown, nella quale si verifica un’altra tragedia: una giovane madre viene trovata uccisa. La vita di Mare non è semplice, perché oltre a dover superare la morte del figlio e l’affido del nipote, deve anche affrontare la separazione dal marito. In principio era Twin Peaks e questa cittadina, anche dell’altro lato degli Stati Uniti, sembra somigliarle, sia nei suoi abitanti che nelle dinamiche quotidiane. Mentre a differenza della serie di Lynch la questione investigativa è decisamente più semplice (ma non priva di colpi di scena), l’autore Brad Ingelsby focalizza l’attenzione più sulla psicologia dei personaggi, soprattutto della protagonista interpretata da una sontuosa e monumentale Kate Winslet, mostrandoci un difficile percorso di cognizione del dolore.Omicidio A Easttown

Non per niente nel titolo originale non si parla di omicidio (che c’è), ma con Mare of Easttown si vuole focalizzare l’attenzione sul personaggio. La cittadina è davvero una piccola Twin Peaks, dove gli abitanti si conoscono tutti, dove si diventa madri giovanissime, dove nessuno di loro sembra completamente estraneo ai tragici fatti che la colpiscono. Il procedere della narrazione è volutamente lento proprio per distinguersi dal thriller classico e la durata consente un giusto approfondimento del mondo che ha disegnato l’autore. Certo c’è qualche lungaggine o personaggio di troppo, ma le puntate non sono molte e soprattutto il cerchio si chiude perfettamente nell’ultimo episodio che non è ciò che all’inizio sembra essere.
La serie merita decisamente, anche se poggia completamente sulle spalle della protagonista e della sua straordinaria interprete, che per chi la seguisse in lingua originale, ha addirittura (lei britannica) imparato il complesso accento di quella che è una cittadina della Pennsylvania (Stati Uniti del sudest). Tutti i personaggi e i loro attori sono comunque ottimi comprimari, e ai più anziani di loro è riservato l’annoso ma riuscito compito di rilassare e far sorridere lo spettatore, con le loro stravaganti peripezie. Il caso per il quale si indaga è ben trattato e risulta un po’ difficile per lo spettatore riuscire a indovinarne dinamiche e colpevoli, perché la scrittura è estremamente abile a depistare continuamente. Promosso. Disponibile su Sky.

Arene: resiste la Rocca che offre alcuni buoni titoli nostrani come Volevo nascondermi, di Giorgio Diritti (il 10), Maledetta primavera di Elisa Amoruso (il 12) e Lasciami andare, di Stefano Mordini (13). Meritano tutti la visione

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