Ucciso dal compagno con una mannaia Per il cuoco spunta la pista passionale

Il giovane avrebbe ammesso le proprie colpe. Avrebbe anche cercato
di caricare il cadavere in auto per disfarsene, ma non ha avuto tempo

Il cuoco ferrarese Ugo Tani, 56 anni, è stato ucciso da quello che sarebbe stato il suo giovane amante. Stando a quanto riportato da un’agenzia dell’Ansa e dall’edizione di oggi del Resto del Carlino, spunta la pista passionale per l’omicidio di Pinarella di domenica mattina.

Il convivente della vittima, il 26enne pugliese Antonio Colopi, è stato interrogato per circa quattro ore davanti al sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Lanciano, dove si era volontariamente costituito nel pomeriggio dopo una fuga di qualche ora. Secondo quanto appreso – si legge in un’agenzia dell’Ansa – avrebbe ammesso le sue responsabilità.

Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo avrebbe ucciso il compagno dopo un litigio nella prima mattinata, con una mannaia. E – come scrive il Carlino – arebbe tentato di caricarlo nel bagagliaio dell’auto, ma l’arrivo della padrona di casa lo ha costretto a desistere, lasciando Tani vicino all’ingresso, in parte avvolto da una coperta, ed evidenti segni di trascinamento. È stata la stessa padrona di casa, insieme al marito, a scoprire il cadavere poco prima delle 14, insospettita dalla strana partenza del giovane a bordo dell’auto del 56enne.

I due erano da poche settimane nell’appartamento di via Puglie, a Pinarella, in vista della stagione lavorativa al mare, come aiuto cuochi in un hotel di Cervia.

La vittima – residente a Migliaro, in provincia di Ferrara – è stata in passato anche fantino professionista, prima di tornare a svolgere la mansione per cui aveva studiato.

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