Era già in carcere il presunto colpevole di truffe e raggiri a disabili e anziani

Tra le sue vittime due ottantenni, un tetraplegico, un 15enne e molte donne

Era finito in carcere ad agosto dopo essere stato scovato in uno stabile abbandonato dai Carabinieri dopo che in 48 ore aveva messo a segno due rapine notturne con tanto di molestie sessuali in un caso a una ragazza. Ma ora Grirane Nabil, 31 anni, cittadino marocchino sprovvisto di regolare documento di soggiorno, si trova accusato di una serie ben più lunga di reati particolarmente odiosi. Dopo una lunga indagine, i Carabinieri di Faenza hanno infatti scoperto che il pregiudicato sarebber responsabile di una serie di furti e raggiri commessi proprio a Faenza dall’inizio dell’anno e che hanno visto come vittime anziani, disabili, donne e minori. Proprio la vulnerabilità delle vittime, spiegano i militari di Faenza, ha reso particolarmente delicata e complessa l’indagine. Alla fine, il lavoro dei Carabinieri di Faenza e di quelli della stazione Borgo Durbecco ha permesso, si legge nella nota stampa “di fornire all’autorità giudiziaria concrete fonti di prova tra cui anche immagini dai sistemi di videosorveglianza”.

Tra i reati più odiosi di cui Nabil si sarebbe reso colpevole di una truffa ai danni di un 45enne tetraplegico fuori da un supermercato. Tra le sue vittime ci sarebbe poi un 83enne costretto all’uso delle stampelle a cui avrebbe sottratto il portafogli fingendo di aver bisogno di un passaggio in ospedale. E ancora, aveva sottratto le chiavi dell’auto a una donna faentina, aveva strappato di mano il cellulare a un quindicenne e aveva rubato poco più di un centinaio di euro dalla cassa di un locale pubblico. Non solo, tra gennaio e maggio avrebbe anche tentato più volte la truffa del “falso incidente stradale” a danno di donne e anziani da cui fingeva di venire investito nei dintorni dell’ospedale e di esercizi pubblici: promettendo di non chiamare le forze dell’ordine chiedeva un risarcimento immediato in denaro. Nel mese di febbraio era stato colto in flagranza proprio di questo reato ai danni di una donna di quasi novantanni. A giugno gli era stato, invano, notificato il provvedimento di divieto di ritorno a Faenza emesso dal questore. Il pubblico ministero Cristina D’Aniello dopo aver avallato le conclusioni investigative dei Carabinieri manfredi ha proposto al Gip Piervittorio Farinella l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che i militari hanno notificato all’uomo nella casa circondariale di Modena dove è stato trasferito in seguito al suo arresto. I capi di imputazione vanno dal furto aggravato al furto con strappo ai tentativi di truffa. Il gip ha motivato la misura carceria per il “grave pericolo di reiterazione” e giudicando “impressionante” la serie di precedenti e ha definito “riprovevole” la sua tendenza a scegliere come vittime le persone più indifese.

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