Rintracciato il pirata che ha investito un venditore di fiori: credeva fosse un palo

Un 22enne denunciato per lesioni personali e omissione di soccorso: dal frammento dello specchietto rimasto nel fosso i carabinieri sono risaliti alla vettura e al rivenditore di ricambi che aveva ricevuto un ordine di acquisto

Image004La calotta danneggiata di uno specchietto retrovisore laterale, ritrovata nel fosso accanto al corpo del ferito, è stato l’elemento che ha permesso ai carabinieri di risalire in pochi giorni all’identità del pirata della strada che la notte di San Valentino ha investito un 32enne marocchino venditore ambulante di fiori in via Ravegnana a Faenza all’altezza della farmacia comunale. Si tratta di un 22enne residente nel Faentino che dovrà rispondere di lesioni personali stradali colpose gravi, inottemperanza all’obbligo di fermarsi in caso di incidente e omissione di soccorso. L’uomo ferito è ancora in prognosi riservata al Bufalini di Cesena.

La dinamica dell’incidente ipotizzata dai carabinieri del nucleo radiomobile di Faenza è che l’uomo, mentre stava spingendo la sua bicicletta sul ciglio della strada, sia stato travolto da un’autovettura proveniente dalle sue spalle. Le indagini sono state poi portate avanti dai militari della stazione del Borgo Urbecco:

lo specchietto raccolto sul luogo dell’incidente è risultato di un’Opel Astra station wagon prodotta qualche anno fa. I militari hanno setacciato le officine meccaniche e rivenditori di ricambi per auto della zona fino a trovarne uno dove era stato ordinato uno specchietto retrovisore per il modello di auto emerso dalle indagini. La vettura è intestata a una ditta della zona: il veicolo presentava danni alla carrozzeria compatibili con la dinamica dell’incidente ricostruita attraverso i rilievi tecnici. Sono state anche scansionate le immagini delle telecamere della videosorveglianza cittadina che avevano ripreso alcuni passaggi dell’automobile sotto indagine, risalenti a qualche ora prima dell’incidente, quando lo specchietto retrovisore si trovava regolarmente al suo posto. A quel punto è stato facile appurare chi era al volante il giorno dell’incidente.

Quando è stato convocato in caserma il giovane è scoppiato a piangere: ha raccontato che mercoledi notte, probabilmente a seguito di una distrazione, ha avuto un piccolo incidente ma era convinto di aver urtato un palo della segnaletica verticale e mai avrebbe immaginato di aver investito una persona, motivo per cui non si era fermato. Il giovane ha anche rischiato l’arresto perché secondo la legge in vigore aveva 24 ore di tempo per costituirsi alle forze dell’ordine, cosa che non ha fatto. I carabinieri vista la giovane età e il suo atteggiamento collaborativo lo hanno denunciato in stato di libertà.

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