Terrorismo jihadista, rintracciato a Ravenna e poi espulso un “soggetto pericoloso”

Si tratta del fratello di un “foreign fighter” arrivato in Italia nel 2017 a Lampedusa

La Polizia di Stato, nell’ambito della consueta attività di monitoraggio e prevenzione del fenomeno del terrorismo di matrice jihadista, nella giornata di mercoledì 18 settembre ha rintracciato a Ravenna un giovane tunisino, fratello di un cosiddetto “foreign fighter”.

Il ragazzo – già noto alla Questura e da tempo non più rintracciabile – è stato espulso con decreto del Prefetto di Ravenna e accompagnato presso il C.P.R. di Ponte Galeria (Roma), in attesa del successivo rimpatrio. È stato anche sanzionato per l’inosservanza all’Ordine del Questore di Agrigento a lasciare l’Italia, emesso il 7 gennaio 2018.

L’attività di accertamento svolta dagli uomini della Digos della Questura di Ravenna avrebbe messo in evidenza la pericolosità del soggetto, delineata anche da ulteriori riscontri compiuti in ambito internazionale. Il ragazzo è stato infatti qualificato come “soggetto pericoloso” dalle autorità tunisine, alla luce di un suo viaggio in Siria attraverso la Turchia, per poi, nel 2017, fare ingresso illegale in Italia a Lampedusa.

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