Nuovo decreto del Governo, le principali restrizioni previste fino al 3 aprile

Verso la chiusura delle attività d’impresa e della Pa “non essenziali”. Stop totale al gioco d’azzardo

Conte Decreto

Il premer Conte firma il decreto

Ecco l’elenco, seppure ancora parziale e non dettagliato, delle nuove restrizioni previste dal Decreto del governo varato nella tarda serata di ieri e ora in fase di rifinitura, prima dell’entrata in vigore ufficiale su tutto il territorio nazionale fino al prossimo 3 aprile.

Commercio. Il provvedimento non prevede nessuna chiusura per supermercati, discount, ipermercati, negozi e mercati alimentari (resta inteso il divieto in Emilia-Romagna, dovuto ad un ordinanza regionale, della chiusura domenicale)
Sempre per quanto riguarda il commercio, così come prima, restano aperte le farmacie, le parafarmacie, le edicole e i tabaccai.

Industria e artigianato. Nell’ambito delle aziende produttive restano attive tutte le filiere ritenute essenziali, e quindi legate al settore alimentare, a quello farmaceutico e biomedicale e a quello dei trasporti. Dovrebbero rimanere attive l’industria delle bevande, le industrie alimentari, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l’industria tessile solo legata strettamente agli indumenti di lavoro (escluso, quindi l’abbigliamento). Le produzioni di gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come la fabbricazione della carta e raffinerie petrolifere. Potranno continuara ad operare anche le attività legate all’idraulica, all’installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche.
Come attività legate ai servizi essenziali, restano attive anche le riparazioni della strumentistica utilizzata nella filiera alimentare, farmaceutica o dei trasporti.

Pubblica amministrazione e trasporti. Netta, invece, la riduzione delle attività legate alla Pubblica amministrazionea: restano di fatto aperti gli esercizi legati a sanità, difesa e istruzione. Per quanto riguarda sempre la pubblica amministrazione continueranno ad operare l’assicurazione sociale obbligatoria, i servizi legati alla difesa e, chiaramente, l’assistenza sanitaria, i servizi di assistenza sociale residenziale e non residenziale. Assicurati anche i servizi di trasporto: quello ferroviario di passeggeri (interurbano), il trasporto ferroviario di merci, il trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane, i taxi e gli Ncc, gli autotrasportatori, il trasporto marittimo e quello aereo. 

Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti.

Poste e banche. Sono assicurate (seppure in  modo limitato a seconda delle disposizioini dei vari istituti) le attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie.

Altri servizi. Non dovrebbero essere colpiti dai provvedimento restrittivi neanche i servizi veterinari, i call center e i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e lavaggio delle aree pubbliche.
Continuano a operare normalmente i servizi d’informazione.

Giochi d’azzardo. Da sottolineare infine che il nuovo Dpcm ordina il blocco totale del gioco, dal Gratta e vinci al Lotto, negli esercizi abituali, ma neanche giochi online, a partire da subito.

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