Lunga coda per le somministrazioni della seconda dose. Chi doveva ricevere la prima invece si è ritrovato ad attendere all’interno. Si prende il numerino sulla porta e poi si attende che un volontario gridi a voce alta il proprio turno

Diverse persone questa mattina, 24 giugno, sono state costrette a stare in fila in piedi sotto al sole all’esterno del Pala De Andrè di Ravenna in attesa del vaccino anti Covid. La circostanza ha creato qualche momento di tensione: alcuni cittadini hanno manifestato il proprio disappunto con nervosismo agli operatori dell’Ausl e ai volontari. Situazioni che non hanno degenerato.

Verso le 10 la coda contava decine e decine di persone (il serpentone dall’entrata arrivava ben oltre le colonne del Danteum, l’elemento architettonico visibile davanti all’ingresso), alle 12 la coda era poco più corta. La fila sull’asfalto al sole riguardava però solamente chi era prenotato per la seconda dose. Sono previsti infatti due accessi distinti: per chi doveva ricevere la prima dose non c’era fila all’esterno del palazzetto (ma attese all’interno fino a due ore, anche se a sedere e con una temperatura più clemente).

Ai varchi di accesso e nei vari passaggi successivi interni all’edificio fino alla somministrazione vera e propria sono presenti volontari della protezione civile che seguono le disposizioni organizzative pianificate dall’Ausl che ha preso la struttura in affitto. Ai volontari il compito di chiamare a voce alta i numeri ritirati dalle persone all’entrata, annotando il progresso su carta: non esistono pannelli luminosi che segnalano i numeri ammessi. La campagna vaccinale al Pala De Andrè è cominciata sei mesi fa e dopo l’estate si trasferirà al centro commerciale Esp.

Da segnalare che un paio di giorni fa l’edificio aveva avuto problemi con l’impianto di climatizzazione costringendo le persone a sopportare temperature elevate.