Ravenna sconvolta dalla morte sul lavoro: interventi politici e sindacali

Cordoglio di istituzioni e partiti e mobilitazione dei sindacati. Proclamato lo sciopero in fabbrica e al porto

Marcegaglia Ravenna Centro Servizi

Reparto interno alla Marcegaglia (foto repertorio)

Innumerevoli interventi sono arrivati in redazione da esponeti delle istituzioni, del mondo politico e sindacale dopo l’infortunio sul lavoro, ancora tutto da indagare e chiarire, che ha strocato la vita di Hysa Bujar, un operaio dell’impresa Cofari, all’interno dello stabilimento Marcegaglia di via Baiona a Ravenna.

Fra i primi a intervenire dopo la tragedia il sindaco De Pascale che ha dichiarato: « Ancora una volta la nostra comunità si trova a piangere un nostro concittadino deceduto sul posto di lavoro per un tragico e gravissimo incidente. In attesa che venga verificata con rigore la dinamica che ha portato a questa tragedia, dobbiamo dire a gran voce che, in ogni caso, questo è intollerabile e non più accettabile. La salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici devono essere garantite come priorità assoluta e ad esse vanno riservate maggiori risorse per garantire controlli, prevenzione e formazione dei lavoratori. Ravenna si stringe attorno alla famiglia, ai cari della vittima e a tutti i colleghi e le colleghe».

L’impresa di servizi Cofari per cui lavorava la vittima ha scritto: «la cooperativa si stringe nel dolore della di famiglia di Bujar Hysa, nostro socio e cooperatore da più di 13 anni. Bujar Hysa si è distinto per il grande impegno profuso nel proprio lavoro, per la professionalità e il rispetto verso i propri colleghi. Siamo in tanti oggi, alla Cofari a piangere il collega e l’uomo, una notizia che ci ha travolti lasciandoci sgomenti. In questo momento, il nostro pensiero va alla famiglia di Bujar».

Per il sindacato unitario Cgil-Cisl-Uil «…L’infortunio mortale sembra avere sinistre analogie con un altro infortunio mortale avvenuto in Marcegaglia nel 2014, dove trovò la morte Lorenzo Petronici. Solo un anno fa, in IFA, un altro terminal ravennate, ha trovato la morte Franco Pirazzoli anche lui in un infortunio ancora da chiarire e sul quale sono aperte de indagini della magistratura. Una scia di sangue che non si arresta, nonostante i “Mai più”…
Cgil Cisl Uil, unitamente alla Rsu Marcegaglia ed alle categorie di tutti i lavoratori impegnati a qualsiasi titolo negli stabilimenti Marcegaglia di Ravenna hanno proclamato lo sciopero per tutti i turni di lavoro delle giornate del 15 e del 16 luglio. I lavoratori del porto di Ravenna si fermeranno per 24 ore e alle 12 le sirene del porto suoneranno in segno di protesta per queste morti e di solidarietà con la famiglia. Durante l’incontro avvenuto con la direzione aziendale di Marcegaglia le rappresentanze sindacali, dopo un sopralluogo nel sito della tragedia, hanno ribadito problematiche inerenti le carenze di personale, gli spazi angusti di lavoro ed impegni orari eccessivamente prolungati per i lavoratori impegnati negli appalti. Lasciamo alla magistratura il compito di accertare le responsabilità di ciò che è accaduto. Alla città, alle istituzioni, agli organismi di controllo ed alle associazioni di rappresentanza la responsabilità di uno sforzo straordinario per il consolidamento di un sistema che discrimini chi non è in grado di garantire i più alti standards di sicurezza. In questo senso, il rinnovo del protocollo sulla sicurezza del porto, che prenderà avvio nei prossimi giorni, sarà l’occasione per misurare la reale volontà degli attori economici dell’ambito portuale per mettere al primo posto la sicurezza dei lavoratori».

Nel comunicato della Lega delle Cooperative si legge che «nell’apprendere della tragica morte sul luogo di lavoro di Bujar Hysa, esprime le più sentite condoglianze alla sua famiglia ed ai suoi colleghi e soci della cooperativa Cofari.
Oggi, per tutti, è il giorno del dolore e del cordoglio, ma noi riteniamo che questa tragica morte altro non faccia che aprire ancor di più il grande capitolo della sicurezza personale e collettiva nei luoghi di lavoro e in particolare negli stabilimenti più esposti dal punto di vista organizzativo e logistico. In questi anni le cooperative romagnole hanno dedicato grande attenzione a questo tema, destinando allo stesso risorse, tempo, impegno. Ma oggi, purtroppo, abbiamo avuto la conferma di come anche ciò che si è fatto, non sia sufficiente e di come invece serva non abbassare mai la guardia, garantendo invece ulteriore attenzione, quotidiana e costante. Chiediamo che venga condotta una rigorosa verifica per accertare le dinamiche di questo tragico incidente e le eventuali responsabilità. Insieme alla Co. Fa. Ri. ci impegneremo ancor di più perché la sicurezza sul lavoro sia sempre una priorità per tutti».

Scrive invece Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd: «Oggi si è verificato un incidente sul lavoro nella nostra città, un fatto gravissimo che è costato una vita. Il lavoro deve essere l’opportunità di realizzazione personale mentre lo associamo sempre più spesso a un luogo di pericolo e di morte. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti rispetto ai controlli che servono per assicurare il rispetto delle regole, al miglioramento dell’organizzazione e alla necessaria formazione per i lavoratori e per i datori di lavoro. Questo bollettino di guerra è inaccettabile per una società civile. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia alla quale ci stringiamo in un abbraccio e solidarietà a tutti i colleghi e lavoratori dello stabilimento. Tutti dobbiamo fare la nostra parte perché non accada più».

Sull’incidente mortale alla Mercegaglia sono arrivati messaggi di cordoglio, di mobilitazione e invito allo sciopero dei lavoratori anche dal senatore del Pd Stefano Collina – che ha informato il presidente della Commissione di inchiesta del Senato sulla sicurezza sul lavoro – dalle formazioni politiche, Movimento 5 StelleRavenna Coraggiosa, Sinistra Italiana, Comunisti Uniti, Partito Comunista e dalle organizzazioni sindacali FLMUniti e Sindacato Generale di Base,

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