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    Categoria: cultura

Piazza Kennedy diventa rock: «Per dare visibilità a band locali. E contro i bigotti»

Al via il Jfk Square Festival. Parlano i curatori, dei ravennati The Doormen

Nella foto i curatori del Jfk Square Festival Andrea Allodoli (a sinistra) e Luca Malatesta della rock ban ravennate The Doormen, in concerto il 16 in piazza Kennedy ma anche il 13 settembre all’osteria del Pancotto di Gambellara

Durante le prove del primo giorno, in piazza Kennedy sono già passati alcuni anziani a controllare il livello del rumore delle chitarre, preoccupati per il riposino pomeridiano. Ma questa volta Ravenna si presenta diversa rispetto a qualche anno fa, quando un concerto venne interrotto poco dopo le 21 di sera dai carabinieri per le proteste di alcuni residenti. A suonare la chitarra, allora, c’era Luca Malatesta, oggi invece curiosamente alla sua prima esperienza come direttore artistico di una rassegna, forse la prima vera e propria rassegna rock – con palco e bancarelle in un luogo aperto al pubblico – del centro di Ravenna. Si tratta del Jfk Square Festival, fortemente voluto dai commercianti che si sono impegnati (e riuniti in un’Associazione Temporanea d’Imprese) a realizzare un cartellone di eventi in grado di animare la tanto chiacchierata nuova piazza pedonale del centro storico. A questo giro i carabinieri non dovrebbero arrivare e la musica potrà continuare fino all’1 di notte, come in una città vera.

«Abbiamo deciso di accettare l’invito di Beppe (Pietropaolo, titolare del Fellini e a capo dell’Ati che organizza, ndr) prima di tutto per la possibilità di dare spazio a band locali, e non, che solitamente non possono contare su questa visibilità – sono le parole di Malatesta e di Andrea Allodoli, i due curatori del festival, compagni anche nella rock band ravennate The Doormen – ma anche per il centro storico, dove le persone non sono “allenate” a certi eventi e certi suoni. C’era la possibilità di sfruttare piazza Kennedy dopo le tante polemiche e credo sia importante anche per i commercianti, che sono stati danneggiati dal cantiere e ora ci mettono pure dei soldi per ravvivarla».

Come mai, a Ravenna, tutto questo fermento in ambito rock e dintorni? «Perché oggi – risponde Allodoli –, anche se non si vendono più dischi come una volta, forse c’è più visibilità, c’è interesse verso questo lavoro visto dai ragazzi in qualche modo come artigianale rispetto al mondo digitale in cui vivono: ci sono persone che vogliono continuare a portare avanti quello in cui credono. Questo festival è soprattutto per loro». Oltre che – aggiunge sorridendo Malatesta – «per sporcare il ravennate bigotto che non è abituato a trovarsi di fronte a un palco con le chitarre o anche solo alla nostra locandina realizzata da un grafico visionario (Nicola Varesco, ndr), con palazzo Rasponi, le opere di Invader, un’auto con la targa di Ravenna e alla guida un John Fitzgerald Kennedy in versione zombie…».

La rassegna è stata bloccata dalla pioggia nella prima serata (il 2 settembre con Sunset Radio – che avevamo intervistato, qui – e Kuf, per una data che si sta cercando di recuperare) e quindi partirà ufficialmente sabato 9 settembre con due nomi della scena rock underground bolognese, Giungla (nome d’arte della solarolese Emanuela Drei) e Altre di B (noti anche per la loro presenza a “Quelli che il calcio”) con in apertura un duo ravennate di musica rock strumentale, i Cacao (qui la nostra recensione del loro album d’esordio). Il sabato successivo sarà la volta invece degli stessi Doormen (al lavoro – ci dicono – anche sul disco nuovo che uscirà il prossimo anno, a questo link invece la nostra recensione del loro ultimo album di due anni fa) e dei cesenati Sunday Morning (qui la nostra recensione del loro ultimo disco). Per poi concludere il mese di settembre, il 30, con il cantautore forlivese Giacomo Toni e due band al femminile, le milanesi I’m not a blonde e le ravennati Winonas.

E poi? Ci saranno nuove serate rock in centro a Ravenna? «Al momento vediamo di portare a casa buoni risultati con questa prima tranche, poi vedremo…».

Da segnalare per l’occasione anche la presenza in piazza di bancarelle, stand gastronomico in collaborazione con le attività del centro e postazioni per dj, ogni sera diversi (si parte il 9 con Piero Merola, che cura anche la comunicazione del festival).