Umberto Galimberti al Rasi per parlare del suo libro «La parola ai giovani» Seguici su Telegram e resta aggiornato Arriva sabato uno dei pensatori più interessanti del panorama attuale, concentrato con uno sguardo che unisce filosofia e psicologia sulle nuove generazioni Organizzata da Engim e dal centro Liberamente prende il via un nuovo ciclo di incontri con psicologi e psicoterapeuti aperto a tutti e a ingresso gratuito dal titolo “Fronti della fragilità”. Si comincia sabato 27 gennaio alle 17, al teatro Rasi, con un nome di indiscussa fama come quello di Umberto Galimberti che parlerà dal suo ultimo libro, da poco dato alle stampe, La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo, in cui raccoglie le lettere ricevute negli ultimi anni per la sua rubrica sulla rivista “D di Repubblica”. Uno dei pensatori più interessanti del panorama attuale e particolarmente concentrato, con uno sguardo che unisce filosofia e psicologia, sulle nuove generazioni. A seguire gli incontri avranno cadenza mensile, sempre alle 17 e alla sala Muratori della biblioteca Classense, con il 16 febbraio Maria Luisa Verlato per parlare di depressione, il 23 marzo con Maurizio Stupiggia sul tema della rabbia; il 30 marzo si parla invece di ansia con Marco Lazzarotto Muratori e si chiude infine il 20 aprile con Costanza Jesurum. Non è la prima volta che il centro Liberamente organizza eventi di questo genere, ne abbiamo chiesto la ragione a Paola Bianchi, referente di Liberamente, che ci ha spiegato: «L’idea è quella di promuovere una vera e propria cultura del benessere psicofisico a partire dall’informazione, che spesso si allea alla prevenzione e abbiamo sempre riscosso moltissima adesione e partecipazione. Negli anni abbiamo voluto creare una rete di sinergie e collaborazioni sempre più ampie fino ad approdare alla collaborazione con Engim. Grazie alla sensibilità della direttrice Rina Giorgetti interessata soprattutto ai temi che riguardano i giovani e i ragazzi abbiamo creato un calendario denso di importanti ospiti e i locali di via Punta Stilo si sono rivelati troppo piccoli e così quest’anno andremo al Rasi e Classense. Lo scopo è sempre lo stesso: far capire che la psicologia aiuta, può farci stare meglio con noi, con il nostro mondo e con gli altri. È quella possibilità che dobbiamo darci di creare uno spazio di dialogo dove il disagio, le domande, i pensieri fragili siano un’occasione per conoscerci meglio e allora diventare anche un veicolo per il cambiamento. Total27 25 0 2 Forse può interessarti... "Riempiamo le scuole di letteratura". Tutto esaurito per Umberto Galimberti al Rasi Il jazz della canadese Lauren Bush al “Baciarello” del Mariani Giardini in bicicletta, cestini floreali per abbellire la zona del mercato coperto Seguici su Telegram e resta aggiornato