“Abolire il principe azzurro”, cartolina di un’opera da museo

A proposito del disegno di Sara Vasini, inconsueta rielaborazione dell’effige di Giustiniano a San Vitale, in mostra per la Biennale del Mosaico

Giustiniano MosaicoIn occasione della conclusione di alcune sezioni della della Biennale del Mosaico Contemporaneo di Ravenna, può essere interessante segnalare l’opera di Sara Vasini Abolire il principe azzurro II, inchiostro su pergamino argenteo, 2018, esposta al Museo Nazionale all’interno della mostra “Intersezioni” a cura di Emanuela Fiori e Giovanni Gardini.
Scrive Emanuela Fiori nel catalogo della mostra: «Si abolisce il principe azzurro perché si abbandona il sogno, perché non si crede più nelle favole e nei miti. Sara tuttavia resta legata profondamente agli antichi affetti così come alla storia e al mito. Da questa contraddizione tra fascinazione e negazione del maschile nasce l’opera Abolire il principe azzurro II (2018), personalissima rielaborazione dell’effige di Giustiniano nell’abside di San Vitale. Figura forte per eccellenza, glorificato nella potenza del suo imperio nelle decorazioni del VI secolo, Giustiniano è l’incarnazione dell’uomo forte e giusto, ma nella rivisitazione di Vasini perde il colore delle tessere, la fisionomia del ritratto resta nelle orbite fonde degli occhi, nel naso diritto e nei capelli che sfuggono alla pesante corona. Giustiniano diventa una sagoma inchiostrata potente e misteriosa come un’ombra».
Di questa singolare opera se ne era già parlato un anno e mezzo fa nella rubrica “Cartoline da Ravenna” curata da Giovanni Gardini pubblicata sul settimanale R&D e sull’omonio blog ospitato su questo sito web .

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