Dopo due anni di lavori, inaugura la biblioteca storica del Mic di Faenza

Tornano agibili i locali più antichi del museo, con 68mila volumi inventariati

Biblioteca StoricaSono terminati i lavori di restauro della biblioteca storica del Mic di Faenza, che verrà inaugurata ufficialmente il 6 dicembre alle 18.

Grazie alla ristrutturazione i locali più antichi sono tornati agibili dal pubblico, in sicurezza e adatti a una corretta conservazione del ricco patrimonio.

Dopo la distruzione del bombardamento del 13 maggio 1944, l’architetto Ennio Golfieri, sulle linee delle precedenti, ebbe l’incarico di progettare le nuove scaffalature che rappresentano il nucleo più storico della Biblioteca che rappresenta una unicità in tutto il mondo con un patrimonio librario eccezionale di circa 68mila volumi inventariati, tanto che il riconoscimento Unesco è stato conferito al Mic, usando le parole di Marialuisa Stringa, presidente della federazione italiana Club Unesco e responsabile per l’Italia del Programma “Monumenti e siti testimoni di pace” perché «Il Museo costituisce un punto di riferimento per la ceramica antica, moderna e contemporanea, nazionale e internazionale. Questo sia per la presenza delle preziose opere ceramiche in esso contenute sia per la eccezionale documentazione custodita nella sua biblioteca».

Strettamente connessa alla Biblioteca e, suo complemento naturale, vi è la Fototeca della maiolica italiana, organizzata secondo criteri rigorosamente scientifici con il corredo di dati e indicazioni bibliografiche che ha superato i 16mila numeri di inventario.

«La biblioteca è il cuore pulsante del MiC, depositaria del più vasto sapere al mondo sulla ceramica, un patrimonio di testi e volumi unico al pari delle collezioni del museo. – spiega il sindaco del comune di Faenza Giovanni Malpezzi – Il restauro dei locali storici non era perciò doverosa solo dal punto di vista strutturale ed estetico ma indispensabile per conservare e trasmettere i tratti identitari del patrimonio culturale della nostra città alle generazioni future».

I lavori, avviati dal Comune di Faenza nel settembre del 2017 sono stati resi possibili grazie al prezioso sostegno del Comune di Faenza, della Regione Emilia Romagna, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della Fondazione del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, di Credit Agricole e di Giuseppe e Gabriella Ferrero e hanno riguardato in particolare la sostituzione del tetto e la messa a norma dell’impiantistica.

Dopo l’inuagurazione si terrà una visita guidata e un concerto di Ettore Marchi, liuto.

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