Al Mic di Faenza una mostra con cinquanta opere di Picasso arrivate da Parigi

Fino al 13 aprile al museo delle ceramiche. Una sezione speciale dedicata al rapporto del grande artista con la città manfreda

Picasso Mic FaenzaCinquanta pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris saranno in mostra al Mic di Faenza, dal 1 novembre al 13 aprile in una grande mostra dal titolo “Picasso, La sfida della ceramica” a cura di Harald Theil e Salvador Haro con la collaborazione di Claudia Casali.  “Un nucleo di inestimabile valore – si legge nella cartella stampa – e un prestito eccezionale che affronta tutto il percorso e il pensiero creativo dell’artista spagnolo nei confronti dell’argilla”.

Nella mostra faentina verranno analizzate le fonti di ispirazione di Picasso, proprio a partire dai manufatti presenti nelle collezioni del Mic. La ceramica classica (con le figure nere e rosse), i buccheri etruschi, la ceramica popolare spagnola e italiana, il graffito italiano quattrocentesco, l’iconografia dell’area mediterranea (pesci, animali fantastici, gufi e uccelli) e le terrecotte delle culture preispaniche che saranno esposte in un fertile e inedito dialogo con le ceramiche di Picasso.

Picasso MicE una sezione speciale verrà dedicata al rapporto tra Picasso e Faenza. Diversi sono i suoi pezzi che il Museo Internazionale delle Ceramiche possiede grazie al tramite di Tullio Mazzotti di Albisola, di Gio Ponti e dei coniugi Ramié i quali furono sollecitati a richiedere alcuni manufatti a Picasso per un’esposizione a Faenza e, soprattutto, per la ricostruzione delle Collezioni d’arte ceramica moderna andate distrutte nell’ingente bombardamento alleato del maggio 1944. Merito dell’allora direttore Gaetano Ballardini, nonché fondatore del Museo faentino, che contattò Picasso a Madoura con una lettera commovente e davvero toccante. Fu così che arrivò nel 1950 il primo piatto ovale raffigurante la Colomba della Pace, memento contro ogni guerra, espressamente dedicata al Museo di Faenza e al tragico destino della sua Collezione e della sua struttura.  Seguirono altri piatti nel 1951 con teste di fauno e vasi dal sapore arcaico e archeologico e il grande vaso “Le quattro stagioni” (1951), graffito e dipinto, con la raffigurazione pittorica e morfologica di quattro figure femminili, le cui forme sinuose vengono sostanziate dalla curvatura accesa del vaso.

La mostra sarà integrata con l’esposizione di documenti e fotografie, mai esposti, ed appartenenti all’archivio storico del Mic. Completerà il ricco apparato didattico e fotografico un video storico di Luciano Emmer del 1954 (Picasso a Vallauris).

La mostra fa parte di «Picasso – Méditerranée»: un’iniziativa del Musée national Picasso-Paris.

Venerdì 8 e 15 novembre, ore 17.30, sono previste visite guidate gratuite (incluse nel prezzo del biglietto).

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