Il Mic entra nel futuro: una web App per visitare il museo con la realtà aumentata

A Faenza attivata anche la rete wi-fi libera e partite iniziative per sordi e ipovedenti

Follow MicArricchire l’esperienza dei visitatori e implementare l’accesso al museo attraverso le tecnologie digitali che rendono possibili nuove forme di fruizione.

Prosegue con la realizzazione di una web App il percorso di sperimentazione in atto al Mic, il Museo Internazionale della Ceramica in Faenza, nato nell’ambito della strategia Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025.

L’iniziativa ha coinvolto, oltre al museo faentino, anche il Museo del Cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto, nel bolognese, e i Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza, ed è stata finanziata dalla Regione con 90mila euro (30mila per ogni museo).

Follow Mic – questo il nome della nuova Web app on e off site – grazie all’utilizzo di strumenti quali realtà aumentata, foto 3d, testi, immagini, video e suoni offre agli ospiti quattro percorsi innovativi che permettono di apprezzare le bellezze del museo in maniera più approfondita. In questo modo saranno a portata di mano informazioni supplementari difficili da cogliere con una visita tradizionale, come storie e particolari delle ceramiche, contenuti multimediali quali le fasi dei restauri o effetti sonori e la possibilità di osservare da vicino, grazie a immagini 3D, opere d’arte non altrimenti maneggiabili per delicatezza e valore.

Questa prima fase di test durerà tre mesi, al termine dei quali, dopo la valutazione degli utenti, l’app del Mic di Faenza potrà essere utilizzata anche da altre istituzioni.

Oggi (10 giugno) è stato anche attivato all’interno del museo di Faenza il progetto WiFi Italia – promosso dal ministero dello Sviluppo Economico in accordo con Regione Emilia-Romagna, Infratel e Lepida – che consente a cittadini e turisti di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite App dedicata, ad una rete wifi libera, diffusa su tutto il territorio nazionale. Sono 14 gli access point installati sia nelle sale espositive che negli spazi di interesse comune all’interno del Mic. Nel museo, utilizzando la stessa infrastruttura, sarà disponibile EmiliaRomagnaWiFi la rete WiFi regionale. In questo modo si allargherà il numero di punti attivi in regione che già oggi superano i 10.000.

«La pandemia ha generato un nuovo tipo di pubblico, più esigente e attento – commenta la direttrice del Mic, Claudia Casali -. Poter offrire materiali multimediali di facile consultazione per collezioni complesse è obiettivo prioritario. Un utente felice è un biglietto da visita eccezionale per la promozione e divulgazione del proprio patrimonio e della propria realtà museale. Il progetto è un format che potrà essere applicato anche ad altre realtà museali del territorio e non solo e, attraverso un semplice inserimento di una maschera interattiva, si potranno monitorare i dati dei visitatori e coglierne il grado di soddisfazione o gli elementi di miglioramento».

Presentate, infine, anche altre due iniziative dedicate ad una maggiore accessibilità del Mic. La prima, realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con la Fiadda, famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi, mette a disposizione dei percorsi video didattici delle opere più importanti per persone sorde. La seconda, in collaborazione con l’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza, ha introdotto un percorso di visita in braille per ipovedenti e ha realizzato un progetto pilota per una fruizione tattile delle opere della sala del design.

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