Lega: «Casse a mare? Non decide il ministero. Spetta a Comune e Ap»

Il deputato Pini smentisce lo schieramento di Delrio pro o contro
Vicesindaco assente dalla commissione sul Progettone: polemiche

Le casse di colmata a mare da costruire all’interno delle dighe foranee, per contenere circa due milioni di metri cubi dei fanghi dei futuri lavori di dragaggio, piacciono o non piacciono al ministero delle Infrastrutture? Autorità portuale assicura che il ministro la consideri l’ipotesi da privilegiare, il Comune sostiene invece che Graziano Delrio sia contrario. Nel mezzo si incunea Gianluca Pini, deputato ravennate della Lega Nord, che rende pubblica la risposta ricevuta dal Governo proprio sul tema: «Il Governo se ne lava sostanzialmente le mani – afferma l’esponente del Carroccio – tanto da mettere nero su bianco un concetto semplice e pilatesco: “Il Tavolo Tecnico non ha alcun potere decisionale né può surrogare in alcun modo gli organi dell’Autorità portuale di Ravenna e le altre istituzioni locali coinvolte, alle quali spetta, in ultima istanza, pronunciarsi nel merito”. Tradotto dal burocratese ministeriale significa “Noi facciamo da arbitri, ma la partita è vostra; se non siete in grado di giocare, noi non sappiamo che farci”. Pertanto ora vi è la certezza che il continuo rinvio da parte dell’Ap e del Comune a decisioni da prendersi sul Tavolo Tecnico del ministero sono solo perdite di tempo e fumo negli occhi».

Pini aveva sollecitato il Delrio a un presa di posizione per sapere se ci fosse un’indicazione di massima rispetto ai tre progetti presentati dall’Ap e come intendesse procedere per la nomina o il rinnovo del presidente della stessa Autorità portuale. Su quest’ultimo tema «il Governo chiarisce che “circa le scadenze elettorali amministrative locali, si ritiene possibile addivenire alla nomina ancor prima della data del 12 giugno”. Tuttavia – è ancora il ragionamento di Pini – rispetto a questo punto vi è una premessa forte, che di fatto congela sia ogni ipotesi di rinnovo quanto quella di una nuova nomina in quanto lo stesso governo ammette che “a fronte dell’avvio dell’iter di riforma del sistema portuale nazionale si ritiene che i tempi di perfezionamento del provvedimento in questione siano alquanto brevi e, pertanto, appare verosimile un’entrata a regime della Riforma già prima della prossima estate”. Pertanto, in buona sostanza, non pare vi sia l’intenzione di forzare la mano da parte del Governo sulla nomina del Presidente dell’Ap, ma piuttosto di attendere che l’iter della riforma sia completato dal passaggio parlamentare procedendo di fatto ad un commissariamento, come avevo ipotizzato settimane fa».

Le parole di Pini arrivano nel giorno in cui è in programma una commissione consiliare in municipio in cui Galliano Di Marco, presidente dell’Autorità portuale, illustrerà le tre possibili soluzioni per la collocazione dei fanghi dai futuri dragaggi del canale. L’appuntamento era stato annunciato dal presidente di commissione Pietro Vandini (M5s) da una decina di giorni e oggi il vicesindaco Giannantonio Mingozzi ha fatto sapere che non sarà presente ai lavori ribadendo ancora una volta – è già la terza volta nell’ultimo mese, contando solo i comunicati stampa ufficiali – la contrarietà alle casse di colmata a mare all’interno delle dighe. «È profondamente sbagliato – dice il numero due di Palazzo Merlato – occupare un terzo dello spazio tra le palizzate di Marina costruendo sarcofagi perenni che stravolgerebbero i connotati e la fisionomia stessa dello specchio d’acqua tra i due moli foranei. Sarebbe una pazzia modificare un ingresso al porto così ampio». Vale la pena ricordare che non solo il vicesindaco ma anche il sindaco Fabrizio Matteucci ha più volte espresso parere negativo a questa ipotesi ma il Comune non ha mai sposato una proposta alternativa tra quelle sul tavolo o proposto un’ulteriore ipotesi diversa per la collocazione dei fanghi.

L’assenza di Mingozzi scatena la replica piccata del grillino Vandini su Facebook: «Mingozzi in mattinata si è accorto che aveva un altro impegno. Aveva occasione di venire a portare delle proposte alternative a quelle presentate dall’Autorità portuale, invece ha preferito mandare un comunicato agli organi di stampa. Ha ribadito però che sarà presente alla commissione di lunedì prossimo, dove verrà presentata la petizione dei cittadini di Marina di Ravenna contrari alle casse di colmata a mare. Insomma ha deciso di partecipare solo nel momento in cui sa già che potrà prendersi gli applausi dei petenti, ribadendo i suoi no. Limitarsi a dire no senza presentare proposte alternative è cosa comprensibile da parte dei cittadini anche se in questi anni nel mio piccolo ho sempre cercato di stimolare in chi mi contattava la voglia di approfondire i temi per esprimersi in modo più completo; cosa inaccettabile da parte di chi ha il compito di amministrare una città. Questo è il comportamento del vicesindaco di Ravenna. Secondo me dovrebbe vergognarsi, ma dubito conosca la vergogna».

NATURASI BILLB SEMI FAVE PISELLI 17 – 26 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24