Ecco come rinascerà l’area ex Cmc in darsena: supermercato, torri, negozi, uffici

Lavori pronti a partire, l’obiettivo è terminare l’intervento nel 2026. Ne parlano l’Ad di Cia-Conad e l’architetto Bucci

Rendering Aereo Area Ex Cmc 2

A fine 2023 il Piano Urbanistico Attuativo è stato approvato e la convenzione sottoscritta: a tutti gli effetti è stata quindi definita l’urbanizzazione dell’area ex Cmc, acquistata tre anni fa da Cia-Conad nell’ambito del bando pubblicato dalla storica cooperativa in crisi e in cerca di liquidità, area che da decenni è indicata da molti come quella fondamentale per la vera riqualificazione della darsena di Ravenna.

Il gruppo forlivese da 3 miliardi di fatturato ora trasformerà quei terreni e la storica sede della cooperativa “cementisti” con un investimento di almeno 50 milioni di euro (considerando anche quelli spesi per l’acquisizione dei terreni e senza tenere invece al momento conto della parte residenziale, con la quale si supera agevolemente quota 100 milioni).

Rendering Torri Sul Canale

Si tratterà probabilmente di uno degli interventi più importanti degli ultimi decenni avviati non solo in darsena, ma in tutta la città, che prenderà il via con le bonifiche già nelle prossime settimane per poi partire con la costruzione dei fabbricati nei primi mesi del 2025. L’obiettivo è di vedere terminato l’intervento in un anno e mezzo circa, comunque entro il 2026.

Rendering Aereo Area Ex Cmc

Stiamo parlando di un’area enorme, pari a dieci campi da calcio, quasi 70mila metri quadrati di cui circa 27mila destinati ad aree pubbliche, spazi verdi di connessione tra i vari edifici aperti a tutta la città, in grado di collegare via Trieste (dove sorgerà anche una nuova rotonda) direttamente con il canale. Resterà ben visibile la facciata della vecchia sede della Cmc, con la lunga galleria all’interno che sarà anch’essa preservata e diventerà di fatto una sorta di attraversamento coperto dell’area con ai lati spazi commerciali e pubblici esercizi (per circa 4mila metri quadrati). A fianco, invece, in un nuovo prefabbricato sorgerà il supermercato Conad, da 4.500 metri quadrati (circa la metà dell’Extracoop del centro commerciale Esp, per rendere l’idea).

Dall’altro lato (verso la testata, per capirci) sorgeranno invece altre due palazzine da destinare a uffici (quasi 4mila metri quadri; in corso c’è una trattativa per potervi ospitare anche quelli della stessa Cmc) e appartamenti Ers, di edilizia convenzionata (quasi 3mila metri quadrati), mentre a cambiare il volto del waterfront della Darsena saranno i due grandi palazzi da 9-10 piani, alti più o meno quanto quelli della vicina “Torre Zucchi”, affacciati sul canale con una struttura che ricorderà la prua di una nave, insieme a un terzo edificio a un solo piano per negozi e pubblici esercizi. Ai piani superiori delle due “torri”, invece, appartamenti con ampie terrazze e attici di pregio che secondo le intenzioni dei progettisti dovranno garantire una vista impagabile su tutta la città.

VOLO 4 PP Low (3)

«Siamo convinti – ci dice l’Amministratore delegato di CiaConad, Luca Panzavolta, mentre ci mostra il progetto nella nuova sede del gruppo di Forlì – che il nostro intervento sarà il motore di tutta la Darsena e che a sua volta la Darsena sarà un nuovo motore per il rilancio di Ravenna che, come molte altre città importanti in tutto il mondo, potrà trovare nuova linfa dal recupero di un ex quartiere industriale. Nel segno anche del passato: avremmo potuto demolire l’edificio della Cmc, ma abbiamo deciso di mantenerlo e anzi valorizzarlo, per noi è un pezzo di storia di Ravenna».

Per quanto riguarda la parte commerciale, Panzavolta assicura di aver già contatti con importanti operatori del settore, con cui Conad collabora già altrove, che potrebbero prendere sede in darsena vicino a concept storici del marchio, come bar e parafarmacia. Per quanto riguarda la parte immobiliare, l’intenzione è quella di far intervenire addetti ai lavori del settore. «Abbiamo recentemente presentato l’intervento a Cannes – conclude Panzavolta – registrando l’interessamento di fondi immobiliari, vedremo eventualmente se poter operare noi per conto loro».

Rendering Supermercato Conad

Il progetto architettonico della riqualificazione dell’area è stato impostato in una prima fase dai tecnici della Cmc e in particolare dagli architetti Paolo Focaccia ed Ettore Rinaldini, mentre ora è portato avanti e sviluppato dallo studio di architettura faentino guidato da Alessandro Bucci, che ci parla dei principi seguiti per rigenerare un’area così importante per Ravenna, sottolineando l’assenza quasi totale delle auto nei rendering. «La necessità di assolvere a standard urbanistici e la volontà di non rendere l’area una distesa di auto in sosta ci ha fatto propendere per la scelta dei parcheggi interrati – 550 i posti auto previsti – che permette anche di rendere completamente fruibile il playground e le aree verdi in superficie». Il verde, a colpo d’occhio, sembra in effetti fondamentale. «Diventa per noi un sistema di connessione: i percorsi si snodano tra le strutture e il verde è come una sorta di attrezzatura, qualcosa che in maniera dinamica permea gli edifici stessi. Per noi è esso stesso un’infrastruttura, con parchi gioco, aree di sosta, di meditazione, fino ad arrivare sul canale, in una molteplicità di punti di interesse, in cui spazi privati e pubblici si connettono».

Per quanto riguarda gli edifici veri e propri «la nostra volontà era quella di legare in maniera molto salda il tema dello spazio più protetto al chiuso con i temi dello spazio all’aperto utilizzando anche logge e balconi importanti. Come struttura volevamo vagamente dare l’idea della prua di una nave, sfruttando geometrie non ortogonali e curve, che ammorbidiscono e rendono organiche le costruzioni».

Rendering Canale Torri

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