Via libera definitivo ai 13 milioni di euro per la riqualificazione della Darsena

Domani Michele De Pascale sarà a Roma per la firma del protocollo che servirà a finanziare i dodici progetti presentati nell’ambito del bando periferie

30 34 CITTA QUART TC1411:Layout 1Il sindaco Michele de Pascale firmerà domani, lunedì 18 dicembre, a Roma il protocollo con cui il Consiglio dei ministri sblocca definitivamente le risorse destinate alla darsena di Ravenna. Si tratta dei circa 12,8 milioni di euro in arrivo dallo Stato a fronte dei 26 complessivi previsti per sviluppare i dodici progetti (di pubblico e privati) presentati nell’agosto del 2016 dall’Amministrazione di Ravenna nell’ambito del cosiddetto Bando Periferie, pubblicato dal Governo per dare modo ai Comuni italiani di mettere mano alla riqualificazione urbana di aree degradate.

Dal giorno dopo, teoricamente, dovranno partire le progettazioni esecutive, da realizzare in tempi stringenti per rispettare i vincoli imposti dal bando stesso. Per questo motivo i privati coinvolti nei vari progetti sono stati invitati dal Comune venerdì 15 dicembre per l’ultimo confronto in vista poi della fase più operativa che comunque – a detta dell’assessora all’Urbanistica, Federica Del Conte – sarebbe di fatto già partita in questi mesi, con l’Amministrazione che ha convocato in anticipo conferenze di servizi per ottenere pareri preventivi dagli enti preposti, in modo da non tenere bloccati i progettisti. «Ora, anche nei casi in cui dovessero mancare le ultime autorizzazioni (il riferimento in particolare è al cosiddetto Sigarone, di cui parliamo a pagina 14, ndr), la progettazione definitiva ed esecutiva deve procedere parallelamente all’iter burocratico, se i privati vorranno ottenere la loro quota prevista nel bando», ci dice al telefono l’assessora.

«Il 2018 – è invece il commento soddisfatto del sindaco De Pascale – sarà l’anno in cui partiranno, e in alcuni casi speriamo anche termineranno, i cantieri in Darsena, dove oltre a riusciti esperimenti di riuso, come la Darsena Pop Up, è tempo anche di interventi infrastrutturali». Il più importante, tra tutti quelli previsti nel bando, da cui poi farne partire a cascata altri dei privati, è quello relativo alla realizzazione del sistema fognario (e la posa in opera per la fibra ottica) in destra canale (dove sta prendendo vita effettivamente il quartiere, mentre a sinistra resterà ancora tutto fermo per decenni, presumibilmente…), per cui sono in arrivo oltre la metà dei finanziamenti statali previsti in totale, circa 7 milioni di euro.

Il più impattante (e suggestivo), per i fruitori dell’area, sarà invece il primo stralcio della passeggiata lungocanale, ossia una passerella sopraelevata per recuperare la visuale dell’acqua che sarà realizzata in legno e sarà lunga quasi 300 metri (finanziata con 700mila euro di contributi statali). Altrettanto impattante è poi l’atteso prolungamento del sottopasso dei binari, che di fatto permetterà alla stazione di Ravenna di avere un’entrata (e un’uscita) anche in darsena, nella testata del canale Candiano. Un progetto che l’ex assessore all’Urbanistica Libero Asioli auspicava di vedere terminato già entro la passata legislatura (quindi nella primavera del 2016) e che invece si è bloccato in particolare a causa dei sondaggi archeologici a cura della Soprintendenza. Ora le Ferrovie dello Stato (Rfi), che realizzano l’opera con risorse proprie pari a circa 1,6 milioni di euro, hanno comunicato al Comune che i lavori inizieranno entro marzo per concludersi salvo ulteriori imprevisti entro sei mesi, permettendo così di inaugurare la nuova stazione bifronte (dopo un collaudo di altri mesi) entro il 2018 o a inizio 2019.

Praticamente è già stato completato un altro dei progetti previsti nel bando nei dintorni della testata del canale, la riqualificazione del sottopasso pedonale già esistente, con tanto di nuovo infopoint, mentre sono previsti anche interventi “a mare”, ossia un pontile galleggiante per l’accesso al canale e un servizio di trasporto passeggeri in motonave (complessivamente per i due progetti sono in arrivo quasi 800mila euro dallo Stato).

Per quanto riguarda gli altri interventi attesi da parte dei privati, il più impegnativo è quello del recupero dell’ex magazzino Sir (il cosiddetto Sigarone), per cui bisognerà attendere ancora del tempo (vedi pagina 14), mentre sembrano più a portata di mano la sorta di “orangerie” prevista nell’ambito della rigenerazione urbana dell’area con gli orti adiacente l’ex tiro a segno e la seconda parte del progetto Pop Up (di cui parliamo a pagina 13) mentre sono addirittura già iniziati i lavori alla cosiddetta area Tper il birrificio-pub che nascerà sul canale.

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