Da Ravenna a Roma, dopo essere partito da Genova, dove è nato. Stefano Stagnaro, da anni in servizio nella corporazione piloti del porto di Ravenna, è stato scelto come vicedirettore della Fedepiloti nazionale. L’organismo ha il compito di rappresentare la categoria a livello nazionale, di confrontarsi con le istituzioni, con le Associazioni degli armatori, di partecipare a livello europeo e internazionale alle assemblee di categoria, a dialogare «con chi rappresenta e difende interessi ma anche visioni globali e proiettate sul futuro». Così è come Stagnaro vede il ruolo della Fedepiloti.
Il ligure arriva a Roma nel momento in cui dalle nostre parti si sta discutendo dell’approfondimento dei fondali. Inevitabile chiedergli un’opinione su questa operazione: «Credo – sostiene – che l’avvio del progetto sia un fatto positivo per il nostro porto in quanto potrebbe facilitare anche il lavoro dei piloti stessi. A Ravenna c’è una corporazione di professionisti e ben guidata, e nonostante le difficoltà strutturali non ci sono mai stati problemi grazie anche a un prezioso lavoro di sinergia con tutti i servizi tecnico-nautici e non per ultima con l’autorità marittima».
Da Genova a Ravenna, due città portuali che vivono il porto in modo diverso. Avendo vissuto entrambe le città, Stagnaro ha un’opinione anche storico-filosofica sul rapporto che la sua città natale e quella d’adozione hanno con il mare. «Genova è una città che vive attorno e sul porto, cuore pulsante dell’economia cittadina. Sono approdato a una città più proiettata sulla terra con il porto canale che si incunea nelle sue viscere. Il mare, per così dire, nutre e insaporisce la terra ravennate ma la città deve andare molto indietro alle sue origini per ritrovare una vocazione marinaresca. Genova è una città da cui sono partiti tanti uomini che hanno esplorato terre e trovato tesori. Ravenna è una città in cui uomini di mare che sono venuti come conquistatori l’hanno fatta grande nei secoli».
Non basta però essere nato a Genova per avere il mare nel dna: «I miei nonni hanno partecipato ad azioni eroiche in mare durante la guerra, mentre mio padre è stato capitano di lungo corso, Comandatne e quindi pilota del porto di Genova come mio nonno materno».
Stagnaro è arrivato a Ravenna dopo gli studi nautici ed esperienze varie e molteplici a bordo di navi da carico, da crociera e yacht di grande stazza. «Nel 2006 ho vinto il concorso per pilota di porto e sono entrato nella Corporazione ravennate, che momentaneamente lascio, essendo distaccato a Roma, ma che è pur sempre la mia casa come Ravenna rimane la mia città di adozione tutto ciò conferma che il mio percorso è stato segnato dal mare».