Patuelli rieletto presidente delle Banche: «Spread ci rallenta. Più Ue per l’Italia»

Il ravennate resterà in carica fino al 2020. «Senza Europa rischieremmo di finire come in Sudamerica»

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Antonio Patuelli all’assemblea 2018 dell’Abi

Il ravennate Antonio Patuelli è stato rieletto per acclamazione per il biennio 2018-2020 presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana), che guida dal 2013. Il suo nome era già stato indicato all’unanimità nei mesi scorsi dal comitato esecutivo.

Nel suo intervento all’assemblea dell’associazione, Patuelli ha sottolineato come la «scelta strategica» dell’Italia debba essere di «partecipare maggiormente all’Unione Europea» con un «maggior impegno nelle responsabilità comuni» altrimenti la nostra economia «potrebbe finire nei gorghi di un nazionalismo mediterraneo molto simile a quelli sudamericani». Patuelli – citiamo un’agenzia dell’Ansa – ha ricordato come in Argentina «il tasso di sconto abbia raggiunto il 40% e con la lira italiana negli anni 80 il tasso di sconto fu anche del 19%».

Le banche italiane «proseguono i grandi sforzi e progressi» per la ripresa e l’opera di riduzione dei crediti deteriorati, passati in due anni da 200 a 135 miliardi ma «ogni aumento dello spread impatta su Stato, banche, imprese e famiglie rallentando la ripresa», ha affermato ancora Patuelli

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