
Di realizzare delle casse di laminazione per il fiume Senio, per scongiurare il rischio esondazioni, si parla da almeno 23 anni ma ancora non si è fatto nulla e ora il gruppo civico “Partecipazione Sociale” rivolge alle istituzioni competenti un appello a porre fine alla sequenza di rinvii «per un’opera di assoluta urgenza per la sicurezza del territorio e dei residenti».
«A marzo dell’anno corrente c’è stata l’assegnazione di 8,5 milioni di euro da parte della Regione, destinati a finanziare il completamento della progettazione e l’assegnazione dell’appalto, entro settembre scorso». Siamo a ottobre e ancora nulla è stato avviato.
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di tre casse di laminazione delle acque di piena del torrente Senio: «Due di questi invasi venivano progettati in funzione di sicurezza idraulica, il terzo veniva destinato all’accumulo di acque da rilasciare nelle stagioni di magra, ai fini irrigui e di mantenimento del minimo decorso d’acqua nel letto del torrente».
Il Senio nel suo percorso di pianura ha un carattere pensile e le sommità arginali si elevano a 11 metri sul piano di campagna: «Un’esondazione a questa altezza provocherebbe una rottura e se questo avvenisse in prossimità degli abitati di Cotignola, Lugo, San Potito, Fusignano-Masiera, Alfonsine, si determinerebbe una inondazione. Riteniamo indispensabile una puntuale e tempestiva rendicontazione dello stato di avanzamento del progetto, e pertanto chiediamo alle Istituzioni di ambito regionale competenti, l’immediata indizione di una iniziativa pubblica aperta alla popolazione tutta».