Romagna Acque, bilancio preventivo: per il 2020 utile di 6,2 milioni

La partecipata dalle amministrazioni locali che possiede le fonti idropotabili, il prossimo anno, spenderà 80 milioni per la Terza Direttrice che riguarderà anche la Standiana

Diga RidracoliL’assemblea dei soci di Romagna Acque, la società per azioni proprietaria di tutte le fonti idropotabili per usi civili della Romagna controllata da 49 amministrazioni pubbliche (Ravenna Holding con il 29 percento è l’azionista con la quota più alta), ha approvato all’unanimità il preconsuntivo di bilancio 2019 e il budget previsionale 2020.

Il preconsuntivo 2019 quantifica un valore della produzione di 60 milioni di euro, con un incremento di 0,4 rispetto al budget. Il risultato prima delle imposte è di 8.081.781 euro, superiore di oltre un milione di euro rispetto al budget, e pari a circa il 13,4 percento del valore della produzione. Il budget 2020 individua un valore della produzione di euro 58.691.155, con un utile di esercizio previsto in 6.220.126 euro.

È stata avviata la procedura di gara per l’affidamento della progettazione di fattibilità tecnica ed economica della “Terza Direttrice: condotta impianto Standiana-Forlimpopoli-Casone e condotta Casone-Torre Pedrera”, per un importo di 568mila euro.
In merito alla “Terza Direttrice” si ricorda che questa rappresenta l’opera principale del Piano sia dal punto di vista strategico che di valore; il progetto di fattibilità-tecnica ed economica di prima fase prevede un quadro di spesa di 80 milioni.
Così facendo si attende maggiore affidabilità della rete di adduzione, che con la nuova configurazione vede incrementare da tre a cinque il numero di maglie chiuse in grado di garantire la continuità delle erogazioni anche in caso di emergenze particolarmente critiche; la possibilità di intervenire sulla rete in caso di rottura, senza provocare disservizi all’utenza; una maggiore uniformità nella qualità della risorsa distribuita a seguito delle possibilità di miscelazione offerte dal nuovo collegamento verso il basso costiero e minori consumi energetici di sollevamento rispetto all’originaria soluzione prevista che prevedeva maggiori volumi trasferiti alle vasche di Monte Casale.

Tra gli interventi nel Ravennate sono previsti anche il raddoppio della condotta Russi-derivazione Cotignola, (9,4 milioni di euro) che consentirà di incrementare le portate erogabili dall’impianto della Standiana e di aumentare la sicurezza di approvvigionamento dell’entroterra lughese e faentino. A Ravenna, la realizzazione del secondo tratto del Canale Carrarino-collegamento alla Canaletta Anic (3,4 milioni) che aumenterà l’affidabilità di approvvigionamento del potabilizzatore Bassette. L’intervento sul potabilizzatore delle Bassette in concomitanza con il progetto di automazione dell’impianto stesso è in fase di valutazione la possibilità di anticipare l’intervento di riqualificazione energetica dei rilanci finali, i quali rappresentano oltre il 50% dei consumi del Nip1.

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