Richiesto un incontro urgente per fare il punto a distanza di un anno dagli ultimi vertici che parevano aver spianato la strada per la progettazione del nuovo impianto in via Falconieri
La lettera nasce dopo aver appreso dalla stampa locale che la spesa del progetto della piscina non è stata inserita nel piano triennale degli investimento approvato dal consiglio comunale lo scorso dicembre. «Noi invece speravamo fosse stata già avviata una celere procedura di approvazione del progetto – si legge nella lettera – e che quel progetto fosse in decollo dopo una serie di incontri e confronti con l’amministrazione».
Su questo aspetto conferme arrivano da Fabrizio Berlese, direttore del centro nuoto in gestione alla società Pool 4.0. La struttura è una specie di Frankestein perché la conformazione attuale è il risultato di interventi spalmati nell’arco di oltre quarant’anni. Alla fine degli anni ’70 la prima costruzione con la vasca da 25 coperta e quella da 50 scoperta. Poi in seguito la copertura anche della seconda e all’inizio degli anni Duemila le modifiche degli impianti. «Ci sono alcune tubature interrate nel cemento armato che risalgono alla prima costruzione – spiega Berlese – e l’involucro che copre la vasca grande è un divoratore di energia: possiamo tenere al massimo gli impianti di riscaldamento ma avremo sempre spifferi e questo non può lasciare contenta la clientela, lo capisco».
Al momento, come noto, per rifare la piscina esistono due proposte. Una è quella presentata da Arco Lavori a fine del 2018 che già aveva ottenuto il sì della giunta e doveva passare in consiglio comunale ma è stata stoppata dal sindaco. La seconda è quella più recente di cui ancora non si conoscono i dettagli.