Confcommercio e Confesercenti: «Al lavoro per ricorrere al Tar contro il nuovo Dpcm»

La lettera di Mambelli e Marchiani: «Il Governo vuole solo trasmettere paura e manderà all’aria interi settori economici»

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Nel giorno in cui entra in vigore il nuovo Dpcm che impone la chiusura totale delle palestre e alle 18 per i locali di ristorazione, le rappresentanze provinciali di Confcommercio e Confesercenti a Ravenna hanno portato sui rispettivi tavoli regionali la proposta di fare un ricorso al Tar per contrastare il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. «Siamo assolutamente contrari e determinati a combattere con ogni mezzo quanto previsto dall’ultimo Dpcm di Conte», affermano Mauro Mambelli, presidente Confcommercio provincia di Ravenna e presidente ristoratori Fipe Confcommercio, e Danilo Marchiani, responsabile provinciale Confesercenti Fiepet.

Le associazioni di categoria stanno organizzando manifestazioni in tutta Italia – a Ravenna alle 18 di oggi, 26 ottobre – dopo essersi battute affinché il governo non assumesse un provvedimento «così assurdo, che getterà nella disperazione imprenditori di tutti i settori economici».

I rappresentanti della ristorazione e del fitness puntano il dito verso i trasporti: «Ci hanno chiesto di adeguare le nostre attività alle linee guida, e lo abbiamo fatto, di organizzare il personale formandolo all’uso dei Dpi e lo abbiamo fatto, abbiamo anche osservato scrupolosamente quanto suggerito dalla comunità scientifica e dalle direttive ministeriali e regionali. Nel frattempo il Governo, anziché potenziare i trasporti e evitare le occasioni di assembramento che sarebbero state inevitabili con la ripresa delle attività, ha perso tempo a discutere di cose inutili, come i banchi con le rotelle e ha affossato qualsiasi segnale di ripresa che gli imprenditori stavano lentamente costruendo».

La nota scritta inviata alla stampa da Mambelli e Marchiani si conclude con alcuni dati ritenuti «emblematici per far capire come il governo stia sbagliando la sua azione». La Siae ha reso noto che nel periodo 15 giugno-10 ottobre su 2.762 spettacoli con 347.262 spettatori si è avuto un solo caso di contagio. Il virologo Giorgio Palù richiama alla ragione l’azione di governo quando cita il dato inconfutabile che il 94% dei contagiati è quasi asintomatico e che occorre smettere con l’isteria che sta caratterizzando tutta il contesto, tornando alla realtà.

La conclusione del comunicato è affidata a una citazione: «Come disse Seneca a Nerone “il tuo potere ha origine nella mia paura, se io non ho paura, tu perdi il potere”. Il messaggio ai governanti è molto chiaro».

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