Contributo fino a duemila euro per gli alluvionati con Isee inferiore a 24mila euro

Il Comune ha definito i criteri per la distribuzione del fondo donazioni da 750mila euro da privati e imprese: andranno a proprietari di immobili o affitturari, non serviranno domande ma arriveranno sul conto corrente di chi ha presentato domanda per Cis o Cas

ConfDon1Le donazioni di benefattori, cittadini e imprese, arrivate al Comune di Faenza dopo l’alluvione verranno distribuite a favore della popolazione colpita tenendo conto dei redditi familiari: potranno riceverle chi ha un Isee che non supera i 24mila euro e ha già fatto domanda per Contributo di immediato sostegno (Cis) o Contributo di autonoma sistemazione (Cas) e alla fine di agosto non era ancora rientrato nella propria casa.

La somma raccolta è di 820mila euro. Una parte di questa, 70mila euro, è stata destinata alla Camera di Commercio per contribuire al fondo al quale concorre anche l’Unione della Bassa Romagna, in favore delle imprese danneggiate dalle alluvioni mentre i 750mila euro rimanenti andranno ai faentini residenti.

A ogni nucleo familiare sarà riconosciuto un solo contributo per ciascuna unità immobiliare. Per Isee fino a 15mila euro, contributo fino a un massimo di duemila euro. Per Isee entro24mila euro contributo fino a mille euro. La cifra varierà in base al numero di richiedenti fino all’esaurimento del plafond di 750mila euro. Per ottenere il contributo non sarà necessario compilare alcun modello né tantomeno sottoscrivere richieste al Comune. Sarà l’ente locale, attraverso la collaborazione con l’Inps, a individuare le famiglie che rientrano nelle fasce Isee che potranno ottenere il contributo inviandolo direttamente sui conti correnti, probabilmente entro la fine di novembre.

Beneficiari di questo fondo potranno essere tutti i cittadini che hanno presentato domanda di Contributo di immediato sostegno (Cis) e che dichiarano di avere sostenuto spese superiori a cinquemila euro. Potranno richiedere il sostegno anche tutti gli affittuari che avevano diritto a presentare domanda di Cis ma che erano impossibilitati a farlo o la domanda è stata respinta, perché era già presentata dal proprietario dell’immobile in locazione danneggiato. Gli affittuari non avranno l’obbligo di dichiarare di avere sostenuto spese superiori a cinquemila euro, per i costi già ammissibili per il contributo di immediato sostegno. Infine potranno chiedere il contributo tutti i cittadini che hanno presentato domanda di Contributo di autonoma sistemazione (Cas) e che dichiarano di non essere ancora rientrati nella propria abitazione principale alla data del 31 agosto 2023.

In caso di percettori di Cis, i richiedenti dovranno dichiarare di impegnarsi a presentare, al momento della domanda di saldo del contributo di immediato sostegno entro il 31 ottobre, l’autodichiarazione delle spese giustificative per un importo complessivo superiore a 5.000 euro o in alternativa, presentare una perizia contenente i danni subiti (secondo lo schema tipo di cui all’art. 2 dell’OCDPC 999/23) entro i termini che saranno definiti da una disposizione successive sul tema.

Dovranno presentare apposita domanda/dichiarazione (dal 1 ottobre al 15 novembre 2023), tramite un link online che verrà messo a disposizione prossimamente, solo gli affittuari che avevano diritto a presentare domanda di Cis ma che erano impossibilitati a farlo o a chi la domanda era stata respinta, perché era già presentata dal proprietario dell’immobile in locazione danneggiato. Per tutte le altre casistiche gli uffici comunali acquisiranno l’Isee nella banca dati Inps. Si  invitano quindi i cittadini a dotarsene.

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