Un Energy Park con 20mila pannelli fotovoltaici, spazi per l’agricoltura e un parco

Un progetto che unisce pubblico e privati e che si estende su una superficie di 70 ettari. Produrrà energia elettrica pari al consumo di oltre 7mila famiglie all’anno

«Un momento storico per la città», dicono i promotori. È stato presentato ufficialmente l’Energy Park Faenza, un progetto che si estende su una superficie di circa 70 ettari (all’azienda agricola le Cicogne, meglio conosciuta come i poderi del Monte) divisa in tre sezioni – un impianto agrivoltaico, spazi per l’agricoltura aperta e un parco urbano per attività ricreative e sportive – e che vuole essere un esempio di come tecnologia, ecologia e agricoltura possano coesistere.

Il progetto nasce da un lungo percorso di collaborazione tra il Comune di Faenza, l’Unione della Romagna Faentina, la Società Agricola Le Cicogne s.r.l., la Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, Crédit Agricole Italia, Gruppo Hera e Studio LBLA. Un percorso che ha visto gli attori privati unirsi per creare un modello di sviluppo sostenibile che unisce la produzione di energia rinnovabile all’agricoltura, preservando nel contempo la biodiversità e la bellezza naturale del territorio.

«Oggi – ha commentato l’assessore all’Ambiente del Comune, Luca Ortolani – abbiamo il privilegio di annunciare un caposaldo della sostenibilità e dell’innovazione per il nostro territorio. In un’area di oltre 70 ettari, situata ai margini della città di Faenza, stiamo trasformando ciò che un tempo era destinato a diventare un vasto complesso residenziale in un progetto di avanguardia di transizione ecologica. Questo spazio, che avrebbe potuto essere occupato da una densa urbanizzazione, si evolverà ora in un ambiente vivo e rigenerante, dedicato alla sostenibilità e al benessere delle future generazioni».

La produzione di energia elettrica sarà realizzata mediante impianti agrivoltaici – in grado di combinare la produzione di energia solare con l’agricoltura -, costituiti da strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici ad una altezza da terra di qualche metro che permette il passaggio dei mezzi agricoli utilizzati per la coltivazione. Questi sistemi consentono di ridurre al minimo l’occupazione di suolo, permettendo la coltivazione del 90-95% dei terreni sui quali sono installati. Il funzionamento di questi impianti è ad inseguimento solare: un dispositivo meccanico automatico orienta i pannelli fotovoltaici nella direzione dei raggi solari.

I pannelli fotovoltaici che saranno installati inoltre saranno bifacciali, ossia consentiranno di sfruttare la radiazione luminosa su entrambe le facce del modulo con l’obiettivo di massimizzare la generazione di energia elettrica. Si ipotizza, inoltre, l’installazione di adeguati sistemi di monitoraggio che permetteranno di verificare l’incidenza degli impianti sulla produzione agricola.

Il nuovo impianto sarà composto da 20.000 pannelli per una potenza totale di circa 14 MW e si prevede una produzione di energia elettrica di 20 GWh all’anno, pari al consumo di oltre 7.000 famiglie, con un risparmio annuo in termini di anidride carbonica di circa 7.000 tonnellate.

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