Dal Pnrr 6,6 milioni di euro per l’Energy Park di Faenza: pronto a inizio 2026

Si tratta di un impianto “agrivoltaico” su 70 ettari, con impianti bifacciali sopraelevati, per evitare consumo di suolo

HeraEnergyPark Faenza Render 1

Un rendering dell’Energy Park di Faenza

Il Gruppo Hera si è aggiudicato 9,4 milioni di euro per finanziare due progetti all’avanguardia per lo sviluppo di sistemi agrivoltaici avanzati. Il finanziamento rientra nella misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Gli impianti presentano una potenza di picco complessiva di oltre 19 MW, equivalente al consumo di circa 11.000 famiglie italiane e al risparmio di 7.700 tonnellate di CO2 annue, pari all’anidride carbonica assorbita in un anno da un bosco di circa 830 ettari, corrispondenti a circa 1.200 campi da calcio.

In particolare, 6,6 milioni di euro sono stati assegnati al progetto del Gruppo Hera per lo sviluppo di un Energy Park a Faenza (i restanti 2,8 milioni vanno al progetto cesenate di Horowatt, newco tra la multiutility e la società cooperativa agricola Orogel). Il progetto faentino ha ottenuto il maggior contributo tra quelli ammessi nel Centro-Nord ed è risultato decimo nella graduatoria italiana.

L’Energy Park di Faenza sorgerà su una vasta area che si estende a ovest della città su una superficie di circa 70 ettari. Il nuovo impianto sarà composto da oltre 22.000 pannelli bifacciali per una potenza totale di circa 14 MW; si stima una produzione di energia elettrica di circa 21,5 GWh all’anno, pari al consumo di circa 7.500 famiglie, con un risparmio annuo in termini di anidride carbonica di 5.700 tonnellate. L’energia elettrica prodotta sarà direttamente immessa in rete, riducendo significativamente l’impronta carbonica di Faenza e aumentando l’autosufficienza energetica della città.

Gli attori coinvolti nel progetto – Comune di Faenza, Gruppo Hera con Studio Lbla, Unione della Romagna Faentina e la Società Agricola Le Cicogne, partecipata da Crédit Agricole e dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza – hanno ipotizzato di destinare circa un terzo della superficie alla produzione di energia contestuale alla coltivazione agricola, un terzo all’agricoltura in campo aperto e un terzo alla urban forest. In questa nuova infrastruttura green, l’agrivoltaico associato all’agricoltura di precisione utilizzerà tecniche digitali per monitorare e ottimizzare i processi di produzione agricola, riducendone l’impatto ambientale: l’impianto sarà costituito da strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici posizionate ad una altezza da terra che permette il passaggio dei mezzi agricoli utilizzati per la coltivazione. Questi sistemi consentono di ridurre al minimo l’occupazione di suolo, permettendo la coltivazione del 90-95% dei terreni sui quali sono installati. Il funzionamento di questi impianti è, inoltre, a inseguimento solare: un dispositivo meccanico automatico orienta, infatti, i pannelli fotovoltaici nella direzione dei raggi solari. I pannelli fotovoltaici che saranno installati saranno poi bifacciali, ossia consentiranno di sfruttare la radiazione luminosa su entrambe le facce del modulo con l’obiettivo di massimizzare la generazione di energia elettrica. Si ipotizza, inoltre, l’installazione di adeguati sistemi di monitoraggio che permetteranno di verificare l’incidenza degli impianti sulla produzione agricola.

L’avvio delle opere per la realizzazione dell’impianto è previsto nel 2025, con fine lavori a inizio 2026.

NATURASI BILLB SEMI CURCUMA ZENZERO 16 – 26 01 25
SPAZI E VOLUMI – SCAVOLINI BILLB PROMO FRIGO 15 – 26 01 25
GABETTI BILLB PROGETTO MIRA 04 10 24 – 04 02 25
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 25