sabato
16 Agosto 2025

Ritirata patente e auto a donna con tasso alcolemico 4 volte oltre il consentito

Una 25enne sanzionata anche per “perdita di controllo del veicolo”, uscito di strada in via della Chimica a Ravenna

Incidente Stato Di EbbrezzaÈ uscita di strada a Ravenna, in via della Chimica (la bretella che collega via Romea Nord a via delle Industrie e ponte mobile), poco dopo l’una di notte del 4 gennaio, schiantando la Peugeot che guidava, una donna poi rivelatasi in notevole stato di ebbrezza.

Gli agenti della sezione Pronto intervento della Polizia locale sono intervenuti e hanno sottoposto la donna alla prova etilometrica. È risultata positiva con tasso di molto superiore a quello consentito: le due prove effettuate, infatti, hanno evidenziato un tasso alcolemico pari a 2.10 g/l e 2.30 g/l, rispettivamente alla prima e alla seconda prova.

La donna è stata, quindi, deferita all’autorità giudiziaria per guida sotto l’influenza dell’alcol aggravata dall’aver causato un sinistro stradale. Le è stata immediatamente ritirata la patente e il veicolo, non più circolante, è stato affidato al proprietario. Inoltre, le è stata contestata la violazione di cui all’art. 141 del Codice della strada “Perdita di controllo veicolo”.

Oltre 17 milioni di euro a Ravenna dal Pnrr per opere di rigenerazione urbana

Saranno finanziati interventi di riqualificazione dei Lidi, il completamento del Parco Baronio, la nuova piscina comunale

Ravenna Lidi Pespective Pinède
Un rendering del Parco Marittimo

Buone nuove per i lavori pubblici a Ravenna grazie ai finanziamenti approvati recentemente dallo Stato nell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Risorse che potranno servire per portare a termine o avviare importanti progetti nel 2022, alcuni già previsti nei piani urbanistici della pubblica amministrazione per il prossimo futuro.
ll Comune, infatti, avrà a disposizione un fondo per investimenti erogato dal Ministero dell’Interno pari a 17 milioni e 35mila euro che saranno destinati ad interventi di rigenerazione urbana. Il decreto ministeriale è stato siglato lo scorso 30 dicembre.

Sono 7 i progetti presentati dal Comune di Ravenna che beneficeranno del finanziamento. Tre di questi rientrano nel macro intervento del Parco Marittimo che coinvolgerà tutta la costa ravennate: 3.694.000 euro saranno destinati al 2° stralcio del progetto, relativo ad un intervento di riqualificazione e accessibilità delle aree retrostanti agli stabilimenti balneari di Casalborsetti, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio mentre 4.011.000 euro riguarderanno il 3° stralcio, con analoghi interventi nelle aree retrostanti agli stabilimenti balneari di Marina Romea e Porto Corsini. Ulteriori 2.500.000 euro saranno invece dedicati all’intervento di completamento della riqualificazione degli stradelli retrodunali a Casalborsetti e a Lido di Savio.

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Un rendering del progetto per la nuova piscina comunale

Ammonta invece a 700.000 mila euro il finanziamento concesso per l’intervento di riqualificazione di piazza Vivaldi a Lido Adriano mentre 680.000 euro consentiranno di realizzare il percorso pedonale ciclabile lungo viale Italia a Marina Romea.
In città è in programma un intervento di completamento del parco Baronio pari a 500.000 euro mentre i restanti 4.950.000 euro contribuiranno all’integrale copertura della quota di capitale pubblico per la nuova piscina comunale in via Falconieri, un intervento di realizzazione e gestione funzionale ed economica in regime di finanza di progetto del valore totale di oltre 18 milioni di euro.

«Il 2022 si apre con una notizia che ci riempie di gioia e di orgoglio – ha dichiarato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale –. Con questo importantissimo contributo potremo realizzare una serie di interventi che prenderanno forma attraverso azioni mirate alla riqualificazione del territorio e al rinnovamento urbano, per una città più bella, più verde, più sostenibile, capace di guardare avanti. Un focus sarà dedicato all’estesa zona dei lidi ravennati, con interventi diffusi sul territorio che consentiranno di portare a compimento l’ambizioso progetto del parco Marittimo, che porterà ad una significativa rigenerazione dell’intero litorale. Questa bella notizia ci aiuterà a metterci subito al lavoro con ulteriore slancio ed entusiasmo».

 

Aperte tutti i giorni e con orari più ampi le sedi vaccinali di Lugo e Faenza

L’estensione dell’offerta, anche nel fine settimana e dalle 8.30 alle 19.30, sarà attiva da lunedì 10 gennaio

Vaccinazione Anticovid IniezioneL’Ausl Romagna annuncia una riorganizzazione delle sedi vaccinali di Lugo e Faenza, per fare fronte all’incremento della domanda di somministrazioni del vaccino anticovid. Il piano prevede che – a partire da lunedì 10 gennaio – i centri hub distrettuali lughese e faentino saranno aperti per tutto l’arco della giornata, tutti giorni della settimana, domenica compresa.

In particolare, a Lugo (Centro Sociale “il Tondo” di via Lumagni 30) la sede vaccinale sarà aperta tutti i giorni della settimana, dal lunedì alla domenica, dalle ore 8.30 alle ore 19.30; a Faenza (area Fiera, via Risorgimento 3) la sede sarà aperta tutti i giorni della settimana, dal lunedì alla domenica, dalle ore 8.30 alle ore 19.30.

Scendono a 897 i nuovi casi positivi nel ravennate e nessun ricoverato

Ma l’assessore regionale alla Sanità Donini dichiara che «La zona gialla è un orizzonte molto vicino…»

Tamponi Drive Through
Continuano le file per i tamponi molecolari nei drive through del ravennate

Nel territorio ravennate oggi si sono registrati 897 casi sulla base di 2.598 tamponi effettuati, Si tratta di 450 pazienti di sesso maschile e 447 pazienti di sesso femminile; 288 asintomatici e 609 sintomatici; 897 in isolamento domiciliare e nessun ricovero. Nel dettaglio: 118 per contact tracing; 701 per sintomi; 78 per test privati. È stato segnalato un solo un decesso: una paziente di sesso femminile di 101 anni. Si possono stimare in circa 258 le guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 49.458.

In Emilia-Romagna invece i casi di contagio rilevati sono 8.014 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.140 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 25,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Rispetto ai 9.090 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un -11,8% (-25,8% ieri), mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +5,3% e nelle terapie intensive un +0,8%, sempre rispetto a ieri.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 2.068 nuovi casi, seguita da Modena (1.181). Poi Ravenna (897), Parma (793), Rimini (715) e Piacenza (609). Quindi Ferrara (535), Reggio Emilia (475), Cesena (353) e Forlì (206). Infine, il Circondario Imolese con 182 nuovi casi.

D’altra parte in regione si registrano 17 decessi: uno in provincia di Parma (1 donna di 83 anni); uno in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 84 anni); sei in provincia di Bologna (2 uomini di 69 e 95 anni e 4 donne di 78, 79, 86 e 96 anni); cinque in provincia di Ferrara (1 donna di 82 anni e 4 uomini di 79, 85, 90 e 97 anni); uno in provincia di Ravenna; tre in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 69 e 74 anni e 1 donna di 79 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.256.

Sono 131 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (+1 rispetto a ieri); l’età media è di 63,2 anni. Sul totale, 95 (quindi il 72,5%) non sono vaccinati (età media 61,2 anni), mentre 36 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67,7 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.528 (+77 rispetto a ieri), età media 69,1 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 14 a Reggio Emilia (+1); 15 a Modena (invariato); 31 a Bologna (+2); 9 a Imola (invariato); 19 a Ferrara (invariato); 13 a Ravenna (-2); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 15 a Rimini (invariato).

Rispetto alla tendenza di incremento dei contagi degli ultimi giorni, ma soprattutto dei ricoveri ospedalieri (sia dei reparti covid ordinari sia in rianimazione) il sito Ansa.it/emiliaromagna riporta una dichiarazione dell’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, che ha affermato come «La zona gialla è un orizzonte molto vicino. Noi oggi siamo un po’ sopra il livello di guardia per la saturazione dei reparti di terapia intensiva e Covid. Venerdì scorso non lo eravamo. Nel caso in cui aumentassero i ricoveri e le dimissioni dei pazienti ricoverati non fossero altrettanto consistenti, sicuramente lunedì prossimo andremo in zona gialla».

Su versante dell’attività vaccinale, alle ore 15 di oggi, erano state sono state somministrate complessivamente 8.512.309 dosi; sul totale sono 3.614.837 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90%, mentre quelle con almeno una dose (3.696.550) sono arrivate al 92%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.427.936.

 

Addio a Dino Guerra, pioniere del volontariato socio-sanitario a Ravenna

Già presidente dell’Avis provinciale e fondatore della Pubblica Assistenza, è morto a 77 anni a Cervia sua città natale

Dino GuerraIl mondo del volontariato ravennate piange e ricorda Dino Guerra, che si è spento ieri nella sua Cervia dove era nato 77 anni fa.
Guerra è stato fra i protagonisti più attivi e autorevoli, a partire dagli anni ’70, della nascita e dello sviluppo organizzativo del volontariato socio-sanitario ravennate, nel campo delle donazioni e in quello del pronto soccorso, sia come animatore e presidente dell’Avis provinciale che come fondatore e presidente della Pubblica Assistenza di Ravenna.

La sua scomparsa è stata annunciata col titolo «Ultimo saluto a Dino», nella tarda serata di ieri, con un post su Facebook di Pubblica Assistenza che scrive: «si unisce al dolore di familiari e amici nel saluto a Dino Guerra» e propone un significativo ritratto del personaggio: «Socio fondatore e presidente della nostra associazione dalla sua costituzione, avvenuta nel 1981, e fino al 2017 è una pezzo di storia della PA che ci lascia. Le vicende di un’organizzazione come la Pubblica Assistenza passano dalle persone, dal loro impegno e dall’attaccamento dimostrato alla missione intrapresa. Dino Guerra sarà ricordato per importanti innovazioni nel servizio dell’emergenza territoriale che sono poi diventate parte integrante del soccorso sul nostro territorio, partendo dalla prima felice sperimentazione dell’elisoccorso in Italia per arrivare al servizio di emergenza motociclistica, passando da tanti altri progetti che in questi anni hanno fatto la storia dell’associazione».

«Un lungo cammino quello percorso insieme a Dino Guerra – ha scritto l’attuale presidente della PA di RAvenna, Angela Gulminelli, in una nota per la stampa –. Dal 1973 al 2017. Due terzi della mia vita, 44 anni. Quando ti giungono queste notizie hai un attimo di incredulità perché ti sembra impossibile. Ma poi devi realizzare che è proprio così e allora rivedi tutti gli anni trascorsi a lavorare insieme. Non è sempre stato facile, ci sono anche stati momenti di grandi scontri per difendere le nostre rispettive posizioni. Al Cavaliere Dino Guerra va comunque il merito di avere costituito la Pubblica Assistenza di Ravenna e, successivamente, quelle della nostra Provincia. Il suo impegno ha contribuito a farci diventare quello che siamo oggi. Una bella realtà per la nostra città. Lo ricorderemo come una pietra miliare della nostra storia».

Negli ultimi anni, Dino Guerra aveva continuato ad operare come consulente nel campo del welfare, anche sul versante dell’assistenza agli anziani. Nel 2019, in particolare aveva collaborato allo sviluppo del progetto di consorzio “Le Querce”, costituito da una trentina di case famiglia e Comunità alloggio del territorio ravennate.

La camera ardente dedicata ad un ultimo saluto a Dino Guerra sarà allestita domani 4 gennaio, dalle ore 14.30, nella sede della Pubblica Assistenza di Cervia, di fianco all’Ospedale Civile San Giorgio.

 

Galleria d’arte open air in via Zirardini al via coi poster di “Visioni di Eterno”

A partire dal 4 gennaio, per tutto il 2022, visibili in strada cicli di immagini dedicate alle bellezze di Ravenna

Visioni di Eterno
Una delle “Visoni di Eterno” create da Andrea Bernabini per San Vitale

La centralissima via Antonio Zirardini, a partire da domani, martedì 4 gennaio – e per tutto il 2022 – si trasformerà in una galleria d’arte a cielo aperto con il progetto “Visioni di Eterno”. L’iniziativa prevede cicli di affissione dei manifesti dedicati alla valorizzazione della città, dalle bellezze storico artistiche alle mostre e ai paesaggi naturali.

Dal 4 al 31 gennaio saranno visibili i manifesti dedicati alla valorizzazione in chiave contemporanea degli otto monumenti Unesco, ideati dall’artista visivo Andrea Bernabini – Neo Visual Project. Il progetto è proposto anche in pillole e scaricabile, tramite QR code, dai manifesti in esposizione e dai pannelli informativi posizionati presso ogni monumento. Ogni mese sarà proposto un nuovo appuntamento.
L’iniziativa è in continuità con le campagne di affissione di giugno con “Le vie di Ravenna” dell’illustratore Ahmet Poljac, di luglio con i lavori dedicati ai monumenti e ai luoghi più suggestivi della città di Elisa Lanconelli, di settembre della mostra “Dante Plus 700”, e negli ultimi mesi con quelli della mostra “Dante Pop”.

Va ricordato che da “Visioni di Eterno” il progetto si è sviluppato in Ravenna in Luce che quest’anno fino a giovedì 9 gennaio, presenta nuovamente la videoproiezione sulla basilica San Vitale “Il Dono dell’Imperatrice” (dalle 17.30 alle 22), in omaggio all’ispirazione che i mosaici hanno donato nel corso del tempo e anche una nuova proposta sulla facciata della basilica di San Francesco, “La Luce delle parole” (dalle 18.30 alle 22), in omaggio a Dante.

In lieve crescita (1203) i nuovi contagi in provincia, ma senza vittime

Tre nuovi ricoveri in terapia intensiva, che così a Ravenna risalgono a 15. Corsa ai vaccini, in regione siamo quasi a quota  8 milioni e mezzo

File Vaccinazione Anti Covid
Centro vaccinale anti covid (foto di repertorio)

Oggi domenica 2 gennaio in provincia di Ravenna si sono registrati 1203 casi positivi al Covid sulla base di 2911 tamponi effettuati. I casi riguardano 609 pazienti di sesso maschile e 594 pazienti di sesso femminile; 632 asintomatici e 571 sintomatici; 1201 in isolamento domiciliare e 2 ricoveri. Nel dettaglio: 274 per contact tracing; 632 per sintomi; 297 per test privati.
Oggi la Regione non sono stati comunicati decessi. Si possono stimare in circa 118 le guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 48561.

Per quanto riguarda il territorio regionale sono stati rilevati complessivamente 9.090 contagi in più rispetto a ieri, su un totale di 17.490 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 51,9%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo. L’età media dei nuovi positivi è di 37,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 1.682 nuovi casi, seguita da Bologna (1.261). Poi Ravenna (1.203), Parma (1.012), Modena (931) e Reggio Emilia (815). Quindi Cesena (691), Ferrara (532), Forlì (525) e Piacenza (283). Infine, il Circondario Imolese con 155 nuovi casi.

D’altra parte in regione oggi si contano anche nuovi otto decessi: uno in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 79 anni); tre in provincia di Bologna (1 uomo di 91 anni e 2 donne di 80 e 96 anni); due in provincia di Forlì-Cesena (2 donne di 78 e 95 anni); due in provincia di Rimini (2 uomini di 83 e 87 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.239.

Sono 130 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (+6 rispetto a ieri); l’età media è di 63 anni. Sul totale, 93 (quindi il 72%) non sono vaccinati (età media 61,3 anni), mentre 37 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,8 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.451 (+92 rispetto a ieri), età media 69 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 13 a Reggio Emilia (+1); 15 a Modena (+1); 29 a Bologna (invariato); 9 a Imola (+1); 19 a Ferrara (+1); 15 a Ravenna (+3); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (-1); 15 a Rimini (invariato).

Per quanto riguarda l’attività di vaccinazione in Emilia-Romagna, alle ore 12 di oggi erano state somministrate complessivamente 8.476.870 dosi; sul totale sono 3.611.998 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 1.399.284.

A Ravenna in occasione dell’open day del primo gennaio c’è stata una corsa  alla vaccinazione e si sono formate lunghe file all’hub dell’Esp. Ma qualcuno è dovuto rientrare a casa senza nulla di fatto, a causa dell’esaurimento delle dosi disponibili per quella giornata che non prevedeva l’obbligo di prenotazione.

È femmina e si chiama Irene la prima nata nel ravennate agli albori del 2022

Trend demografico positivo all’ospedale di Ravenna, dove sono nati nel 2021 quasi cento bimbi in più rispetto al 2020

Prima Nata Ravenna 2022È una femminuccia di 2,640 kg di peso, Irene Colella, coi genitori residenti a Sant’Agata sul Santerno, la prima creatura venuta alla luce  – per la precisione alle 5 e mezza del mattino del primo gennaio – all’ospedale di Ravenna nel 2022. L’ultimo nato nello scorso anno invece è stato un maschietto (quasi 3 chili), Lucio Baldarati di Fusignano.
Dal punto di vista demografico le nascite registrate all’ospedale di Ravenna nell’anno appena trascorso mostrano un significativo balzo positivo passando dai 1.570 nati del 2020 ai 1.656 del 2021.
Tendenza opposta a quella rilevata nell’ospedale di Faenza che ha visto 430 nati nel 2020 e “solo” 356 nel 2021.

Covid, contagi in provincia ancora sopra quota mille. 14 nuovi ricoveri in un giorno

 

Contagi giornalieri ancora sopra quota mille in provincia di Ravenna. Alle 12 del 1° gennaio 2022 sono stati infatti registrati 1.183 nuovi casi di positività al coronavirus (su oltre 2.800 tamponi), con 14 nuovi ricoveri.

La Regione ha comunicato anche 3 decessi “ravennati”: una donna di 77 anni e due uomini di 80 e 81 anni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 1° GENNAIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 549.175 casi di positività, 12.255 in più rispetto a ieri, su un totale di 51.575 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 23,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Sono 124 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (+8 rispetto a ieri); l’età media è di 62,8 anni. Sul totale, 89 (quindi il 72%) non sono vaccinati (età media 60,9 anni), mentre 35 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67,4 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.359 (+13 rispetto a ieri), età media 69,2 anni.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 831 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 446.078. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 88.866 (+11.409). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 87.383 (+11.388), il 98,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano quindici decessi: due in provincia di Reggio Emilia (2 donne, rispettivamente di 78 e 90 anni); uno in provincia di Modena (1 donna di 81 anni); due in provincia di Bologna (2 uomini rispettivamente di 64 e 89 anni); tre in provincia di Ravenna (1 donna di 77 anni e 2 uomini di 80 e 81 anni); due in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni e un uomo di 38 anni, non vaccinato); quattro in provincia di Rimini (tutte donne rispettivamente di 70, 72, 76 e 88 anni).

Si è registrato, inoltre, il decesso di un uomo di 70 anni residente fuori regione ma ricoverato a Ferrara. Nessun decesso nelle province di Piacenza e Parma.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.231.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 12 a Reggio Emilia (invariato); 14 a Modena (+2); 29 a Bologna (+3); 8 a Imola (invariato); 18 a Ferrara (+1); 12 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (+1); 15 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 31.675 a Piacenza (+251, di cui 60 sintomatici), 40.292 a Parma (+1.101, di cui 101 sintomatici), 63.884 a Reggio Emilia (+1.165, di cui 967 sintomatici), 88.297 a Modena (+1.087, di cui 411 sintomatici), 113.097 a Bologna (+3021, di cui 1.284 sintomatici), 17.570 casi a Imola (+344, di cui 195 sintomatici), 34.718 a Ferrara (+773, di cui 125 sintomatici), 47.358 a Ravenna (+1.183, di cui 703 sintomatici), 26.275 a Forlì (+662, di cui 543 sintomatici), 29.788 a Cesena (+965, di cui 570 sintomatici) e 56.221 a Rimini (+1.703, di cui 1.038 sintomatici).

Daniele Giorgi e l’interpretazione musicale, fra rigore delle note e gesto vitale

Memorabile concerto del musicista e direttore con l’Orchestra Leonore e Ivanov solista al piano, al teatro Alighieri di Ravenna

Concerto Giorgi Ivanov RavennaQuello di cui si sente sempre più la mancanza nel mondo ormai intorpidito della musica classica (e non solo, direi) sono le idee. Daniele Giorgi, direttore d’orchestra, violinista, camerista, compositore, ma soprattutto musicista nel senso più completo che a questa parola si può dare, idee ne ha, da vendere.
In effetti anche la stessa Orchestra Leonore, ospite al Teatro Alighieri di Ravenna a inizio dicembre con Giorgi sul podio e il bravissimo Emanuil Ivanov al pianoforte, nasce da una sua idea, l’idea di un far musica come gesto vitale unico e irripetibile, alieno da ogni routine, con un’attenzione ai problemi che la partitura pone davanti all’interprete, un’attenzione a quei dettagli che il sistema del mercato musicale non permette più di curare.

Daniele Giorgi è una figura anomala nel panorama dei direttori contemporanei, è un musicista ”d’altri tempi”. Quando lo si vede dirigere è impossibile non cogliere la profondità di un pensiero, la chiarezza di un discorso che non ha bisogno di bacchetta per essere comunicato (e infatti Giorgi non la usa). E sicuramente questo pensiero viene colto dai musicisti che accettano con entusiasmo di venire a far musica con lui, provenienti da orchestre blasonatissime di tutta Europa, perché con lui si può davvero tornare a fare musica avendo come obiettivo la bellezza.

Infatti il curatissimo suono dell’orchestra, senza dubbio di livello “europeo” (è doverosa una menzione alla qualità dei legni), è l’espressione diretta di un pensiero preciso. Non siamo più abituati a sentire qualcosa di nuovo in una sinfonia di Beethoven, a stupirci di un passaggio che non avevamo mai notato. O, nel caso questo avvenga, spesso è perché qualche direttore (giovane o meno giovane) sta cercando qualcosa da fare diversamente dal solito, la “svolta interpretativa”, la novità a tutti i costi di cui nessuno sente la mancanza.

La Sinfonia n. 6 op. 68, Pastorale che abbiamo ascoltato al Teatro Alighieri aveva invece dei tratti nuovi ma necessari, e soprattutto bellissimi. Qui emerge l’interprete: Giorgi interpreta, tutto quello che fa lo trae dalla partitura, senza bisogno di riferimenti a tradizioni, o peggio a “mode’”, la Pastorale, nonostante l’appeal popolare, è forse dal punto di vista interpretativo la più difficile sinfonia beethoveniana. In essa si alternano episodi narrativi ad altri in cui la spinta “drammatica” della musica si ferma in contemplazione di un’immagine, che è naturalmente un’immagine sonora. In quei momenti il tempo si sospende, e al piacere del fluire della forma e dei motivi – al piacere di seguire una “storia” – subentra il piacere della contemplazione del suono in sé, che si rivela ricchissimo. Statico ma allo stesso tempo in continuo movimento.
Daniele Giorgi passa dai momenti narrativi a quelli di sospensione del tempo senza che se ne abbia la percezione, e proprio in questi ultimi si compie la magia. Il direttore fa cenno all’orchestra di ascoltare, di ascoltarsi, e i musicisti lo fanno, come se fossero in un ensemble di musica da camera. In questi momenti (in particolare nel secondo movimento, e nella transizione tra il temporale e il finale) Giorgi ci restituisce una sinfonia nuova, suoni che sembrano guardare al futuro, una Pastorale del tutto beethoveniana ma trasfigurata, improvvisamente affiorano dettagli sorprendenti, e si vorrebbe che questi momenti non finissero mai.

Anche il Concerto per Pianoforte e Orchestra n. 1 composto nel 1831 da un Mendelssohn ventiduenne è stato interpretato in modo esemplare da Imanuil Ivanov, già premio Busoni nel 2019. Ivanov, che ha all’incirca gli stessi anni che aveva Mendelssohn quando componeva il concerto, ha doti tecniche assolutamente fuori dal comune, grande controllo del suono, una grande sensibilità e la carica di energia da ventenne che il concerto richiede.
L’intesa con il direttore Giorgi e con l’orchestra è totale, morbidissime le frasi dell’orchestra nel secondo movimento. Il virtuosismo estremo, che in certi momenti (e con certi interpreti molto attenti a far vedere quante note devono fare) può far risultare questa composizione meno interessante di quanto sia in realtà, viene cavalcato dall’abilità di Ivanov con uno slancio tale, che l’intero concerto vola via in un soffio. Bellissimo il terzo movimento in cui in certi momenti il suono della miriade di note del pianoforte si appoggiava come una polvere sul suono dell’orchestra creando un caleidoscopio di colori che anticipa soluzioni che si sarebbero viste diversi decenni dopo. Entusiasmante.

Troppi contagi, il Ravenna decide di fermare il proprio settore giovanile

La ripresa degli allenamenti slitta al 10 gennaio

Ravenna GiovaniliIl Ravenna Fc sospende l’attività del settore giovanile, «al fine di tutelare al massimo la salute dei ragazzi, in seguito al recente peggioramento della situazione pandemica».

Una decisione presa in autonomia, in un periodo in cui i campionati sono comunque fermi.

Al momento – informa la società giallorossa – la ripresa degli allenamenti è pianificata per il 10 gennaio.

Ricoveri ordinari ancora sotto al 15 percento: l’Emilia-Romagna resta “bianca”

Ecco i dati validati dal ministero: incidenza sale a 622 ogni 100mila abitanti

Pexels Markus Winkler 5148352L’Emilia-Romagna resta in zona bianca anche a inizio 2022.

Una decisione presa come al solito sulla base dei dati validati dal ministero della Salute: l’Rt regionale è di 1,18 (rispetto all’1,15 della scorsa settimana), l’incidenza dei nuovi casi sale a 622 ogni 100mila abitanti (rispetto a 380,2/100mila), l’occupazione dei posti letti Covid ordinari è al 14% (dall’11%) e quella dei posti letto nelle terapie intensive al 12% (dal 11%).

Il passaggio di colore al giallo è infatti determinato dal superamento contemporaneo della soglia di sicurezza prevista per gli ultimi tre parametri, e cioè 50/100mila l’incidenza, 15% l’occupazione dei reparti Covid (al momento al 14), 10% quella delle terapie intensive.

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