sabato
16 Agosto 2025

Bus pubblici: assenze per il green pass, è saltato un turno su 5 in provincia

L’azienda ha cercato di garantire le corse a servizio delle scuole

Pexels Jen 2203416La prima giornata di convivenza con la necessità di presentare il green pass per presentarsi al lavoro, a Start Romagna si chiude con le annunciate difficoltà nel garantire tutti i 540 turni di lavoro previsti dalla mattinata di oggi, 15 ottobre. Il report sulle corse reso noto dall’azienda di trasporto pubblico ha dato questo esito: Cesena su 117 turni, effettuati 106; Forlì su 99 turni, effettuati 83; Ravenna su 105 turni, 84 effettuati; Rimini su 219 turni, effettuati 182. Totale 540 turni, 455 effettuati.

L’impegno è stato quello di limitare al massimo i disservizi sulle corse scolastiche, già alle prese con la necessità di garantire una capienza massima dell’80% e con il ricorso a mezzi di aziende private per il trasporto degli studenti al 100% in presenza nelle scuole. Nei tre bacini sono state effettuate la quasi totalità delle corse verso e dai poli scolastici; alcune non effettuate hanno riguardato i cosiddetti ‘bis Covid’, ma la maggioranza è fasce orarie di minore utilizzo. In ogni caso Start Romagna si scusa per il disservizio.

L’assenza dal lavoro di un centinaio di lavoratori sui tre bacini, il cui numero varierà di giorno in giorno per motivazioni diverse, genera inevitabilmente delle difficoltà. La richiesta al personale è di comunicare entro le ore 10 di due giorni precedenti al servizio l’eventuale indisponibilità, così da poter intervenire distribuendo al meglio gli autisti a disposizione.

Start ringrazia il personale che, dotato di green pass, sta accettando turni di straordinario per garantire il massimo delle corse possibili. È evidente che non è una situazione che potrà protrarsi a lungo, quindi la speranza è che sempre più lavoratori presentino il green pass nei prossimi giorni.

 

Vandalismo “no vax”, 37enne denunciato per 15 raid: fotografava le scritte fatte

Perquisita l’abitazione, trovato materiale di propaganda. Indagini per individuare complici

DSC 0201Un 37enne di Ravenna è stato denunciato dai carabinieri perché ritenuto l’autore di una quindicina di raid vandalici a colpi con scritte “no vax” a vernice rossa sulle pareti di hub vaccinali, farmacie, istituti scolastici e sedi sindacali nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena nelle ultime settimane. Nella giornata di oggi, 15 ottobre, i militari del nucleo Informativo che hanno svolto le indagini, hanno perquisito l’abitazione del giovane e sono stati sequestrati materiali informativi, cartacei e propagandistici che saranno esaminati per il prosieguo delle indagini e l’identificazione degli eventuali complici.

Covid, muore un ragazzo di 20 anni. In provincia 1.024 decessi da inizio pandemia

In provincia i nuovi contagi di oggi sono 28, restano quattro persone in terapia intensiva

Covid Terapia IntensivaUn ragazzo di vent’anni ammalato di Covid è morto in provincia di Ravenna. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano di oggi, 15 ottobre, divulgato da Regione e Provincia senza fornire, come sempre, altri dettagli su eventuali patologie pregresse. Nel Ravennate è la vittima 1.024 da inizio della pandemia (13.528 in regione): non si registravano decessi in provincia da fine settembre (8 da inizio giugno).

Per quanto riguarda la diffusione del contagio, nei diciotto comuni ravennati nelle 24 ore precedenti al mezzogiorno di oggi, 15 ottobre, si sono registrati 28 nuovi casi: si tratta di 8 asintomatici e 20 sintomatici; 27 sono in isolamento domiciliare e uno è ricoverato. I tamponi eseguiti sono stati 1.538. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 34.081.

La panoramica regionale invece dice che dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 427.386 casi di positività, 198 in più rispetto a ieri, su un totale di 32.512 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,6 percento. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 56 nuovi casi; seguono Ravenna (28) e Modena (23); poi Rimini (20), Reggio Emilia (19), Ferrara e Forlì (entrambe con 16 nuovi casi); quindi Cesena (7), Parma e il Circondario Imolese (5 casi ciascuna), e infine Piacenza (3). Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 185 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 398.833. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.025 (+9). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.680 (+19), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Si registrano altri tre decessi oltre a quello già citato a Ravenna: uno nel Forlivese (un uomo di 68); due nel riminese (due uomini, entrambi di 75 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.528.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 35 (-1 rispetto a ieri), 310 quelli negli altri reparti Covid (-9). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (+1); 4 a Modena (+1); 13 a Bologna (-2); 2 a Imola (invariato); 1 a Ferrara (-1); 4 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato);1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Reggio Emilia (come ieri).

Focolaio Covid alla Cra Bedeschi: 46 anziani positivi su 77 vaccinati, 6 ricoverati

La maggior parte degli infetti sta affrontando la malattia nella struttura perché asintomatica o con sintomi lievi. Squadre Ausl in supporto al personale che conta 16 positivi su 90

Bedeschi Bagnacavallo 1Un focoloaio Covid si è sviluppato nella casa residenziale per anziani (Cra) Fratelli Bedeschi di Bagnacavallo. L’Azienda per i servizi alla persona (Asp) della Bassa Romagna fa sapere che al 15 ottobre i 77 ospiti sono tutti vaccinati: 46 sono positivi di cui sei ricoverati in ospedale perché in condizioni di fragilità pregresse e gli altri, prevalentemente asintomatici o con sintomi lievi, sono nella struttura. Sono inoltre risultati positivi 16 operatori su 90 in servizio.

Il giorno in cui sono emersi i primi cinque casi di positività tra gli anziani ospiti, sono intervenute sul posto le squadre dei medici Usca (Unità Speciale di Continuità Assistenziale) dell’Ausl per supportare medici e infermieri presenti in struttura. In seguito al propagarsi dei contagi è intervenuta anche, con accessi quotidiani, l’Unità multispecialistica Covid territoriale, formata da infettivologo, geriatra, pneumologo e infermieri della direzione infermieristica e dipartimento cure primarie Ravenna, anche al fine di valutare, come poi confermato, la possibilità della somministrazione di terapie specifiche. Sono state inoltre assegnate dall’Ausl due unità infermieristiche integrate nel turno degli operatori dell’Asp colpiti dal contagio.

L’équipe medica dedicata è a disposizione per fornire informazioni sullo stato di salute degli ospiti al fine di garantire un canale di comunicazione con i loro familiari.

L’Asp sottolinea il grande sforzo organizzativo messo in campo e vuole rassicurare i familiari degli ospiti che «tutto il personale dell’Asp e dell’Ausl si sta prodigando per garantire le migliori cure possibili agli ospiti della struttura per superare questo difficile momento».

L’ex assessore Cameliani sarà il nuovo capogruppo del Pd in consiglio comunale

Il 42enne funzionario Cna è stato nominato nella riunione degli eletti: «Accetto con umiltà e dedizione. Ascoltare la cittadinanza e portare la rappresentanza di tutti sarà il nostro dovere»

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Massimo Cameliani nella foto utilizzata per la campagna elettorale del Pd

Il nuovo capogruppo del Pd in consiglio comunale a Ravenna sarà Massimo Cameliani. Il 42enne assessore uscente e funzionario Cna è stato il secondo più votato alle elezioni del 3-4 ottobre con 812 preferenze (nel 2016 superò mille e poi entrò in giunta). L’indicazione è arrivata  nella serata di ieri, 14 ottobre, alla riunione del gruppo consiliare del Partito Democratico con i nuovi eletti, alla presenza dei cinque assessori Pd e del segretario provinciale Alessandro Barattoni.

Cameliani ha espresso la sua soddisfazione per l’incarico ricevuto: «Ho accettato la proposta con umiltà e dedizione e con lo spirito di servizio e l’interesse per la comunità ravennate con cui ho lavorato finora. Ringrazio il Partito Democratico per la fiducia, sarà un impegno importante nell’istituzione più rappresentativa della città. È un periodo difficile dal punto di vista politico a livello nazionale e internazionale ma dobbiamo assumere sempre più il dovere fondamentale di rendere il Consiglio Comunale un luogo di rappresentanza di tutti i cittadini anche di quelli che non  sono andati al votare. Ascoltare la cittadinanza e portare la rappresentanza di tutti sarà il nostro dovere».

Il segretario comunale del Pd Marco Frati si è dichiarato contento per la nomina: «Ritengo che Massimo potrà svolgere al meglio il ruolo di capogruppo grazie alla sua esperienza, competenza,  conoscenza delle dinamiche della macchina amministrativa e capacità di coinvolgere e valorizzare tutta la squadra. Inoltre, grazie alla stima di cui gode da parte di tutti, sono certo che saprà collaborare al meglio tanto con gli alleati quanto con le opposizioni. Auguro quindi un ottimo lavoro a lui e a tutto il gruppo».

L’incarico di capogruppo a Cameliani aumenta le probabilità di vedere Ouidad Bakkali alla presidenza del consiglio comunale. L’ex assessora è stata la più votata con 986 preferenze.

In centinaia in piazza a Ravenna contro il green pass obbligatorio

La manifestazione verrà ripetuta anche sabato pomeriggio

“Il nostro green pass è la Costituzione”, campeggia su uno degli striscioni in piazza del Popolo a Ravenna, dove questa mattina si è svolta una delle tante manifestazioni programmate in Italia contro l’entrata in vigore del decreto che impone la certificazione verde a tutti i lavoratori.

Alcune centinaia di persone hanno affollato la piazza in maniera pacifica, sotto lo sguardo delle forze dell’ordine.

Un’altra manifestazione è indetta sempre in piazza del Popolo a Ravenna anche domani (sabato 16 ottobre) dalle 17.

Niente più distanziamento al cinema:«Ma la gente deve riabituarsi ad andare in sala»

Speranze dei gestori per il primo weekend con la capienza di nuovo al 100 percento

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Una scena del nuovo film con Miriam Leone e Stefano Accorsi

Anche al cinema, come nei teatri, da lunedì 11 ottobre sono stati eliminati i limiti di capienza introdotti con la pandemia e qualsiasi regola relativa al distanziamento.

È quindi possibile tornare a occupare la sala al 100 percento, con unico vincolo per poter entrare quello di essere in possesso del green pass (non bastano i certificati dei tamponi, è necessario scaricare il QrCode, come sottolinea sui social il Cinemacity di Ravenna) e di indossare la mascherina.

«In questi primi giorni – commenta Alberto Beltrani di Cinemaincentro, che in provincia si occupa del Mariani di Ravenna e del Sarti e dell’Italia di Faenza – non si è visto un aumento del pubblico, ma naturalmente confidiamo nel weekend e in particolare, nel nostro caso, sull’uscita di Marilyn ha gli occhi neri (film con Stefano Accorsi e Miriam Leone, ndr). Anche se sappiamo già che ci vorrà tempo per tornare ai numeri pre pandemia, perché il pubblico si deve comunque riabituare ad andare al cinema, deve sopportare la mascherina e possiamo naturalmente essere certi di aver perso i clienti no vax. La speranza comunque è di vedere in fretta i risultati del nuovo decreto capienze».

Nelle multisale dal 14 ottobre sono in proiezione alcuni “blockbuster” che si andranno ad aggiungere all’ultimo 007 (campione d’incassi in Italia), come Venom 2 e The Last Duel, film epico medioevale per la regia di Ridley Scott.

Confiscati 41mila euro a due imprenditori per ripagare il profitto dell’evasione

Moglie e marito titolari di una ditta di autotrasporto hanno patteggiato dieci mesi (pensa sospesa) per aver usato fatture false per finte riparazioni di un camion per ridurre le imposte

Porto GdFLa guardia di finanza ha confiscato liquidità finanziarie e immobili per un valore complessivo di 41mila euro a due coniugi titolari di una ditta di Bagnacavallo nel settore del trasporto merci su strada che avevano annotato in contabilità i costi relativi a fatture false per abbattere le imposte da pagare per gli anni 2013, 2014 e 2106. Sono stati confiscati i saldi attivi dei conti correnti e un appartamento, a ristoro del danno subìto dalla collettività. Il provvedimento di confisca è arrivato dopo un patteggiamento a dieci mesi (pena sospesa) per evasione fiscale.

Il controllo fiscale si era svolto nel 2019: i militari della compagnia di Faenza avevano constatato la contabilizzazione da parte dell’impresa ispezionata di costi certificati da fatture per operazioni oggettivamente inesistenti relative a fittizie riparazioni dei camion della ditta, per complessivi 92mila euro. Dall’ispezione è scaturita la segnalazione all’Agenzia delle Entrate per il recupero delle somme non versate all’Erario, nonché la denuncia alla procura della Repubblica per dichiarazione fiscale fraudolenta in concorso.

Bus, i sindacati avevano chiesto tamponi gratuiti a Start per evitare assenze

L’azienda ha rifiutato. «E i dipendenti senza green pass lo avevano comunicato già dalla mattina del 13 ottobre»

Autobus 4La colpa non sarebbe solo del green pass, ma sopratutto delle «politiche di riduzione del personale che da alcuni anni Start Romagna ha adottato». Lo sostengono i sindacati, nel giorno in cui, con l’introduzione del certificato verde obbligatorio nel mondo del lavoro, rischia di non essere garantito il servizio di trasporto pubblico in tutta la Romagna.

A Ravenna, come annunciato da Start Romagna, sono 36 (su complessivi 177) i dipendenti senza green pass, che lo avrebbero comunicato all’azienda – dicono i sindacati – già nella mattinata del 13 ottobre.

Raffaele Rossi, della segreteria provinciale Fit Cisl e della Rsa di Start Romagna, sezione di Ravenna, rivela poi che l’azienda ha rifiutato di fornire tamponi gratuiti ai dipendenti senza green pass, come richiesto dai sindacati nella riunione sul tema che si è svolta il 12 ottobre (richiesta dalle organizzazioni sindacali con largo anticipo, il 24 settembre).

Il mini-mercato Stadera presenta il film sulle cooperative di consumo autogestite

Sull’esperienza della Park Slope Food Coop

Stadera MinimercatoSabato 16 ottobre, alle ore 17.30 alla Sala “Nullo Baldini” di Legacoop (ingresso via Villa Glori 13 – Ravenna) la cooperativa Stadera promuove la proiezione del docufilm di Tom Boothe “Food Coop”, che racconta la quasi cinquantennale esperienza della Park Slope Food Coop, pioniera delle cooperative di consumo autogestite a cui si sono ispirate negli anni centinaia di esperienze in tutto il mondo, compresa Stadera stessa, attiva in città dal 2020.

Il docufilm mostra, attraverso le voci dei soci dell’esperienza newyorkese, che sono sia clienti, che gestori che proprietari della cooperativa, come sia possibile impostare un nuovo modello di consumo, più attento alle esigenze delle persone e dell’ambiente, addirittura risparmiando rispetto ai grandi circuiti della Grande Distribuzione.

«La nostra cooperativa è in crescita costante – spiega Enrico De Sanso, presidente di Stadera, che proprio in questi giorni ha attivato un nuovo servizio di acquisto su prenotazione, sul modello dei Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) – ma la nostra è un’esperienza del tutto inedita in città ed ancora poco conosciutà in Italia, al contrario di altre realtà estere radicate da anni, come la Park Slope: per questo vogliamo far conoscere il più possibile come funziona, perché davvero a fronte di un piccolo impegno mensile, ne conseguono vantaggi importanti sia sulla qualità della nostra spesa, anche in termini economici, che di sostenibilità ambientale e sociale».

Le proiezione, per la cui partecipazione è consigliata la prenotazione sul sito www.staderacoop.it , sarà preceduta dalla presentazione della cooperativa e della campagna di crowdfunding “Ce ne facciamo Cargo”.

L’ingresso è offerta libera per la copertura dei costi organizzativi (consigliata almeno 5 euro), con accesso consentito ai possessori di Certificazioni Verdi.

Per info: info@staderacoop.it – tel. 392 1136268.

Concerti, riapre il Bronson: sul palco subito due artisti americani

Il club di Madonna dell’Albero parte con Steve Wynn e il progetto Moor Mother

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Steve Wynn

La nuova stagione del Bronson si apre col botto venerdì 15 ottobre, quando sul palco del club di Madonna dell’Albero (Ravenna) arriva Steve Wynn, ex frontman di Dream Syndicate (una delle più influenti formazioni del Paisley underground) e Baseball Project, impegnato in un concerto da solista.

L’artista americano presenta Decade, boxset in uscita il 23 ottobre che raccoglie la sua discografia solista tra il 1995 e il 2005, comprensivo di 166 brani di cui 57 inediti. «Ci siamo persi così tanto – ha commentato Wynn prima di partire per il tour – e stiamo appena iniziando a sporgere la testa da terra e imparare a fare di nuovo cose che potremmo aver dato per scontate prima. Il solo vedere vecchi e nuovi amici faccia a faccia sarà un’esperienza pesante, catartica e in definitiva divertente e celebrativa, ne sono sicuro. Per quanto mi sia piaciuto fare spettacoli virtuali nell’ultimo anno, sarà così bello suonare con persone reali invece che con un iPad…».

E i concerti torneranno al Bronson già il giorno dopo, sabato 16 ottobre, con l’unica data italiana del tour europeo di Moor Mother. Al centro del fermento culturale alternativo mondiale. si tratta di una creazione di Camae Ayewa, artista, attivista, performer proveniente dalla scena underground di Philadelphia. Quello del suo nuovo album Black Encyclopedia of the Air è il suono della nuova controcultura americana, il futuro della nuova black music progressista.

E in apertura R.Y.F. (ovvero, la cantautrice ravennate Francesca Morello), che presenta il nuovo Everything Burns (su Bronson Recordings), prima sua incursione nella musica elettronica.

Il programma di questa prima parte di stagione del Bronson, con le prevendite, a questo link

La bomba ritrovata a Granarolo verrà fatta brillare a Solarolo: pronta l’evacuazione

Le operazioni si svolgeranno domenica, a partire dalle 6. Alla scuola media allestito il centro operativo

Bomba GranaroloDopo le opportune verifiche e adempimenti effettuati da parte degli enti coinvolti, successivamente a una riunione operativa coordinata dalla prefettura di Ravenna, è stato deciso che domenica 17 ottobre si svolgeranno le operazioni per rendere inoffensivo l’ordigno bellico inesploso ritrovato a fine settembre durante l’aratura di un campo tra via Donesiglio e via Quaglia, in località Granarolo Faentino.

Sul posto è stato effettuato un primo sopralluogo da parte di una squadra di artificieri dell’Esercito appartenente all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti ‘Folgore’ di Legnago, che hanno identificato l’ordigno classificandolo quale bomba d’aereo inesplosa da 500 libbre, circa 226 chilogrammi, risalente alla Seconda guerra mondiale.

Sulla scorta delle indicazioni dei tecnici dell’Esercito, dopo ulteriori sopralluoghi è stato stabilito che la bomba, dopo essere stata privata delle due spolette d’innesco, dovrà essere prelevata e trasportata nel comune di Solarolo in una zona (in via Fabretti) dove verrà fatta brillare in sicurezza.

Per consentire le operazioni di neutralizzazione in sicurezza dell’ordigno verrà fatta evacuare la popolazione residente all’interno di un raggio di circa 850 metri dal punto del rinvenimento e quella che si trova lungo il percorso fino a Solarolo.

Nei locali della scuola media Bendandi, in via via Pritelli 14 a Granarolo Faentino in questi giorni è stato allestito il Com, il Centro operativo misto, presieduto da un funzionario della prefettura e del quale fanno parte i rappresentanti di enti e istituzioni coinvolte a vario titolo nelle operazioni. L’organo domenica 17 sarà il centro decisionale delle operazioni.

Le operazioni di evacuazione inizieranno alle 6. L’area di sicurezza dovrà essere libera entro le 7.30 e rimarrà tale fino al termine che verrà decretato dal Com. Verrà quindi istituito il divieto di ingresso nell’area sulle strade interessate dalle operazioni a partire dalle 7 e la circolazione a mezzi pubblici e privati sarà consentita soltanto in uscita.

Tra le misure da adottare anche l’evacuazione degli animali da reddito eventualmente presenti all’interno delle aree di rischio; in caso contrario, sotto la responsabilità del proprietario, potranno essere posizionati in strutture ritenute sicure, le cui porte e finestre dovranno però essere lasciate aperte e i vetri e finestre assicurati con del nastro adesivo per evitare i rischi di eventuali rotture dovute dallo sviluppo dell’onda d’urto di sovrappressione. Nel raggio di 200 metri dalla zona nella quale verrà neutralizzata la spoletta verrà inoltre sospesa l’erogazione della corrente nelle linee elettriche di alta e bassa tensione e l’erogazione dell’acqua nelle condutture.  La zona verrà costantemente sorvegliata da carabinieri e dagli organi di polizia.

Per eventuali informazioni si può contattare il Settore Lavori Pubblici del Comune di Faenza ai numeri telefonici: 0546.691336 (geometra Jlenia Bendoni) e 0546.691308 (Laura Lanzoni).

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