sabato
23 Agosto 2025

Apre anche Casa Dante. Al nuovo Museo in media 80 persone al giorno

I progetti strutturali per il 700esimo anniversario della morte del Poeta: attesa per piazza Caduti

Museo DanteAprirà entro fine mese (inizialmente solo la parte espositiva) Casa Dante, tra le novità più attese di queste celebrazioni dantesche ravennati.

Si tratta infatti del progetto di riqualificazione dell’ex emeroteca, quasi di fronte alla tomba di Dante, trasformata in uno spazio polifunzionale dove troveranno posto, tra le altre cose, anche opere a tema dantesco degli Uffizi di Firenze, in deposito a lungo termine.

Ma Casa Dante ospiterà anche un innovativo bookshop, uno spazio dedicato al mondo del design, declinato sempre in versione dantesca, grazie alla prestigiosa collaborazione con Adi design Museum – Compasso d’Oro di Milano.

A pochi passi di distanza, è stato inaugurato invece lo scorso maggio il nuovo allestimento del museo dantesco, oggi semplicemente Museo Dante, “aggiornato” alle nuove tecnologie. Il museo – ci dice il dirigente del servizio Cultura del Comune, Maurizio Tarantino – sta ottenendo un ottimo riscontro, con una media di circa 80 visitatori al giorno malgrado le limitazioni anti Covid che non consentono di ospitarne piu di 100-110.

Altro progetto strutturale previsto per le celebrazioni dantesche (oltre al restauro della Tomba inaugurato un anno fa) è quello della riqualificazione di piazza Caduti in particolare grazie a un nuovo ingresso della biblioteca Classense. Progetto però frenato dalla pandemia e dalle necessità dell’adiacente scuola Damiano Novello di utilizzare gli spazi per aule aggiuntive.

In ogni caso – ci assicura il sindaco De Pascale – tra fine ‘21 e inizio 2022 verrà presentato il progetto.

Infine, va ricordato che nella vicina piazza San Francesco, l’artista Mimmo Paladino realizzerà una nuova porta monumentale della basilica.

Tra Andy Warhol e alta moda, Guadenzi inaugura la nuova Galleria Fabbri – FOTO

In centro a Ravenna una “boutique” di mille metri quadrati con spazi anche per mostre ed eventi

Un’inaugurazione stilosa, per la rinascita di un luogo storico del centro di Ravenna come la galleria Fabbri, all’insegna dell’alta moda.

Ha inaugurato ieri (10 settembre) con un esclusivo evento a invito, la prima boutique Gaudenzi, sesto punto vendita del marchio riccionese, aperta al pubblico da oggi.

Per l’occasione è stata allestita anche una mostra dedicata a Andy Warhol, con le opere della Rosini Gutman Collections. E i mille metri quadrati di spazio sapientemente ristrutturato (su progetto dell’architetto Marco Costanzi) ospiteranno infatti anche mostre ed eventi, oltre ovviamente a capi d’abbigliamento per uomo e donna e, per la prima volta per Gaudenzi, oggetti di design e complementi d’arredo.

A fare gli onori di casa un’elegantissima Francesca Meletti (e-commerce manager dell’azienda): «Sono praticamente nata in boutique ed ho sempre respirato la passione per questo lavoro e per la moda, grazie all’esempio ed alla dedizione dei miei genitori (i fondatori Attilio e Giovanna Gaudenzi, ndr). La nostra realtà ha vissuto un significativo e costante sviluppo negli ultimi anni anche in virtù della nostra struttura solida e della collaborazione con operatori che vantano una profonda esperienza nel settore. Siamo anche un’azienda storicamente moderna: siamo molto fieri di poter affermare che il nostro team è composto al 90% da donne e da moltissimi giovani e che prestiamo particolare attenzione alla sostenibilità, sia nell’approccio ai brand con cui lavoriamo che per le nostre scelte e policy aziendali».

Riaprono le scuole, test salivari a rotazione. E all’uscita ci si potrà vaccinare…

Il punto alla vigilia della ripartenza delle lezioni. In Emilia-Romagna il 67,1 percento dei ragazzi ha ricevuto almeno una dose

Rientro Scuola GenitoriL’Emilia-Romagna è pronta a iniziare, lunedì 13 settembre, il nuovo anno scolastico con il 100% degli studenti in presenza nelle aule.

Un avvio della scuola che coincide con il buon andamento della campagna vaccinale in regione: è al 95,1 la percentuale del personale dell’istruzione (università compresa), docente e no, che ha ricevuto almeno una dose di vaccino e all’85,6% quella di chi ha completato il ciclo; al 67,1% quella di copertura con almeno una dose della fascia 12-19 anni, quindi oltre l’obiettivo dei due terzi che era stato fissato per l’inizio dell’anno scolastico, e al 48% quella di chi ha completato il ciclo sempre tra i più giovani.

Anche la situazione epidemiologica registra dati in miglioramento: l’Rt regionale è 0,82 e l’incidenza è scesa a 83 su 100mila abitanti, entrambi in calo. Il trend vede appunto la replicabilità dei contagi in decremento e ciò si ripercuote positivamente sui ricoveri: l’occupazione dei posti ordinari è del 5,1% (valore di guardia 15%), uguale a quella dei posti in terapia intensiva (soglia 10%). Numeri che confermano l’Emilia-Romagna in zona bianca.

Regole sanitarie e monitoraggio

La Regione ha già fornito, sulla base delle direttive nazionali, le indicazioni operative da seguire per l’individuazione dei “contatti stretti” in caso di presenza di un positivo, la durata differenziata della quarantena per vaccinati (7 giorni) e no (10 giorni), i tempi per l’esecuzione del tampone e della riammissione in aula o in sezione, sia per quanto riguarda le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, sia per i Servizi 0-3 anni e le scuole per l’infanzia.

Viene offerta la disponibilità di vaccinare in giornata tutto il personale che dovesse farne richiesta, grazie alla presenza di punti vaccinali che funzionano sulla base della presentazione diretta, senza prenotazione; inoltre la Regione ha chiesto alle Ausl di accordarsi con le scuole sulla presenza di presidi di vaccinazione mobili in prossimità degli istituti.

La regione parteciperà inoltre, con l’utilizzo di 13mila tamponi molecolari salivari al mese forniti dalla Struttura commissariale (il cui arrivo è atteso nei prossimi giorni), alla campagna nazionale di monitoraggio epidemiologico – su base volontaria – nelle cosiddette “scuole sentinella” (primarie e secondarie di primo grado), con l’obiettivo di ridurre il rischio di circolazione virale sia nelle scuole che nella comunità e limitare i provvedimenti di sanità pubblica (isolamenti, quarantene) che ne potrebbero scaturire. Gli Istituiti scolastici dove proporre l’attività di screening vengono individuati a rotazione, anche sulla base dell’andamento epidemiologico e della copertura vaccinale, a livello provinciale da parte di ogni Dipartimento di sanità pubblica in collaborazione con l’Ufficio scolastico. L’ipotesi, sulla base dell’arrivo del materiale, è quella di partire nella settimana tra il 20 e il 25 settembre.

La coalizione di centrodestra si presenta con un aperitivo in piazza Kennedy

Ci saranno i candidati di Lega, Fratelli d’Italia e Viva Ravenna, a sostegno di Filippo Donati

Donati Grandi
Filippo Donati con il capolista di Viva Ravenna, Nicola Grandi

Oggi (sabato 11 settembre) alle 18 al Fellini di piazza Kennedy, in centro a Ravenna, la coalizione con i due principali partiti del centrodestra si presenta ai cittadini.

Come noto, il candidato a sindaco è l’albergatore Filippo Donati, sostenuto appunto da Lega e Fratelli d’Italia (che secondo i sondaggi a livello nazionale valgono insieme il 40 percento; alle Regionali del 2020 nel Comune di Ravenna hanno ottenuto rispettivamente il 29,9 e il 9 percento delle preferenze), oltre che dalla lista civica promossa dallo stesso Donati, Viva Ravenna.

Durante l’aperitivo al Fellini saranno presentati i candidati delle tre liste e il programma, a grandi linee.

Donati, per le ragioni di cui sopra, si candida a essere il principale antagonista del sindaco uscente Michele de Pascale (sostenuto invece da un’ampia coalizione di centrosinistra) alle Amministrative di Ravenna in programma il 3 e 4 ottobre.

Il consiglio comunale vuole targa, casco, frecce e assicurazione per i monopattini

Approvato un ordine del giorno (contrari M5s) per chiedere alla giunta di intervenire con gli organi competenti

Il consiglio comunale di Cervia vorrebbe che venisse regolamentato l’uso dei monopattini elettrici con l’obbligo di targa, assicurazione, casco, frecce e venga limitata maggiormente la velocità massima (i veicoli raggiungono i 25 km/h). È stato infatti approvato un ordine del giorno presentato dalla lista civica Cervia Domani (voto contrario solo di M5s) per impegnare il sindaco a intervenire sulle autorità competenti al fine di introdurre un nuova normativa per questi mezzi di trasporto sempre più diffusi nei centri abitati. Attualmente le regole in vigore sono queste.

In provincia 37 casi in più di coronavirus

In Regione due morti. Il totale da inizio pandemia è 13mila

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi si sono registrati 37 casi: si tratta di 19 pazienti di sesso maschile e 18 pazienti di sesso femminile; 7 asintomatici e 30 sintomatici; 37 in isolamento domiciliare e nessun ricovero. Nel dettaglio: 19 per contact tracing; 13 per sintomi; 5 test privati. I tamponi eseguiti sono stati 1165. Oggi la Regione non ha comunicato nessun decesso. Sono state comunicate 37 guarigioni. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 32737.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 416.844 casi di positività, 617 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.777 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore (2,1%).

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 143 nuovi casi, seguita da Modena (114). Poi Rimini (70), Parma (64), Piacenza (48) e Cesena (44). Quindi Reggio Emilia (38), Ravenna (37), Ferrara (27) e infine, Forlì (22) e il Circondario Imolese (10).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 612 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 388.419. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.021, come ieri. Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.578 (+4), il 97% del totale dei casi attivi.

Si registrano cinque decessi: 2 in provincia di Modena (una donna di 96 anni e un uomo di 85), 2 in provincia di Piacenza (entrambi uomini, rispettivamente di 91 e 70 anni) e 1 a Parma (un uomo di 70 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.404.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 5 a Parma (+1), 3 a Reggio Emilia (-1), 5 a Modena (invariato), 10 a Bologna (-2), 2 a Imola (invariato), 5 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), 1 a Forlì (invariato), 6 a Rimini (-1). Nessun ricovero in terapia intensiva a Cesena.

L’impianto di stoccaggio Gnl è pronto: partiti i test con l’arrivo della prima nave

Il primo sito in Italia. Investimento da cento milioni di euro di Pir, Edison e Scale Gas Solutions: capacità di 20mila mc, movimentazione annua un milione di mc. Entrerà in funzione da fine ottobre

Sono iniziati i test operativi al deposito di gas naturale liquefatto (Gnl) costruito in via Baiona a Ravenna, nell’area industriale sulla sponda sinistra del porto. Con l’attracco della nave “Ravenna Knutsen”, proveniente da Barcellona, sono cominciate la operazioni propedeutiche all’ingresso in attività vero e proprio, programmato per fine ottobre, del primo impianto italiano di questo tipo.

L’investimento da circa cento milioni di euro è della Depositi Italiani Gnl, controllata al 51 percento dalla Pir della famiglia Ottolenghi (gruppo che fornisce servizi logistici di stoccaggio e movimentazione di prodotti chimici e petroliferi e commercia prodotti petroliferi), per il 30 percento Edison e per il 19 percento da Scale Gas Solutions (del gruppo spagnolo Enagás). Il nuovo deposito di Ravenna avrà una capacità di movimentazione annua di oltre un milione di metri cubi di gas ed una capacità di stoccaggio di 20mila mc.

«Si tratta di un risultato importante e prestigioso, possibile grazie all’impegno profuso dal personale tecnico e da tutti gli operai che non si sono risparmiati, lavorando anche nei giorni festivi  – queste le parole di Elio Rainone, amministratore di Rcm Costruzioni che ha realizzato il sito –. Un momento che ci riempie d’orgoglio, avendo contributo alla realizzazione del primo impianto italiano di Gnl».

Vaccini, terza dose ai più fragili: Emilia-Romagna pronta dal 20 settembre

E arrivano anche chiarimenti su come completare il ciclo vaccinale per chi si infetta tra la prima e la seconda somministrazione

Vaccinazione CovidLa Regione Emilia-Romagna annuncia che nella settimana dal 20 al 25 settembre potranno partire le somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid alle persone più fragili. È la disponibilità data al commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. A breve arriverà alle aziende sanitarie la circolare esplicativa dell’assessorato alle Politiche per la salute.

Intanto, un’altra circolare, emessa dal ministero della Salute (e che sarà anch’essa oggetto di comunicazione alle Ausl da parte della Direzione dell’assessorato regionale) fornisce ulteriori chiarimenti su come somministrare la seconda dose nel caso in cui una persona contragga l’infezione da Sars-Cov-2 dopo che le è stata somministrata la prima dose.

In base alle indicazioni ministeriali, in caso di infezione confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose, il completamento del ciclo vaccinale con una seconda dose va effettuato entro sei mesi (180 giorni) dall’infezione documentata (data del primo test molecolare positivo).  Trascorso quest’arco di tempo, il ciclo vaccinale potrà essere comunque completato, il prima possibile, con la sola seconda dose.

Nel caso in cui l’infezione sia invece confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, il ciclo vaccinale si intende completato: l’infezione stessa, infatti, è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose. Resta inteso che l’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata; ciò vale anche per i soggetti guariti, in precedenza non vaccinati, che hanno ricevuto una sola dose di vaccino dopo l’infezione.

Nella circolare viene ribadito che l’esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è indicata ai fini del processo decisionale vaccinale.

Neppure 2mila biglietti interi strappati a Ravenna tra mostra dantesca e Roversi

L’opposizione all’attacco per i 2.867 visitatori alla chiesa di San Romualdo e i 5.526 complessivi del Mar per il grande fotografo

PRESENTAZIONE ALLA STAMPA MOSTRA FOTOGRAFICA DI PALO ROVERSI AL MAR RAVENNA
Roversi con sindaco e assossore alla Cultura

L’opposizione va alla carica sui numeri dei visitatori delle mostre dantesche organizzate nei mesi scorsi a Ravenna, condizionate ovviamente però dalla pandemia

Prima è stata La Pigna ad attaccare il Comune per il risultato definito «fallimentare» dell’esposizione organizzata alla chiesa di San Romualdo, “Le arti al tempo dell’esilio”.

«In 65 giorni di apertura appena 2.867 spettatori paganti, di cui solo 521 a prezzo intero, per l’incasso irrisorio di 22,000 euro», si leggeva in un comunicato di fine luglio della Pigna e della candidata a sindaco Veronica Verlicchi, in cui si ricordava invece il successo della mostra dantesca di Forlì (neppure paragonabile però con quella di Ravenna, a partire dalle dimensioni), con 40mila visitatori in 70 giorni di apertura.

Ora è Ancisi a completare il quadro, fornendo i dati dei visitatori della grande mostra dedicata a Paolo Roversi, fotografo di moda tra i più affermati a livello internazionale.

«Nei 79 giorni di apertura (a intermittenza, a causa delle norme anti Covid, da ottobre 2020 fino allo scorso giugno, ndr) gli spettatori sono stati 5.526, cioè in media 70 al giorno, di cui solo 1.461 a prezzo intero, 19 al giorno. Dimodoché, l’incasso totale è stato appena di 39.800 euro, a fronte di 120.000 euro spesi solamente per i curatori esterni (di cui 100.000 per Roversi stesso), i quali, sommati agli elevati costi del personale, di gestione e di organizzazione, dimostrano la defaillance finanziaria dell’iniziativa. Dispiace molto perché questa mostra, apprezzata da critica, osservatori e spettatori, avrebbe meritato un successo pieno».

Non pagava tasse, dipendenti e fornitori: in carcere ex gestore di un bar di Classe

Condannato a 4 anni e 6 mesi per evasione e bancarotta fraudolenta. Imposte evase per oltre 400mila euro

Guardia Di FinanzaÈ stato rintracciato e portato in carcere nei giorni scorsi dalla Finanza, a Ravenna, l’ex gestore di un bar di Classe, condannato in maniera definitiva a 4 anni e 6 mesi di reclusione per evasione fiscale e bancarotta fraudolenta.

Condanna che rappresenta l’epilogo di una verifica fiscale svolta a suo tempo dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Ravenna riferita agli anni d’imposta dal 2011 al 2015 nei confronti appunto di una società esercente l’attività di bar nella frazione di Classe.

L’attività ispettiva aveva portato alla constatazione di imposte evase per oltre 400.000 euro, nonché alla denuncia del rappresentante legale per l’omessa presentazione delle previste dichiarazioni fiscali  e per “occultamento e la distruzione di scritture contabili”.

È stato anche accertato che il gestore dell’attività non aveva mai provveduto a regolarizzare i 20 dipendenti che erano stati nel tempo reclutati, nei confronti dei quali avanzerebbe peraltro cospicui debiti per stipendi non pagati.

Successivamente i finanzieri erano stati incaricati di verificare anche i requisiti di solvibilità della società e, a seguito degli accertamenti economico patrimoniali esperiti, dai quali emergevano anche ulteriori debiti verso diversi fornitori, era emerso chiaramente lo stato di insolvenza dell’azienda che quindi è stata dichiarata fallita.

Al termine del processo, oltre alla pena principale della reclusione, il Giudice ha quindi disposto anche le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici, dell’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale nonché dell’incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di cinque anni.

Vestiti di nero e con maschera di Guy Fawkes, in piazza per i diritti degli animali

Sabato a Ravenna in arrivo attivisti da tutta Italia di Anonymous for the Voiceless

Av Italia MilanoSabato 11 settembre (dalle 15 alle 18.30) attivisti di Anonymous for the Voiceless provenienti da tutta Italia si ritroveranno a Ravenna, in piazza del Popolo per sensibilizzare l’opinione pubblica per i diritti degli animali.

Anonymous for the Voiceless è un’organizzazione mondiale no profit fondata in Australia e presente in tutti e 5 i continenti in più di 500 città, di cui 55 italiane.

A Ravenna gli attivisti daranno vita al Cubo della Verità, “performance statica e pacifica – si legge in una nota stampa -, durante la quale i passanti vengono informati a proposito delle ingiustizie alla base del sistema di mercificazione animale, che si regge sulla più imponente delle discriminazioni: lo specismo”. Vestiti di nero e con la maschera di Guy Fawkes, “quale simbolo di lotta contro le oppressioni”, i volontari si disporranno in modo da formare un cubo umano con indosso schermi tramite cui saranno trasmessi video relativi all’utilizzo e agli abusi degli animali per alimentazione, abbigliamento, intrattenimento e vivisezione.

I restanti attivisti, fuori dal cubo, interagiranno direttamente con le persone che si fermeranno ad osservare le immagini e “le porteranno a ragionare”.

Una nuova libreria in centro a Ravenna: in via Cavour apre “Giunti al Punto”

A pochi mesi dalla chiusura della Mondadori in via Diaz, arriva un nuovo marchio per la città

Stradivarius
I locali che ospiteranno la nuova libreria in via Cavour

Aprirà nei prossimi giorni in centro a Ravenna una nuova libreria.

A pochi mesi dalla chiusura in via Diaz della Mondadori, ecco che in via Cavour (a pochi passi da piazza Andrea Costa), sta per aprire infatti un punto vendita della catena “Giunti al Punto”, con oltre 150 negozi sparsi in tutta Italia, tra cui uno in Romagna, in centro a Cesena.

La notizia è riportata sul Carlino Ravenna in edicola oggi.

Il locale in cui sono in corso gli ultimi lavori è quello, ampio, storicamente occupato da Benetton e che recentemente aveva ospitato il marchio d’abbigliamento Stradivarius.

 

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