martedì
08 Luglio 2025

Inaugurazione al bosco urbano di Conselice dopo gli interventi di valorizzazione

Si tratta di un raro esempio di bosco di pianura, protetto dalla Regione

Bosco ConseliceI lavori erano terminati ormai da tempo, ma la situazione sanitaria ha spinto l’amministrazione a ritardare la cerimonia ufficiale di inaugurazione. L’appuntamento è per sabato 22 maggio, a partire dalle 9.30, quando verranno ufficialmente inaugurati gli interventi di valorizzazione naturalistica, conoscenza e fruizione pubblica del Bosco Urbano di Conselice, in via Dalle Vacche.

A monte, sta un finanziamento erogato lo scorso anno dalla Regione Emilia-Romagna all’interno di un importante investimento di tutela dei boschi, per 5 milioni e mezzo di euro complessivi (risorse del PSR). Il Comune di Conselice è rientrato fra gli interventi finanziati – con la cifra complessiva dei lavori svolti, ovvero 55 mila euro – per riqualificare il bosco di via Dalle Vacche: un raro esempio di bosco di pianura, protetto dalla stessa Regione, e facente parte della rete Natura 2000.

Il progetto presentato dal Comune prevedeva una valorizzazione naturalistica di protezione (perché si tratta di un bosco urbano, visto che è inserito all’interno del perimetro urbano di Conselice, e fu costruito alla fine degli anni 90 proprio a questo scopo). I principali interventi previsti hanno riguardato la protezione e la corretta fruizione del bosco: con l’inserimento di nidi artificiali per l’avifauna e cataste rifugio per la fauna minore; con interventi sul bosco (che è di impianto artificiale), volti a farlo maturare verso un ecosistema più stabile e duraturo; e con segnaletica adeguata per guidare i percorsi di fruizione da parte del pubblico (ad esempio pannelli informativi e divulgativi, segnaletica di avvertimento e cartelli dissuasori e staccionate).

Uno degli obiettivi per la fruizione riguarda l’organizzazione di visite guidate con esperti ed eventi per la scoperta della biodiversità forestale; già nella giornata inaugurale sono previste al mattino iniziative di outdoor educational organizzate dal Ceas Bassa Romagna mentre al pomeriggio sono previste visite in tre turni pomeridiani (c’è ancora posto per la visita delle 17, mentre le altre sono già esaurite). In considerazione della grande richiesta di partecipazione ai momenti educativi proposti, è prevista una seconda data domenica 30 maggio quando si terranno due visite guidate (sempre su prenotazione): la prima alle 17.30 sugli uccelli forestali, con l’ornitologo Roberto Tinarelli; la seconda alle 20 sui mammiferi notturni (con l’utilizzo del bat detector) con il faunista Massimo Bertozzi.

Per informazioni e contatti per le prenotazioni: 0545-986928.

Corrono 100 km da Firenze a Faenza (anche) per raccogliere fondi per i disabili

L’impresa di due runner, sul tracciato del Passatore. Un sostegno per lo stabilimento Insieme a te

LauraSpada SamueleBattelliLaura Spada e Samuele Battelli sono due tesserati di Ravenna Runners Club, amici da tempo. Lei romagnola d’adozione nata nel 1974 nella provincia di Brescia, lui ravennate doc classe 1975. Laura e Samuele condividono diverse passioni e sono spesso impegnati come volontari in progetti mirati ad aiutare il prossimo; adorano gli animali e in particolare i cani, tanto che negli ultimi anni sono stati fra i promotori, nel contesto della Maratona di Ravenna, della “Dogs & Run – Maratonina a 6 Zampe”. Laura poi, è anche atleta della nazionale italiana di Canicross, dove corre con la sua amata Elsa.

Laura e Samuele, da veri runner, sono appassionati anche della regina delle Ultramaratone: la 100 Km del Passatore. E dopo un anno senza 100 Km, per il 2021 hanno deciso di non rinunciare ancora a questa esperienza e, nonostante il Passatore si sia trasferito temporaneamente nel circuito di Imola, dove si correrà sabato 22 come Campionato Italiano 100Km su Strada, Laura e Samuele, hanno scelto di organizzarsi in autonomia e in maniera assolutamente originale, sempre al fine di fare sport, divertirsi insieme, ma soprattutto fare del bene.

«Era un po’ che ci pensavamo – racconta proprio Laura Spada – e alla fine abbiamo deciso che quest’anno la pandemia non ci poteva togliere ancora la 100km del Passatore. Da qui la decisione di correrla comunque. Il Passatore per noi è linfa vitale, non ne possiamo più fare a meno, e così, sabato 22 maggio saremo a Firenze come da tradizione e da lì partiremo, scortati da altri amici, alla volta di Faenza». Sin qui, l’impresa sportiva, perché 100 km di corsa sono e rimarranno sempre un’impresa sportiva, poi ecco la parte che più tocca la sensibilità di tutti: «Per dare un valore aggiunto a questa nostra follia – prosegue Laura – abbiamo deciso di correre per aiutare l’associazione ‘Insieme a te’, voluta da Debora Donati e da suo marito Dario Alvisi malato di Sla venuto a mancare poco prima che il loro sogno di poter aprire una spiaggia per disabili si concretizzasse». Debora ha proseguito il suo impegno dando vita alla loro idea aprendo a Punta Marina Terme uno stabilimento balneare completamente attrezzato per disabili gravi, dove ogni anno tanti volontari riescono a rendere felici centinaia di ospiti e le loro famiglie. «Anche io, insieme al mio Golden Retriever Elsa, sono una volontaria di questa spiaggia e per questo abbiamo scelto di aiutare l’associazione».

La raccolta fondi legata all’iniziativa di Laura e Samuele servirà per l’acquisto di attrezzature da utilizzare negli spazi di “Insieme a te” e per il sostentamento dell’associazione stessa.

Nella stessa giornata un altro atleta correrà per la stessa raccolta fondi insieme ai due tesserati di Ravenna Runners Club, ma lo farà a distanza proprio nell’autodromo di Imola dove si svolgerà l’edizione straordinaria del Passatore: «Martino Marzari è un nostro amico – spiega Laura Spada – e avrebbe voluto essere con noi a Firenze per questa causa così importante, ma allo stesso tempo è uno degli atleti italiani più forti sulla distanza. Quindi, sarà alla partenza del Campionato Italiano dei 100 Km su strada a Imola, ma a distanza correrà anche al nostro fianco e noi al suo».

Per tutte le donazioni il sito di riferimento è www.insiemeate.org causale “100 Km per Insieme a te”.

Documenti incompleti per duemila giocattoli dalla Cina, container sequestrato

Operazione della guardia di finanza e dell’Agenzia delle Dogane su un carico di droni, automobili, elicotteri radiocomandati

Foto GdFUn container arrivato al porto di Ravenna dalla Cina con 2.196 giocattoli elettrici e radiocomandati (droni, auto, elicotteri e fucili con luci e suoni) è risultato non in regola con le norme per l’importazione: sebbene i giocattoli fossero stati marcati CE, l’importatore esibiva una documentazione tecnica incompleta e non idonea ad attestare la conformità dei prodotti rispetto agli standard comunitari di sicurezza in considerazione della loro destinazione ai più piccoli. L’intera spedizione è stata sequestrata con sospensione dello svincolo doganale, provvedendo nel contempo ad effettuare la segnalazione al Mise quale Autorità di vigilanza sul mercato. Nei confronti dell’importatore italiano, una società con sede nella provincia di Ravenna, è arrivata una sanzione amministrativa. L’operazione è stata condotta dai militari della seconda Compagnia.

Compie 100 anni, dopo due interventi al cuore. Gli auguri del Maria Cecilia Hospital

«Nonostante l’età, desiderava riprendere in mano la propria vita»

Dott. Castriota E Nonna Centenaria Foto Scattata Pre Covid
Foto pre Covid

Compie 100 anni nonna Giulia, una signora della provincia di Ravenna che è stata sottoposta a due interventi cardiaci a Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale.

Il primo, nel 2004, per la sostituzione della valvola aortica a causa di una stenosi aortica severa, il secondo per la sostituzione della valvola biologica precedentemente impiantata a causa della normale usura. Un percorso di cura, durante il quale la signora Giulia è sempre stata seguita dagli specialisti di Maria Cecilia Hospital, e che le ha permesso di festeggiare i suoi 100 anni proprio in questi giorni.

«Nonna Giulia soffriva di una patologia della valvola aortica – racconta il dottor Fausto Castriota, coordinatore dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica presso Maria Cecilia Hospital –. Nel caso di pazienti ultranovantenni è spesso sconsigliato procedere con interventi invasivi, proprio per il rischio di una ripresa post operatoria più difficoltosa. Nonostante l’età però la signora desiderava riprendere in mano la propria vita e, ad una prima visita in ambulatorio, mi confessò che non vedeva l’ora di ricominciare con le gite in montagna insieme alle amiche. Abbiamo così deciso di operarla e mai scelta fu migliore. Ancora oggi, dopo ogni vacanza, porta a tutto il reparto prodotti tipici e le sue tagliatelle fatte in casa per ringraziarci».

La signora è riuscita a riprendersi la sua quotidianità, tra una colazione con le amiche e uno spettacolo a teatro. Oggi, all’alba dei 100 anni, è in buone condizioni di salute ed è in attesa che la situazione sanitaria le permetta di tornare a fare le gite in montagna.

«Tutta l’équipe del dott. Castriota, che dopo alcune importanti esperienze in altri ospedali è recentemente rientrato a Maria Cecilia Hospital come coordinatore dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica – si legge in una nota – festeggia i 100 anni di Nonna Giulia».

Covid, 38 nuovi casi a Ravenna, poco più di 300 in tutta l’Emilia-Romagna

 

Sono 38 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati nel giro di 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 19 maggio). Si tratta di 17 maschi e 21 femmine; 14 asintomatici e 24 con sintomi; 37 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato.

I tamponi eseguiti sono stati 1.180.

Oggi la Regione ha comunicato 2 decessi: un paziente di sesso maschile di 83 e una paziente di sesso femminile di 69 anni. Sono state comunicate 108 guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 19 MAGGIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 380.569 casi di positività, 328 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.121 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,4%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 583 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 345.439.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 22.014 (-264 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 20.932 (-194), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 9 nuovi decessi: 1 nella provincia di Piacenza (un uomo di 62 anni); 1 nella provincia di Modena (una donna di 69 anni); 1 in provincia di Bologna (un uomo di 68 anni); 2 nel ferrarese (una donna di 73 e un uomo di 85 anni); 2 in provincia di Ravenna (una donna di 69 e un uomo di 83 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 70 e un uomo di 89 anni). Nessun decesso nelle province di Parma, Reggio Emilia e Rimini

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.116.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 145 (-4 rispetto a ieri), 937 quelli negli altri reparti Covid (-66).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (-1), 14 a Parma (numero invariato rispetto a ieri),18 a Reggio Emilia (-1), 21 a Modena (-1), 43 a Bologna (-2), 8 a Imola (+1), 11 a Ferrara (+2), 8 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (-2), 3 a Cesena (invariato) e 10 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.403 a Piacenza (+17 rispetto a ieri, di cui 10 sintomatici), 27.651 a Parma (+49, di cui 15 sintomatici), 46.337 a Reggio Emilia (+42 , di cui 32 sintomatici), 64.760 a Modena (+23, di cui 16 sintomatici), 81.258 a Bologna (+63, di cui 39 sintomatici), 12.505 casi a Imola (+13, di cui 11 sintomatici), 22.980 a Ferrara (+13, di cui 3 sintomatici), 30.061 a Ravenna (+38, di cui 24 sintomatici), 16.677 a Forlì (+26, di cui 24 sintomatici), 19.182 a Cesena (+11, di cui 6 sintomatici) e 35.755 a Rimini (+33, di cui 17 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 5 casi, di cui 2 positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare e 3 casi risultati non Covid-19

Bomba ritrovata a Porto Corsini fatta brillare in una cava alla periferia di Ravenna

Evacuata la popolazione residente nel raggio di 400 metri

Si sono concluse intorno alle 14.40, con il brillamento in una cava alla periferia di Ravenna, le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno bellico inesploso trovato il 16 aprile a Porto Corsini, nei pressi di via Molo Sanfilippo, durante i lavori di sistemazione della banchina di attracco del traghetto, coordinate dal Centro operativo misto attivato dalla Prefettura di Ravenna.

Tutta l’attività di messa in sicurezza, trasporto e neutralizzazione del dispositivo è stata condotta dall’esercito italiano – 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago.

La popolazione di Porto Corsini e Marina di Ravenna evacuata (residente nel raggio di 400 metri dal punto di ritrovamento) ha potuto fare ritorno nelle proprie abitazioni nella tarda mattinata, dopo che l’evacuazione si era conclusa con successo alle 8.45.

Costruiva radio con i Lego, ora fa lo speaker: «Bisogna capire quando stare zitti»

Il faentino Daniele Tigli è uno dei sei conduttori di Studio Delta a Cesena, davanti al microfono da trent’anni: «Il lavoro è cambiato, una buona dizione non è più richiesta e il passaggio da una canzone all’altra può farlo anche un computer…»

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Daniele Tigli, conduttore di Radio Studio Delta

«Se ci pensi bene, sei in una stanza insonorizzata e parli da solo. È normale preoccuparsi per la salute mentale di uno speaker in radio». Daniele Tigli scherza sul lavoro che fa da oltre trent’anni, ma al tempo stesso riconosce che non poteva andare diversamente: «Da bambino costruivo studi tv e radio con i Lego. Forse sono nato già tarato». Il faentino di 45 anni lavora a Radio Studio Delta dal 2005, uno dei sei conduttori che coprono le trasmissioni da Cesena dalle 6 alle 23.

Sua è la voce che in questo periodo sentite dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19: «Prima facevo la fascia 20-23 con le richieste degli ascoltatori. Un po’ mi manca». E non solo perché magari ci si sente meno soli: «Ogni volta la playlist è una sorpresa da scoprire. Noi teniamo tre-quattro canzoni pronte solo per le serate in cui c’è una partita di calcio importante o la finale di un qualche talent in tv e quindi possono arrivare meno richieste». Oppure ne arrivano ma non si possono accettare: «Capita di tutto, ad esempio quello che ti gira il link Youtube del pezzo inciso dal cugino».

La fascia preferita da Tigli però è quella dell’alba. Vuol dire sveglia poco prima delle 5. Ma le soddisfazioni arrivano: «È la fascia più ascoltata con tutta la gente che sta andando al lavoro, dai il buongiorno alle persone da una radio in cui non c’è praticamente nessuno. E poi alle 9 hai finito il turno, fai un po’ di redazione e ti ritrovi una giornata ancora intera per te».

autoradioMa chi è l’ascoltatore nel 2021? Calano i giovani, resiste l’autoradio: «È da parecchio che fanno il funerale alla radio ma siamo ancora vivi. Anzi, il consumo di contenuti attraverso l’ascolto sta trovando nuovi spazi come dimostrato dai podcast o dal nuovo social Clubhouse. Però le opportunità sono talmente tante che anche per questo le radio stanno perdendo i giovani. Siamo ascoltati soprattutto nella fascia d’età 15-65, meno in casa, tanto in auto e restiamo ancora una scelta per molti negozi». Se si stanno allontanando dall’ascolto, non mancano invece i giovani attratti dal fascino del microfono come sbocco professionale. Ma la scuola di radio non esiste: «Io ho imparato sul campo, come tutti i miei colleghi. La condizione necessaria direi che è la passione per il mezzo e magari la conoscenza dell’inglese aiuta per le pronunce. Nel mio caso il teatro mi ha aiutato a essere meno timido. Poi un po’ di parlantina è ovvio che serve. Ma ancora di più serve capire quando stare zitti».

radio consoleL’inizio di Tigli è stato «nella gloriosa Radio Base di Faenza, la mia città». Davanti al microfono a 13 anni, dopo essere rimasto ammaliato dallo stand dell’emittente a una fiera: «Accompagnavo mio padre che vendeva trattori e passavo il tempo appoggiato al vetro a guardare i conduttori. Cercavano nuove leve e nei weekend andavo lì, invece che andare al campetto a giocare a calcio». Poi c’è stato il passaggio a Rcb e infine a Studio Delta. Il colloquio di lavoro con quest’ultima andò bene con un pizzico di fortuna: «Il classico provino: mi fecero lanciare un pezzo per vedere come lo introducevo e se beccavo il momento in cui smettere di parlare perché finiva lo strumentale e partivano le parole della canzone. Uno dei soci della radio mi sfodera un pezzo di Laura Pausini. Quella mattina per caso avevo letto qualcosa su di lei e il lancio venne particolarmente bene. Era un venerdì, mentre tornavo a casa in autostrada mi chiamarono per dirmi che cominciavo il lunedì».

microfonoMa come si centra il momento in cui smettere di parlare e lasciar spazio al cantante? «Ogni radio ha un suo software che aiuta il conduttore, da noi c’è una barra colorata sullo schermo. Ma se parliamo di musica pop, uno speaker con esperienza capisce il momento giusto anche con un pezzo al primo ascolto, il cliché è abbastanza ripetitivo». Anche la playlist si fa, manco a dirlo, con uno software: «È una ricetta. Una percentuale di musica italiana contemporanea, una percentuale di straniere e così via fino a comporre l’elenco. Lo speaker se lo trova sul monitor quando si siede». Quella barra colorata di cui parla Tigli è un indizio di come sia cambiato il lavoro dello speaker. Oggi si fa davanti a un monitor a colpi di click: «Quando ho iniziato dovevi gestire due vinili, quello in onda e quello con la canzone successiva, cercando di sincronizzare bene outro e intro. Poi avevi delle cassettine con i jingle e gli spot che mandavi in onda e riavvolgevi per il passaggio successivo. E in mezzo a tutto questo magari rispondevi pure alle telefonate degli ascoltatori…». (qui la nostra intervista a una doppiatrice di spot pubblicitari e audiolibri).

smartwatch shazamTra le caratteristiche per gli aspiranti speaker, Tigli non ha fatto riferimenti alla qualità della voce. Non è stata una dimenticanza. Tra i cambiamenti va messo anche quello che meno ti aspetteresti: «Alla voce ora si dà un’importanza diversa. Una volta c’erano voci davvero belle, con un timbro che le ha rese storiche (qui la nostra intervista al celebre foniatra Franco Fussi, ndr). Cito Fernando Proce per dirne uno. Era impensabile arrivare ai livelli più alti di questo lavoro se non avevi corsi di dizione e il tuo accento lasciava capire da dove venivi. Ora ci sono accenti come il milanese o il romano che invece sono quasi cercati». E poi è cambiata la competenza: «Oggi ci sono radio che danno il microfono agli influencer. Di sicuro aiutano la visibilità ma è chiaro che non c’è lo stesso approccio. Una volta dovevi conoscere gli artisti, adesso hai Wikipedia e qualcosa puoi rimediare sempre».

cassette nastri musicaA Studio Delta ogni conduttore prepara gli argomenti di cui parlerà: «Siamo una radio di flusso, da noi il parlato è molto ridotto. Non ci sono autori che preparano testi, ogni speaker lo fa per sé. A me piace prendere spunto dalle canzoni che passiamo per dare aneddoti, curiosità». Facendo attenzione alle gaffe: «Capitano a tutti. Con una certezza: se ti capita ci sarà sempre qualcuno che l’ha sentita e scriverà alla radio per farlo notare. Non passa mai inosservata».

Ravenna si aggiudica il restauro di una pala d’altare dei primi del Cinquecento

Dipinta da Francesco Zaganelli da Cotignola. Grazie alla vittoria nel concorso di Coop Alleanza 3.0

Z004 classense restauro coopRavenna si aggiudica il restauro dell’opera La Resurrezione di Lazzaro, nel concorso Opera Tua di Coop Alleanza 3.0, contro il “Busto di Luigi Poletti”, sostenuto dal Comune di Rimini, grazie al 52% dei votanti (129.083).

La grandiosa pala d’altare di Francesco Zaganelli da Cotignola, dipinta ai primi del Cinquecento e conservata da sempre nell’antico monastero camaldolese di Classe, oggi biblioteca Classense, l’ha spuntata sul busto realizzato da Pietro Tenerani nel 1857 e raffigurante l’architetto del Teatro comunale di Rimini.

La sala Muratori, già sacrestia della chiesa di San Romualdo, vedrà dunque presto il completo recupero artistico del dipinto, che fa da sfondo alle numerose attività culturali in essa ospitate e che promette non poche sorprese per gli studiosi. Il restauro della pellicola pittorica, infatti, consentirà di comprendere meglio e di valorizzare un capitolo importante della storia dell’arte romagnola del Cinquecento, riportando l’opera al suo antico splendore e consentendo di individuare altri interventi di restauro effettuati nel corso dei secoli, alcuni dei quali potrebbero aver obliterato parti originali dell’opera.

«Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che attesta innanzitutto l’attenzione e l’amore della nostra comunità per l’arte e per la cultura – dichiara l’assessora Elsa Signorino -. I ravennati si sono stretti attorno a questo importante dipinto, prezioso simbolo dell’antica storia della città, e hanno colto in pieno l’occasione offerta da Coop Alleanza 3.0, che con grande sensibilità da 5 edizioni ormai porta avanti il progetto “Opera tua” per il restauro di opere d’arte in tutta Italia e che questa volta finanzierà il recupero della nostra pala d’altare».

Le dodici opere della quinta edizione provengono da Emilia-Romagna, Puglia, Marche, Veneto e Friuli Venezia Giulia. I restauri sono finanziati con una percentuale sulle vendite dei prodotti Fior Fiore Coop.

La Resurrezione di Lazzaro di Francesco Zaganelli è un dipinto importantissimo per l’intero territorio romagnolo e non solo per Ravenna, citato addirittura da Giorgio Vasari nelle sue celebri “Vite”. Il decano degli storici dell’arte apprezzò personalmente l’opera nell’antico monastero di Classe e fornisce uno straordinario e unico “endorsement” sul pittore e sul dipinto, definito “di una complessità compositiva stupefacente” (G. Viroli, 1993).

Francesco di Bosio Zaganelli (Cotignola, 1460 – Ravenna 1532), attivo nella nativa Cotignola, inizia la sua produzione in stretta collaborazione con il fratello Bernardino, con cui conduce una bottega fino ai primi anni Dieci del Cinquecento, periodo in cui Francesco risulta risiedere a Ravenna. Mentre Bernardino si mantiene entro i binari di un’educazione ferrarese-bolognese, Francesco fu spirito inquieto, sollecitato dalle più disparate tendenze pittoriche del tempo, dal venetismo romagnolo divulgato da Palmezzano, Carrari e Rondinelli ai primi esperimenti grafici di origine nordica, che riecheggiano Dürer, elaborando le sue composizioni in una promiscuità di scuole e stili diversi. Sue opere si trovano presso la National Gallery di Londra, la Pinacoteca di Brera a Milano, il Museo di Castelvecchio a Verona e il Mar di Ravenna.

Anche il sindaco firma la petizione: «Un bike park all’ex ippodromo di Ravenna»

De Pascale dà il via libera al progetto di un grande spazio dedicato al ciclismo

Michele De Pascale Bike ParkRavenna avrà un “bike park”, nell’area dell’ex ippodromo. Lo dichiara il sindaco Michele de Pascale, mettendo simbolicamente la millesima firma alla petizione lanciata a fine febbraio sulla piattaforma Change.org dal comitato Amici del Ciclismo di Ravenna.

«Accolgo con molto favore questo progetto – ha dichiarato De Pascale, ricevendo la petizione dai promotori -, per questo motivo ho deciso di apporre anche la mia firma, la millesima, il Bike park si farà. Nella prossima programmazione triennale degli investimenti inseriremo la proposta, sulla quale verrà sviluppata una progettazione, nell’area dell’ex ippodromo, un posto perfetto per ospitarla, dove si integrerà con altre vocazioni sportive già previste e in via di previsione. Il Bike park contribuirà a rigenerare un grande spazio alle porte del centro città, contribuendo a restituirlo alla comunità e rendendolo vivo e frequentato».

«L’idea di dedicare un luogo specifico della città al ciclismo è molto interessante e attuale – continua il sindaco -, si tratta di uno sport salutare e sostenibile, in grande crescita e praticato in diverse forme e da ogni generazione. Un parco sicuro e attrezzato per praticare il ciclismo sia in maniera agonistica che dilettantistica e a disposizione di tutte le generazioni, arricchisce la città e può diventare un polo di attrazione sportiva a livello nazionale».

«Quello che abbiamo voluto chiedere con questa petizione – è quanto dichiarato da Emiliano Galanti, primo firmatario della petizione – è che anche a Ravenna, così come è già accaduto in molte città in Italia e in Europa, si realizzi un vero e proprio parco dedicato alla bicicletta destinato alle società e alle associazioni impegnate nell’avviamento al ciclismo ma anche a tutti i cittadini pedalatori. Con il Bike Park potremmo dotare Ravenna di una vera e propria “palestra” per il ciclismo in cui rilanciare la pratica di questo meraviglioso sport in un ambiente sicuro, protetto ed attrezzato in grado di poter ospitare oltre agli allenamenti anche le gare, diventando così un polo sportivo di livello nazionale».

«Lo spazio che sin da subito ci è sembrato perfetto per lo scopo – sottolinea Elena Bosi del Comitato Amici del Ciclismo – è stata l’area dell’ex ippodromo in quanto facilmente raggiungibile in bicicletta da tutte le zone di Ravenna. È già recintato, con uno sviluppo possibile della pista di 1,5 km/2 km e lo spazio per poter praticare oltre al ciclismo su strada anche mountain bike, bmx, podismo e pattinaggio. Crediamo che il Bike Park all’interno dell’ex ippodromo potrebbe contribuire in maniere definitiva alla riqualificazione di questo enorme spazio nel cuore della città e della Darsena, dandogli non solo nuovo valore sportivo ma anche sociale, in quanto potrebbe appunto diventare un luogo a disposizione dei cittadini e delle famiglie, e turistico, in quanto possibile luogo per l’organizzazione di eventi sportivi».

In provincia di Ravenna solo 9 nuovi casi di Covid. Il dato più basso da ottobre

 

Sono solo 9 i casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 18 maggio). Per trovare un dato più basso bisogna tornare agli 8 contagi dell’11 ottobre scorso.

Si tratta di 5 maschi e 4 femmine; 6 asintomatici e 3 con sintomi; 9 in isolamento domiciliare e nessun ricovero.

I tamponi eseguiti sono stati 1.311.

Oggi la Regione ha comunicato 3 decessi per la provincia di Ravenna: due pazienti di sesso maschile di 77 e 99 anni e una paziente di sesso femminile di 93 anni. Sono state comunicate anche 71 guarigioni.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 30.023.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 18 MAGGIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 380.246 casi di positività, 331 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.655 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 1,3%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.046 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 344.858.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 22.281 (-725 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 21.129 (-659), il 94,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 10 nuovi decessi: 3 a Ravenna (2 uomini di 77 e 99 anni e 1 donna di 93), 2 a Parma (2 donne di 87 e 95 anni), 2 a Bologna (2 donne di 68 e 82 anni), 2 a Ferrara (2 donne di 68 e 92 anni) e 1 a Modena (1 donna di 71 anni). Non risultano decessi nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Forlì-Cesena e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.107.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 149 (-7 rispetto a ieri), 1.003 quelli negli altri reparti Covid (-59).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (+1), 19 a Reggio Emilia (invariato), 22 a Modena (-1), 45 a Bologna (-3), 7 a Imola (-1), 9 a Ferrara (-3), 8 a Ravenna (+1), 4 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 10 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.386 a Piacenza (+29 rispetto a ieri, di cui 13 sintomatici), 27.602 a Parma (+65, di cui 30 sintomatici), 46.295 a Reggio Emilia (+35, di cui 21 sintomatici), 64.738 a Modena (+55, di cui 30 sintomatici), 81.199 a Bologna (+65, di cui 48 sintomatici), 12.492 casi a Imola (+6, di cui 3 sintomatici), 22.967 a Ferrara (+6, di cui 4 sintomatici), 30.023 a Ravenna (+9, di cui 3 sintomatici), 16.651 a Forlì (+15, di cui 13 sintomatici), 19.171 a Cesena (+15, di cui 13 sintomatici) e 35.722 a Rimini (+31, di cui 11 sintomatici).

Arriva il Giro e i negozi del centro di Ravenna escono in strada per una sera

L’iniziativa del comitato di promozione, che presenta anche una maglia rosa speciale

Conferenza Stampa SiR 18052021 ComitatoSpassoinRavenna 02Nuove iniziative del comitato Spasso in Ravenna, nato (e che già può contare su circa 200 esercizi commerciali affiliati) per contribuire in maniera determinante alla vita del centro storico della città da un progetto delle associazioni di categoria Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna, con il contributo del Comune di Ravenna e il sostegno de La Cassa di Ravenna.

L’occasione è quella fornita della partenza della tappa del Giro d’Italia di venerdì 21 maggio:per accogliere la carovana rosa, nelle giornate precedenti verrà messa a disposizione dei commercianti una maglia rosa originale da esporre nelle vetrine. Nel 2021 si celebrano i 90 anni della Maglia Rosa e il comitato ne offre una versione “ravennate” con una immagine che unisce l’iconografia di Dante, quella del Giro d’Italia e la tradizione legata al mosaico.

Allo stesso modo, i negozianti potranno personalizzare le vetrine con elementi legati al ciclismo, alcuni dei quali saranno reperiti anche attraverso la disponibilità della società ciclistica giovanile cittadina Pedale Azzurro – Rinascita. La stessa società metterà a disposizione anche coupon che i negozianti potranno donare e che consentiranno ai bambini delle scuole elementari di effettuare una prova, insieme ad un tecnico, con una bicicletta da corsa.

Il fulcro dell’iniziativa sarà venerdì 21 maggio. Al mattino il centro storico verrà animato dalla partenza del Giro e successivamente si aprirà quella che è stata denominata la “Festa di Primavera” per ribadire ancora una volta il concetto di rinascita, di rilancio, di ripartenza. Spasso in Ravenna ha predisposto, insieme ai tecnici del Comune di Ravenna, tutte le autorizzazioni che consentiranno agli esercenti di allestire punti espositivi all’esterno dei loro negozi dalle ore 16.30 alle 21. L’intenzione è quella di creare un momento di incontro, nel limite delle normative di sicurezza, fra commercianti e clienti, davanti alle vetrine dei negozi, sulle strade e dunque all’aperto.

Ravenna, riapre anche la multisala Cinemacity

Dal 26 maggio, con il nuovo film Disney

CinemacityDopo le piccole sale di Jolly e Mariani, a Ravenna riapre dopo mesi di chiusura anche la multisala Cinemacity.

La nuova stagione cinematografica partirà mercoledì 26 maggio. In cartellone oltre al film girato anche a Cesena Est – Dittatura Last Minute – il cui cast sarà presente in sala sabato 29 maggio – il nuovo Crudelia della Walt Disney Pictures e a seguire i sequel di The Conjuring e A Quiet Place.

A garantire la riapertura in sicurezza, scrivono dal City, «un’imponente opera di sanificazione di tutti gli ambienti e la predisposizione dei presidi sanitari adeguati, il totem già presente all’interno della hall con le funzioni della tradizionale biglietteria, un software in grado di facilitare gli acquisti elettronici (gestendo anche la possibilità fruire di posti adiacenti in caso di congiunti tramite consenso elettronico)».

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