Il 25 settembre negli spazi degli ex Salesiani la terza edizione della rassegna di incontri curati dalla redazione del sito di news diretto da Luca Sofri
Il sito di news “il Post” diretto da Luca Sofri torna a Faenza per la terza edizione di “Post Talk”, una giornata intera negli spazi degli ex Salesiani con incontri aperti al pubblico curati dalla redazione con diversi ospiti per toccare diverse tematiche legate all’innovazione: dalla sostenibilità al biomedicale, dalla sicurezza alla scuola, passando per sport, economia, lavoro e alimentare. Stamani, 29 luglio, è stata annunciata la data e il primo nome degli ospiti: la cantante Malika Ayane. Altri nomi arriveranno nelle prossime settimane.
Vista l’emergenza sanitaria in corso anche quest’anno l’iniziativa prevede l’ingresso contingentato per consentire il rispetto delle norme anti covid. Il complesso ex Salesiani si trova in via San Giovanni Bosco 1. L’ingresso agli incontri è gratuito, fino ad esaurimento posti.
Proprio per sfruttare al meglio tutti gli spazi a disposizione e garantire la giusta sicurezza per i partecipanti, quest’anno “il Post Talk” si è avvalso anche della collaborazione dello studio di progettazione Bartoletti Cicognani che ha dato supporto nella gestione logistica degli spazi e valorizzazione degli ambienti. Tra le novità di questa edizione la collaborazione con Comm To Action, il Laboratorio di Comunicazione d’Impresa di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna che permetterà di coinvolgere diversi studenti che seguiranno la promozione dell’evento sui canali social sia nei mesi precedenti che nel giorno stesso dell’iniziativa.
Intanto resta stabile il 10 percento di non immunizzati tra i ventimila operatori dell’Ausl in Romagna
Nella settimana tra il 19 e il 25 luglio hanno ricevuto la prima dose 49 operatori dell’Ausl Romagna portando così a 1.951 il numero di quelli ancora senza immunizzazione, un decimo dei 20.820 lavoratori dell’azienda sanitaria. Lo scorso 16 maggio erano 2.195. La categoria con la percentuale più basso di copertura è quella degli amministrativi (84 percento). Nella suddivisione spiccano dieci dirigenti (su 136) che ancora non hanno richiesto il siero.
L’Ausl fornisce anche le percentuali della popolazione che hanno completato il ciclo vaccinale (due dosi o una per i farmaci monodose). In provincia di Ravenna si va dal 20 percento nella fascia d’età 12-29 al 92 percento degli over 80. Nella fascia 60-69 invece la percentuale è del 61 percento.
Attualmente la Romagna ha ampia disponibilità di vaccini. Sommando le fiale di Moderna, Pfizer, Janssen e Astrazeneca sono ancora disponibili 93mila dosi.
Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna, commenta così: «Più popolazione vaccinata, soprattutto nelle fasce più fragili, meno rischio di sviluppare forme gravi della malattia. Ecco perché non smetteremo mai di ripetere ed impegnarci per riuscire a convincere tutta la popolazione, candidabile alla somministrazione del vaccino, ad aderire da subito. Non aspettiamo che i casi aumentino ancora, non mettiamo a rischio tutti gli sforzi fin qui compiuti. Manca circa un mese e mezzo alla ripresa della scuola e dobbiamo assicurare ai nostri figli, che tanto hanno perso in termini di socialità in questi mesi, una vita normale ed adatta alla loro età. Stiamo facendo il massimo per aumentare le occasioni al vaccino sul nostro territorio, per aderire alla campagna vaccinale. Vincere questa sfida è vitale per tutti. Non sprechiamola oggi, per rimpiangerla domani».
L’impresa del 54enne cervese Andrea Pelo di Giorgio per celebrare il legame con la città di Pola e sensibilizzare le persone sull’inquinamento del mare
Nella tarda mattinata del 30 luglio allo stabilimento balneare Cerviamare di Cervia è atteso l’arrivo del cervese Andrea Pelo di Giorgio dopo la traversata a nuoto dell’Adriatico. Il 54enne è partito da Pola (Croazia) lunedì 26 luglio alle 17 per una nuotata di 140 km, la traversata a nuoto più lunga mai compiuta nell’Adriatico. “Across Me“ è il nome del progetto ideato qualche mese fa dallo stesso Andrea per celebrare lo storico legame tra le due località turistiche.
Nonostante il mare mosso dei primi giorni, che ha creato qualche difficoltà al nuotatore e alle due barche di appoggio che lo hanno seguito in questa sfida, le “supposizioni” iniziali dell’ultra-atleta sono state pienamente rispettate: Andrea è riuscito a coprire ben 100 km nelle prime 48 ore, dopo essere partito
Il traguardo non segna la fine di questa avventura: è in lavorazione infatti il docu-film omonimo, ideato e prodotto dall’agenzia di eventi e produzioni video Free event, che sarà presentato con un’anteprima alla 78° Mostra del Cinema di Venezia il prossimo settembre, e poi distribuito a partire dall’autunno.
Il progetto ha anche un’importante connotazione ambientale, con l’obiettivo sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento del mare legato ai rifiuti e alla plastica, attraverso una raccolta fondi destinata a Sea Shepherd Italia Onlus, associazione che si occupa della salute dell’ecosistema marino con la campagna “Operation Clean Waves”.
L’impresa è stata organizzata con il patrocinio del Comune di Cervia e dell’APT Emilia Romagna e con il contributo della Cooperativa Bagnini di Cervia.
Ordinanza di custodia cautelare eseguita anche a Ravenna dove vivevano alcuni rom componenti di una presunta associazione per delinquere che voleva mantenere il controllo sulla città di Lugoj
Riscuotevano il pizzo con intimidazioni pubbliche attraverso i social network con ostentazione di armi e munizioni e attacchi incendiari contro chi si rifiutava di pagare. Una presunta associazione per delinquere fondata sul vincolo familiare e su una sorta di gerarchia/venerazione verso i capi, per mantenere la supremazia nella città romena di Lugoj e conquistare nuovi territori all’estero avvalendosi di un numero considerevole di adepti. Nella giornata di ieri, 28 luglio, sono stati arrestati nove uomini romeni dimoranti tra Italia (a Rosà in provincia di Vicenza e a Ravenna) e all’estero. Si tratta di un’ordinanza di custodia cautelare (tre in carcere, sei a domiciliari) firmata dal gip del tribunale di Vicenza ed eseguita dai carabinieri della stazione di Rosà con il nucleo operativo dei carabinieri di Bassano del Grappa e i militari di Ravenna.
L’indagine coordinata dalla procura di Vicenza ha preso le mosse da numerose denunce presentate da una famiglia vicentina, a partire dalle quali si è ha avuto modo di accertare come il metodo estorsivo utilizzato dagli indagati nei confronti di tali soggetti era ampiamente rivolto nei confronti di molti connazionali, residenti in Italia ed all’ estero, dai quali ottenevano il pagamento di somme di denaro per consentire loro di permanere – senza ritorsioni – nei territori nei quali si erano stabiliti.
L’ ordinanza cautelare ha interessato anche altri rom – capi e/o partecipi dell’associazione – le cui ricerche, anche in ambito internazionale, sono in corso di svolgimento.
Al via la campagna dell’Ausl Romagna. E Paolo Cevoli tenterà di convincere gli over 60 ancora titubanti…
Portare la vaccinazione direttamente nei luoghi di aggregazione più frequentati della riviera, per raggiungere i cittadini che ancora non si sono vaccinati né prenotati, e al contempo sensibilizzare sulla necessità e sull’importanza della vaccinazione. È pronto a entrare nel vivo il progetto dell’Ausl Romagna “VacciniAmo la riviera” che partirà il prossimo 4 agosto in concomitanza con una campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione, che vede come testimonial anche l’attore romagnolo Paolo Cevoli.
Dal 4 agosto quindi, per tutto il mese, saranno allestiti due cliniche mobili vaccinali che faranno tappa fissa a Marina di Ravenna e a Rimini e un camper itinerante con équipe vaccinale a bordo che si sposterà tra Riccione, Cesenatico, Gatteo Mare, San Mauro Mare, Cervia-Milano Marittima.
L’obiettivo è proporre sul momento la somministrazione della prima dose vaccinale (con vaccino Moderna e il monodose Johnson&Johson per la popolazione over 60) ai cittadini che non si sono ancora vaccinati né prenotati.
Non c’è bisogno della prenotazione, basterà presentarsi con tessera sanitaria e un documento di identità, la compilazione dei moduli sarà fatta sul posto, così come la vaccinazione e il periodo di osservazione al termine dell’inoculazione.
Questi gli appuntamenti vaccinali che si svolgeranno dalle 18.30 alle 22.30, in provincia di Ravenna.
Cervia – Milano Marittima
giovedì 12/08 Cervia (postazione in via di definizione)
giovedì 19/08 Milano Marittima (postazione in via di definizione)
domenica 29/08 Pinarella (postazione in via di definizione)
Al via anche una campagna di sensibilizzazione per incentivare alla vaccinazione anti-covid, che è rivolta a tutti i cittadini, ma cerca di raggiungere soprattutto le fasce di popolazione che anche in Romagna, come nel resto del paese , mostrano percentuali di adesione più basse: le persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni e i più giovani.
Alla campagna ha aderito a titolo gratuito anche Paolo Cevoli protagonista dello spot video rivolto alla popolazione adulta, in particolare agli over 60. L’attore romagnolo, in qualità di testimonial, presta il proprio volto e la propria voce a sostegno della campagna vaccinale anti-covid, per sensibilizzare sulla necessità e sull’importanza della vaccinazione.
È invece rivolto alla fascia più giovanile della popolazione lo spot video – a cui si affiancano anche locandine cartacee e web – che invita i giovani ad aderire alla campagna vaccinale facendo leva sull’importanza della vaccinazione per riappropriarci della vita di sempre: “Vacciniamoci” per tornare a goderci spettacoli, concerti e tutto quello che non abbiamo potuto vivere nell’ultimo anno e mezzo.
I materiali della campagna – spot video, spot audio e locandine disponibili in vari formati – saranno distribuiti in tutte le strutture sanitarie dell’Ausl Romagna, anche attraverso i monitor aziendali dove disponibili nelle sale d’aspetto e caricati sul canale youtube e facebook dell’Ausl Romagna e quindi veicolati sul sito www.auslromagna.it. Si stanno inoltre prendendo contatti con Enti, Istituzioni, associazioni di categoria e organi di informazione, per chiedere la loro collaborazione al fine di una diffusione più ampia e capillare.
Trovato già riverso a terra. La vittima si trovava in Riviera per lavoro
Un lavoratore stagionale di 28 anni, Dan Hapeci, di origini rumene, è morto poco prima dell’alba a Lido di Classe.
Stando alle prime informazioni, il giovane sarebbe caduto accidentalmente dal monopattino e non ci sarebbero altri mezzi coinvolti. Non è da escludere neppure l’ipotesi di un malore, in quanto non ci sarebbero testimoni dell’incidente. Il ragazzo è stato notato da un passante quando già era riverso a terra.
Sul posto gli uomini del 118, che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Impegnati per i rilievi di rito i carabinieri.
Investimento complessivo di 600mila euro. La riapertura prevista in febbraio
Rendering del progetto di ristrutturazione del teatro Rasi
Sono partiti lunedì 19 luglio i lavori di riqualificazione del teatro Rasi di Ravenna, il cui termine è previsto per l’inizio di febbraio, con gli spettacoli che verranno dirottati tra Alighieri, Almagià e Socjale di Piangipane.
Il progetto prevede la sostituzione delle poltrone con una gradinata telescopica mobile che permetterà usi inediti e la possibilità di sconfinamento dello spazio scenico a tutta la platea. La gradinata creerà inoltre una nuova piccola sala prove o per spettacoli, nell’area che oggi è sotto la galleria, con quest’ultima che potrebbe diventare a sua volta una piccola sala separata. Una sorta di multisala teatrale con interventi anche in grado di ottimizzare l’aspetto acustico.
Il progetto, frutto della collaborazione tra Comune e Ravenna Teatro (soggetto gestore del Rasi, tramite convenzione con l’Amministrazione), è firmato dall’architetto Carlo Carbone, autorevole protagonista di diverse altre ristrutturazioni nel settore.
Il cantiere all’ainterno del teatro Rasi
Si tratta di un investimento di 400mila euro – metà erogati dalla Regione e metà dal Comune, proprietario del teatro – appaltato alla Cooperativa Muratori e Cementisti Faenza (con il coinvolgimento anche di Adriatica Ponteggi, Iged, Innova e Tesco). Un progetto che si completa con un intervento di rinforzo e consolidamento del solaio di copertura, da 200mila euro finanziati dal Comune.
Affinché le poltrone dismesse non rimanessero inutilizzate o venissero buttate, l’Amministrazione comunale ha aperto una manifestazione di interesse per metterle a disposizione di associazioni di volontariato, alla quale ha aderito la sezione di Ravenna della Croce Rossa Italiana.
«Sono grato a Ravenna che tanto fa per me». I dem: «Messaggio forte»
Sarà Fabio Bazzocchi il capolista del Partito democratico alle prossime elezioni amministrative di Ravenna.
Bazzocchi è affetto da 12 anni dalla cosiddetta Sla, Sclerosi Laterale Amiotrofica. Dopo aver vissuto finora e per diversi anni in modo riservato la propria esperienza di malattia, ha deciso di condividere la sua realtà assumendo in prima persona un ruolo attivo dal punto di vista organizzativo nei diversi eventi ed iniziative in programma con la speranza di poter contribuire in futuro a sostenere e migliorare la qualità di vita di altre famiglie e malati di Sla. Negli anni scorsi, a suo sostegno, è stata fondata la FabiOnlus su iniziativa di un gruppo di familiari e amici, per provvedere alle cure e all’assistenza necessaria ad affrontare in modo dignitoso la malattia. In questi anni è diventato anche presidente del Low Ponte, società di calcio in cui aveva giocato e allenato, che ha contribuito a rilanciare.
«Chi non mi conosce e chi non conosce la Sla – ha dichiarato Fabio Bazzocchi – può pensare che io sia sordo e infermo anche mentalmente oltre che fisicamente. Ma io sto veramente bene. A gennaio di quest’anno in piena pandemia ho maturato idea di dare il mio contributo alla nostra città. Io sono grato a Ravenna che tanto fa per me e amo la nostra Ravenna. Allora ho scritto a Michele, il nostro sindaco, che reputo un’ottima persona, capace oltre che di cuore. Non voglio sembrare presuntuoso ma voglio dare semplicemente il mio contributo in quello che più mi riesce bene. Ringrazio Michele e il Partito Democratico per questa possibilità, il mio impegno è e sarà massimo in quello che farò. Chi mi conosce lo sa, sono così. E se dopo 12 anni di questo problema sono così determinato e carico, sicuramente devo aiutare e darmi da fare per gli altri. Si può contribuire al miglioramento di Ravenna in qualsiasi condizione e ho portato un contributo programmatico su temi sociali e sanitari, sull’accessibilità, per la scuola e per lo sport».
«Fabio ci ha proposto spunti interessanti – ha detto Michele de Pascale – per rendere Ravenna una città più inclusiva e accessibile. Una città solidale in cui nessuno rimane indietro e che offre opportunità a tutti, in cui si può crescere, lavorare, sognare. La scelta del Pd ha una valenza civica e politica. Penso che ognuno di noi abbia dei momenti in cui è stanco o arrabbiato, questo è un messaggio per tutti noi a trovare sempre le energie per fare qualcosa per gli altri».
«Credo che sia una scelta giusta – ha dichiarato Alessandro Barattoni – per la quale ci siamo tanto impegnati, quella di un partito che sappia aprirsi e andare oltre se stesso, che sappia coinvolgere quanto di meglio c’è nella società. Fabio è un combattente che si impegna con un’energia straordinaria per una società accessibile, dove a nessuno sia precluso di realizzare il proprio percorso di vita. La sua candidatura unisce valori fondamentali, potenza simbolica, concretezza, chiarezza sul modello di società che vogliamo costruire».
Lavori da 2,2 milioni di euro, da affidare entro febbraio. Nascerà anche un osservatorio sul mercato del lavoro
Il Centro per l’impiego e l’Ufficio di collocamento mirato di Ravenna si trasferiranno in via di Roma, nei locali dell’ex caserma dei Carabinieri, all’angolo con via Venezia, di proprietà della Provincia.
L’individuazione di una nuova sede fa seguito a un accordo a tre stipulato tra Agenzia regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna, Comune di Ravenna e Provincia di Ravenna in attuazione del Piano dei potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro. L’obiettivo – si legge in una nota inviata alla stampa – è quello «di contribuire al rafforzamento dei servizi pubblici per il lavoro sul territorio e di dotarli di strutture adeguate e del miglior assetto logistico, così da garantire a tutti i cittadini i più elevati standard qualitativi dei servizi».
L’ex caserma, ora parzialmente adibita a uffici del corpo di Polizia Provinciale, sarà oggetto di un importante intervento di recupero edilizio del valore complessivo di 2 milioni e 200mila euro (finanziati per 1 milione e 800mila euro dall’Agenzia Regionale del Lavoro, per 300.000 euro dal Comune di Ravenna e per 100.000 euro dalla Provincia).
Il cronoprogramma delle fasi attuative dell’intervento prevede l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo entro il 31 dicembre e l’affidamento dei lavori entro il 28 febbraio 2022.
L’immobile è costituito da diversi corpi di fabbrica che definiscono un vasto complesso edilizio a corte. Una parte dell’intero complesso sarà dunque destinata ad ospitare il Centro per l’Impiego e l’Ufficio del collocamento mirato, per una superficie totale di oltre 2.000 metri quadrati. Gli interventi saranno finalizzati a una riqualificazione edilizia ed impiantistica dell’edificio. Gli spazi ospiteranno 54 postazioni per un totale di 19 postazioni di back office, un ufficio informativo e uno per la responsabile, 13 postazioni per colloqui di orientamento, 6 postazioni per colloqui e incrocio domanda-offerta e 14 postazioni per colloqui di accoglienza.
Nell’ambito delle politiche per il lavoro Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Agenzia regionale per il Lavoro e Camera di Commercio, sentito il Ministero del Lavoro, hanno inoltre sottoscritto l’accordo denominato “Giovani, competenze e lavoro”, un’intesa interistituzionale per la realizzazione di azioni coordinate a supporto delle giovani generazioni da svilupparsi nel triennio 2021/23 a Ravenna, anche in relazione agli effetti negativi determinati dal momento storico attuale. Le linee strategiche di intervento riguardano diversi ambiti: la scuola e la formazione, i servizi di orientamento, i servizi di incrocio di domanda e offerta di lavoro, lo sviluppo della mobilità europea e internazionale ed un coinvolgimento sempre maggiore degli enti locali nella progettazione delle misure di politica attiva, con particolare riguardo al mondo giovanile. È prevista la creazione di un osservatorio sull’andamento del mercato del lavoro e di un gruppo di lavoro che si occuperà dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
L’area ospita eventi e già da anni si produce energia elettrica ed è in funzione la macina
Si arricchisce di un nuovo tassello il progetto di riqualificazione del Mulino Scodellino di Castel Bolognese. È stata infatti inaugurata ieri (28 luglio) la “Corte del mulino”, edificio vicino al mulino utilizzato originariamente come stalla, che da anni versava in condizioni di degrado e oggi invece è uno spazio di circa cento metri quadri in cui sono stati ricavati sale e spazi a disposizione di cittadini e visitatori, rassegne e iniziative.
Il mulino, oggi di proprietà del Comune, con questa nuova struttura impreziosisce la sua offerta, visto che oltre a generare interesse in chi è interessato a studiarne il funzionamento, ospita già visite guidate, concerti, spettacoli, cinema estivo, iniziative storico culturali.
I lavori di ripristino, durati circa cinque mesi, sono stati resi possibili grazie a un finanziamento del Gal (Gruppo d’Azione Locale) “L’Altra Romagna”, attraverso fondi regionali (PSR 2014-2020) pari a 150 mila euro.
«Dove c’era un edificio pericolante e degradato, che rischiava di diventare un serio problema per la comunità di Castel Bolognese – ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini durante il taglio del nastro – oggi abbiamo un centro culturale aperto a cittadini e turisti. Merito dei volontari, del Gal e del Comune, che la Regione ha sostenuto, perché questo tipo di interventi di riqualificazione rappresentano la strada giusta per preservare la nostra storia, valorizzare il territorio e offrire nuovi spazi culturali, senza ulteriore consumo di suolo. Attraverso progetti che hanno anche un alto valore ambientale. Infine, un’altra dimostrazione dei risultati che si possono raggiungere quando lavorano insieme pubblico, privato e associazionismo».
Molto soddisfatto anche il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza, che ha voluto evidenziare come questa riapertura sia dovuta all’impegno di tanti: «Desidero ringraziare tutte le persone che in questi anni hanno lavorato per rendere il Mulino Scodellino un centro di aggregazione di socialità e cultura per tutta la comunità di Castel Bolognese, e in particolare l’ex sindaco Daniele Meluzzi, l’assessore alla cultura Giovanni Morini, il presidente Bonaccini, il Gal».
Il Mulino Scodellino L’origine del Mulino Scodellino risale alla fine del XIV secolo, è l’ultimo mulino in mattoni – operativo fino a una trentina d’anni fa – tra i tanti che per secoli hanno regolarmente funzionato lungo il Canale dei Mulini. Poi l’abbandono. Fino al 2009, quando la nascita dell’associazione Amici del Mulino Scodellino, che oggi gestisce la struttura, la stretta collaborazione con gli uffici comunali e il sostegno da parte della Regione Emilia-Romagna hanno avviato un percorso di risanamento. Dapprima, a partire dal 2015, l’amministrazione comunale è intervenuta per il consolidamento strutturale e la messa in sicurezza in chiave antisismica, con un investimento di 350 mila euro (di cui 175 mila finanziati dalla Regione) poi con la riqualificazione dell’area esterna e interna grazie all’associazione Amici del Mulino Scodellino. Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, impegnato in questi anni in una complessa attività lungo i quasi 50 chilometri del canale volta a garantirne la sicurezza anche in caso di piena, ha poi investito più di 100 mila euro per istallare nei pressi dell’area cortilizia un impianto idroelettrico da circa 20 KW. Infatti, nei pressi del Mulino l’acqua compie un salto di quattro metri, condizione ideale per la produzione elettrica. Infine, nel 2016 è stata riattivata la vecchia macina, in collaborazione con il Mulino Naldoni di Faenza. La riqualificazione dell’area non si è ancora del tutto conclusa: nei prossimi mesi il mulino sarà coinvolto nel progetto “Ciclovia del Senio”, un nuovo percorso ciclabile volto a valorizzare il paesaggio fluviale e naturalistico dell’area, percorso per il quale sono stati investiti 620 mila euro, di cui 380mila provenienti dalla Regione Emilia-Romagna. La pista ciclabile, che per lunghi tratti affianca l’argine del fiume Senio, collegherà il Mulino Scodellino al centro urbano e oltre, sviluppandosi lungo i sentieri che durante la seconda guerra mondiale erano segnati dalla Linea Gotica.
Spettacoli e incontri dal 3 all’11 settembre. Tra i premiati anche Mogol. In arrivo anche un grande murale
Tra gli ospiti più noti del festival il giornalista Enrico Mentana
Nell’anno dei festeggiamenti per il settecentenario della morte di Dante Alighieri, la parola dantesca risuona più che mai per trasmettere un messaggio di bellezza e serenità in un periodo storico tanto complesso senza precedenti. Le parole della Commedia sono così importanti, veicolo per il poeta del suo «transumanar» nell’aldilà, da divenire il tema centrale di Dante2021: Significar per verba. La Divina Commedia è infatti il titolo del festival dantesco, giunto quest’anno alla sua X edizione, che si terrà a Ravenna dal 3 all’11 settembre.
Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche, Dante2021 raddoppia gli appuntamenti rispetto alle edizioni precedenti, proponendo nove giorni di incontri, spettacoli e concerti che si svolgeranno per la maggior parte negli Antichi Chiostri Francescani, quindi nel cuore della Ravenna dantesca, ma anche nella Basilica di S. Francesco, alla Sala Corelli del Teatro Alighieri, alla Casa Matha e presso i Giardini di Palazzo Pasolini.
«Il programma del festival si contraddistingue per la sua «molteplicità, poiché gli eventi, in linea con il nostro spirito collaborativo, avranno come protagonisti non solo la musica, la letteratura e il teatro, ma anche la scienza» precisa il direttore artistico Domenico De Martino. Numerose sono infatti le collaborazioni, tra cui con il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, la Casa Matha-Schola Piscatorum, l’Associazione Musicale Angelo Mariani e la Società Italiana di Musica Contemporanea.
Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso libero.
«Le oscure qualità ch’Amor mi dona», verso tratto da un sonetto della Vita Nova, è il titolo dell’anteprima del festival, che si terrà venerdì 3 settembre, ore 21, agli Antichi Chiostri Francescani. L’attore Virginio Gazzolo, già premiato Dante-Ravenna nel 2013, interpreta la parola dantesca, accanto alla cantante Roberta d’Alò, al compositore Edoardo Dinelli e a una danzatrice.
Sabato 4 settembre, ore 17.15, sempre ai Chiostri, è prevista l’apertura ufficiale della manifestazione con i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, Domenico De Martino, direttore artistico di Dante2021, e la prolusione di Carlo Ossola, rinomato filologo e critico dantesco nonché Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del VII centenario.
A seguire un evento dedicato ai piccoli: le letture di Amerigo Fontani di La felina commedia (Einaudi Ragazzi 2021), presentate dagli autori Elisa Binda e Mattia Perego.
Per finire, alle ore 21, poeti e scrittori del territorio quali Giuseppe Bellosi, Francesco Gabellini, Nevio Spadoni, Gianfranco Miro Gori, Alex Ragazzini, Annalisa Teodorani svelano un Dante (in) romagnolo.
Domenica 5 settembre, alle 11 ai Chiostri, in Una lirica siciliana a Ravenna prima di Dante i docenti dell’Università di Pisa Roberta Cella e Antonino Mastruzzo discutono sulla “Carta ravennate”, testo poetico predantesco fra i più misteriosi e affascinanti, dietro cui forse si cela un messaggio politico in codice a favore di Federico II.
Alle 17.15 invece si cambia registro in La terra di Dante: il giornalista Rai Alberto Puoti conversa con il noto geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi, per raccontare un Dante osservatore del mondo naturale.
Lunedì 6 settembre, ore 17.15, i Chiostri risuonano dell’eco nostalgica del passato cavalleresco e cortese del nobile ravennate Guido del Duca, incontrato da Dante in Purgatorio XIV: partendo da qui, in «Le donne e ’ cavalieri, li affanni e li agi» (Purg. XIV, 109) Tina Matarrese dell’Università di Ferrara, accademica della Crusca Crusca e membro del Centro Studi Matteo M. Boiardo, approfondisce il rapporto fra Dante e Ariosto, consapevole dell’imprescindibile intertestualità e dialogo dell’Orlando furioso con i modelli classici e volgari, fra cui la Commedia.
Alle 21 il festival si sposta alla Sala Corelli del Teatro Alighieri con il concerto Ripercorrendo Dante (tra Otto e Novecento), in collaborazione con l’Associazione Musicale Angelo Mariani; il Quartetto Dafne, il soprano Manuela Custer e il pianista Raffaele Cortesi spaziano in una galleria di gemme musicali che va dall’Otto al Novecento, dal quartetto per voce femminile che narra la terribile vicenda di Ugolino, opera di Francesco Morlacchi (1784-1841), alla raffinata opera sulla Vita nova di Mario Castelnuovo Tedesco (1895-1968), senza tralasciare Rossini, Puccini e Liszt.
Nel corso della giornata inizieranno i lavori di preparazione nei Chiostri Francescani per il grande graffito dantesco dello street artist Cuboliquido.
Martedì 7 settembre, ore 17.15 ai Chiostri, si tiene un altro evento dedicato ai più piccoli: in Le colonnine d’Ercole. Ulisse Dantesco Bambino Remix, lo scrittore Bruno Tognolini e Andrea Serra raccontano Dante e Ulisse ai bambini.
Segue alle 21 il concerto Compositori contemporanei per Dante, in collaborazione con la Società Italiana di Musica Contemporanea, interamente dedicato a compositori dei nostri tempi, con pagine inedite di Azio Corghi, presente alla serata, e nuove composizioni espressamente create per Dante2021; il concerto, presentato da Renzo Cresti, vede in scena il soprano Maria Bruno, Roberto Guarnieri alla chitarra, Alice Palese al violino, Roberto Presepi al violoncello e Stefano Teani al pianoforte.
Mercoledì 8 settembre, alle 17.15 ai Chiostri, si osserva Dante con gli occhi di uno scienziato di oggi, per la precisione quelli di uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs: Guido Tonelli, fisico del Cern di Ginevra e cattedra all’Università di Pisa.
Giovedì 9 settembre, alle 17.15, il Festival si sposta ai Giardini di Palazzo Pasolini per Il corpo di Dante, il progetto in cinque grandi tavole dell’artista Paolo Ventura, creato ad hoc per l’occasione; l’evento, in collaborazione con Danilo Montanari Editore, vedrà l’intervento dello scrittore Eugenio Baroncelli.
Alle 21 si torna ai Chiostri per un concerto-spettacolo dell’attore Alessandro Haber e del violoncellista Francesco Dillon, lungo il fil rouge tracciato dal poeta russo Mandel’stam per un Ugolino «avvolto in un timbro di violoncello».
Venerdì 10 settembre, ore 17.15, lo storico della lingua Gian Luigi Beccaria riceverà da Nicoletta Maraschio, presidente onorario della Crusca, il premio Dante-Ravenna 2019 che non era stato possibile consegnargli nel 2019. Segue la presentazione del graffito dantesco dello street artist Cuboliquido, noto per lavorare con tecniche anamorfiche conseguendo straordinari inganni ottici ed effetti tridimensionali.
Alle 21, nella serata musicale Dante-Liszt, uno dei maggiori interpreti mondiali del compositore ungherese, Michele Campanella, sarà affiancato dalla pianista Monica Leone e dalle soliste dell’Accademia d’Arte lirica di Osimo Osimo alla scoperta del rapporto profondo fra Liszt e la Commedia; in scena per dar voce ai versi danteschi anche l’attrice Sonia Bergamasco.
Il festival si chiude sabato 11 settembre; nel primo appuntamento La zoologia della Commedia: fiere, bestie e bestiuole, alle 11 presso la Casa Matha, il paleo-ecologo e zoologo Marco Masseti analizza La zoologia della Commedia alla luce delle conoscenze scientifiche del tempo, ma anche di quelle attuali.
Ignazio Visco
Segue un evento «di particolarissima rilevanza culturale ed etica»: così Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna Spa e dell’Associazione Bancaria italiana, descrive il discorso Note sull’economia di Dante e su vicende dei nostri tempi, che il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco terrà sabato 11 settembre, alle 18 ai Chiostri Francescani.
Infine, alle 21, sarà assegnato il Premio Dante-Ravenna 2021 a Enrico Mentana, con cui converserà Riccardo Gualdo (Università della Tuscia, Accademia della Crusca).
Successivamente Edoardo Buroni dell’Università Statale di Milano e Ranieri Polese del Corriere della Sera introdurranno invece il Premio Parole e Musica 2021, destinato quest’anno a Mogol.
Salgono a 38 i nuovi contagi giornalieri registrati in provincia di Ravenna (dato aggiornato alle 12 del 28 luglio). Su 1.213 tamponi.
Tra i nuovi casi, si registra un nuovo ricovero. Sono 12 invece le nuove guarigioni, nessun decesso.
IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 28 LUGLIO
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 392.602 casi di positività, 419 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.489 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 1,9%.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 88 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 373.699.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 5.622 (+329 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.440 (+318), il 96,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 2 decessi: si tratta di due donne, rispettivamente di 85 e 92 anni, entrambe di Bologna. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.281.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 13 (4 in più rispetto a ieri, sempre 1 in provincia di Ravenna), 169 quelli negli altri reparti Covid (+7).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 24.230 a Piacenza (+39 rispetto a ieri, di cui 21 sintomatici), 29.208 a Parma (+37, di cui 15 sintomatici), 47.784 a Reggio Emilia (+60, di cui 51 sintomatici), 66.422 a Modena (+40, di cui 34 sintomatici), 83.348 a Bologna (+59, di cui 41 sintomatici), 12.794 casi a Imola (+15, di cui 12 sintomatici), 23.473 a Ferrara (+13, tutti sintomatici), 30.870 a Ravenna (+38, di cui 29 sintomatici), 17.269 a Forlì (+15, di cui 14 sintomatici), 19.980 a Cesena (+37, di cui 30 sintomatici) e 37.224 a Rimini (+66, di cui 43 sintomatici).