giovedì
21 Agosto 2025

Metro mette tutti a tavola per celebrare le riaperture: «Dalla parte dei ristoranti»

È partita da Ravenna la serie di appuntamenti conviviali dell’azienda

Salino MetroMetro Italia – azienda di vendita all’ingrosso per professionisti della ristorazione e non solo – accoglie le riaperture celebrando l’Italia e la sua immagine nel mondo attraverso una serie di appuntamenti conviviali.

Ravenna è stata la prima tappa di questo viaggio ideale attraverso la gastronomia e la cultura italiana. All’appuntamento – un pranzo che si è tenuto presso il ristorante del bagno Salino di Marina di Ravenna – erano presenti Giacomo Costantini, assessore al Turismo del Comune di Ravenna, il senatore faentino Stefano Collina, vicepresidente Commissione Agricoltura, l’onorevole Serse Soverini, commissione attività produttive e Carmine Ficocello, in rappresentanza di Apci (Associazione Professionale Cuochi Italiani).

«Gli italiani hanno voglia di tornare alla normalità e di riscoprire le bellezze italiane e di Ravenna – ha dichiarato Filippo Alberighi, direttore del punto vendita Metro di Ravenna -. Secondo recenti dati prevale infatti la scelta di rimanere in Italia per le ferie per ben l’86,8% dei cittadini, e di questi, quasi 7 su 10 trascorreranno la vacanza al mare. Noi supporteremo al massimo i professionisti della ristorazione e dell’ospitalità per rendere queste vacanze all’italiana indimenticabili».

La ripartenza è l’occasione – si legge in una nota stampa dell’azienda – «per ribadire la vicinanza di Metro Italia a tutto il settore Horeca. Quindi, letteralmente si parte per un tour tra le gastronomie tipiche, i paesaggi, ma anche le immagini che hanno trasformato la nostra gastronomia in icona internazionale. Il tour sarà l’occasione per avviarci verso la tanto ambita nuova normalità, attesa da mesi, raccontando la convivialità italiana e i nostri luoghi del cuore».

I cinque appuntamenti toccheranno città e paesaggi molto diversi tra loro ma tutti molto rappresentativi dell’Italia. Dopo Ravenna, sarà la volta di Trento, Roma, Venezia e Sassari.

Per ogni tappa un momento di consumo diverso, dalla colazione alla cena passando per pranzi e aperitivi.

Il Pd lancia le “primarie delle idee”: circoli aperti per le proposte dei cittadini

Nel comune di Ravenna il 19 e il 20 giugno

Primarie Delle Idee 20.06.2021
Il segretario regionale Calvano e quello comunale Frati

Il 19 e il 20 giugno il Pd organizza le “Primarie delle idee” nei circoli del comune di Ravenna. Un’iniziativa durante la quale i cittadini avranno modo di esprimersi e di arricchire le proposte elaborate per Ravenna – a sostegno della candidatura di Michele de Pascale – nell’ambito di alcuni tavoli programmatici e sulla base dei risultati del sondaggio on line attivato nei mesi scorsi.

In ogni circolo ci saranno assessori, consiglieri comunali e territoriali del comune di Ravenna con cui parlarne.

«Nello stesso giorno in cui, in altre città, ci saranno primarie per scegliere i candidati – dichiara il segretario comunale del Pd Marco Frati – noi abbiamo deciso di confrontarci con i cittadini sui progetti da mettere in campo per i prossimi anni. Date le nuove modalità che la situazione sanitaria ci ha imposto abbiamo iniziato a coinvolgere le persone attraverso un questionario online e poi abbiamo proseguito il percorso con dei gruppi di lavoro che si sono concentrati su diverse tematiche su cui abbiamo costruito questa iniziativa. Chi parteciperà avrà modo di manifestare la propria opinione su venti punti che riguardano le prospettive del nostro territorio».

«A Ravenna la convergenza unanime del Pd e della coalizione sul candidato sindaco – aggiunge il segretario regionale Paolo Calvano – ci ha consentito di concentrarci sulle cose da fare per la città. Quello che oggi ci presenta il Pd di Ravenna è l’ultimo tassello di un percorso partito da lontano e che ha avuto al centro le priorità per tutta la comunità. Questa mobilitazione sulle idee non è scontata e determinerà il ritorno al contatto con le persone di cui abbiamo voglia e bisogno. Il programma sarà così determinato da un’intelligenza collettiva, questo è il contributo che vogliamo provare a dare al desiderio di ripartenza dei cittadini e delle imprese».

Di seguito il calendario degli eventi:

CIRCOLI APERTI – 18/19 giugno

18/06 ore 19 Circolo di San Pietro in Campiano, via del Sale 81. Pizzata.
19/06 ore 17.30 Circolo di Campiano, Bartolla Caffè, via Petrosa 203. Aperitivo.
19/06 ore 19 Ponte Nuovo, Bar Romea, via Romea Sud 95. Evento partecipativo e aperitivo.

CIRCOLI APERTI – 20 giugno

20/06 ore 8.30-12 Circolo D’Attorre, via Maggiore 71. Caffè, piccolo buffet e spettacolo musicale
(ore 8:30-12)
20/06 ore 8.30-12 Circolo Casadei Monti, via San Mama 73. Biciclettata di quartiere
20/06 ore 9-12.30 Terzo Circolo, via Tomaso Gulli 124
20/06 ore 9-12 Circolo di Ponte Nuovo, sede PD, Romea Sud 95
20/06 ore 9-12 Circolo di Classe, via Classense 88/h
20/06 ore 9-11 Circolo di Porto Fuori, via Staggi 4
20/06 ore 9-12 Circolo di Borgo Montone, via Fiume Abb.to 312
20/06 ore 9-12.30 Circolo di Mezzano, via Bassa 34
20/06 ore 12 La Cangina, Grattacoppa. Pranzo di autofinanziamento
20/06 ore 9.30-12.30 Circolo di Piangipane, via Piangipane 155
20/06 ore 9.30-12.30 Circolo di Santerno, sala Arci, via Santerno Ammonite 347
20/06 ore 9.30-12.30 Circolo di Camerlona Luna Rossa, via Reale 44
20/06 ore 9.30-12.30 Circolo di San Michele, via Faentina 310
20/06 ore 9-13 Circolo di Fosso Ghiaia, via Romea Sud 423/a
20/06 ore 9-12 Lido Adriano, banchetto in piazza Vivaldi
20/06 ore 9-12 Circolo di Punta Marina, viale dei Navigatori 31
20/06 ore 10-12 Circolo di Porto Corsini, via Po 15/a
20/06 ore 8.30-12 Circolo di Casal Borsetti, via Bonnet 1
20/06 ore 9-13 Circolo di Sant’Alberto, via Nigrisoli 111. Caffè di benvenuto
20/06 ore 9-13 Circolo di Mandriole, via Carrarrone Matteucci 31
20/06 ore 10-13 Circolo di San Pietro in Trento, via Taverna 140
20/06 ore 12 Circolo di Borgo Sisa, via Alietti 8. Pranzo di autofinanziamento

Il 29 giugno una serata di vaccinazione serale al Pala De André con i pediatri

Per la fascia di età 12-19 anni

Mentre proseguono le prenotazioni e le somministrazioni  negli hub vaccinali di Ausl Romagna per la fascia di età 12-19 anni, grazie all’accordo siglato dalla stessa Ausl con i Pediatri di Libera Scelta saranno organizzate anche  sedute vaccinali serali, dedicate esclusivamente  alla fascia 12-19 anni,  con la presenza dei pediatri nei punti vaccinali.

«Questa importante collaborazione – si legge in una nota dell’Ausl – consentirà di sviluppare ulteriormente anche l’attività di comunicazione, informazione e sensibilizzazione sulla importanza del vaccino, grazie al rapporto fiduciario esistente fra genitori e pazienti, soprattutto per questa fascia di età».

A Ravenna l’appuntamento è al Pala De André il 29 giugno, dalle 19.30.

Intanto sono in corso, da parte  dalle Pediatrie di Comunità di  tutti gli ambiti di Ausl Romagna, le somministrazioni vaccinali anti Covid nei confronti dei ragazzi della fascia d’età 12-19 anni appartenenti alla categoria “ fragili” perché affetti da determinate patologie. La chiamata, avviene in questo caso, direttamente dall’Ausl, sulla base di appositi elenchi.

Covid, 10 nuovi casi a Ravenna. Ed è il nono giorno consecutivo senza morti

 

Sono 10 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati (su quasi mille tamponi) in un giorno in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 18 giugno). Si tratta di 4 maschi e 6 femmine; 1 asintomatico e 9 con sintomi; 10 in isolamento domiciliare e nessun ricovero.

Oggi la Regione per il nono giorno consecutivo non ha comunicato decessi per la provincia di Ravenna; 32 invece le guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 18 GIUGNO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 386.099 casi di positività, 71 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.500 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,3%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 309 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 366.860.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 5.994 (-244 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.708 (-227), il 95,2% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 6 nuovi decessi: uno in provincia di Piacenza (una donna di 96 anni), due in provincia di Modena (uomo di 83 anni e un ragazzo di 15 anni, tra le vittime più giovani d’Italia); uno nella provincia di Bologna (un uomo di 56 anni), uno nel ferrarese (un uomo di 88 anni), e uno nella provincia di Rimini (una donna di 87 anni). Nessun decesso in tutte le altre province.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.245.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 40 (-9 rispetto a ieri), 246 quelli negli altri reparti Covid (-8).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: nessuno a Piacenza (come ieri), 4 a Parma (-1), 4 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 8 a Modena (-2), 15 a Bologna (-6), 1 a Imola (invariato), 2 a Ferrara (invariato), nessuno a Ravenna e Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 4 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.607 a Piacenza (+5 rispetto a ieri, di cui 1 sintomatico), 28.439 a Parma (+11, di cui nessuno sintomatico), 46.881 a Reggio Emilia (+5, di cui 4 sintomatici), 65.603 a Modena (+4, tutti con sintomi), 82.289 a Bologna (+16, di cui 14 sintomatici), 12.641 casi a Imola (+4, nessuno sintomatico), 23.168 a Ferrara (+1, sintomatico), 30.505 a Ravenna (+10, di cui 9 sintomatici), 17.064 a Forlì (+5, di cui 4 sintomatici), 19.667 a Cesena (+6, di cui 3 sintomatici) e 36.235 a Rimini (+4, di cui 2 sintomatici).

Rosetti Marino, in arrivo progetti di cattura e stoccaggio Co2

Stretto un accordo con Nuovo Pignone, controllata dal gruppo americano Baker Hughes

Rosetti Marino San 150401120826La ravennate Rosetti Marino, società quotata sull’Aim Italia e attiva nella cantieristica navale e negli impianti per l’energia, ha stretto una partnership con Nuovo Pignone, controllata del gruppo statunitense Baker Hughes (uno dei più grandi al mondo nel campo dei servizi petroliferi).

Grazie a questo accordo, Baker Hughes e Rosetti Marino si impegnano a collaborare per la realizzazione congiunta di progetti di Ccus (acronimo di Carbon Capture Use and Storage), relativi cioè alla cattura, all’utilizzo e allo stoccaggio di anidride carbonica. L’azienda di Ravenna e il colosso americano intendono quindi puntare su un accordo di filiera che consenta passi avanti concreti per la transizione energetica, partendo da progetti in Italia.

Baker Hughes ha in Italia 20 laboratori di innovazione dedicati alla ricerca e allo sviluppo e ha inoltre sviluppato e prodotto in Italia alcune delle turbomacchine più efficienti in ottica di transizione energetica.

La firma è stata occasione per un incontro, che ha visto la presenza dei Sindaci di Firenze, Dario Nardella, e di Ravenna, Michele De Pascale, di Lorenzo Simonelli, Chairman e CEO di Baker Hughes, Michele Stangarone, Presidente Nuovo Pignone, Stefano Silvestroni, Presidente Rosetti Marino e Oscar Guerra, AD di Rosetti Marino.

«La nostra azienda rappresenta l’ingegno italiano applicato all’ingegneria e oggi siamo contenti di poter condividere questo momento dedicato all’innovazione e alla sostenibilità con Baker Hughes – ha detto Oscar Guerra, amministratore delegato di Rosetti Marino – Siamo convinti che la filiera italiana possa dare un grande contributo al processo di transizione energetica in atto sia a livello globale sia nel nostro paese dove possiamo essere dei protagonisti in grado di dare un notevole contributo».

«L’obiettivo dell’abbattimento totale delle emissioni di CO2 e di un futuro energetico sostenibile è un obiettivo ambizioso, che per essere raggiunto avrà bisogno di una significativa accelerazione dello sviluppo tecnologico e che non può prescindere, per poter soddisfare la domanda globale di energia, dall’utilizzo responsabile ed efficiente di tutte le fonti energetiche», ha commentato Lorenzo Simonelli, CEO di Baker Hughes. (fonte TeleBorsa)

Sorpresi di notte, a fari spenti e poi in barca, a pescare vongole alla foce Bevano

Tre bracconieri denunciati. Sequestrati 300 chili di molluschi

Forestali Polizia ProvincialeDurante un appostamento notturno, pattuglie di carabinieri forestali e polizia provinciale hanno sorpreso sei persone intente a pescare vongole, con tanto di barche, alla foce del torrente Bevano (nei pressi di Lido di Dante), riserva naturale dove l’attività non è di certo consentita.

I pescatori abusivi sono arrivati in zona con due auto, a fari spenti, per non dare nell’occhio, e allo stesso modo hanno tentato la fuga una volta caricate le vongole nei mezzi.

Le pattuglie sono però riusciti a bloccare le due auto e a fermare tre bracconieri, mentre gli altri hanno fatto perdere le loro tracce a piedi.

I tre – residenti nel comacchiese – sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per bracconaggio ittico, reato sanzionato con l’arresto da due mesi a due anni o l’ammenda da 2.000 a 12.000 euro, nonché per distruzione e deterioramento di habitat protetto.

Sono invece stati sequestrate le auto, l’imbarcazione utilizzata e oltre 300 chili di vongole in procinto di essere vendute in “nero”, immediatamente re-immesse in mare.

Va sottolineato come la Foce del Bevano si caratterizzi per un’elevata biodiversità in termini di habitat e specie e, di conseguenza, per il suo delicato equilibrio. Attività illecite come la pesca di molluschi con mezzi quali motopompe e rastrelli determinano un’asportazione completa di circa 15/30 cm di substrato melmoso o sabbioso – si legge in una nota dei carabinieri Forestali – e con esso di tutte le comunità bentoniche presenti quali crostacei, molluschi, echinodermi, tunicati, anellidi, in tutti gli stadi di vita, comprese, ovviamente, le vongole del genere Tapes o Ruditapes. A questo va aggiunto anche il disturbo recato dall’intorbidimento dell’acqua che ne diminuisce la trasparenza e, quindi, il passaggio della luce, fondamentale per la sopravvivenza di molte specie».

Non meno importanti – sottolineano i forestali – «sono le conseguenze anche sul piano della sicurezza alimentare e della libertà di iniziativa economica in quanto vengono immessi nel circuito della ristorazione notevoli quantitativi di molluschi privi di tracciabilità che vanno a penalizzare i pescatori regolari e gli esercenti che rispettano la filiera alimentare e la normativa sanitaria vigente».

Imprese: 7 su 10 che hanno avviato la svolta digitale prevedono ripresa più rapida

Il presidente Guberti: «La pandemia ha accresciuto i divari, le nuove tecnologie possono ridurli»

internet smart workingSecondo i dati della Camera di commercio di Ravenna, il 70 percento delle micro e piccole imprese che ha avviato la svolta digitale ritiene di poter raggiungere i livelli di produttività pre-Covid già nel 2022 (contro il 56% di quelle che ancora non hanno messo in campo investimenti nelle nuove tecnologie), allineandosi così alla quota di medio-grandi imprese che hanno la medesima previsione.

Le imprese familiari hanno risentito particolarmente dei riflessi negativi della crisi pandemica e solo in 6 casi su 10 confidano in un recupero entro il 2022. Tra quelle che hanno investito nel digitale, però, la quota sale al 70%. Analoghi effetti positivi si riscontrano tra le imprese dei servizi: il 61% di quelle digitalizzate, infatti, ritiene di poter azzerare gli effetti dell’emergenza sanitaria entro il 2022, a fronte del 53% di quelle non digitalizzate.

Ma c’è ancora molta strada da fare: solo poco più del 25% delle imprese ravennati è a conoscenza del Piano Impresa 4.0 e, tra queste, l’8%, pur conoscendolo, comunque non investe. Per il resto, gli strumenti messi in campo e le grandi opportunità offerte dalle tecnologie non sono (ancora) all’ordine del giorno.

“In Italia la digitalizzazione vale fino a 7 punti di Pil, ma abbiamo ancora un ritardo enorme da colmare”, ha sottolineato il commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, Giorgio Guberti. “Il Piano nazionale di ripresa e di resilienza rappresenta una occasione unica, però occorre coinvolgere attivamente il sistema delle imprese, a cominciare da quelle piccole e medie. La conoscenza è essenziale per permettere alle imprese di agganciare la quarta rivoluzione industriale. Gli imprenditori che hanno avviato processi di qualificazione e riqualificazione del personale impiegato mostrano, infatti, un livello più elevato di maturità digitale. Per questo, ha concluso Guberti, occorre iniziare una nuova fase che incoraggi la formazione per disporre di figure qualificate capaci di cogliere appieno i vantaggi di tale importante trasformazione”.

Ultime rifiniture, infine, per il nuovo bando della Camera di commercio “Impresa ecologica e digitale” volto ad incentivare programmi di innovazione e di investimento, presentati anche in forma aggregata, per lo sviluppo di piattaforme per l’e-commerce, smart working e soluzioni tecnologiche digitali ed energetiche di filiera.

Nuovo polo dell’infanzia da 3 milioni: mille mq, ogni aula avrà accesso al giardino

La giunta ha approvato il progetto esecutivo per un nido e una materna accanto alle medie nella frazione più popolosa del comune di Ravenna dove vive il 5 percento della popolazione comunale nella fascia under 14

Scuola Lido Adriano
La nuova scuola media di Lido Adriano poco prima dell’inaugurazione, nel 2019

Il progetto esecutivo da tre milioni di euro per un nuovo polo per l’infanzia a Lido Adriano (0-6 anni, nido e materna con due sezioni ognuna) è stato approvato dalla giunta comunale di Ravenna. Ora si procederà alla gara per l’affidamento della realizzazione dei lavori. I nuovi spazi occuperanno mille metri quadrati, in contiguità con la scuola media Dante Alighieri di via Tono Zanzanaro di recente inaugurata.

La nuova struttura, che si svilupperà su un piano, verrà costruita in continuità con l’edificio della scuola media già realizzato, ma con ingressi separati e indipendenti; insieme i due edifici occuperanno una superficie complessiva di 12mila mq.

Il nido d’infanzia sarà formato da una sezione lattanti con servizi igienici e sala sonno, una sezione semidivezzi e divezzi con servizi igienici e sala sonno, un salone per le attività comuni, un ufficio per gli insegnanti con i relativi servizi, servizi per il personale Ata e un deposito. Per la scuola dell’infanzia sono previste due sezioni con relativi servizi igienici, un salone per le attività comuni, un atelier, un ufficio per gli insegnanti con relativi servizi, i servizi per il personale Ata e un deposito. I servizi comuni riguarderanno la cucina con la relativa dispensa, i servizi per il personale della cucina; la lavanderia e i locali tecnici.

Le aule saranno costruite ad est per una maggiore esposizione al sole. Ogni aula avrà un accesso diretto all’esterno attraverso una zona protetta che farà da filtro e creerà una relazione diretta tra l’aula e il giardino, favorendo le attività all’aperto. È prevista la possibilità di ulteriore ampliamento del nuovo edificio.

Nelle immediate vicinanze del nuovo polo scolastico si trova un parco pubblico in via di completamento così come stanno per concludersi i lavori di riqualificazione di viale Virgilio.

Lido Adriano è la frazione più popolosa del comune. Su 6.026 residenti, 896 sono in età scolare, fra gli 0 e i 14 anni, e rappresentano quasi il 5 percento dei bambini e dei ragazzi appartenenti alla stessa fascia di età in tutto il territorio comunale, quasi il 10 se si esclude il capoluogo e si considerano solo le frazioni. «Vogliamo accompagnare e incoraggiare lo sviluppo e il fermento manifestato dalla località – spiega il sindaco Michele de Pascale –, creando relazioni, luoghi di aggregazione e socialità e servizi funzionali alla migliore vivibilità di tutte le famiglie, in un paese dove vivono anche 1846 persone di origine straniera e sono rappresentate ben 60 etnie. Per me, anche se purtroppo per lo Stato italiano non è ancora così, tutti i bambini appartenenti ad esse sono nostri concittadini e pensando a tutte le famiglie e a tutti i bambini di Lido Adriano, indipendentemente dalle loro origini, abbiamo progettato e realizzato questi servizi».

Lido Adriano non aveva la scuola media e i posti disponibili alla materna non bastavano a soddisfare tutte le domande di iscrizione. Inoltre il servizio pediatrico era insufficiente. «In cinque anni – dice ancora il primo cittadino – abbiamo fatto la nuova scuola media, inaugurato la nuova casa della salute con servizi pediatrici di eccellenza e ora completiamo il nostro impegno con un anno di anticipo rispetto ai tempi che ci eravamo dati, ampliando la scuola materna in maniera tale che possa accogliere tutti i bambini e realizzando anche un asilo nido. Per un sindaco avere l’onore di vivere momenti come questi vale tutto l’impegno e la dedizione che l’amministrazione di una comunità richiedono».

Studi Cna: la ripresa prevista nel 2021 non basterà per recuperare il calo del 2020

Export: si attendono segni positivi per regione e Paese ma ancora negativi per la provincia

Man Wearing Blue Hard Hat Using Hammer 544966In provincia di Ravenna il 2020 si chiuderà con una caduta del valore aggiunto, cioè della ricchezza prodotta, del 7,7 percento e la discesa provinciale appare leggermente inferiore rispetto a quella regionale (-8,7) e nazionale (-8,6). L’attesa per il 2021 prevede una ripresa per l’economia ravennate che sarà però solo parziale (+5,4%), contenuta a causa della persistente diffusione della pandemia nella prima parte dell’anno, non sufficiente a recuperare le perdite subite. È una sintesi dei dati usciti dal Rapporto congiunturale ed economico della provincia di Ravenna curato dalla Cna (qui si può scaricare il report completo).

L’evoluzione resterà soggetta a notevoli incertezze sino a che la campagna vaccinale non verrà realizzata secondo le pianificazioni del Governo, ma senza ulteriori intoppi, ostacoli o ritardi e per il 2022 si ipotizza segno più ma con una spinta meno vigorosa (+4,9%).

La tendenza provinciale complessiva per il 2021 sarebbe caratterizzata da una ripartenza del reddito disponibile (+4,9%) e dei consumi delle famiglie (+4,2% nel 2021, dopo un crollo superiore a quello del valore aggiunto nel 2020) ma senza il supporto del rilancio dell’interscambio commerciale (-4,2% la stima delle esportazioni per il 2021).

In questa ottica, dopo la discesa nel 2020 a 26.400 euro (era 29.000 euro nel 2019), il valore aggiunto per abitante dovrebbe arrivare nel 2021 a 28.000 euro; sulla base di queste stime, la ricchezza prodotta dal complesso dell’economia ravennate avrà un parziale recupero, passando dai 10,3 miliardi di euro del 2020 ai 10,9 del 2021, ancora lontani dal valore del 2019 (11,3 miliardi di euro).

Per quanto riguarda il contributo dei settori economici provinciali, nel 2020 è stato il manifatturiero ad accusare il colpo più duro, ma anche nei servizi la recessione è risultata pesante, mentre la flessione dell’attività è stata molto più contenuta nelle costruzioni.

In riferimento alle esportazioni, nel 2020 la caduta del commercio mondiale (-6,9%), accentuata dallo sfasamento temporale della diffusione globale dalla pandemia, ha avuto gravi riflessi sull’export provinciale (circa -13%, rispetto al 2019) e l’analisi territoriale del commercio con l’estero mostra performance negative per la maggior parte delle province italiane.

Secondo il quadro previsionale, le vendite all’estero sosterranno la ripresa nel 2021 in Regione e nel resto del Paese (+12,7% in Emilia-Romagna e +12% mediamente in Italia), ma non nella provincia di Ravenna per le quali ci si attente un altro segno meno (-4,2%), frenate dalla contenuta crescita dei mercati europei che costituiscono lo sbocco principale per le imprese ravennati. Ovviamente, molto dipenderà da come evolverà l’emergenza sanitaria.

Sono 1.634 le imprese nate nella provincia di Ravenna nel 2020, 301 in meno rispetto all’anno precedente. A fronte di queste, però, 2.006 hanno chiuso i battenti nello stesso periodo, 180 in meno rispetto al 2019. Il risultato di queste due dinamiche ha consegnato, a fine anno, un saldo tra entrate e uscite negativo per 372 imprese e, dunque, a fine dicembre 2020 lo stock complessivo delle imprese ravennati ammontava a 38.298 unità. Normalmente le cancellazioni di attività dal Registro delle imprese si concentrano nei primi tre mesi dell’anno ed è in questo periodo che si attendono le maggiori ripercussioni della crisi dovuta alla pandemia. Rispetto all’intero tessuto produttivo provinciale, l’incidenza delle imprese artigiane passa dal 26,73% del 31/12/2019 al 26,66% del 31/12/2020, un dato pressoché invariato.

I dati relativi all’occupazione rilevati nel corso del 2020 evidenziano un decremento della forza lavoro del 5,92%. Si registra pertanto un’inversione del trend consolidatosi da fine 2017, quando, per la prima volta dal 2008, si era raggiunto un risultato superiore a quello registrato pre-crisi. A fine 2020, rispetto a fine 2008, si constata un aumento occupazionale pari al 3,87%. Questi dati si riferiscono a un campione rappresentativo di imprese artigiane e piccole imprese. Per quanto riguarda i principali comuni e le principali aree territoriali della provincia, si evidenzia ovunque un marcato decremento occupazionale: Ravenna -3,98%, Cervia -24,52%, Russi -2,67%, Lugo -9,69%, Bassa Romagna -4,05%, Faenza -7,15% e Romagna Faentina -5,35%.

A Ravenna una nuova porta per la basilica di San Francesco, firmata Mimmo Paladino

Un progetto finanziato da Confindustria e Fondazione Cassa, che potrebbe essere pronto già entro l’anno

MIMMO PALADINO
Mimmo Paladino durante la presentazione della sua opera a Ravenna

Una nuova porta per la chiesa di San Francesco, con pannelli in terracotta modellata con le argille provenienti dalle terre di Firenze e Ravenna, e innesti di mosaico e bronzo: è il contributo di Confindustria Romagna, tramite la delegazione di Ravenna su proposta del consigliere Giuseppe Rossi, e di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per le celebrazioni del VII centenario dalla morte del Sommo Poeta.

L’opera è affidata a Mimmo Paladino, artista di caratura internazionale, e verrà realizzata sulla base di intese condivise con Monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, per essere poi donata alla diocesi dalla committenza.

Su mandato dell’arcidiocesi, i lavori saranno seguiti dallo studio ravennate Nuovostudio, architettura e territorio, sviluppando un’idea iniziale di Gianluca Bonini.

La struttura portante sarà in acciaio con finiture in bronzo, mentre la produzione delle parti decorative avverrà nelle fornaci faentine di Ceramica Gatti 1928 di Davide Servadei.

L’investimento totale ammonta a 220 mila euro, di cui 150 mila in capo a Confindustria Romagna e 70 mila a Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. 

La porta potrebbe essere terminata già entro il 2021 e comunque non oltre il termine delle celebrazioni dantesche, fissato a settembre 2022.

Dalla giovane scrittrice al preside, spazio alle idee «per il benessere comune»

Per la prima volta a Ravenna i Ted talks, con nove speaker impegnati in brevi interventi all’insegna della contaminazione tra saperi

Arianna Babbi
La scrittrice Arianna Babbi, tra gli speaker dell’evento

Da qualche anno ormai i Ted talks sono diventati parte di un culto diffusissimo, che si riverbera in migliaia di eventi collaterali organizzati in ogni parte del mondo. Una pedana rossa, uno speaker (spesso di alta levatura), un telecomando per azionare le slide e un pubblico attento che si gode un concentrato di saggezza e ispirazione in poco più di 10 minuti.

Finalmente, con un certo ritardo, anche a Ravenna si terrà un Ted-x talk, organizzato dall’associazione Godot, nata appositamente lo scorso novembre.

Intitolato “Contaminazioni per un benessere comune e sostenibile”, ospiterà nove speaker, tra cui Massimo Manzoli e Gianluca Dradi (vedi elenco in fondo all’intervista), a Palazzo Rasponi dalle Teste. Ne ho parlato con Luca Garavini, dirigente d’azienda e presidente di Godot, nonché licenziatario di Ted-x.

L’evento sarà fruibile online, in live streaming gratuito, venerdì 18 giugno, dalle 18. La pagina di riferimento è quella Facebook dell’evento, “TEDxRavenna”, oltre al canale Youtube. In un secondo momento i singoli interventi saranno caricati online sul sito ufficiale (info: tedxravenna.com).

Per chi ancora non lo conoscesse, che cos’è Ted?
«Un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di “ideas worth spreading”, ovvero idee che meritano di essere divulgate. Lo fa per lo più in forma di discorsi brevi, tenuti da persone rilevanti nei più diversi campi del sapere e del fare. In questo spazio non si fa né propaganda, né pseudoscienza: si tratta di stimolare idee e ispirare chi ascolta, attraverso la divulgazione di diversi temi, scientifici, tecnologici, umanistici. Ted-x è uno spin-off: viene rilasciata una licenza a gruppi autonomi affinché possano organizzare eventi in forma “similTed” a livello locale e indipendente, a condizione che abbiano un progetto credibile e che rispettino le linee guida di Ted».

Cosa fai nella vita, e qual è la ragione sociale di Godot?
«Sono un dirigente d’azienda e lavoro nel campo dell’ingegneria civile. Godot serve da contenitore amministrativo per organizzare Ted-x: senza l’associazione non avremmo potuto realizzare questo evento».

Questa prima edizione è dedicata al “benessere comune e sostenibile”. Perché questo tema?
«Lo abbiamo scelto in pieno lockdown, nel 2020. Mentre eravamo chiusi in casa ci sentivamo al telefono – siamo tutti amici – e ci chiedevamo spesso che cosa potevamo fare per la nostra città, come darle supporto in un momento critico. Non essendo medici né infermieri, e provenendo da campi diversissimi (dall’editoria all’università, dalla scuola all’imprenditoria), abbiamo pensato di fare qualcosa che potesse essere benefico per la città, attraverso le nostre competenze. Da qui l’idea del “benessere comune” e della contaminazione fra saperi: volevamo organizzare un evento che potesse dare chiavi di interpretazione diverse del mondo in cui viviamo e guardarlo con uno spirito più costruttivo».

Come avete scelto gli ospiti?
«In primis volevamo far parlare persone del territorio o che avessero un legame importante con Ravenna. E poi volevamo ospiti poco conosciuti, “outsider” come noi. Non siamo andati alla ricerca del nome – lo dico senza criticismi. Cercavamo originalità, per dare voce a chi normalmente non ce l’ha».

Come avete finanziato l’evento?
«I partner sono tanti, sia privati che pubblici: uno dei partner principali è LabèLab. Poi c’è Confindustria Romagna e il Comune di Ravenna. E molte aziende del territorio, tra cui OCM Clima, Tozzi Green, Neo Visual Project, Webra, che hanno reso possibile tecnicamente questa prima edizione».

Ted è una realtà pluridecennale, e in Italia sono anni che vengono organizzati Ted-x nei luoghi più disparati. Il ritardo di Ravenna è notevole. Come te lo spieghi?
«È vero, Ravenna era l’unico capoluogo di provincia rimasto in Emilia-Romagna senza Ted-x. Non so come spiegarmi questo ritardo, non ho molti elementi per poterlo fare… Ravenna è una città già molto attiva su molti fronti culturali. Probabilmente nessuno ha pensato che potesse essere necessario organizzare un Ted-x… Posso dirti però che quando abbiamo chiesto la licenza a Ted e ha cominciato a girare la voce, diverse persone ci hanno scritto che avrebbero voluto organizzarlo loro! Forse abbiamo risvegliato degli animi un po’ assopiti, chissà…».

Ci possiamo aspettare altri Ted-x in futuro?
«Questo sarà il primo, ma ne verranno altri. Il nostro sforzo non si esaurirà qui. Speriamo di avere seguito e di raccogliere nuovi partner. Credo che Ravenna abbia molte cose da dire».

I NOVE SPEAKER DELL’EVENTO I nove speaker di Ted-x a Ravenna saranno la scrittrice Arianna Babbi, il bike ambassador Mirko Caravita, il medico e volontario Andrea Collini, il dirigente scolastico Gianluca Dradi, il consigliere comunale Massimo Manzoli, attivista antimafia, l’architetto del paesaggio Vittoria Mencarini, l’imprenditrice Marianna Panebarco e i due innovatori Lorenzo Pradella e Anna Tampieri. Moderatrice sarà Anna Giulia Medri, avvocato che attualmente lavora a New York per il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.

Arrestato per maltrattamenti ai genitori, 27enne tenta il suicidio in carcere

Il giovane, incensurato, salvato dagli uomini della polizia penitenziaria

Carcere Casa Circondariale Ravenna
Il carcere di Ravenna

Un ragazzo di 27 anni di Massa Lombarda ha tentato il suicidio nel primo giorno di carcere della sua vita.

È successo mercoledì, dopo l’arresto dei carabinieri, chiamati dai genitori del giovane, da tempo vittime di maltrattamenti e tentativi di estorsione da parte del figlio.

Secondo quanto riporta il Carlino Ravenna oggi (18 giugno) in edicola, il giovane (finora incensurato), disoccupato, avrebbe grossi problemi psicologici, dovuti anche all’abuso di stupefacenti.

A salvare il ragazzo – come racconta anche il Corriere Romagna – gli uomini della polizia penitenziaria. Ora non sarebbe più in pericolo di vita.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi