Dalla giovane scrittrice al preside, spazio alle idee «per il benessere comune»

Per la prima volta a Ravenna i Ted talks, con nove speaker impegnati in brevi interventi all’insegna della contaminazione tra saperi

Arianna Babbi

La scrittrice Arianna Babbi, tra gli speaker dell’evento

Da qualche anno ormai i Ted talks sono diventati parte di un culto diffusissimo, che si riverbera in migliaia di eventi collaterali organizzati in ogni parte del mondo. Una pedana rossa, uno speaker (spesso di alta levatura), un telecomando per azionare le slide e un pubblico attento che si gode un concentrato di saggezza e ispirazione in poco più di 10 minuti.

Finalmente, con un certo ritardo, anche a Ravenna si terrà un Ted-x talk, organizzato dall’associazione Godot, nata appositamente lo scorso novembre.

Intitolato “Contaminazioni per un benessere comune e sostenibile”, ospiterà nove speaker, tra cui Massimo Manzoli e Gianluca Dradi (vedi elenco in fondo all’intervista), a Palazzo Rasponi dalle Teste. Ne ho parlato con Luca Garavini, dirigente d’azienda e presidente di Godot, nonché licenziatario di Ted-x.

L’evento sarà fruibile online, in live streaming gratuito, venerdì 18 giugno, dalle 18. La pagina di riferimento è quella Facebook dell’evento, “TEDxRavenna”, oltre al canale Youtube. In un secondo momento i singoli interventi saranno caricati online sul sito ufficiale (info: tedxravenna.com).

Per chi ancora non lo conoscesse, che cos’è Ted?
«Un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di “ideas worth spreading”, ovvero idee che meritano di essere divulgate. Lo fa per lo più in forma di discorsi brevi, tenuti da persone rilevanti nei più diversi campi del sapere e del fare. In questo spazio non si fa né propaganda, né pseudoscienza: si tratta di stimolare idee e ispirare chi ascolta, attraverso la divulgazione di diversi temi, scientifici, tecnologici, umanistici. Ted-x è uno spin-off: viene rilasciata una licenza a gruppi autonomi affinché possano organizzare eventi in forma “similTed” a livello locale e indipendente, a condizione che abbiano un progetto credibile e che rispettino le linee guida di Ted».

Cosa fai nella vita, e qual è la ragione sociale di Godot?
«Sono un dirigente d’azienda e lavoro nel campo dell’ingegneria civile. Godot serve da contenitore amministrativo per organizzare Ted-x: senza l’associazione non avremmo potuto realizzare questo evento».

Questa prima edizione è dedicata al “benessere comune e sostenibile”. Perché questo tema?
«Lo abbiamo scelto in pieno lockdown, nel 2020. Mentre eravamo chiusi in casa ci sentivamo al telefono – siamo tutti amici – e ci chiedevamo spesso che cosa potevamo fare per la nostra città, come darle supporto in un momento critico. Non essendo medici né infermieri, e provenendo da campi diversissimi (dall’editoria all’università, dalla scuola all’imprenditoria), abbiamo pensato di fare qualcosa che potesse essere benefico per la città, attraverso le nostre competenze. Da qui l’idea del “benessere comune” e della contaminazione fra saperi: volevamo organizzare un evento che potesse dare chiavi di interpretazione diverse del mondo in cui viviamo e guardarlo con uno spirito più costruttivo».

Come avete scelto gli ospiti?
«In primis volevamo far parlare persone del territorio o che avessero un legame importante con Ravenna. E poi volevamo ospiti poco conosciuti, “outsider” come noi. Non siamo andati alla ricerca del nome – lo dico senza criticismi. Cercavamo originalità, per dare voce a chi normalmente non ce l’ha».

Come avete finanziato l’evento?
«I partner sono tanti, sia privati che pubblici: uno dei partner principali è LabèLab. Poi c’è Confindustria Romagna e il Comune di Ravenna. E molte aziende del territorio, tra cui OCM Clima, Tozzi Green, Neo Visual Project, Webra, che hanno reso possibile tecnicamente questa prima edizione».

Ted è una realtà pluridecennale, e in Italia sono anni che vengono organizzati Ted-x nei luoghi più disparati. Il ritardo di Ravenna è notevole. Come te lo spieghi?
«È vero, Ravenna era l’unico capoluogo di provincia rimasto in Emilia-Romagna senza Ted-x. Non so come spiegarmi questo ritardo, non ho molti elementi per poterlo fare… Ravenna è una città già molto attiva su molti fronti culturali. Probabilmente nessuno ha pensato che potesse essere necessario organizzare un Ted-x… Posso dirti però che quando abbiamo chiesto la licenza a Ted e ha cominciato a girare la voce, diverse persone ci hanno scritto che avrebbero voluto organizzarlo loro! Forse abbiamo risvegliato degli animi un po’ assopiti, chissà…».

Ci possiamo aspettare altri Ted-x in futuro?
«Questo sarà il primo, ma ne verranno altri. Il nostro sforzo non si esaurirà qui. Speriamo di avere seguito e di raccogliere nuovi partner. Credo che Ravenna abbia molte cose da dire».

I NOVE SPEAKER DELL’EVENTO I nove speaker di Ted-x a Ravenna saranno la scrittrice Arianna Babbi, il bike ambassador Mirko Caravita, il medico e volontario Andrea Collini, il dirigente scolastico Gianluca Dradi, il consigliere comunale Massimo Manzoli, attivista antimafia, l’architetto del paesaggio Vittoria Mencarini, l’imprenditrice Marianna Panebarco e i due innovatori Lorenzo Pradella e Anna Tampieri. Moderatrice sarà Anna Giulia Medri, avvocato che attualmente lavora a New York per il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.

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