giovedì
21 Agosto 2025

Da Ravenna a Firenze in bici elettrica: ideati due itinerari da 400 e 275 km

L’iniziativa di Bikes Plus e Ravenna Incoming, con servizi di noleggio e trasporto bagagli

Dante Bici AssistitaNuove proposte turistiche per valorizzare il territorio ravennate durante l’anno del settecentesimo anniversario dantesco.

Bikes Plus, con il suo brand Pedaliamo in Italia, e Ravenna Incoming Dmc hanno infatti dato vita ad una collaborazione finalizzata allo sviluppo del cicloturismo, grazie alla quale stanno nascendo nuovi progetti e servizi relativi al territorio ravennate ed a temi specifici.

Per arricchire l’offerta turistica legata al settecentenario dantesco, è stato così ideato DANTeBike (un gioco di parole fra Dante ed e-Bike, per specificare che si tratta di biciclette assistite), un sistema di itinerari e servizi per il cicloturismo, che si sviluppa su due direttrici principali collegando Firenze e Ravenna lungo l’Appennino Tosco-Romagnolo, alla scoperta dei luoghi visitati da Dante Alighieri o narrati nelle sue opere.

Il progetto prevede un itinerario ad anello da 400 km complessivi, pensato principalmente per eTrek bike, che si svolge su ciclabili e strade a bassa percorrenza tra le vallate, borghi tipici e luoghi di relax. Un secondo itinerario lineare da 275 km è invece pensato per la eMountain bike e corre tra crinali e sentieri alla ricerca di testimonianze storiche immersi nella natura.

Ci si rivolge a cicloturisti self-guided o in piccoli gruppi con accompagnatori specializzati che, più che alla prestazione sportiva, puntano ad un perfetto connubio tra aspetti culturali, naturalistici e benessere.

Ciò anche grazie ai servizi messi a disposizione, fra i quali il trasporto dei bagagli da una tappa all’altra, la prenotazione delle strutture ricettive, l’app con tracce GPX e road book, il noleggio di bici e attrezzature, l’assicurazione di viaggio, visite guidate e sconti presso i principali musei e luoghi danteschi.

Il progetto verrà commercializzato con un sistema multicanale, che prevede l’acquisto a catalogo e online, anche attraverso le piattaforme messe a disposizione dal sistema turistico dell’Emilia-Romagna, i principali marketplaces internazionali, nonchè gli operatori di incoming e del turismo attivo.

Accademia Bizantina apre alla Rocca il programma sinfonico del Ravenna Festival

In programma sinfonie di Mendelssohn e Schumann. Dalle 21.30, anche in streaming

AttachmentAccademia Bizantina torna sulla scena di Ravenna Festival sabato 5 giugno, alle 21.30, diretta da Ottavio Dantone nella Sinfonia n. 4 “Italiana” di Felix Mendelssohn Bartholdy e nella Sinfonia n. 3 “Renana” di Robert Schumann.

Primo degli appuntamenti sotto le stelle della Rocca Brancaleone, il concerto segna anche l’apertura del programma sinfonico della XXXII edizione.

Gemma del territorio il cui prestigio internazionale è legato a doppio filo al repertorio barocco, Accademia Bizantina ha scelto infatti la propria città d’origine per un’inedita immersione nel sinfonismo romantico; immersione che trova ragioni e fascino nella consapevolezza che le pagine scelte sono testimoni di quanto profondamente i loro autori furono colpiti dalle potenzialità del contrappunto bachiano. L’impresa si compie, però, con meticolosa attenzione agli strumenti d’epoca e alla storicità della performance, secondo il raffinatissimo e colto approccio a cui la Bizantina e il suo direttore hanno abituato il pubblico.

«Ci piace pensare che autori come Mendelssohn e Schumann si possano oggi considerare, a quasi due secoli di distanza, assimilabili alla cosiddetta musica antica – suggerisce Ottavio Dantone – tenendo conto per altro che entrambi furono fortemente influenzati da Bach. Siamo consapevoli di poter leggere questa musica mettendo in rilievo particolari che un’ottica esecutiva posteriore alla creazione artistica potrebbe tralasciare o fraintendere. Si può aggiungere che una lettura proveniente da una prassi esecutiva anteriore può dare importanza a tutto ciò che non è scritto ma celato da codici esecutivi del passato che continuano a vivere nelle trame della scrittura».

Dal secolo scorso la nostra memoria uditiva si è consolidata sulla base della tradizione esecutiva di grandi orchestre, con strumenti standardizzati nelle caratteristiche tecniche e nel timbro. A questa abitudine Accademia Bizantina si è sempre sottratta, coltivando il proprio percorso per coniugare ricerca filologica e studio della prassi estetica interpretativa ed esecutiva. A Ottavio Dantone, che ne è direttore musicale e artistico da oltre vent’anni, spetta il ruolo di garante della qualità dell’ensemble e il compito di valorizzare al meglio l’entusiasmo e la complicità di ogni singolo strumentista – a partire dal primo violino Alessandro Tampieri – nel nome del “fare musica come un grande quartetto”, la missione della Bizantina fin dal 1983, anno in cui è stata fondata a Ravenna.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Biglietti: primo settore 45 Euro, secondo settore 25 Euro, under 18 5 Euro

L’appuntamento è in diretta streaming su ravennafestival.live

Cinema all’aperto, dal 12 giugno torna l’arena al parco delle Cappuccine

Previste più di 80 serate. Acquistate dal Comune oltre 300 nuove poltroncine

Platea 6 arena bagnacavalloAnche quest’anno ci saranno proiezioni estive per l’intera stagione al parco delle Cappuccine di Bagnacavallo. La trentasettesima edizione di Bagnacavallo al Cinema, sedicesima gestita dal Cinecircolo FuoriQuadro per il Comune, è infatti confermata e prenderà il via sabato 12 giugno.

Sono previste più di 80 serate di cinema, con possibili recuperi a settembre.

Per migliorare la programmazione e la selezione dei film, il Cinecircolo FuoriQuadro ha deciso di dividere il programma in due parti: la prima dal 12 giugno al 19 luglio, la seconda dal 20 luglio a data da destinarsi. Grazie a questo sarà possibile recuperare le proiezioni annullate a causa del maltempo.

L’arena si presenterà inoltre notevolmente rinnovata: il Comune ha infatti acquistato oltre 300 poltroncine con braccioli che andranno a comporre la platea dell’arena.

Anche in questa edizione, così come accaduto lo scorso anno, ci saranno meno posti a disposizione a causa del necessario distanziamento interpersonale in ottemperanza ai regolamenti anti Covid-19. La capienza della platea sarà ridotta in base ai nuclei familiari presenti da un minimo di 110 a un massimo di 140 persone.

Sarà vivamente consigliata la prenotazione, possibile unicamente al telefono o via WhatsApp.

Proiezioni alle 21.30; apertura biglietteria alle 20.45.

L’arena delle Cappuccine si trova in via Berti 6.

Prezzi: intero 6 euro; ridotto 5 euro; abbonamento: 10 spettacoli 40 euro.

Per informazioni e prenotazioni: 351 8443876 (dalle 16 alle 19); cinemabagnacavallo@gmail.com; www.arenabagnacavallo.it

Parte anche a Milano Marittima il bus navetta gratuito per il mare

Fino al 19 settembre, dal parcheggio del centro congressi

Attachment (2)Parte questo fine settimana il servizio bus navetta che collega il parcheggio situato presso il Centro Congressi di Via Jelenia Gora con Viale 2 giugno sino alla Rotonda Corelli.

Le corse sono gratuite, in modo da stimolare gli automobilisti a preferire il mezzo di trasporto pubblico rispetto all’autovettura privata.

Il percorso prevede le seguenti fermate sia all’andata che al ritorno: Parcheggio Centro Congressi – Via Jelenia Gora – I Traversa Pineta – Viale 2 giugno – Rotonda Cadorna – Viale 2 giugno – Rotonda Corelli.

Il servizio è in funzione dal 4 giugno al 19 settembre nei fine settimana per un totale complessivo di 56 giorni secondo le seguenti modalità: tutti i venerdì dal 4 giugno al 30 luglio e dal 27 agosto al 17 settembre dalle ore 15 alle ore 24 per un totale di 9 ore di servizio giornaliero; tutti i sabati e domeniche dal 5 giugno al 1 agosto e dal 28 agosto al 19 settembre dalle 10 alle 24 per un totale di 14 ore di servizio giornaliero; tutti i giorni dal 6 agosto al 22 agosto dalle ore 10 alle 24 per un totale di 14 ore di servizio giornaliero.

La frequenza del passaggio è di  una corsa ogni 15 minuti nella fascia oraria dalle 10 alle 21.30; una corsa ogni 20 minuti nella fascia oraria dalle 21.30 alle 24.

Il servizio finanziato dal comune di Cervia ha un costo di 79.837,30 ed è svolto da Mete spa, attraverso le imprese a essa consorziate, ai sensi del contratto stipulato con Agenzia Mobilità Romagnola – A.M.R. s.r.l. consortile.

Covid, 10 nuovi positivi e nessun morto in provincia di Ravenna

 

Sono dieci (su 925 tamponi) i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 4 giugno). Si tratta di 1 maschio e 9 femmine; 3 asintomatici e 7 con sintomi; 9 in isolamento domiciliare e 1 ricovero. Sono state comunicate dall’Ausl 23 guarigioni in provincia.

E il bollettino non registra nuovi decessi nel Ravennate.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 4 GIUGNO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 384.514 casi di positività, 150 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.498 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,7%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.118 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 359.102.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 12.214 (-973 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 11.688 (-938), il 95,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano cinque nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 90 anni), 3 a Bologna (una donna di 87 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Imola, e altre due donne di 89 e 96 anni), 1 a Ferrara (un uomo di 59 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.198.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 78 (-10 rispetto a ieri), 448 quelli negli altri reparti Covid (-25).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 6 a Parma (-1), 9 a Reggio Emilia (invariato), 16 a Modena (-1), 26 a Bologna (-6), 3 a Imola (invariato), 4 a Ferrara (-1), 1 a Ravenna (invariato), 1 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 5 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.539 a Piacenza (+3 rispetto a ieri, tutti sintomatici), 28.189 a Parma (+5, di cui 4 sintomatici), 46.772 a Reggio Emilia (+12, di cui 11 sintomatici), 65.398 a Modena (+36, di cui 29 sintomatici), 82.037 a Bologna (+40, di cui 32 sintomatici), 12.588 casi a Imola (+3, di cui 1 sintomatico), 23.102 a Ferrara (+5, di cui 2 sintomatici), 30.358 a Ravenna (+10, di cui 7 sintomatici), 16.949 a Forlì (+15, di cui 11 sintomatici), 19.465 a Cesena (+10, di cui 7 sintomatici) e 36.117  a Rimini (+11, di cui 2 sintomatici)

Spunta un’altra lista civica per il sindaco De Pascale: si chiama Voci Protagoniste

 

IMG 2009Si presenta un’altra lista civica in vista delle elezioni amministrative di Ravenna.

E anche in questo caso si tratta di una lista a supporto della candidatura del sindaco uscente, Michele de Pascale, che quindi farà parte della coalizione di centrosinistra.

L’appuntamento per saperne di più è al Darsenale, in darsena di città, lunedì 7 giugno alle 18.30, quando alcuni candidati dialogheranno direttamente con il sindaco.

Il Moro di Venezia 2 è in laguna. Il comandante: «È un pezzo di storia della città»

Il secondo scafo dei cinque voluti da Raul Gardini per la Coppa America 1992 è ancora in laguna, ospitato gratuitamente all’Arsenale: compare anche in un video che celebra i 1600 anni di storia della Serenissima. L’equipaggio conta una decina di membri del team di 30 anni fa

Moro2In un video emozionale di soli 4 minuti, pubblicato il 25 marzo su Youtube dall’accoglienza turistica di Venezia per celebrare i 1.600 anni di storia della città, c’è spazio per almeno tre inquadrature del Moro di Venezia, la barca del ravennate Raul Gardini per l’America’s Cup 1992. Per la precisione, quello che si vede veleggiare in laguna è il secondo dei cinque scafi costruiti uno dopo l’altro con continui sviluppi per arrivare al definitivo che prese parte alla competizione (la situazione attuale di tutte le barche nei link in fondo all’articolo). Del resto Venezia è nel nome della barca, di Venezia era il circolo velico che formalmente era iscritto alla competizione e a Venezia venne varata la prima delle cinque barche.

Il Moro 2 che ora compare nel video invece venne varato il 7 agosto 1990 a Palma di Maiorca, dove l’equipaggio aveva fatto base per gli allenamenti, Nel 2014 divenne di proprietà di una coppia di umbri, appassionati del mito ma poco avvezzi alla vela vera. L’hanno venduto nel 2019 a Gianfranco Natali, imprenditore ancora di origini umbre che opera nel settore automotive. La città dei Dogi gli offre ospitalità gratuita nella cornice sontuosa dell’Arsenale considerandolo un patrimonio. La barca è ambassador al salone nautico fino al 6 giugno.

Il romano Duilio “Dudi” Coletti era a bordo trent’anni fa e oggi è il comandante. Che approccio ha impostato Natali?
«Si è presentato dicendo che l’armatore era e resta Gardini, e lui vuole solo mantenerla operativa. Sono state parole bellissime».

La barca è esattamente come era?
«Rispetto all’originale è stato cambiato l’albero perché si ruppe a San Diego negli allenamenti per il mondiale del 1991. Ora c’è un albero di 4-5 metri più alto. I vecchi proprietari avevano anche montato un po’ di arredi sotto coperta per usarla come yacht da crociera, ma non è il suo impiego».

Perché?
«È come se fosse una Formula Uno. È una barca progettata appositamente pensando alle condizioni che avrebbe trovato a San Diego: quando il vento arriva attorno a 12-14 nodi sei già al limite e devi stare attento per non rompere niente. Bisogna saperci fare. E poi in cabina non si sta in piedi: stiamo togliendo tutti gli arredi aggiunti perché sia una barca da regate».

A quali avete partecipato?
«Di solito le due-tre più storiche che si svolgono in ottobre, tra cui la Barcolana e Venice Hospitality. E ogni volta è la barca che attira più curiosi e appassionati per vederla da vicino o per farsi una foto».

Moro1Come è composto l’equipaggio?
«La conformazione classica da Coppa America sarebbe sedici più un ospite che a quel tempo era Gardini. Cerchiamo di rispettare quell’assetto: magari arriviamo a 18-20 in totale. Di solito siamo una decina di quelli che c’erano in California: abbiamo anche il gruppo “Moro Forever” su Whatspp e ci teniamo in contatto ancora con grande armonia. Poi completiamo la squadra con alcuni giovani appassionati: è bellissimo perché nessuno di loro era già nato a quei tempi ma hanno preso la passione dai genitori o da soli».

Dopo trent’anni siete ancora in contatto nel team. È una cosa comune?
«Non è così frequente. Abbiamo passato insieme alcuni anni per la preparazione e si era creato un affiatamento davvero bello. In questo credo abbia avuto un ruolo anche Raul con il suo grande carisma. Il merito va anche ai fratelli Enrico e Tommaso Chieffi che allora avevano scelto i partecipanti alle selezioni».

Quali sono i costi di gestione per tenere in vita il Moro?
«Non sono così proibitivi. È fatta in carbonio che non ha particolari costi di manutenzione, sarebbe diverso se fosse in legno. Certo, alcuni elementi ogni tanto vanno sostituiti e tocca farli fare a mano. Poi ci sono le vele che ogni due tre anni vanno cambiate».

Il Moro 3 è a Ravenna, esposto su un sostegno. Le piace vederlo così?
«Tenerlo a terra riduce gli interventi di manutenzione da fare ogni anno, si può capire il senso. Però così è visibile solo da sotto, si perde il fascino del pozzetto. Si potrebbe pensare di smontare il bulbo per abbassarla e renderla visibile. America 3, la barca avversaria nel 1992, è tenuta così da Bill Koch nel suo porto turistico».

Che fine hanno fatto le barche di Raul Gardini costruite per la Coppa America 1992?

Ecco la storia di ognuna:

Moro di Venezia 1

Moro di Venezia 3

Moro di Venezia 4

Moro di Venezia 5

Zona dantesca, restaurata la cancellata del Quadrarco di Braccioforte

 

BraccioforteLa zona del silenzio rappresenta per Ravenna il cuore delle celebrazioni del VII centenario che ha avuto l’avvio ufficiale proprio dall’inaugurazione del restauro della tomba di Dante. Il sito è interessato da un programma di riallestimento articolato che comprende diversi aspetti e che non si è mai interrotto. Così è stato completato un prezioso intervento di ripristino della cancellata del Quadrarco di Braccioforte, preziosa opera di Umberto Bellotto realizzata in occasione del VI centenario del 1921.

Il complesso lavoro conservativo, eseguito da Arte &Restauro, ha comportato una fase preliminare di studio dalla quale sono emersi risultati che daranno modo di condividere evidenze scientifiche. La cancellata era in stato di precaria conservazione per l’incidenza di fenomeni atmosferici e depositi biologici e richiedeva un’opera di stabilizzazione e pulitura, ma nell’occasione sono state realizzate riprese in microscopia ottica che consentono non solo una lettura approfondita, ma anche la programmazione della migliore strategia conservativa.

Successivamente è stato operato un intervento diviso in diverse fasi. Dopo una pulitura manuale e puntuale di ogni singolo elemento sono state applicate lavorazioni specifiche per stabilizzare le superfici e per consentire una stabilizzazione del risultato.

L’esperto dell’Iss: «Vaccinare bambini e ragazzi? Dipende dal monitoraggio…»

 

di Giacomo Farneti *

Giacomo Farneti
Giacomo Farneti

Mentre noi cerchiamo di insegnare ai nostri figli tutto della vita, i nostri figli ci insegnano cosa conta davvero nella vita”, così diceva lo scrittore americano William Saroyan.

Il principale dibattito attuale sul tema Covid-19 riguarda la vaccinazione per i bambini. Attualmente in Italia esiste un elenco di vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni. Secondo le attuali normative sanitarie, i bambini devono essere vaccinati per essere protetti contro le malattie infettive maggiormente pericolose; la somministrazione di un vaccino stimola il sistema immunitario a difendersi contro una determinata patologia, con l’obiettivo di produrre uno stato di immunità, temporanea o permanente. La vaccinazione di massa nei bambini ha debellato malattie come il Vaiolo (che nel XX secolo ha causato circa 500 milioni di decessi) e ridotto notevolmente l’incidenza di altre patologie infettive, come Poliomielite e Morbillo.

Prima di ottenere l’autorizzazione, un vaccino – come ogni farmaco – viene esaminato in sperimentazioni cliniche controllate che confrontano il nuovo vaccino con un placebo o un altro vaccino esistente per la medesima patologia; tali studi devono dimostrare la sua efficacia ed individuano gli effetti collaterali più comuni. Tuttavia, alcuni effetti collaterali risultano essere troppo rari da essere rilevati in un qualsiasi studio clinico e si manifestano solamente dopo la somministrazione a molte persone. Per questo motivo è stato creato un sistema di sorveglianza, attivo ed estremamente efficace, per monitorare la sicurezza dei vaccini utilizzati per il grande pubblico, nel quale vengono raccolte tutte le segnalazioni dei soggetti che ritengono di aver manifestato un effetto collaterale dopo una recente vaccinazione o dagli operatori sanitari che hanno individuato alcuni effetti collaterali dopo la somministrazione di un vaccino.

Per quanto riguarda la vaccinazione anti Covid-19 ai bambini e ragazzi, i dati dei recenti studi scientifici eseguiti su soggetti vaccinati riportano caratteristiche molto positive riguardo l’efficacia e la tollerabilità, anche se i relativi lavori scientifici dettagliati necessari per un’accurata valutazione non sono stati ancora pubblicati. Uno studio ha dimostrato che in un gruppo di 1.131 ragazzi (10-15 anni) non sono state riportate infezioni da Sars-Cov-2, mentre ne sono state riscontrate 20 nei 1.129 trattati con placebo. L’efficacia del vaccino è stata quindi del 100% e i ragazzi vaccinati hanno sviluppato un’alta quantità di anticorpi. Quanto alla tollerabilità, è stata giudicata valida, in quanto non sono stati riportati effetti collaterali diversi da quelli attesi quali febbre, dolore al braccio, malessere di breve durata.

La commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato l’estensione di indicazioni di utilizzo del vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer) per la fascia d’età 12-15 anni, accogliendo pienamente il parere espresso dall’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) che accoglie la dimostrazione di efficacia e sicurezza del vaccino.

A QUESTO LINK LE INFO UTILI PER LA PRENOTAZIONE DEL VACCINO PER GLI OVER 12

Sono in corso ulteriori studi che riguardano bambini di età compresa tra sei mesi e 12 anni, divisi per fasce d’età, ma i risultati saranno disponibili tra qualche mese e le autorizzazioni verranno concesse non prima che le autorità competenti abbiamo valutato i risultati dei trial conclusi.

Approvazione non significa obbligo ed il mondo scientifico internazionale appare scisso in due fazioni opposte: da un lato coloro che espongono tre principali benefici ovvero un ritorno rapido ad una vita sociale il più normale possibile, la protezione da una pericolosa sindrome causata dall’infezione (sindrome infiammatoria multi sistemica dei bambini, MIS-C) e infine maggior controllo della pandemia nella popolazione. Dall’altra parte, le principali motivazioni che supportano le tesi di coloro i quali si oppongono alla vaccinazione per i bambini e i ragazzi sono: un tasso di incidenza per Covid-19 minimo, la non efficacia al 100% degli attuali vaccini, l’assenza di riscontro di focolai significativi tra i bambini.

Il bilancio rischio-beneficio di qualsiasi campagna vaccinale dipende dallo sviluppo della malattia nella popolazione e dalla tipologia di risorse disponibili. I casi gravi riscontrati finora nei bambini under 12 sono stati globalmente di un numero compatibile con quello riportato per i casi di influenza e, dal momento che finora le risorse sanitarie sono state limitate anche nei paesi ad alto reddito e sviluppo, appare improbabile che la vaccinazione venga indicata come una priorità. I recenti dati preliminari suggeriscono che la Covid-19 in forme severe causata dalle varianti in circolazione rimane inferiore al 2% dei soggetti positivi e il tasso di mortalità è inferiore all’1% (fonte The Lancet Child – Adolescent Health) con un Rt inferiore al 10% (fonte Società Italiana di Infettivologia Pediatrica), anche se un attento e approfondito monitoraggio delle nuove varianti, attraverso la sequenza genetica, rimane fondamentale; ovviamente, se emergesse una variante che causasse sintomatologia severa nei bambini come la Mers in Medio Oriente nel decennio scorso), la vaccinazione diventerebbe una priorità.

Inoltre, la vaccinazione può risultare particolarmente importante per alcuni sottogruppi: alcune condizioni cliniche croniche, tra cui l’obesità e il diabete, predispongono i bambini a forme severe di Covid-19 e tra essi, coloro i quali sviluppano indici di infezioni levati (PCR, IL-6, BNP) hanno maggiore probabilità di avere conseguenze gravi come la MIS-C. Per questo motivo, ritengo utili gli studi per identificare se i marcatori prima dell’infezione possano prevedere il rischio di MIS-C, una priorità di ricerca al fine di individuare i soggetti vulnerabili a cui somministrare il vaccino.

Le evidenze scientifiche dimostrano che la vaccinazione di massa riduce la trasmissione di Sars-Cov-2 nella popolazione globale. Da un punto di vista obiettivo, i bambini in età scolare e gli adolescenti hanno generalmente un maggior numero di contatti sociali rispetto agli anziani, per questo motivo si ritiene utile vaccinare i bambini per ridurre la circolazione dell’agente patogeno e proteggere di seconda intenzione gli anziani dalla potenziale esposizione. Tuttavia, i bambini sembrano essere meno suscettibili sia all’infezione che alla trasmissione. Nelle ultime settimane stanno emergendo nuove varianti man mano che il virus si adatta grazie all’immunità generata dalle precedenti infezioni e dalla vaccinazione: risulta quindi essenziale continuare a monitorare i nuovi contagi e lo stadio dell’infezione in tutte le fasce d’età in modo che le strategie vaccinali possano essere adattate al bisogno; ad esempio, recenti studi dimostrano che gli adulti mantengano un’immunità sostanziale per almeno 8 mesi dopo la vaccinazione o l’infezione naturale ma se l’“invecchiamento” del sistema immunitario e il declino dell’immunità contro le nuove varianti portano ad una protezione più breve della malattia grave, l’aggiornamento dei vaccini per gli adulti e la somministrazione dei vaccini ai bambini per ridurre la trasmissione del virus potrebbe diventare significativa.

D’altro canto, a seconda della durata relativa all’immunità indotta e del tasso di cambiamento antigenico del virus, la vaccinazione ai bambini potrebbe aumentare la frequenza di sviluppo e diffusione delle grandi epidemie stagionali, portando ai conseguenti aumenti generali della morbilità e della mortalità. Inoltre, i vaccini ad Rna messaggero contro SarsCov-2 inducono risposte anticorpali maggiori rispetta all’infezione naturale, con la possibilità però di suscitare risposte specifiche di cellule anticorpali (linfociti T CD8) meno protettive contro le varianti future.

Se dunque l’infezione infantile (e la riesposizione negli adulti e negli anziani) continuerà ad essere statisticamente lieve, la vaccinazione ai bambini potrebbe risultare poco incisiva nel fermare la pandemia. I benefici marginali dovrebbero essere considerati in ogni singolo contesto specifico, predisponendo una distribuzione equa dei vaccini a livello globale ed eseguendo ulteriori ricerche per studiare la differenza tra immunità indotta dal vaccino ed immunità indotta dall’infezione.

Il monitoraggio dei casi gravi rimane fondamentale, sia nei bambini immunologicamente compromessi sia negli adulti, in modo da adattare le strategia di controllo man mano che il virus si adatta al nostro organismo, anche perché “questo è il nostro obbligo nei confronti dei bambini: dargli un raggio di sole e seguire il nostro cammino” (Maria Montessori).

* Ricercatore ravennate, membro della task force governativa su Covid-19, esegue studi e ricerche per l’Istituto superiore della sanità

Nuovo cemento al quartiere San Giuseppe: case e commerciale. Legambiente: «Basta»

L’associazione critica l’urbanizzazione del subcomparto agraria in prossimità di Scienze ambientali

Urban ModificataD«Le espansioni in previsione potranno divenire un elemento per ampliare le infrastrutture al di fuori del territorio urbanizzato portando inevitabilmente ad un’ulteriore espansione della città, in controtendenza agli obiettivi del consumo di suolo zero al 2050». È l’affermazione di Legambiente a proposito del subcomparto agraria che interesserà i terreni in prossimità dell’istituto agrario Perdisa e la facoltà di Scienze Ambientali a Ravenna. L’associazione green ha presentato le proprie osservazioni relativamente al primo stralcio del subcomparto agraria inserito nel Pua: 230 alloggi, 2 strutture commerciali e nuove strutture sportive, su 14 ha di territorio. Legambiente aveva già criticato le scelte urbanistiche del piano urbanistico attuativo (Pua) per il quartiere San Giuseppe, presentato su tre comparti differenti per complessivi 216 mila mq.

Legambiente si chiede se questi interventi saranno inseriti all’interno del nuovo Pug del Comune di Ravenna e se verranno conteggiati all’interno del limite di 3 percento di suolo massimo consumabile previsto dalla legge regionale 24/2017.

Rispetto al tema della viabilità conseguente, l’associazione torna sul progetto di bretella stradale comparso durante i primi annunci del Pua (non menzionata nel progetto del subcomparto agraria), che connetterebbe il quartiere direttamente con via Chiavica Romea senza passare da via Mattei: «Di fatto la realizzazione di tale infrastruttura avrebbe fortemente impattato nei confronti dei residenti delle case popolari di via Patuelli e del progetto “Frutteto Sociale” oggetto di un Patto di Collaborazione per la cura dei Beni Comuni e ci appelliamo affinchè la strada non compaia nei progetti degli altri comparti relativi al quartiere».

Legambiente è contraria alle nuove urbanizzazioni legate al residenziale ed al commerciale: «Riteniamo che una politica di pianificazione veramente lungimirante dovrebbe rivedere le priorità del territorio mosse intelligentemente alla mitigazione ed all’adattamento degli effetti dei cambiamenti climatici. Per limitare le urbanizzazioni immobiliari l’ipotesi potrebbe essere quella di progettare strategie finalizzate all’acquisizione di terreni per realizzare progetti di riforestazione urbana salvandoli da nuove urbanizzazioni, anche attraverso le risorse del PNRR ed il progetto della Regione Emilia-Romagna “Mettiamo Radici per il Futuro”».

Meno barriere e più verde: piazza e parco saranno riqualificate

Intervento nel centro della frazione cervese per rendere lo spazio un luogo di inclusione sociale

Pinarella RiqualificazioneLa piazza Premi Nobel e il parco Moneta lungo via Tritone, nel cuore di Pinarella, saranno riqualificati come previsto dal programma di legislatura del Comune di Cervia.

La zona presenta diverse criticità come barriere architettoniche, pavimentazione impermeabile, zone d’ombra ridotte e mancanza di sistemi per la raccolta e il riciclo delle acque meteoriche, pertanto è necessaria una riqualificazione, per una rigenerazione che accresca la qualità degli spazi pubblici e per dare una nuova immagine alla città.

Verrà riprogettato l’uso degli spazi di aggregazione con l’obiettivo di qualificare ed incrementare le dotazioni ecologico-ambientali, di realizzare nuove aree verdi di contrasto all’inquinamento urbano e di ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici.

L’intervento aumenterà la sinergia tra i due centri commerciali, promuoverà la piazza, facendola diventare luogo di inclusione sociale, migliorando la qualità ambientale riequilibrando le proporzioni dello spazio del piazzale.

Per il raggiungimento di questi obiettivi viene messo in campo un nuovo assetto in cui la vegetazione gioca un ruolo centrale. Si prevede la realizzazione di una copertura vegetale corrispondente a circa il 50% della superficie totale. La grande presenza di alberature garantirà un abbattimento del calore durante l’estate e un miglioramento del microclima, inoltre renderà l’ambiente vario e diverso in ogni stagione.

La copertura del suolo con tappezzanti e piccoli arbusti proteggerà il terreno da compattazione e impoverimento.

L’utilizzo di pavimentazione permeabile e la realizzazione di due “giardini della pioggia” al centro del piazzale garantiranno un recupero delle acque meteoriche.

La riqualificazione terrà conto anche della necessità di prevedere spazi idonei per usi temporanei per la realizzazione di sagre ed eventi.

In particolare nel parco Moneta verranno rimossi elementi in muratura come la presenza di barriere fisiche e visive, per favorire l’accessibilità dello spazio aree gioco attrezzate per i bambini.

Infine anche via Tritone vedrà un cambiamento con restringimento dell’asse stradale e un nuovo attraversamento in adiacenza del Piazzale, permettendo così un avvicinamento tra i due centri commerciali e la riduzione della velocità del traffico.

L’auditorium diventa teatro con Accademia Marescotti, Urban Fabrica e Circolo Attori

Inaugurazione il 5 giugno: una parte della palazzina comunale trova nuova vita

Ivano Marescotti
Ivano Marescotti

Una parte dei locali della palazzina comunale in piazzale Marinai d’Italia a Marina di Ravenna ospiterà tre realtà locali della recitazione: Teatro Accademia Marescotti (Tam), Circolo Attori e Scrittori e Urban Fabrica si sono aggiudicati l’avviso pubblico bandito dal Comune per svolgere attività formative.

L’auditorium è stato trasformato in una sala teatro e sarà il luogo dove gli allievi di Tam seguiranno le lezioni di recitazione. Ma sarà anche uno spazio destinato a ospitare altre iniziative di formazione attoriale ed eventi pubblici rivolti alla popolazione locale. Tra questi il saggio finale degli allievi TamM il 25 luglio alle 21.30. La nuova sede dispone inoltre di alcune salette dove si svolgeranno corsi e di un ufficio.

È pronto un primo calendario delle iniziative che prenderanno il via da subito, spaziando dal teatro al videomaking, dalla scrittura alla comunicazione: Lunedì corso di teatro bimbi under 12 dalle 18 /19.15; Choir School in varie fasce orarie dalle 16 alle 20 Scuola di canto in piccoli gruppi per bambini, ragazzi e studenti. Martedì corso di Teatro La Teoria del Nucleo con l’attore Cristiano Caldironi dalle 19.30 alle 21.30. Mercoledì  e venerdì le “mattine creative” nel mese di Luglio: Scrittura, creatività. storytelling, design thinking per tutte le età, dai 12 anni ai 100 dalle 9.30 alle 13. Giovedì corso di Scrittura Copywriting Storytelling dalle 19 alle 20. Entro giugno si svolgerà un Workshop con l’attore Francesco Acquaroli, protagonista della serie Netflix Suburra. Da Settembre partiranno i corsi di Videomaking e Fotografia con Roberto Morellini e di Videomapping e luci con Marco Valtancoli.

«Da sabato, a Marina di Ravenna – ha esordito Deda Fiorini, comunicatrice e scrittrice di Urban Fabrica – Tam, Circolo degli Attori e Urban fabrica occuperanno un luogo che diventerà di riferimento e di valore per offrire attività didattico formative che spaziano dal teatro classico al digitale, al podcast. Vogliamo  contribuire ad innalzare il livello culturale e quindi della qualità della vita delle persone di ogni età e creare fermenti, stimoli positivi. Abbiamo creato inoltre un teatro fruibile sia per la località che per ospitare eventi di alta formazione attoriale di richiamo nazionale».

«Il Tam si sta oramai collocando fra le principali scuole di recitazione a livello nazionale. Inoltre, ci stiamo attivando per perseguire un altro obiettivo – ha spiegato Cristiano Caldironi, direttore organizzativo di Tam e del Circolo degli Attori – quale la formazione sui mestieri legati al cinema e al teatro per produrre lavoro: dal videomaker al tecnico del suono, dalla sceneggiatura al videomapping”. Caldironi ha inoltre annunciato l’apertura imminente di una succursale del Circolo degli attori a Genova e una prossima a Milano.

L’attore Ivano Marescotti ha ringraziato il sindaco “perché questa nuova sede dopo tante difficoltà sta risvegliando un nuovo entusiasmo che ci guida sia nelle attività formative attoriali con Tam, che nelle iniziative che promuoveremo a favore del territorio e della popolazione come, le prove aperte e la prima dello spettacolo a ingresso gratuito “Destinatario sconosciuto” che vedrà protagonisti Caldironi e me. Ma pensiamo anche, ad esempio, a letture pubbliche dei classici, come Anna Karenina, per non parlare della perenne Divina Commedia. In particolare, rispetto a Tam, introdurremo anche la organizzazione di corsi intensivi di una o due settimane da promuovere a livello nazionale”.

Il taglio del nastro è in programma per sabato 5 giugno alle 12 alla presenza del sindaco Michele de Pascale, dell’assessora alla Cultura Elsa Signorino. Per informazioni sui corsi: ilcircolodegliattori@gmail.com.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi