lunedì
18 Agosto 2025

Covid, in regione negli ultimi 5 giorni nuovi contagi in calo del 37 percento

Sono “solo” 43 (su 1.273 tamponi) i casi giornalieri di positività al coronavirus registrati per la provincia di Ravenna nel bollettino di oggi, 13 aprile. Si tratta di 20 maschi e 23 femmine; 25 asintomatici e 18 con sintomi; 39 in isolamento domiciliare e 4 ricoverati.

La Regione ha comunicato altri 2 decessi “ravennati”: due uomini di 67 e 70 anni. Circa 195 le guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 13 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 352.908 casi di positività, 785 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.058 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3%.

Guardando al numero dei nuovi casi misurato ogni 5 giorni, si ricava come dagli 8.597 dell’1-5 aprile, si sia passati ai 5.413 del 6-10 aprile, 3.184 in meno (-37%).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.217 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 275.503.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.953 (-1.473 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.968 (-1.372), il 95,4% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 41 nuovi decessi: 1 in provincia di Parma (un uomo di 82 anni); 5 nella provincia di Reggio Emilia (due donne di 78 e 87 anni, e tre uomini di 55, 77 e 99 anni); 2 nella provincia di Modena (due uomini di 70 e 87 anni); 11 nella provincia di Bologna (due donne di 82 e 95 anni, e 9 uomini: uno di 63, residente a Imola, gli altri di 66, 71, 78, 82, 84, 86, 87 e 92 anni ); 3 nella provincia di Ferrara (tutti uomini di 59, 79 e 80 anni); 2 in provincia di Ravenna (due uomini di 67 e 70 anni); 5 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne, di 85, 87 e 90 anni; due uomini di 65 e 91 anni); 11 nel riminese (4 donne, di 76, 82, 87 e 94 anni, e 7 uomini: 77, 79, 80, 81, due di 82, 83 anni). Si segnala inoltre il decesso di una donna di 65 anni diagnosticata dall’Ausl di Parma ma residente a Milano. Nessun decesso, infine, nella provincia di Piacenza.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.452.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 331 (-1 rispetto a ieri), 2.654 quelli negli altri reparti Covid (-100).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 31 a Parma (+1), 33 a Reggio Emilia (-1), 63 a Modena (-1), 85 a Bologna (-1),16 a Imola (+1), 40 a Ferrara (+1), 13 a Ravenna (-2), 8 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+2) e 26 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.250 a Piacenza (+25 rispetto a ieri, di cui 12 sintomatici), 24.745 a Parma (+17, di cui 10 sintomatici), 42.369 a Reggio Emilia (+102, di cui 69 sintomatici), 60.318  a Modena (+150, di cui 57 sintomatici), 75.930 a Bologna (+201, di cui 148 sintomatici), 11.975 casi a Imola (+22, di cui 7 sintomatici), 21.655 a Ferrara (+48, di cui 16 sintomatici), 27.705 a Ravenna (+43, di cui 18 sintomatici), 14.886 a Forlì (+59, di cui 39 sintomatici), 17.652 a Cesena (+56, di cui 42 sintomatici) e 33.423 a Rimini (+62, di cui 36 sintomatici).

La Barbie crea un nuovo modello ispirato alla ginnasta ravennate Milena Baldassarri

La ventenne che parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo è stata scelta dal celebre brand come riferimento nella campagna che vuole aiutare le bambine a credere nei propri sogni

PHOTO 2021 04 13 13 18 13La ginnasta Milena Baldassarri, ventenne ravennate che parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo, è stata scelta dalla Barbie come riferimento per un nuovo modello della famosa bambola. La novità fa parte del progetto Dream Gap avviato dalla casa di giocattoli: un’iniziativa a livello globale che ha l’obiettivo di fornire alle bambine le risorse e il supporto di cui hanno bisogno per continuare a credere di poter essere tutto ciò che desiderano. Il marchio si propone di sostenere il girl empowerment per contrastare il fenomeno che vede le bambine perdere fiducia nelle proprie capacità a partire dall’età di cinque anni, anche sotto l’influenza di stereotipi culturali.

Baldassarri è ai vertici della ginnastica ritmica da diversi anni e vanta già diverse vittorie e podi in Mondiali, Europei ed eventi internazionali come quelli del 2019, quando ha conquistato la qualificazione olimpica. «È una sensazione bellissima sapere di essere una Role Model Barbie e poter essere di esempio per le bambine – sono le parole delle ventenne riportate dal sito di Vogue –. Ai più piccoli consiglio di mettere il vostro cento per cento, metteteci il cuore, i muscoli e la determinazione e vedrete che anche i vostri sogni potranno avverarsi».

Al Comune fino al 2057: «Ora le Saline di Cervia diventeranno la Camargue italiana»

Firmato l’accordo che prolunga la concessione. Nel progetto di valorizzazione il recupero degli immobili industriali

Saline Di CerviaLunedì 12 aprile è stato firmato a Cervia – da istituzioni locali, Regione e Agenzia del Demanio – l’atto di integrazione che prolunga la concessione dell’aera delle saline al Comune di Cervia fino al 2057. «Un risultato storico – commentano dal Comune -, che permetterà di attuare una progettualità, che mira alla riqualificazione dell’intera area, come prodotto turistico spendibile a livello nazionale e internazionale».

La salina ha rischiato la chiusura totale negli anni ‘90 ma nel corso del nuovo secolo è tornata a nuova vita attraverso lo sviluppo di un piano di valorizzazione dell’area che è andato in progressione fino alla realtà odierna che vede una rete di servizi che oltre al mantenimento e alla valorizzazione dell’area, offre un ventaglio di proposte ed esperienze turistiche.

Stazione sud del Parco del delta del Po, zona di ripopolamento animale, grazie al lavoro della società Parco della Salina di Cervia, l’area umida è diventata un polo naturalistico attrezzato di grande pregio, visitato ogni anno da migliaia di persone. E ora il suo sviluppo è destinato a crescere ulteriormente.

«Un luogo magico – ha commentato il sindaco Massimo Medri – che riflette la nostra identità e che vogliamo innalzare a territorio di eccellenza non solo in ambito naturalistico ma anche dal punto di vista storico, culturale, ricreativo, turistico, enogastronomico. La concessione a lungo termine ci permetterà di investire in interventi importanti e in progetti strategici di ampio respiro e prospettive. Ora grazie alla proroga, attesa da tempo da tutta la città, potremo fare un salto di qualità puntando a far diventare il comparto Saline la “Camargue italiana” grazie anche al recupero degli immobili caratteristici e alla loro rigenerazione in luoghi di accoglienza, di studio di memoria».

«La firma della concessione – ha commentato l’assessore al Turismo della Regione, il cervese Andrea Corsini – permetterà alle nostre Saline di vivere una nuova vita, di recuperare le strutture industriali storiche ormai ferme da anni e che rischiavano di essere irrecuperabili . Da oggi parte un nuovo capitolo per Cervia, un capitolo dove le Saline assumeranno un ruolo ancora più importante anche per il settore turistico e per aumentare l’attrattività del territorio, cosa molto importante nella fase di ripartenza posto pandemia».

Ore in pullman, karaoke e pasta in bianco: la vita da pallavoliste in trasferta

In un video di nove minuti la schiacciatrice Rebecca Piva della Conad Teodora racconta “il viaggio della speranza” Ravenna-Olbia passando da Roma e ritorno

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Il karaoke per ingannare il tempo che non passa mai in pullman, i piatti di pasta in bianco in aeroporto consolandosi perché almeno è una cena fuori dopo un anno di pandemia, la colazione con riso e bresaola: c’è tutto questo e non solo nella vita in trasferta di una squadra di pallavolo. La ventenne schiacciatrice Rebecca Piva ha raccontato con un video (lo trovate in fondo alla pagina) «il viaggio della speranza», come lo ha definito lei stessa, della Conad Teodora da Ravenna a Olbia passando per Roma e ritorno.

Nove minuti caricati su Youtube che riassumono le quaranta ore per andare a giocare il 21 marzo contro la Geovillage Hermaea (vittoria 3-1 per le ravennati). Il telefonino della ventenne parte il sabato mattina dal frigo nell’appartamento in città, condiviso con la capitana Ludovica Guidi, e poi entra nella camera d’albergo in Sardegna, nello spogliatoio, sull’aereo e in altri angoli del dietro le quinte per un “reportage” sincero e autoironico. «Ultimamente mi diverte un sacco registrare e montare video – ha scritto Piva sul suo profilo Instagram –. Il primo video non poteva che essere sulla trasferta peggiore dell’anno. In realtà tra un disagio e l’altro ci siamo divertite». Un ringraziamento speciale va al libero Giulia Rocchi: «Senza di lei il video non sarebbe stato lo stesso».

Cuoricini a nastro dalle altre giocatrici che hanno commentato con entusiasmo. L’ex compagna Costanza Manfredini pronostica per Piva un futuro da blogger a Piva e si dice pronta a cederle l’hashtag #olimpiateodoraontour.

Non è la prima volta che una delle giocatrici della Teodora svela una delle sue passioni fuori dal campo di gioco. Ad esempio Guidi si diverte ai fornelli e Kavalenka dietro la macchina fotografica.

Sotto quota cento i nuovi contagi giornalieri registrati in provincia di Ravenna

 

Sono 96 casi (su poco più di mille tamponi) i nuovi poistivi al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 12 aprile). Si tratta di 42 maschi e 54 femmine; 31 asintomatici e 65 con sintomi; 91 in isolamento domiciliare e 5 ricoverati.

La Regione ha comunicato 6 decessi “ravennati”: due pazienti di sesso maschile di 72 e 87 anni e quattro pazienti di sesso femminile di 82, 83, 85 e 87 anni.

Circa 250, invece, le guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 352.131 casi di positività, 1.151 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.899 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri – dell’8,9%, molto inferiore rispetto al 23% di lunedì scorso – è comunque poco indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi sono in numero inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, sempre nei festivi, in particolare quelli molecolari vengono disposti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.306 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 273.287.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 66.433 (-186 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 63.345, il 95,4% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 94 anni); 1 in provincia di Parma (una donna di 83 anni); 1 a Reggio Emilia (una donna di 82 anni); 4 in provincia Modena (due donne, di 78 e 84 anni, e due uomini, di 73 e 99 anni); 5 in provincia di Bologna (una donna di 85 anni e 4 uomini: uno di 69 anni, due di 83 e uno di 84 anni);  9 nel ferrarese (4 donne, rispettivamente di 69, 84, 88, 95 anni; 5 uomini, di 70, 75 – quest’ultimo deceduto a Bologna –, 76, 90, 91 anni);  6 nel ravennate (4 donne, rispettivamente di 82, 83, 85 e 87 anni, quest’ultima deceduta a Ferrara; due uomini, di 72 e 87 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 81 anni), 3 nel riminese (due donne, di 81 e 96 anni, e un uomo di 74 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.411.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 332 (+2 rispetto a ieri), 2.756 quelli negli altri reparti Covid (+46).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (-1), 34 a Reggio Emilia (+1), 64 a Modena (+3), 86 a Bologna (+1), 15 a Imola (-1), 39 a Ferrara (invariato), 15 a Ravenna (-2), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 27 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.225 a Piacenza (+36 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 24.729 a Parma (+125, di cui 71 sintomatici), 42.267 a Reggio Emilia (+103, di cui 57 sintomatici), 60.168 a Modena (+213, di cui 138 sintomatici), 75.736 a Bologna (+203, di cui 137 sintomatici), 11.953 casi a Imola (+24, di cui 14 sintomatici), 21.607 a Ferrara (+81, di cui 24 sintomatici), 27.662 a Ravenna (+96, di cui 65 sintomatici), 14.827 a Forlì (+82, di cui 67 sintomatici), 17.596 a Cesena (+60, di cui 47 sintomatici) e 33.361 a Rimini (+128, di cui 71 sintomatici).

Vaccini, in poche ore 7mila prenotazioni in provincia per chi ha tra 70 e 74 anni

In Emilia-Romagna si è messo in lista un terzo della popolazione nella fascia di età che da oggi, 12 aprile, poteva chiedere il siero. Il presidente Bonaccini: «Entro aprile potremmo iniziare con i 60enni»

4Sono quasi settemila i ravennati tra 70 e 74 anni di età, nati quindi dal 1947 al 1951 compresi, che hanno già prenotato la vaccinazione contro il Covid-19 a metà di oggi, 12 aprile, la prima giornata in cui si aprivano le prenotazioni per questa fascia di età. Il dato ravennate è il più alto in valore assoluto della Romagna: Forlì 2.292, Cesena 2.244 e Rimini 5.417. A livello regionale quasi un terzo del target complessivo (250mila persone) si è messo in lista.

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini – in occasione della visita del sottosegretario di Stato alla Salute, Andrea Costa, all’Hub vaccinale in Fiera a Bologna – ha annunciato che entro il mese di aprile, se i quantitativi di vaccino saranno confermati, si aprirà anche ai 60enni: «Ma rispettiamo rigorosamente la consegna del Governo, che giustamente ci ha chiesto di terminare il prima possibile le vaccinazioni di tutti gli ultraottantenni, e degli ultrasettantenni almeno con una dose, proseguendo contemporaneamente con le somministrazioni alle persone con disabilità e alle persone con patologie critiche, che indipendentemente dall’età hanno bisogno di essere protette. All’Italia siano garantite le forniture previste, 50 milioni entro giugno e 80 nel terzo trimestre, e in Emilia-Romagna arriveremo a fare oltre un milione di vaccini al mese, immunizzando tutte le persone entro l’estate».

L’Emilia-Romagna afferma di essere la prima grande regione per persone immunizzate in rapporto alla popolazione: alle 13 di oggi, sono 1.132.461 le dosi complessivamente somministrate, di cui 345.158 seconde dosi, quindi le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Oltre il 73 percento degli ultraottantenni che hanno già ricevuto almeno la prima dose, ed entro i primi di maggio la copertura sarà totale.

L’assessora Ancarani si dimette: «Richiesta del sindaco per un progetto di rilancio»

Le deleghe a Urbanistica e Edilizia passano dall’ingegnera al sindaco che cede quella alle Attività produttive a Luciano Tarozzi di Confartigianato, nuovo ingresso in giunta

La Nuova Giunta Del Comune Di Lugo, 12 Giugno 2019 (2)
La giunta Ranalli bis alla presentazione di giugno 2019. Valentina Ancarani è la prima da sinistra in seconda fila

L’assessora del Comune di Lugo con deleghe a Urbanistica, Edilizia privata e Protezione civile ha rassegnato le dimissioni. La 36enne Valentina Ancarani, ingegnera edile e impiegata all’istituto Matteucci di Faenza da dicembre 2016 dopo all’Autorità portuale di Ravenna, era entrata in giunta nel luglio del 2016 ottenendo la conferma tre anni dopo. Sarà il sindaco Davide Ranalli a prendere le sue deleghe.

Le motivazioni del passo indietro le spiega lei stessa in un comunicato inviato alla stampa dal Comune: «Il sindaco mi ha chiesto un passo indietro, necessario per rinnovare e rilanciare l’azione amministrativa. Per amore della mia città, che per me viene al primo posto, e per permettere l’attuarsi di un progetto di rilancio rimetto il mio mandato e le deleghe. Lascio la giunta con la consapevolezza di aver fatto il massimo per la mia città e la comunità di Lugo, a cui sarò per sempre legata. Proprio per correttezza verso di loro ho ritenuto opportuno prendere questa decisione». L’ormai ex assessora ringrazia il sindaco «per la fiducia che mi ha sempre dato in questi anni e tutti gli assessori, con cui non è mai mancata collaborazione e disponibilità nel lavoro svolto insieme».

Nella giunta comunale entra Luciano Tarozzi, segretario di Confartigianato nella Bassa Romagna. A lui andrà la delega alle Attività produttive che finora era in capo al sindaco. «Per dare un segnale al mondo dell’imprenditoria in questa fase complicata e difficile – dice Ranalli –, ho chiesto di entrare a far parte della giunta comunale a Tarozzi che ha accettato. Sarà operativo dal primo maggio. Ritengo Luciano la persona giusta, vista anche la grande esperienza vissuta in Confartigianato e nel mondo dell’imprenditoria, per ricoprire un incarico come questo, che è assolutamente fondamentale per rilanciare la nostra città e le sue imprese». Il sindaco ringrazia Ancarani per il lavoro messo in campo in questi anni in giunta: «Ci legano a Valentina tanti progetti seguiti insieme fin dallo scorso mandato, un percorso compiuto insieme che ricordo con piacere. Le faccio i miei personali auguri e da parte di tutta la giunta per il suo futuro».

Zona arancione: le regole per spostamenti, amici, scuole, negozi, sport

 

Da oggi, lunedì 12 aprile, l’Emilia-Romagna torna come noto in zona arancione.

A QUESTO LINK LE RISPOSTE ALLE DOMANDE FREQUENTI DEL GOVERNO

Di seguito riportiamo i principali cambiamenti rispetto alla zona rossa (sintesi a cura dello staff del sindaco di Ravenna).

SPOSTAMENTI
Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti (per motivi di salute, lavoro, necessità). Si ricorda poi che sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

SPOSTAMENTI VERSO ALTRE ABITAZIONI
È consentito, una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, spostarsi verso un’altra abitazione privata, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nella stessa. La persona o le due persone che si spostano potranno portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire solo all’interno dello stesso comune, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai comuni fino a 5.000 abitanti.

ISTRUZIONE
Oltre ai servizi educativi e alle scuole aperti in presenza anche in zona rossa (nidi, scuole dell’infanzia, elementari e prime medie) per i successivi gradi di istruzione è introdotto lo svolgimento delle attività in presenza al cento per cento per le seconde e terze medie e dal 50 al 75% della popolazione studentesca per le superiori.

ESERCIZI COMMERCIALI E SERVIZI ALLA PERSONA
Aperte tutte le attività commerciali al dettaglio, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti).
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno di centri, gallerie e parchi commerciali e altre strutture a essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

SPORT
In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base, con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.

Le foto dello spostamento e del brillamento della bomba americana da 45 kg

Operazioni condotte dall’ottavo reggimento guastatori paracadutisti “Folgore”

Si sono svolte regolarmente stamani, 11 aprile, secondo i piani previsti, le operazioni di rimozione e brillamento della bomba d’aereo americana da 45 kg della seconda guerra mondiale ritrovata un mese fa al confine tra i comuni di Lugo e Cotignola in un campo adiacente a via Madonna di Genova durante lavori sulla rete irrigua del Canale Emiliano Romagnolo. Il brillamento è avvenuto in una cava di Filo di Argenta.

Case e attività nel raggio di 260 metri sono state evacuate e lungo le vie Felisio e Madonna di Genova, limitatamente al tratto interessato e ricompreso nella zona di sicurezza, è stato interdetto il traffico. Le operazioni sono state compiute dall’ottavo Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore”.

L’ordigno consisteva in una bomba d’aereo inesplosa da 100 libbre (circa 45 kg) di produzione statunitense, residuato bellico della Seconda guerra mondiale, con spolette in posizione armata e non in sicurezza.

Incendio in pineta: pompieri impegnati per due ore, bruciati 250 mq di sottobosco

Non sono ancora note le cause delle fiamme

I vigili del fuoco sono stati impegnati per circa due ore nella pineta di Milano Marittima stamattina, 11 aprile, per spegnere un incendio. Le fiamme hanno interessato un’area di 250 mq riducendo in cenere il sottobosco. Sul posto è intervenuta la squadra di Cervia con il supporto da Ravenna. Non è possibile ancora risalire alle cause del rogo.

Contagi: la settimana si chiude con un calo del 35 percento rispetto alla precedente

Nel periodo 5-11 aprile in provincia 667 nuovi casi di coronavirus, è la quarta settimana di fila in calo dopo il picco di metà marzo

Autobus CoronavirusSono 121 i nuovi casi di coronavirus individuati in provincia di Ravenna oggi, domenica 11 aprile, e diventano così 667 quelli totali della settimana cominciata con il lunedì di Pasqua. È una riduzione del 35 percento rispetto ai sette giorni precedenti (29 marzo-4 aprile) ed è la quarta settimana consecutiva in calo dopo il record massimo di 1.649 (8-14 marzo) mai prima raggiunto dall’inizio del contagio.

Le notizie positive vedono anche il quinto giorno consecutivo sotto alla soglia di 250 per l’incidenza settimanale dei nuovi casi su centomila abitanti. L’occupazione di posti in terapia intensiva scende al 50 percento, un tasso che era stato scavallato il 22 marzo.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 27566. I 121 nuovi casi odierni si dividono in 43 asintomatici e 78 con sintomi; 118 in isolamento domiciliare e 3 ricoverati. I tamponi eseguiti sono stati 1.408. Oggi la Regione ha comunicato 2 decessi: un uomo di 92 anni e una donna di 90 anni. Sono state comunicate 108 guarigioni.

Alla vigilia del ritorno in zona arancione, ecco invece il quadro complessivo dell’Emilia Romagna.

Dall’inizio dell’epidemia in regione si sono registrati 350.988 casi di positività, 1.170 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.620 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,6 percento. Sui 478 asintomatici, 347 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 39 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 21 con gli screening sierologici, 10 tramite i test pre-ricovero. Per 61 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede in testa Bologna con 234 casi, seguita da Modena con 171 nuovi casi, poi Reggio Emilia (159), Ravenna (121) e Parma (97). Seguono Forlì (92), Ferrara (86), Rimini (81), Cesena (64), il Circondario Imolese (35) e, infine, Piacenza (30).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Si registrano 40 nuovi decessi:  7 in provincia di Parma (di cui 3 donne di 75, 79, 92 anni e 4 uomini rispettivamente di 64, 70, 79 e 84 anni); 8 in provincia Modena (di cui 3 donne di 74, 84, 90 anni e 5 uomini rispettivamente di 63,74, 77, 83 e 90 anni) e altrettanti in quella di Bologna (di cui 3 donne di 80, 83, 85 anni e 5 uomini rispettivamente di 74, 79, 80, 89, 99 anni),  2 a Ferrara (1 donna di 37 e un uomo di 61 anni)  e altrettanti a Ravenna (1 donna di 90 e 1 uomo di 92 anni), 9 in provincia di Forlì-Cesena (5 donne di 82, due di 83, una di 90 e una di 96 anni e 4 uomin rispettivamente di 54, 73, 86 e 88 anni), 3nel Riminese (2 donne di 67 e 91 anni e 1 uomo di 78 anni). Nessun decesso a Piacenza e a Reggio Emilia. C’è poi da registrare un altro decesso avvenuto in regione che riguarda un residente extra Emilia-Romagna. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.380.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 330 (-4 rispetto a ieri), 2.711 quelli negli altri reparti Covid (-94).

Fotografie, agricoltura, ispezioni, rilievi: i droni alla conquista del mercato

Crescono i settori di impiego per gli aeromobili guidati da remoto. Fatturato da due milioni di euro per la società Italdron di Ravenna che li produce e addestra piloti in tutta Italia: «Le capacità dell’uomo fanno la differenza». Per l’uso come hobby bastano immatricolazione, un quiz online e un’assicurazione

IMG 1655La differenza alla fine, per dirla in modo gergale, la fa “il manico”. Anche nel mondo dei droni resta valido un principio consolidato in tanti altri settori dove sembra che la macchina possa sostituire l’uomo: il pilota è il fattore determinante per il risultato finale. Di questo è convinto Tommaso Solfrini, uno dei soci di Italdron, un’azienda nata a Ravenna nel 2012 e oggi una realtà consolidata con una ventina di sedi in Italia e un fatturato annuo attorno ai due milioni di euro. La società, che ha sede nella torre accanto al cavalcaferroiva di via Faentina alle porte della città, progetta e costruisce droni, fornisce piloti e istruisce aspiranti tali.

«Il ricorso ai droni per scopi professionali ha visto i primi impieghi nel mondo della riprese video e della fotografia – spiega Solfrini –. Oggi è quasi nel pacchetto base di molti servizi di produzione: la “dronata” prima o poi salta fuori». Ma gli spazi per l’uso di questi apparecchi sono in espansione: «Il mercato è tutt’altro che saturo, aumentano in continuazione le possibilità Per un motivo semplice: in molti casi l’alternativa al drone, cioè il metodo usato finora, non è competitivo per costi e qualità».

DronGli esempi si sprecano: «Pensiamo alle attività di ispezione di edifici, infrastrutture, ponti. Se non va il drone occorre montare un impalcatura e in certi punti occorre spegnere il funzionamento perché altrimenti l’uomo non può avvicinarsi. Pensiamo a un traliccio dell’alta tensione». E poi c’è l’attività di rilievo con la digitalizzazione delle immagini per elaborare modelli di vaste aree ad esempio per la prevenzione dei rischi idrogeologici. Altrettanto richiesti i droni in agricoltura. Con due impieghi: «Si possono utilizzare telecamere speciali capaci di misurare la risposta delle foglie al sole per ricavare un dato sul vigore della pianta e quindi sulla qualità del prodotto, il cosiddetto precision farming. Ma si possono anche usare per certi trattamenti specialistici come il rilascio di insetti utili per contrastare infestazioni nocive. E se il trattamento va fatto subito dopo una pioggia, non si può ricorrere al trattore per il terreno inzuppato».

In tutti i casi conta la capacità del pilota: «Vicino a un traliccio ci sono interferenze elettromagnetiche, in passaggi stretti tra palazzi manca il segnale Gps, in campo aperto c’è vento: sono tutte variabili che possono causare la perdita di controllo e magari un danno, economico se si colpisce qualche immobile ma anche di immagine se si sta lavorando per un cliente». Insomma campare facendo il pilota di drone sembra essere una possibilità percorribile: «Il mercato è in espansione. Può diventare un’abilità in più che vari professionisti possono aggiungere al curriculum: dal geometra all’architetto, dall’agronomo all’ingegnere».

SociA quando il delivery della pizza con un atterraggio sul davanzale? Solfrini ride: «Nonostante ogni tanto esca qualche notizia un po’ fantasiosa, non esiste ancora nulla del genere. Si stanno facendo delle sperimentazioni controllate a cui partecipiamo anche noi. Guidare un drone a 120 km orari fino a distanze di diversi km, quindi solo con il supporto video, richiede abilità molto alte. Al momento però l’impiego può essere preso in considerazione solo per valori elevatissimi: farmaci salvavita, organi espiantati. Non pensiamo alle consegne di Amazon…».

Droni non professionali si trovano in vendita nei più comuni negozi di elettronica e tecnologia a cifre accessibili. I più economici viaggiano attorno al centinaio di euro ma si tratta di poco più che giocattoli con capacità ridotte e autonomie di pochi minuti. Attorno a 500 euro si acquistano modelli dotati di buone funzioni e in grado di stare in volo fra 20-30 minuti (in quanto alla durata oggi i tempi massimi si aggirano sui 60 minuti). Per un termine di paragone, si può dire che Italdron che produce droni professionali, dotati di apparecchiature più sofisticate, propone un pacchetto di circa 1.300 euro che comprende il velivolo e la formazione.

Il settore dei droni, più tecnicamente detti Sapr (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto), ha visto l’introduzione di un nuovo quadro di regole dall’1 gennaio scorso per uniformare lo scenario a livello europeo. Tutti i velivoli vanno immatricolati sul sito D-flight perché siano tracciabili. Il loro peso è una discriminante. Se inferiore a 250 grammi (di fatto si tratta di giocattoli) non servono licenze. Se superiore serve almeno una licenza che costa circa 30 euro e si ottiene con un esame online incentrato sulle conoscenze teoriche, ma per i pesi più elevati e utilizzi in scenari di alto rischio occorrono abilitazioni professionali rilasciate con prove pratiche di volo.

DSC00937È importante ricordare che anche chi non ha bisogno di licenze, può comunque incorrere in sanzioni in caso di violazioni: insomma le norme vanno conosciute. Un po’ come andare in bicicletta: non serve la patente ma se si entra in autostrada non si evitano multe salate. Non a caso è richiesta per i droni la sottoscrizione di una polizza assicurativa Rc con un massimale minimo di 800mila euro. La questione più delicata è la zona di volo. Non ovunque si può decollare: ad esempio per Ravenna sono aree sensibili il petrolchimico e il carcere. Ecco perché l’utilizzo in città richiede autorizzazioni particolari dalle autorità. Altrettanto importante è su cosa si sorvola: la presenza di persone è un elemento che determina se è possibile o meno.

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