sabato
05 Luglio 2025

Marito e padre violento, minaccia con un coltello la figlia davanti ai poliziotti

Ubriaco, è stato fermato e arrestato dopo una lunga “trattativa”

Coltello Fusignano Marito ViolentoAll’arrivo dei poliziotti si è fatto scudo con una delle due figlie, minacciando di ferirla con un coltello. L’altra era lì vicino, con una ferita al labbro superiore, visibilmente impaurita.

Dopo una lunga trattativa, i poliziotti lo hanno convinto a desistere e a deporre l’arma. L’uomo, ubriaco, è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia e per i reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

È successo lunedì sera, 23 novembre, in un’abitazione a Fusignano. Gli agenti sono intervenuti su richiesta della moglie, esasperata dalle violenze subìte dal marito – di origini rumente – e che chiedeva aiuto da parecchio tempo.

Automobili, il marchio Cupra sbarca a Ravenna

Sarà alla Lineablù di Fornace Zarattini: «Uno dei primi Garage dedicati in Italia»

Cupra Formentor
La Cupra Formentor

Il marchio Cupra – noto agli appassionati di auto, in particolare sportive – arriva a Ravenna. Sarà presente nello spazio appena rinnovato di via Braille (a Fornace Zarattini) della concessionaria Lineablù.

Si tratta del marchio indipendente all’interno del gruppo Volkswagen (nato come filiale indipendente della casa madre Seat) con una chiara vocazione racing, caratterizzato da modelli che fondono design, stile, innovazioni tecnologiche e alte prestazioni.

«L’esperienza maturata da Lineablù – commenta il titolare Enrico Benelli – ha fatto sì che venisse selezionata come uno dei primi Cupra Garage in Italia, ovvero un nuovo concetto di concessionaria, un ambiente in grado di comunicare il valore e l’essenza del brand Cupra. Il marchio va ad arricchire la nostra offerta di automobili ad alte performance dedicate ad una clientela che fa della sportività e della qualità i fattori chiave per la scelta della propria vettura».

«Lineablù ha allestito uno spazio Cupra che rappresenta i nuovi modelli e la filosofia del marchio – commenta Filippo Melandri, Cupra “Master” –. A breve debutterà nuova Cupra Formentor, il primo Suv coupé che rappresenta una svolta per il brand. Un’auto disegnata e progettata per coniugare innovazione e un’esperienza di guida autentica e dinamica. Ci rivolgiamo a clienti esigenti che si vogliono distinguere dalla massa e che cercano una particolare attenzione ai dettagli».

«Macché “smantellamento” del Mar, si tratta di sistemazione e rilancio del museo»

Replica dell’assessora Signorino all’interrogazione di Ancisi che aveva denunciato la “cancellazione” di un allestimento di mosaici

Un mosaico di Mimmo Palladino della collezione del Mar di Ravenna
Un mosaico di Mimmo Palladino della collezione del Mar di Ravenna

È arrivata la risposta “ufficiale” dell’assessora alla cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino, all’interrogazione del consigliere comunale  di opposizione Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) che recentemente aveva denunciato (un presunto) smantellamento del Mar, in particolare della collezione dei mosaici moderni e contemporanei nel loggiato a piano terra del museo di via di Roma.

Ecco il testo integrale dell’intervento in replica al question time richiesto da Ancisi.

«I musei, come tutte le altre istituzioni culturali, sono “organismi viventi”, e hanno non solo la possibilità, ma il dovere di crescere e adeguare i loro spazi alle necessità legate alla manutenzione, così come a quelle legate alle modifiche degli allestimenti e della selezione espositiva. In quest’ottica, suggerita da tutta la corrente letteratura museografica e museologica, il Cda del Mar d’intesa con l’Assessorato, nelle sedute del 13 dicembre 2019 e 8 maggio 2020, ha approvato la relazione del direttore riguardante i lavori oggetto del question time. Dopo averne informato tutto il personale interno, la direzione, il 30 giugno 2020 ha emesso un comunicato stampa ripreso da quasi tutte le testate locali, comunicando l’inizio dei lavori del quadriportico e la necessaria movimentazione della Collezione dei Mosaici Moderni e Contemporanei. La comunicazione, pubblicata anche sul sito online del museo, è tutt’ora visibile. Con lettera del 29 luglio 2020, tutti i mosaicisti rappresentati all’interno della Collezione dei Mosaici Moderni e Contemporanei, sono stati avvisati del momentaneo spostamento delle loro opere per effettuare i lavori di ripristino.

La movimentazione della collezione è stata autorizzata dalla Soprintendenza. Ed è stata realizzata con una squadra di lavoro dedicata e sotto la supervisione dello staff del museo (coordinatrice culturale, conservatrice e staff ufficio mostre e collezioni) e con il supporto della mosaicista Luciana Notturni, che nel luglio 2019 aveva eseguito gli interventi di restauro conservativo e pulitura della Collezione. Tutti i mosaici e cartoni sono stati riposti presso depositi interni al Museo, così da garantirne la tutela.

Il loggiato a piano terra del Mar dove era allestita la collezione di mosaici moderni e cntemporanei
Il loggiato a piano terra del Mar dove era allestita la collezione di mosaici moderni e contemporanei

Le ragioni dell’intervento.
Il grave stato di deterioramento dei muri del quadriportico, a causa della risalita di umidità sulle pareti non impedita dall’intervento eseguito nel 2013 in occasione del precedente allestimento, metteva a grave rischio la sicurezza delle opere esposte. I lavori in questione, anche per motivi di efficacia ed efficienza, sono stati pianificati in concomitanza con quelli necessari all’apertura del nuovo ingresso del museo sul lato dei giardini pubblici. La conclusione dell’intero lotto dei lavori, a cura dei servizi competenti del Comune, è prevista per la primavera del 2021. Il riallestimento delle collezioni di mosaici moderni e contemporanei, a causa dello slittamento in avanti delle mostre dovuto all’emergenza Covid, avverrà entro l’autunno del 2021.
Il nuovo allestimento, più volte comunicato, valorizzerà ulteriormente la collezione. Esso prevede la collocazione permanente della sezione storica (1959) e di una selezione di opere rappresentative del passaggio storico dagli anni ’60 agli anni 2000, all’interno dello spazio espositivo al piano terra, prima dedicato alle mostre temporanee. Nel quadriportico troverà spazio una selezione di opere del nuovo millennio, dedicata non solo al mosaico ma anche ad altri generi artistici, con un sistema a rotazione che consenta la visibilità di molte opere attualmente custodite nei depositi. In questo nuovo allestimento verrà utilizzata anche parte delle dotazioni (illuminotecnica, tende) del precedente allestimento. Inutile sottolineare la novità del progetto teso a valorizzare la splendida loggia della facciata posteriore del Museo, a costituire un continuum con lo spazio a verde dei giardini, a proiettare il Museo in direzione della darsena con i suoi progetti di riqualificazione ma anche e soprattutto a promuovere nuovi pubblici grazie a nuove modalità di fruizione.
La scelta del Museo di dedicare in modo permanente il piano terra espositivo alla collezione del Mosaico nasce proprio dalla volontà non solo di valorizzare maggiormente la collezione stessa, collocandola in uno spazio già dotato di illuminazione idonea, ma anche di ridefinire l’identità del museo e del suo patrimonio affermando, ancora una volta, il suo ruolo primario nei confronti della storia del mosaico moderno e contemporaneo ed è in linea con la missione affidatagli da questa Amministrazione di operare per la piena valorizzazione delle collezioni permanenti.

Il riposizionamento della collezione musiva rafforzerà anche il ruolo del CIDM nella sua funzione primaria di centro di documentazione, in sinergia con le attività di documentazione online svolte dalla Biblioteca Classense.

In questa stessa ottica, nell’ambito della più generale promozione di una fitta e proficua rete di collaborazioni fra le istituzioni culturali voluta da questa Amministrazione si inscrive il progetto di integrazione del posseduto della biblioteca del MAR all’interno delle collezioni della Biblioteca Classense. Il progetto, comunicato dal direttore e approvato dai rispettivi CDA nel 2017, intende favorire un più efficace e coerente livello di fruizione del patrimonio librario di ambito artistico posseduto dal Comune di Ravenna, in considerazione della limitata accessibilità della biblioteca del Mar (al di sotto di tutti gli standard nazionali e regionali) e coerentemente col riordino delle collezioni di saggistica della Classense, che ha condotto, relativamente alle sezioni artistiche, all’inaugurazione nel 2019 dell’Ala delle arti. Il trasferimento, con tutte le opportune procedure bibliografiche e biblioteconomiche, ha riguardato 6.424 volumi, 3.703 dei quali sono ora fruibili dagli utenti per la consultazione a scaffale aperto, per il prestito, locale e interbibliotecario, per il document delivery; la restante parte è rimasta a disposizione degli operatori del Museo, per uso interno.

Mi sia consentito concludere con una battuta: parlare di smantellamento del Museo in una interrogazione che cita la mostra in atto del Maestro Roversi, una mostra di respiro internazionale con sponsor internazionali, una mostra che avrebbe potuto aver luogo a Parigi e che si realizza a Ravenna per volontà dell’artista al quale mai prima era stato chiesto di esporre nella sua città, potrebbe risultare, e a me pare che sia, una contraddizione in termini».

Covid, 173 nuovi casi a Ravenna. Accertati altri 11 morti in provincia

 

Sono 173 i nuovi casi accertati in provincia di Ravenna nel bollettino Covid di oggi, 24 novembre, su quasi 2mila tamponi eseguiti. 11 inoltre i decessi nel Ravennate comunicati dalla Regione, che fanno riferimento ai giorni scorsi.

Il bollettino regionale del 24 novembre. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 110.571 casi di positività, 2.501 in più rispetto a ieri (di cui 1.114 asintomatici), su un totale di 19.602 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 12,7%, rispetto al 20,3% di ieri.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 71.344 (1.967 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.378 (+1.987 rispetto a ieri), il 95,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 55 nuovi decessi: 12 in provincia di Modena (due uomini di 77 e 97 anni, oltre a un minorenne con importanti pluripatologie associate;  9 donne rispettivamente di 71, 82, 86 anni, due di 89, e le rimanenti di 90, 94, 95 e 100 anni), 11 in quella di Ravenna (7 uomini di 73, 76, 79 anni, due di 86, uno di 87 e uno di 89 anni; 4 donne di 76, 80, 87 e 93 anni), 8 in quella di Reggio Emilia (3 uomini, di 86, 88 e 91anni, e 5 donne di 79, 86, 90, 91 e 100 anni); 8 in provincia di Piacenza (4 uomini rispettivamente di 69, 72, 82 e 89 anni, e 4 donne di 67, 81, 88 e 99 anni); 6 in quella di Rimini (2 uomini di 81 e 91 anni e4 donne, una di 75, due di 93 anni, e una di 95 anni), 3 in quella di Bologna (tutti uomini, rispettivamente di 92, 96, 97 anni),3 in quella di Ferrara (due uomini di 65 e 83 anni, e una donna di 81), 2 in quella di Parma (entrambi uomini di 79 e 85 anni), 2 a Forlì-Cesena (un uomo di 94 e una donna di 69 anni, entrambi a Cesena). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.439.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 243 (-5 rispetto a ieri), 2.723 quelli in altri reparti Covid (-15).  Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:12 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 12 a Parma (-1 rispetto a ieri), 30 a Reggio Emilia (numero invariato da ieri), 64 a Modena (invariato), 57 a Bologna (-1), 5 a Imola (+1), 18 a Ferrara (-1),12 a Ravenna (-3), 6 a Forlì (dato invariato), 1 a Cesena (invariato) e 26 a Rimini (+1).

Le persone complessivamente guarite salgono a 33.788 (+479 rispetto a ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 11.610 a Piacenza (+263 rispetto a ieri, di cui 92 sintomatici), 9.470 a Parma (+239, di cui 167 sintomatici), 16.077 a Reggio Emilia (+360, di cui 247 sintomatici), 20.178 a Modena (+547, di cui 324 sintomatici), 21.665 a Bologna (+273, di cui 148 sintomatici), 2.864 casi a Imola (+67, di cui 16 sintomatici), 5.364 a Ferrara (+169, di cui 22 sintomatici), 6.925 a Ravenna (+173, di cui 110 sintomatici), 4.116 a Forlì (+116, di cui 83 sintomatici), 3.435 a Cesena (+80, di cui 61 sintomatici) e 8.867 a Rimini (+214, di cui 117 sintomatici)

Nel weekend a Ravenna si accendono albero di Natale in piazza e luminarie

Le parole di Dante illumineranno sei vie del centro storico

L'albero di Natale 2020 in piazza del Popolo a Ravenna
L’albero di Natale 2020 in piazza del Popolo a Ravenna (foto Argnani)

Saranno accese sabato 28 novembre, alle 17,30, le luci dell’albero di Natale che tradizionalmente è allestito in piazza del Popolo a Ravenna, alla presenza del sindaco Michele de Pescale, degli assessori allo Sviluppo economico, Massimo Cameliani, e al Turismo Giacomo Costantini.

L’abete è stato donato alla città dal Comune di Andalo (Trento) e proviene da un’area in cui era già programmato l’abbattimento selettivo. La donazione è diventata una consuetudine grazie alla storica amicizia che si è creata dalla più che trentennale frequentazione nella località alpina dell’associazione a supporto della terza età Amare Ravenna.

«L’accensione dell’albero ha sempre rappresentato l’inizio ufficiale delle festività natalizie e del programma di eventi organizzati dal Comune e dalle tante realtà commerciali, associative, artistiche e culturali della città – dichiara il sindaco Michele de Pascale –. Quest’anno la pandemia ha stravolto ogni proposito e prima di tutto le nostre vite. Tuttavia questo momento non poteva mancare. Anzi, proprio nel contesto straordinariamente difficile e che sta mettendo a dura prova ognuno di noi, era giusto realizzarlo e, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19, farne un evento ufficiale come segno benaugurale. Desideriamo che queste luci possano essere un piccolo contributo ad alleggerire gli animi e donare un po’ di serenità. Penso, in particolare, ai più piccoli ai quali trasmettere la gioia del Natale, alle persone che stanno soffrendo a causa del Covid perché sentano la vicinanza della nostra comunità, al personale sanitario sul quale grava la stanchezza di un impegno professionale enorme e che ha tutta la nostra considerazione, agli instancabili volontari ai quali rivolgiamo un grande grazie. Accendere l’albero significherà accendere anche la speranza. Infine, desidero ringraziare il sindaco e tutta la cittadinanza di Andalo, non solo per questo dono, ma per l’amicizia reciproca che ci unisce legata all’accoglienza pluriennale degli anziani e di tutti coloro che aderiscono ad Amare Ravenna».

Luminarie Dante Via GordiniQuest’anno dell’allestimento dell’albero, che da nove anni veniva sponsorizzato ogni volta da un diverso esercente commerciale, se ne è fatto interamente carico l’Amministrazione comunale, per non gravare sulla difficile situazione economica della categoria. Per quanto invece riguarda le luminarie nelle strade del centro storico, come ogni anno i costi saranno a carico degli esercenti, con un contributo del Comune.

All’accensione dell’albero, che si svolgerà nel rispetto delle disposizioni anti Covid, non potranno naturalmente essere presenti il sindaco di Andalo, Alberto Perli, e una delegazione cittadina. Per questo l’assessore Cameliani li ha invitati a Ravenna per il prossimo anno, in primavera o in estate, quando ci saranno le condizioni, per visitare la città e i suoi monumenti patrimonio Unesco.

Le installazioni “La luce delle parole” con endecasillabi tratti dalla Divina commedia, illuminate in anteprima in occasione della Notte di Dante l’ottobre scorso, saranno accese venerdì 27 novembre alle 17, in contemporanea con tutte le luminarie che abbelliranno le strade del centro per il periodo delle feste. Si tratta di sedici endecasillabi installati in sei vie: Gordini, Diaz, Corrado Ricci, Mazzini, IV Novembre e Cavour dove sono stati posizionati alcuni totem che accompagneranno la lettura. In particolare saranno indicati i versi dove gli endecasillabi sono inseriti e attraverso un codice Qr, inquadrabile con qualsiasi dispositivo, sarà possibile ascoltare la lettura integrale del canto a cui si riferiscono.

“Visionari” di Ravenna per scegliere spettacoli dei festival Polis e Ammutinamenti

Chiamata pubblica di ErosAntEros e Cantieri Danza (per tutti i cittadini) fino al 14 dicembre

Erosanteros Tomsic Sacco
ErosAntEros, ideatori di “Visionari di Ravenna” e del festival “Polis”

Il progetto “Visionari di Ravenna” si apre alla danza: “Polis Teatro Festival”, guidato dalla compagnia ErosAntEros, e “Ammutinamenti”, dell’associazione Cantieri Danza, hanno aperto una chiamata pubblica per permettere ai cittadini appassionati di teatro e danza di scegliere uno degli spettacoli da programmare nei rispettivi festival (Polis a maggio 2021 e Ammutinamenti a settembre 2021).

La chiamata pubblica, aperta fino al 14 dicembre, e rivolta a tutti coloro che nutrono interesse nel teatro e nella danza, mira a formare un gruppo di spettatori attivi, i “Visionari”, che si impegnano a esaminare i lavori che le varie compagnie invieranno in risposta al bando della rete nazionale L’Italia dei Visionari, promossa da Kilowatt Festival di Sansepolcro, alla quale ErosAntEros e Cantieri Danza aderiscono.

Per entrare nel gruppo dei Visionari di Ravenna non sono necessarie particolari competenze, ma curiosità e passione nei confronti del teatro e della danza, nonché la disponibilità a riunirsi tra dicembre e marzo per tre-quattro incontri collettivi in presenza o in streaming, attraverso i quali si sceglierà uno spettacolo di teatro da inserire all’interno del programma di Polis e uno di danza da ospitare ad Ammutinamenti.

È possibile iscriversi gratuitamente inviando una e-mail specificando nome, cognome, numero di telefono a visionariravenna@gmail.com.
Il primo incontro operativo si terrà lunedì 21 dicembre alle 18, quelli successivi si svolgeranno con cadenza mensile. Info: 320 9552632.

Gestione dei rifiuti, Ravenna la peggiore in regione: “sacco nero” di Legambiente

In provincia 314 kg di rifiuti da smaltire per abitante, contro una media regionale di 194. Male anche la differenziata

Abbandono RifiutiLegambiente ha conferito il simbolico “Sacco nero” alla provincia di Ravenna per il «profondo» ritardo di tutti i comuni rispetto agli obiettivi fissati per quanto riguarda la gestione dei rifiuti dalla legge regionale sull’economia circolare, ossia meno di 150 kg/abitante mandati a smaltimento ed il 73 percento di raccolta differenziata.

Secondo i dati di Legambiente – resi noti durante l’Ecoforum di Bologna e la premiazione dei cosiddetti Comuni “ricicloni” – la provincia di Ravenna è la peggiore in regione con 314 kg di rifiuti per abitante mandati a smaltimento e il 59,3 % di raccolta differenziata. La media regionale è rispettivamente di 194 kg e 70,9 percento. Le province migliori sono quelle di Parma, Ferrara e Reggio Emilia, mentre agli ultimi posti, prima di Ravenna, le altre due romagnole Rimini e Forlì-Cesena.

Ravenna è all’ultimo posto anche della classifica che tiene conto dei soli comuni capoluoghi, con 316,2 chili (contro i 110 della “capolista” Ferrara) e il 57,7 percento di raccolta differenziata (Ferrara è oltre l’80 percento).

Pronto, Comune? A Ravenna un numero di telefono per persone fragili e volontari

Operatori indirizzeranno i più bisognosi verso servizi e associazioni

Varese Cgil Covid AiutoDa domani, mercoledì 25 novembre, sarà attivo il progetto “ProntoComune – emergenza Covid”, che mette a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 il numero telefonico 0544.482584 (mail prontocomune@comune.ra.it).

Il progetto è rivolto a persone fragili e in quarantena, prive di rete parentale e sociale, ma anche a persone disponibili a svolgere attività di volontariato nel progetto stesso.

Al telefono risponderanno operatori volontari che – si legge nella nota inviata alla stampa dal Comune –: raccoglieranno direttamente la lista della spesa per poi organizzare con le associazioni l’acquisto e la consegna; offriranno informazioni e indirizzeranno verso i servizi svolti dalle associazioni; orienteranno i cittadini e cercheranno risposte rispetto ai bisogni di servizi sociali o sanitari; raccoglieranno le disponibilità di persone a svolgere attività di volontariato tramite il progetto Laboriosamente.

Oltre che per la necessità di farsi consegnare la spesa, si può quindi telefonare anche per altri bisogni legati al Covid e alle conseguenti restrizioni, sui quali l’Amministrazione comunale cercherà di attivarsi, considerato che potrebbero, nell’evoluzione della situazione, manifestarsi anche altre esigenze.

Verranno raccolti per ogni telefonata, per censire bisogni e persone: nome e cognome, indirizzo, composizione del nucleo familiare, numero di telefono e, se c’è, indirizzo di posta elettronica.

Gli enti del terzo settore ad oggi coinvolti sono: Auser, Cittattiva, Croce Rossa, Mistral, Pubblica Assistenza, Centro Servizi per il Volontariato, ma naturalmente la possibilità di adesione da parte di altri soggetti è sempre aperta.

«Dall’inizio della pandemia – dichiara il sindaco Michele de Pascale – non è passato giorno senza che l’Amministrazione comunale, l’Ausl, tutti gli organi istituzionali preposti e la straordinaria rete delle associazioni di volontariato del nostro territorio non si siano attivati a supporto delle persone più fragili e prive di rete parentale e sociale, specialmente gli anziani, per cercare di dare una risposta positiva e concreta ai bisogni più disparati. Alla luce della recente ripresa dei contagi abbiamo ritenuto indispensabile rimettere in rete tutte queste importantissime risorse. Perché siamo consapevoli che l’emergenza è tutt’altro che finita e che anche quando sarà terminata ci restituirà un quadro nuovo, fatto di nuove esigenze e di nuove fragilità, che esigeranno attenzioni e risposte adeguate. Ma siamo altrettanto consapevoli che la nostra comunità ha alle spalle un tessuto solido, fatto di istituzioni attente e di cittadini generosi, e che quindi sarà in grado di affrontare questa nuova sfida».

«Il progetto – aggiunge Valentina Morigi, assessora ai Servizi sociali – intende, come già si fece durante la prima emergenza, offrire ai cittadini un numero di telefono di riferimento presso il Comune di Ravenna al quale rivolgersi per trovare risposte e soluzioni alle difficoltà dettate dalla situazione. Le persone fragili, così come i nuclei familiari in quarantena, prive di rete parentale e sociale, incontrano difficoltà a svolgere le più semplici funzioni della vita quotidiana quali, ad esempio, fare la spesa di generi alimentari; approvvigionarsi di beni e farmaci; uscire per visite mediche. Diversi enti del terzo settore operanti sul territorio del nostro comune offrono già risposte a questi bisogni verso le quali i cittadini possono essere orientati. Mettere in rete queste associazioni con l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Ravenna allargherà le possibilità di trovare risposta per i cittadini. La rete delle associazioni potrà a sua volta qualificare le risposte in base alle proprie disponibilità di volontari».

Il contrasto alla violenza di genere si sposta online con seminari e interviste

Dal 25 novembre le associazioni Linea Rosa, Demetra, Sei Donna Cervia organizzano iniziative in diretta Facebook. Altri eventi a Faenza

Violenza Genere DonneLa permanenza maggiore tra le mura di casa, determinata dalle limitazioni alla circolazione per la pandemia, in situazioni difficili ha accentuato gli attriti e le sofferenze familiari. In particolare sono i casi di violenza sulle donne che hanno avuto un aumento.

In questo scenario diventa ancora più importante l’attività di sensibilizzazione: il 25 novembre cade la giornata contro la violenza di genere e, pur con tutte le limitazioni che impediscono eventi in presenza, non mancheranno iniziative di vario tipo sul tema, tutto su piattaforme online.
A Ravenna nell’occasione torna “Una società per relazioni”, il cartellone di eventi promosso dall’assessorato alle Politiche e cultura di genere in collaborazione con Villaggio globale e insieme a numerosissimi soggetti.
Ecco gli eventi in digitale: fino al 30 novembre itinerario audio-visivo sulla storia del femminismo nella sala d’attesa dello Sportello unico polifunzionale di via Berlinguer 68. Il 23 novembre alle 17 webinar (seminario in rete) “Covid al femminile. Le donne nella pandemia tra famiglia e lavoro”. Il giorno dopo, sempre alle 17, webinar “Scuole contro la violenza: educare alle differenze per contrastare la violenza di genere”. Dal 25 novembre #laretepuò, presentazione video con interviste a professionisti della rete antiviolenza sui canali digitali di Linea Rosa; il 26 novembre alle 17.30 webinar “Lo sport strumento di emancipazione e valorizzazione della donna”. Per prenotarsi agli eventi online ed essere informati su eventuali modifiche, consultare la pagina facebook Una Società per Relazioni.

Il 26 novembre su Facebook la presentazione del libro “Come vele sopra il mare”: un percorso fotografico che racconta come le donne vivono l’esperienza della malattia, nella loro interezza biologica e psicologica. Evento organizzato da Sei Donna Cervia. Interviene l’autore Sandro Capatti.

Nella giornata del 25 novembre, alle 15,30, l’associazione Demetra donne in aiuto di Lugo con la presidente Giuseppina Dessy, sarà al Parco del Loto (Via Brignani – Lugo) insieme a sindaci e rappresentati dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, per celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne. L’iniziativa si terrà davanti alla scultura in rame che riproduce gigli selvatici, posta nel 2009, in ricordo delle vittime di femminicidio del territorio. Quest’anno, si aggiungerà il quinto fiore, dedicato ad Elisa Bravi, uccisa dal marito nel dicembre del 2019.
Sempre Demetra di Lugo propone incontri online sul tema sulla sua pagina FB con l’intervento di giornalisti ed esperti: 27 novembre (ore 15,30-17) “Se le donne chiedono giustizia: la vittimizzazione secondaria ”; 30 novembre (ore 15-16,30) “Dacci oggi il nostro sessismo quotidiano: stereotipi ed hate speech nella giunga del web”; 2 dicembre  (ore 15-17,30) “Uomini e donne: relazioni inquiete”.

Mercoledi 25 novembre in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, dalle ore 21 sarà  in diretta FB sulla pagina del MEI – Meeting degli Indipendenti di Faenza con un incontro, a cura di Ivana Stjepanovic, condotto dalla cantautrice bolognese Roberta Giallo, alla quale si affiancheranno come ospiti le cantautrici Beatrice Campisi, Alfina Scorza e Giulia Mei.

Sempre in tema, Il Centro Antiviolenza SOS Donna-Servizio Fe.n.ice di Faenza celebra la Giornata del 25 novembre con una campagna comunicativa rivolta alle donne, alle ragazze e alle bambine, per ricordare a tutte che è possibile vivere una vita libera dalla violenza e dagli stereotipi di genere. Fino al 30 novembre, sono affissi nelle bacheche dei comuni dell’Unione della Romagna Faentina i quattro manifesti della campagna “Libertà è..”, opera dell’illustratrice Elisa Caroli (La Lois), romagnola di nascita, che attualmente vive e lavora a Parigi.

Qui sotto i 4 poster della serie “Libertà è…” disegnati da Elisa Caroli per Sos Donna di Faenza.

Ecco come donare un libro utile alle biblioteche delle scuole

Fino al 29 novembre è attivo il progetto nazionale “Io leggo perché”. Le librerie che hanno aderito in provincia di Ravenna

Biblioteche ScuoleHa preso il via l’iniziativa nazionale “Io leggo perché”, sostenuta da ministeri, sindacati e associazioni dei librai.
Fino al 29 novembre, nelle oltre 2.500 librerie che hanno aderito al progetto in tutta Italia, sarà possibile donare un libro a una scuola, scegliendo un titolo ritenuto immancabile in una biblioteca scolastica tra quelli suggeriti dagli istituti (attraverso la piattaforma ogni scuola ha infatti comunicato alla libreria gemellata i propri desiderata, fornendo così un utile suggerimento a chi vuole donare) o semplicemente in base alle proprie preferenze.
Nell’anno difficile del Covid sul sito ioleggoperche.it sarà possibile, eccezionalmente, donare anche a distanza: circa la metà delle librerie ha infatti segnalato modalità alternative di donazione rispetto all’ingresso fisico nei punti vendita.
In provincia di Ravenna hanno aderito La Coccinella di Alfonsine, Bottega Matteotti a Bagnacavallo, Bubusettete a Cervia, Moby Dick e Mellops a Faenza, Dante di Longo, Liberamente e Momo a Ravenna, Cartolibreria Tecnocopy a Riolo Terme e Librimi a Russi.

Al parco i bambini giocano a calcio? Il Comune di Russi decide di togliere le porte

È successo a San Pancrazio: la società sportiva ha sospeso gli allenamenti per evitare rischi

Partita Calcio Parco
Foto di repertorio

Sabato scorso la partita al parco di San Pancrazio, interrotta dai carabinieri. 18 bambini, secondo quanto riportato dal Carlino Ravenna il giorno dopo, a sfidarsi a calcio nonostante al parco non si possa, se non mantenendo il distanziamento minimo tra una persona e l’altra (evidentemente impossibile durante una partita di calcio). Ieri la decisione da parte della giunta del Comune di Russi: nessuna ordinanza di chiusura dei parchi, al momento, ma la rimozione delle porte da calcio.

Nel frattempo – si legge sempre sul Carlino – il San Pancrazio Calcio ha deciso di fermare gli allenamenti del settore giovanile per 14 giorni. Al momento infatti l’attività sportiva di base nei centri sportivi può continuare (rispettando i protocolli e la distanza interpersonale, con la conseguenza che non è possibile fare le partite), ma la società – una volta scoperto che sabato al parco c’erano anche diversi bambini tesserati – per evitare rischi ha preferito fermare tutto. Non volendo rischiare che un contagio partito al parco potesse propagarsi al campo.

Il presidente del San Pancrazio rivela al Carlino di aver ricevuto messaggi di genitori infuriati per la decisione.

Covid, il ministero sospende l’attività degli allevamenti di visoni fino a marzo

Il Movimento 5 Stelle: «Primo passo, ma obiettivo è chiusura definitiva»

Gli animalisti all'allevamento dei visoni di San MarcoIl Ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che dispone la sospensione delle attività degli allevamenti di visoni su tutto il territorio italiano (e quindi anche quello di San Marco, alle porte di Ravenna) fino alla fine del mese di febbraio 2021 quando verrà effettuata una nuova valutazione sullo stato epidemiologico. Lo rende noto il ministero.

La misura aggiunge l’infezione da SARS CoV-2 nei visoni d’allevamento all’elenco delle malattie infettive e diffusive degli animali soggette a provvedimenti sanitari secondo il “Regolamento di polizia veterinaria (D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320)”. Il ministero sottolinea inoltre che «pur essendo il numero degli allevamenti in Italia molto ridotto rispetto ad altri paesi europei si è valutato di seguire il principio della massima precauzione in osservanza del parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità».

Secondo l’ordinanza, «in caso di sospetto di infezione, le autorità locali competenti dispongono il sequestro dell’allevamento, il blocco della movimentazione di animali, liquami, veicoli, attrezzature e l’avvio di una indagine epidemiologica. In caso di conferma della malattia, i visoni dell’allevamento sono sottoposti ad abbattimento».

«La chiusura temporanea degli allevamenti di visoni decisa dal Ministero della Salute è un primo passo ma l’obiettivo deve essere quello di una chiusura definitiva di queste strutture così come stanno facendo anche Francia e Olanda». È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che aveva posto il tema nei giorni scorsi con una interrogazione a cui la giunta aveva risposto dicendosi disponibile a prevedere una loro chiusura.

«La sospensione per tre mesi è sicuramente una prima buona notizia ma di certo non risolve i problemi legati all’esistenza di queste strutture, sia quelli in relazione al possibile contagio da Covid-19 che per quel che riguarda le condizioni in cui i visoni vengono allevati e detenuti – aggiunge Marco Maiolini, attivista 5 Stelle e consigliere comunale del gruppo misto a Ravenna – Tenere chiusi gli allevamenti in un periodo nel quale di solito la produzione era sostanzialmente ferma non ci mette al riparo da possibili rischi sanitari legati alla diffusione del Coronavirus».

«Ecco perché, come abbiamo ribadito anche alla Regione – specifica Silvia Piccinini – serve avviare al più presto una precisa e massiccia attività di screening su questi animali per capire se e quanto il virus si è diffuso, visto che al momento non è stato fatto nessun monitoraggio approfondito ma solamente un insufficiente controllo basato soltanto sui sintomi clinici degli animali. Se si vuole per davvero ridurre al minimo il rischio che un eventuale salto di specie del Covid-19 possa pregiudicare il vaccino in arrivo, serve utilizzare tutti gli strumenti diagnostici e di prevenzione in nostro possesso. Serve poi un impegno preciso sulla chiusura definitiva di questi allevamenti così come fatto altri Paesi: l’Olanda, infatti, hanno già annunciato che l’allevamento di visoni sarà proibito a partire da marzo 2021, mentre la Francia ha fissato questa data al 2025 dopo un periodo transitorio di 5 anni».

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