Covid, il ministero sospende l’attività degli allevamenti di visoni fino a marzo

Il Movimento 5 Stelle: «Primo passo, ma obiettivo è chiusura definitiva»

Gli animalisti all'allevamento dei visoni di San MarcoIl Ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che dispone la sospensione delle attività degli allevamenti di visoni su tutto il territorio italiano (e quindi anche quello di San Marco, alle porte di Ravenna) fino alla fine del mese di febbraio 2021 quando verrà effettuata una nuova valutazione sullo stato epidemiologico. Lo rende noto il ministero.

La misura aggiunge l’infezione da SARS CoV-2 nei visoni d’allevamento all’elenco delle malattie infettive e diffusive degli animali soggette a provvedimenti sanitari secondo il “Regolamento di polizia veterinaria (D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320)”. Il ministero sottolinea inoltre che «pur essendo il numero degli allevamenti in Italia molto ridotto rispetto ad altri paesi europei si è valutato di seguire il principio della massima precauzione in osservanza del parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità».

Secondo l’ordinanza, «in caso di sospetto di infezione, le autorità locali competenti dispongono il sequestro dell’allevamento, il blocco della movimentazione di animali, liquami, veicoli, attrezzature e l’avvio di una indagine epidemiologica. In caso di conferma della malattia, i visoni dell’allevamento sono sottoposti ad abbattimento».

«La chiusura temporanea degli allevamenti di visoni decisa dal Ministero della Salute è un primo passo ma l’obiettivo deve essere quello di una chiusura definitiva di queste strutture così come stanno facendo anche Francia e Olanda». È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che aveva posto il tema nei giorni scorsi con una interrogazione a cui la giunta aveva risposto dicendosi disponibile a prevedere una loro chiusura.

«La sospensione per tre mesi è sicuramente una prima buona notizia ma di certo non risolve i problemi legati all’esistenza di queste strutture, sia quelli in relazione al possibile contagio da Covid-19 che per quel che riguarda le condizioni in cui i visoni vengono allevati e detenuti – aggiunge Marco Maiolini, attivista 5 Stelle e consigliere comunale del gruppo misto a Ravenna – Tenere chiusi gli allevamenti in un periodo nel quale di solito la produzione era sostanzialmente ferma non ci mette al riparo da possibili rischi sanitari legati alla diffusione del Coronavirus».

«Ecco perché, come abbiamo ribadito anche alla Regione – specifica Silvia Piccinini – serve avviare al più presto una precisa e massiccia attività di screening su questi animali per capire se e quanto il virus si è diffuso, visto che al momento non è stato fatto nessun monitoraggio approfondito ma solamente un insufficiente controllo basato soltanto sui sintomi clinici degli animali. Se si vuole per davvero ridurre al minimo il rischio che un eventuale salto di specie del Covid-19 possa pregiudicare il vaccino in arrivo, serve utilizzare tutti gli strumenti diagnostici e di prevenzione in nostro possesso. Serve poi un impegno preciso sulla chiusura definitiva di questi allevamenti così come fatto altri Paesi: l’Olanda, infatti, hanno già annunciato che l’allevamento di visoni sarà proibito a partire da marzo 2021, mentre la Francia ha fissato questa data al 2025 dopo un periodo transitorio di 5 anni».

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