giovedì
11 Settembre 2025

Parco eolico in mare: opera da un miliardo di euro per 65 turbine alte 140 metri

Il progetto Agnes promosso da Qint’x e Saipem sta attraversando la fase autorizzativa: i lavori potrebbero iniziare nel 2024. Si produrrebbe l’energia elettrica necessaria alle famiglie di tutta la Romagna

Agnes
Rendering parco eolico

L’energia elettrica necessaria per mezzo milione di famiglie, quante sono quelle residenti nelle tre province della Romagna, potrebbe essere prodotta nel mare al largo della costa di Ravenna con 65 pale eoliche e 60 ettari di pannelli solari galleggianti. È un progetto con un costo di realizzazione che supera il miliardo di euro. A proporlo è la Agnes, società nata dalla Qint’x di Fornace Zarattini con la collaborazione del colosso internazionale Saipem del gruppo Eni.

A breve partirà il percorso per ottenere le concessioni, a partire dal ministero. Se non ci saranno rallentamenti, i lavori potrebbero cominciare nel 2024. Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, si è schierato apertamente a favore: «Il Comune sostiene questa idea senza se e senza ma, il nostro appoggio è pieno, convinto e solidale».

I dettagli del maxi hub di energia green sono stati illustrati stamani, 18 febbraio, in un incontro al Palazzo dei Congressi a Ravenna con i rappresentanti delle imprese coinvolte.

Le turbine saranno alte 140 metri con un diametro di 220 e una potenza di 8 MGw. Saranno installate in due aree: 15 di fronte a Punta Marina e 50 di fronte a Porto Corsini. La più vicina a terra a circa dieci miglia nautiche (18 km), il resto oltre le 13. Una distanza che secondo i progettisti mitiga l’impatto visivo: i rendering elaborati mostrano gli aerogeneratori appena percebili sulla linea dell’orizzonte. Sarà poi costruita una piattaforma galleggiante alta tre metri per il fotovoltaico e una delle esistenti piattaforme estrattive per idrocarburi in dismissione verrà riconvertita per la produzione di idrogeno, alimentata da una parte dell’energia eolica (si potrebbe avere l’idrogeno necessario per movimentare duemila autobus). Tutte le turbine saranno collegate da un cavo sottomarino che arriverà a terra a Porto Corsini e poi raggiungere interrato la centrale elettrica “Canala” nei pressi di Piangipane.

Al momento le elaborazioni progettuali si basano su stime da studi sulle velocità del vento in quell’area di mare. Nel corso del 2021 verranno fatte misurazioni vere per definire meglio la tipologia di generatori da realizzare. Ma la tecnologia attuale è già pronta per le potenzialità dell’Adriatico: «Avremo venti a 6-7 metri al secondo – spiega Alberto Bernabini di Qint’x – ma le turbine moderne sono in grado di essere efficienti anche queste velocità. Non servono i grandi venti dei mari del Nord Europa».

I costruttori delle turbine si insedieranno nell’area industriale del porto. Ai promotori l’idea piace perché si riduce la filiera produttiva e quindi i costi. Alla politica locale l’idea piace perché significa posti di lavoro e opportunità per il mondo universitario e la ricerca. Più in generale, la vicinanza dello scalo portuale è vista come un grande vantaggio a favore dell’investimento. Sia per le competenze di questo territorio in materia energetica, sia per la riduzione delle distanze per il trasporto di materie prime e prodotti energetici.

La particolarità del progetto Agnes, secondo i suoi progettisti, sta nella scelta delle aree: abbastanza lontano dalla costa – anche più di quanto richiesto dalla normativa – per non avere un impatto visivo che possano danneggiare il turismo. Il motivo per cui a Rimini un progetto analogo è stato respinto. Ma De Pascale addirittura ribalta la prospettiva: «Le immagini di questo parco eolico finiranno sulle brochure promozionali del turismo ravennate. Questo può essere un grande motivo di marketing: potremo proporci come un territorio che offre un turismo di qualità e una energia pulita». All’insegna del pragmatismo: «L’energia serve e da qualche parte bisogna produrla altrimenti dovremmo rinunciare agli stili di vita moderni. Per questo dobbiamo ragionare in termini di minor impatto paesaggistico possibile».

Report settimanale dell’Ausl: i ricoveri per Covid in Romagna sono in forte calo

In terapia intensiva un terzo delle persone rispetto al 18 gennaio

infermiere assistenza malatiIl consueto report settimanale dell’Ausl (riferito al periodo dall’8 al 14 febbraio e a tutto il territorio romagnolo) mostra un numero dei nuovi casi in leggero aumento, ma un ulteriore calo dei ricoverati, anche in terapia intensiva.

«I dati settimanali, commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – confermano un trend di sostanziale stabilità del quadro epidemiologico. Un dato incoraggiante lo possiamo ricavare dall’ulteriore calo dei ricoveri registrato anche in questa settimana. Ma il virus continua a circolare  e come confermato  dal sequenziamento eseguito dal laboratorio di Pievesestina, anche sul nostro territorio è stata rilevata presenza della variante inglese. Ecco perché occorre mantenere alto il livello di attenzione, rispettando rigorosamente le linee guida sulla sicurezza, che non ci stancheremo di ripetere , sono incentrate sull’uso della mascherina, igiene e distanziamento».

In particolare, i ricoveri per Covid registrati il 15 febbraio in tutta la Romagna erano 364, quasi la metà rispetto al picco di 621 registrato a fine dicembre. Di questi, solo 16 in terapia intensiva, contro i 45 (dato più alto degli ultimi mesi) che si registravano il 18 gennaio. La percentuale dei ricoverati in terapia intensiva sul totale dei ricoverati Covid è scesa al 4,4 percento. Lo scorso 18 gennaio il picco, con il 7,7 percento.

C’è un positivo nel gruppo: Sanremo a rischio per gli Extraliscio di Mauro Ferrara

Si tratta di Moreno il Biondo. Tra dieci giorni nuovi tamponi decisivi

222134913 73d52c83 7517 416f 8af4 5ebff85673e7Primo positivo tra i cantanti in gara al festival di Sanremo, a meno di due settimane dal via della manifestazione. Moreno Conficconi, il Biondo, degli Extraliscio, è risultato nel pomeriggio di ieri (17 febbraio), prima di entrare al Teatro Ariston per le prove, positivo al tampone rapido.

Tutta la band, composta anche da Mirco Mariani e dal lughese Mauro Ferrara (che abbiamo intervistato nell’ultimo numero del nostro giornale) ai quali si aggiunge il feat con Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, è ora in quarantena in attesa del tampone molecolare. Avviato anche il tracciamento dei possibili contatti avuti dagli artisti.

Il regolamento prevede tra le cause di ritiro la positività o la quarantena causa Covid. Se il tampone degli Extraliscio dovesse risultare negativo tra dieci giorni rientrerebbero in gara.

«Fortunatamente mancano 15 giorni al festival: sono state spostate in avanti le prove degli Extraliscio, ci auguriamo che tutto possa rientrare e che possano essere presenti in gara». Così Amadeus, a Radio2 Social Club, a commento della notizia.

«È stato attivato il protocollo – ha spiegato Amadeus – con i tamponi agli altri componenti del gruppo: oggi (18 febbraio, ndr) si saprà il risultato. Se risulteranno negativi, dovranno fare una settimana di quarantena. Attendiamo il tampone molecolare della persona risultata positiva». (ANSA.it)

I comunisti in piazza a Ravenna contro il governo «del banchiere Draghi»

Sit-in di Rifondazione il 20 febbraio contro un esecutivo definito «espressione del mondo delle grandi imprese e di Comunione e Liberazione»

Draghi De Pascale
Draghi con il sindaco De Pascale durante le consultazioni

Rifondazione Comunista scende in piazza contro il Governo Draghi. E invita a partecipare «tutte le forze politiche democratiche e di sinistra, le associazioni, i singoli cittadini, i pensionati, i lavoratori».

L’appuntamento è per sabato 20 febbraio alle 10 in piazza del Popolo, a Ravenna, per un sit-in «in disaccordo con la formazione del governo presieduto del banchiere Draghi», definito in una nota inviata alla stampa «una schifezza inguardabile».

«E non solo per i ministri politici su cui è impossibile non ironizzare – continua Rifondazione –, ma ancor di più per il profilo di quelli tecnici, espressione del mondo delle grandi imprese, della ricerca e delle università private e di Comunione e Liberazione».

«Il sostegno di M5S e LeU – si legge ancora nella nota stampa – dimostra che in parlamento non ci sono forze di rottura né di sinistra. Questo governo non è il male minore ma il peggio che avanza. Contro questo governo neoliberista l’unica scelta di sinistra è l’opposizione sociale e politica».

Muratore non ha dichiarato 355mila euro: confiscati appartamento e garage

Un faentino condannato a 10 mesi. Sequestrati beni per 138mila euro

Guardia Di FinanzaI finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, hanno dato esecuzione alla sentenza con la quale il Giudice monocratico del Tribunale di Ravenna ha condannato a 10 mesi di reclusione e disposto la confisca di beni nei confronti di un muratore di Faenza che ha omesso per più anni di presentare le previste dichiarazioni dei redditi.

Il provvedimento è stato adottato sulla scorta della verifica fiscale svolta nel 2017 dai militari della compagnia di Faenza che ha consentito di ricostruire il volume d’affari della ditta edile controllata e i redditi conseguiti dall’imprenditore e occultati al fisco, stimati in 355.000 euro, da cui sono scaturite imposte evase nette per 138.000 euro.

Dall’attività ispettiva è poi scaturita la segnalazione all’Agenzia delle Entrate per il recupero delle somme non versate all’erario, nonché la denuncia del titolare della ditta alla Procura della Repubblica di Ravenna per il reato di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali.

Il relativo procedimento penale si è ora concluso con il patteggiamento della pena da parte dell’imputato e, considerato che lo stesso in questi anni non aveva ancora provveduto a ripianare il suo debito tributario, con la confisca dei beni nella sua disponibilità per la parte pari all’accertato “profitto del reato”.

Sono stati così confiscati due immobili (un appartamento e un garage) intestati al condannato.

Dal 22 febbraio in Emilia-Romagna al via la vaccinazione del personale scolastico

Con le dosi AstraZeneca e il coinvolgimento dei medici di base

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNAAnche i medici di famiglia scendono in campo per la campagna vaccinale in Emilia-Romagna attraverso l’utilizzo del vaccino AstraZeneca.
La Regione e le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale hanno infatti raggiunto l’Accordo sul loro coinvolgimento nel programma regionale di immunizzazione, che fa seguito al Protocollo d’Intesa tra Governo, Regioni e organizzazioni sindacali relativo alla campagna nazionale.

Accordo che è stato illustrato e condiviso dalla Regione sia ai sindacati della scuola sia alle associazioni delle persone con disabilità.

Fra quelli disponibili attualmente, il vaccino AstraZeneca per le modalità di conservazione è il solo utilizzabile in totale sicurezza nell’ambito della medicina generale. Inoltre, ci sono fondate probabilità che già nei prossimi giorni arrivi l’atteso chiarimento di Aifa rispetto al suo impiego, con il via libera all’utilizzo su persone fino ai 65 anni anche con patologie o condizioni che non sono associate a rischio elevatissimo in caso di infezione da Covid-19. Le nuove indicazioni, che derivano dai maggiori dati disponibili, permettono di allargare la platea dei soggetti che è possibile vaccinare già da subito, in particolare coinvolgendo le persone con disabilità. Anche se l’ufficializzazione non c’è ancora stata, ma è attesa in queste ore, si è ritenuto di creare immediatamente le condizioni per avviare con la massima tempestività l’offerta verso soggetti che meritano una attenzione massima.

Nel mese di febbraio, in Emilia-Romagna sono disponibili circa 80mila dosi AstraZeneca.

Da lunedì prossimo, 22 febbraio, via quindi alle somministrazioni del vaccino, che proseguiranno ovviamente al ritmo dettato dall’andamento delle forniture.

La priorità viene data alle persone con disabilità presenti in strutture residenziali (circa 3mila), poi a quelle nei centri diurni (4mila) e a quelle in carico ai servizi (13mila): saranno vaccinate a cura delle Ausl competenti per territorio, che si occuperanno di organizzare direttamente le vaccinazioni. Le restanti persone con disabilità verranno individuate insieme alle associazioni che le rappresentano e invitate a rivolgersi ai medici di medicina generale o ai servizi delle Ausl, secondo le loro preferenze, non appena tali modalità verrà condivisa con le associazioni stesse.

Si parte anche col personale scolastico (circa 120mila persone), negli ambulatori dei medici di medicina generale: da lunedì 22, infatti, maestri, professori, educatori, operatori e collaboratori, assistiti dal servizio sanitario regionale e che lavorano nelle scuole di ogni ordine e grado, nei servizi educativi 0-3 anni e negli enti di formazione professionale dell’Emilia-Romagna che erogano i percorsi di IeFP, potranno prenotare la vaccinazione dal proprio medico di base, con le prime che saranno effettuate già nei giorni successivi. La velocità di prenotazione e vaccinazione dipenderà dalla disponibilità di vaccini.

L’Accordo Regione/medici di medicina generale
In base all’Accordo con la Regione, i medici di medicina generale si impegnano a collaborare, sia per la comunicazione ai propri assistiti che per la somministrazione delle vaccinazioni, alla realizzazione degli obiettivi individuati dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute nell’ambito del piano vaccinale anti-Covid 19.

Possono partecipare alla campagna, in qualità di “vaccinatori”, solo ed esclusivamente i medici che hanno avviato su sé stessi il percorso vaccinale anti-Covid 19 (somministrazione della prima dose).

La Regione si impegna a fornire a tutti i medici di assistenza primaria, con oneri a proprio carico, le dosi vaccinali necessarie a effettuare la vaccinazione nella fascia di popolazione individuata. I medici di medicina generale si impegnano ad assicurare il mantenimento della catena del freddo dal momento del ritiro a quello di somministrazione della vaccinazione (temperatura di conservazione compresa tra 2° e 8°).

I cittadini che rientrano in questa fascia di popolazione – dunque il personale scolastico (delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi 0-3 anni, degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di Istruzione e formazione professionale) – dovranno chiamare direttamente il proprio medico di base per la prenotazione, a partire da lunedì 22 febbraio.

I medici riceveranno dall’Azienda sanitaria i vaccini, con le medesime modalità di quelli anti-influenzali; dovranno programmare la somministrazione, completare l’anamnesi vaccinale degli assistiti, raccogliere il consenso e “rendicontare” la vaccinazione utilizzando il Portale regionale SOLE. A chi prenota e si presenta per essere vaccinato potrà essere richiesto di autocertificare la propria posizione lavorativa; si terrà conto delle modifiche che questa fascia può subire (come, ad esempio, incarichi e supplenze).

La popolazione interessata sarà informata attraverso tutte le attività di comunicazione di Regione e Aziende sanitarie. La Regione provvederà a distribuire a tutti i medici, sempre tramite le Aziende Usl, materiale informativo da distribuire agli assistiti e da mettere a disposizione nei propri studi. L’informazione al personale scolastico verrà data anche dai sindacati e dall’Ufficio scolastico regionale

Via Antico Squero chiusa dal 2019: in arrivo ordinanza per il magazzino pericolante

L’edificio dei primi del ‘900 in legno massello come se fosse una basilica a tre navate: potrebbe crollare ma la società proprietaria non ha ancora presentato un piano per la messa in sicurezza. E intanto la Soprintendenza ha vincolato l’immobile

Via Antico SqueroGli uffici del Comune di Ravenna stanno lavorando per l’emissione di un’ordinanza sindacale che imponga alla società Faentina Immobiliare di mettere in sicurezza il magazzino pericolante di sua proprietà sul lato sinistro della darsena di città così che via Antico Squero possa essere riaperta al traffico. Lo si apprende dalla risposta dell’assessore Roberto Fagnani (Lavori Pubblici) a un question time presentato dal consigliere comunale Alberto Ancarani (Forza Italia).

La chiusura della strada nei pressi della sede di Autorità portuale risale a ottobre 2019 quando nottetempo si verificò il collasso di una pilastrata della navata centrale e il crollo totale della parete est con il coinvolgimento delle strutture della campata limitrofa: parte del fabbricato potrebbe, cadendo, invadere la strada.

Via Antico Squero ChiusaFagnani rende noto anche che a ottobre 2020 la Soprintendenza delle Belle Arti ha tutelato l’immobile: «Con i vincoli conseguenti, si è di fatto complicato l’iter di intervento su tale immobile – scrive l’assessore –. La società proprietaria ha proposto ricorso alla Soprintendenza per tale decreto, ma non risulta presentato o proposto alcun tipo di intervento o cronoprogramma per azioni volte a risolvere la situazione al fine del ripristino della viabilità».

L’immobile è un magazzino edificato più di cento anni fa: la struttura completamente in legno massello unica e di grande suggestione crea una sorta di basilica a tre navate. In origine l’edificio aveva pareti e tetto rivestiti di lastre di cemento amianto: in tempi recenti è stato oggetto di bonifica lasciando la sola struttura portante primaria e secondaria priva di tetto e chiusure laterali.

Imprese femminili: la riduzione nel 2020 è inferiore rispetto alle altre aziende

Dati della Camera di Commercio: Agricoltura, Commercio e Attività di alloggio e ristorazione scontano gli effetti più pesanti della pandemia

Bedroom Door Entrance 271639(1)Le imprese guidate da donne in provincia di Ravenna a fine 2020 erano sono 8.018, pari al 20,94 percento del totale (a fronte del 21,98 dell’Italia e del 20,81 dell’Emilia-Romagna), in calo dello 0,39 percento rispetto a dodici mesi prima (quando a livello nazionale è stato dello 0,29) e inferiore a quella delle imprese non femminili, che segnano -1,12 percento. I dati sono della Camera di Commercio alla vigilia dell’8 marzo.

Sebbene il tessuto produttivo femminile resti mediamente più giovane di quello maschile, le aziende guidate da donne con meno di 35 anni riducono la loro consistenza a 700 unità (-18 rispetto all’anno prima), rappresentando, ora, l’8,7 percento del totale, mentre nel 2019 erano l’8,9.

Agricoltura, Commercio e Attività di alloggio e ristorazione scontano gli effetti più pesanti della pandemia: in termini di saldo, 20 sono le imprese femminili agricole in meno rispetto al 2019 (-1,9%), 16 quelle commerciali (-0,8%) e 10 le imprese femminili delle attività legate al turismo (-0,9%). In terreno negativo, inoltre, le Attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-6 unità, pari a -3,2%, la variazione percentuale rispetto al 2019), le Attività manifatturiere (-5, pari al -1%), le Attività di servizi (-4, pari al -0,4%), l’Istruzione (-3, pari al -9,4%), l’Edilizia e le Attività professionali (- 2 imprese femminili in meno, pari al -0,8%). Crescono i settori del Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+14 unità, pari al +4,6%) e le Attività immobiliari (+14, pari al +3,1%).

Nella provincia di Ravenna, il comparto a maggior presenza di imprese guidate da donne è quello delle “Altre attività di servizi” (lavanderie, estetiste, parrucchiere, ecc.), ove oltre la metà delle imprese del settore (59,2%) è femminile. Seguono Sanità e assistenza sociale (42,1%), Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (33,1%), Noleggio, agenzie di viaggio, Servizi di supporto alle imprese (30,9%) ed il Commercio (25,6%).

A livello comunale, la contrazione più elevata in termini assoluti viene rilevata nei Comuni di Faenza (-15), Russi (-10), Cervia (-9) e Conselice (-8). Si registrano invece saldi positivi nel Comune capoluogo (+14), a Castel Bolognese, Lugo, Massa Lombarda, Riolo Terme, S. Agata sul Santerno e Solarolo.

Il Comune con più imprese femminili in provincia di Ravenna si conferma Cervia, che fa registrare un tasso di femminilizzazione pari a 23,33%.

«Le tante storie raccolte in questi anni grazie all’impegno e al lavoro del Comitato per l’Imprenditoria femminile – sottolinea Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna – danno la misura dei successi ma anche delle difficoltà affrontate, restituendo l’immagine di un mondo combattivo, pieno di risorse e di creatività. È proprio comprendendo il valore e le potenzialità delle donne d’impresa che da più di quindici anni la Camera di commercio di Ravenna, attraverso il Comitato, investe su una cultura imprenditoriale che fa della partecipazione femminile un irrinunciabile punto di riferimento. Le donne che vorranno cogliere questa opportunità hanno il nostro sostegno: da loro occorre partire per dare nuovo impulso alla crescita delle aziende e dell’occupazione».

Un’altra giornata senza decessi per Covid ma 139 nuovi contagi (7 tamponi su cento)

Dati provinciali: tre persone in terapia intensiva. In regione 31 decessi

Lab CoronavirusIn provincia di Ravenna si registra oggi, 17 febbraio, una giornata senza decessi da coronavirus. È la terza volta che accade in poco più di una settimana, dopo quasi tre mesi con una media di 7 morti al giorno. Ma il contagio non si arresta: si sono registrati 139 nuovi casi, il 7 percento dei tamponi eseguiti (46 asintomatici e 93 con sintomi; 138 in isolamento domiciliare e un ricoverato). I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 17.958. I ricoveri in terapia intensiva sono tre, stabili.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 239.091 casi di positività, 1.025 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.947 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,6%. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 230 nuovi casi; poi Rimini (143), Ravenna (139), Reggio Emilia (135); quindi Parma (74), Cesena (65), Modena (62); a seguire, Piacenza (46), Imola (45), Forlì (44) e Ferrara (42).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.756 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 193.610. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 35.268 (-1.762 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 33.190 (-1.692), il 94,1% del totale dei casi attivi.

Si registrano 31 nuovi decessi: in totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.213.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 176 (+1 rispetto a ieri), 1.902 quelli negli altri reparti Covid (-71).

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni). Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 298.601 dosi, di cui 3.007 oggi; sul totale, 128.065 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Pratiche edilizie online: a Ravenna la sperimentazione della piattaforma regionale

L’obiettivo è che architetti, geometri e ingegneri riescano a fare tutto dal proprio ufficio, anche per i dossier del superbonus 110

internet smart workingParte da Reggio Emilia e Ravenna la sperimentazione della piattaforma telematica unitaria per le pratiche edilizie sviluppata dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso la società in house Lepida per l’infrastrutturazione telematica. Niente più documenti da stampare, né file agli sportelli comunali per presentarli. E soprattutto certezza dei tempi e possibilità di seguire in tempo reale lo stato di avanzamento dei procedimenti.  A partire da quelli per l’utilizzo del superbonus al 110.

Un’unica scrivania digitale per semplificare i procedimenti edilizi viene dunque ora messa a disposizione di ingegneri, architetti, geometri.  Con un duplice obiettivo: un aiuto concreto ai professionisti che saranno facilitati nel loro lavoro quotidiano ed aiutati nella compilazione e trasmissione degli atti, ma anche ai Comuni che in questo modo potranno liberare risorse umane per concentrarsi sull’istruttoria dei progetti edilizi.

Sarà la stessa piattaforma – a regime – a verificare automaticamente la completezza delle domande presentate, a rilasciare la ricevuta, ad inviare le richieste di autorizzazioni ad altre amministrazioni eventualmente coinvolte. Fino ad attestare il silenzio assenso.

Sarà un gruppo selezionato di professionisti di Reggio Emilia e Ravenna, i due Comuni con cui la Regione ha firmato un protocollo, a provare sul campo la piattaforma, per testarne la funzionalità.

«Il Comune di Ravenna, insieme a quello di Reggio Emilia – ha commentato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale – è il primo che attiverà l’accesso unitario dello sportello unico per l’edilizia. Ringrazio la Regione Emilia-Romagna nella figura dell’assessora Lori e Lepida per la realizzazione di questo progetto.  Si tratta di un passo importante verso il percorso di digitalizzazione dei servizi, che permetterà di migliorarne l’accessibilità e la fruibilità da parte dei cittadini e nel contempo di porre un freno alla produzione di pratiche cartacee a fronte della creazione di un archivio digitale.  Questa piattaforma consentirà di gestire l’intero percorso di presentazione delle pratiche edilizie, ottimizzando così le risorse umane e permettendo di organizzare le figure di personale in maniera più efficace ed efficiente».

Ristori dalla Regione per bar e ristoranti: 864 domande dalla provincia di Ravenna

Ora la Camera di Commercio dovrà verificare il possesso dei requisiti di ammissibilità. Primi pagamenti entro Pasqua sui conti correnti

Sono 864 i gestori di bar e ristoranti della provincia di Ravenna che hanno risposto al bando ristori della Regione Emilia-Romagna finanziato in totale con oltre 21 milioni di euro per dare una boccata d’ossigeno alle attività commerciali tra le più colpite dall’emergenza Covid. In totale le domande in regione sono state quasi undicimila, circa la metà, quindi, delle imprese attive da Piacenza a Rimini. «Già a partire da Pasqua arriveranno i primi soldi direttamente sui conti correnti delle imprese», ha affermato l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini.

Prossimi passaggi, a cura delle Camere di commercio, le verifiche per il possesso dei requisiti di ammissibilità e il controllo di regolarità del Durc. Proprio su questo ultimo punto e per consentire alle imprese di non perdere il ristoro, d’accordo con la Regione si avrà tempo fino alle fine di maggio per mettersi in regola concordando con gli istituti preposti eventuali rateizzazioni. E per velocizzare al massimo i tempi di verifica, Unioncamere sta concordando con Inail forme di interrogazione massiva.

Tutto pronto alla fiera: quattro postazioni per vaccinare 120 persone al giorno

Appuntamenti dalle 10 alle 19, si comincia il 18 febbraio con i nati nel 1936 o prima. Dal 24 febbraio anche a Castel Bolognese

IMG 4624Dal 18 febbraio sarà operativo anche il punto vaccinale di Faenza, nei locali della fiera, per la popolazione da 85 anni in su. Nella mattinata di oggi, 17 febbraio, l’amministrazione comunale di Faenza ha effettuato, assieme al personale dell’Ausl, un ultimo sopralluogo per verificare che tutto fosse pronto. Dal 24 febbraio anche la Casa della Salute di Castel Bolognese svolgerà il servizio. Per la somministrazione del siero anti-Covid è necessaria la prenotazione con le modalità già comunicate.

Il 18 e 19 febbraio a Faenza verranno vaccinate, dalle 9 alle 19, le persone che hanno effettuato la prenotazione nei giorni scorsi. Dal 25 al 28 febbraio, sempre per dieci ore, si ripartirà sottoponendo a vaccinazione circa 120 persone al giorno.

IMG 4736L’ingresso alla fiera di Faenza avverrà esclusivamente dal parcheggio verso la rampa che conduce alla Sala Zanelli. Qui gli utenti che dovranno ricevere la vaccinazione e i loro accompagnatori saranno accolti dal personale volontario che, dopo aver fatto igienizzare le mani e aver preso la temperatura corporea, di volta in volta, in base all’orario indicato, verranno inviati al primo step, quello dell’anamnesi. Successivamente ci si sposterà dalla Sala Zanelli al corridoio dove sono state installate due postazioni; qui il personale registrerà gli utenti. Finita la parte burocratica ci si dovrà spostare, attraverso un percorso protetto, verso l’ingresso del ‘Padiglione A’; qui, dopo un’ultima fase di registrazione, verrà indicato il numero del box (dall’1 al 4) al quale rivolgersi. Terminata la vaccinazione le persone verranno fatte accomodare nelle sedie predisposte in un’altra area e lì dovranno sostare per 15 minuti prima di poter andare via per verificare di non avere reazioni al farmaco.

La sede distrettuale di Castel Bolognese sarà attiva da mercoledì 24 febbraio dalle 14 alle 19 con due linee vaccinali con possibilità di vaccinare 120 persone.

Le persone che accedono ai Punti vaccinali territoriali sono quelle nate nel 1936 o negli anni precedenti (85enni e ultra 85enni) in grado di raggiungere le sedi in autonomia o accompagnati con mezzi di trasporto propri. Per le persone che non sono in grado di farlo, il proprio medico di Medicina generale (il medico di famiglia) comunicherà al Dipartimento di Cure Primarie di riferimento la necessità di organizzare un accesso del team vaccinale a domicilio secondo una tempistica specifica.

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