sabato
23 Agosto 2025

Tre persone in più in rianimazione a Ravenna. In regione 16% dei tamponi positivi

 

Covid Casa Riposo AlfonsineSono 173 i nuovi casi di coronavirus registrati alle 12 di oggi (9 novembre) in provincia di Ravenna: si tratta di 94 maschi e 79 femmine; 75 asintomatici e 98 con sintomi; 170 in isolamento domiciliare e 3 ricoverati. Complessivamente sono 12 le persone ricoverate in terapia intensiva in provincia di Ravenna, 3 in più di ieri.

Il bollettino regionale del 9 novembre. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 73.432 casi di positività, 2.025 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.471 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 16,2%.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,7 anni.

A causa di un problema informatico, non è stato possibile per l’Azienda Usl di Ferrara fornire al sistema di Sorveglianza malattie infettive della Regione i dati relativi all’andamento del contagio nel territorio estense nelle ultime 24 ore. I dati saranno pertanto inseriti nel conteggio di domani. A causa di ciò, nella provincia di Ferrara risulta oggi 1 solo positivo.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 39.630 (1.779 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.487 (+1.666 rispetto a ieri), il 94,6% del totale dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 204 (+10 rispetto a ieri), 1.939 quelli in altri reparti Covid (+103). Sul territorio, le  persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 13 a Piacenza (+2 rispetto a ieri), 20 a Parma (invariato), 17 a Reggio Emilia (-1 rispetto a ieri), 37 a Modena (+3), 63 a Bologna (+2), 5  a Imola (invariato), 13 a Ferrara (+1), 12 a Ravenna (+3), 3 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).

Purtroppo, si registrano 8 nuovi decessi: 3 in provincia di Modena (due uomini di 88 e 89 anni e una donna di 87), 2 in quella di Rimini (una donna di 82 anni e un uomo di 84), uno in quella di Parma (un uomo di 73 anni), uno in quella di Bologna (un uomo di 65 anni), uno nella in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 53 anni residente a Cesena). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 4.824.

Le persone complessivamente guarite salgono a 28.978 (+238 rispetto a ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 8.495 a Piacenza (+178 rispetto a ieri, di cui 88 sintomatici), 7.057 a Parma (+144, di cui 54 sintomatici), 11.270 a Reggio Emilia (+277, di cui 213 sintomatici), 11.927 a Modena (+456, di cui 266 sintomatici), 14.691 a Bologna (+477, di cui 269 sintomatici), 1.390 casi a Imola (+13, di cui 10 sintomatici), 3.380 a Ferrara (+1, dato provvisorio legato al problema informatico già segnalato), +4.173 a Ravenna (+173, di cui 98 sintomatici), 2.960 a Forlì (+109, di cui 80 sintomatici), 2.257 a Cesena (+55, di cui 40 sintomatici) e 5.832 a Rimini (+142, di cui 78 sintomatici).

Scuola, la circolare del ministero: «A partire dai 6 anni mascherine anche al banco»

E chi fa il tempo pieno è tenuto a cambiarla a metà giornata

Mascherina Banchi“A partire dalla scuola primaria la mascherina dovrà essere indossata sempre da chiunque sia presente a scuola durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze anche quando gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalle condizioni di distanza previste dai precedenti protocolli (1 metro tra le rime buccali), salvo che per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.

Lo ribadisce in una circolare il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Marco Bruschi, sottolineando che “nelle sezioni della scuola primaria a tempo pieno e della scuola secondaria di primo grado a tempo prolungato, è necessario prevedere la sostituzione della mascherina di tipo chirurgico a metà giornata, per garantirne l’efficienza. La struttura commissariale sta già provvedendo allo sviluppo delle forniture”.

Organizzatori e sostenitori hanno corso lo stesso la maratona di Ravenna – IL VIDEO

Una staffetta flash-mob nel giorno in cui si sarebbe dovuto svolgere il grande evento

We Are Ravenna 01Nella giornata di ieri, domenica 8 novembre, era in programma la Maratona di Ravenna, poi rinviata a causa della pandemia. È stata quindi una domenica diversa, durante la quale gli organizzatori di Ravenna Runners Club hanno voluto comunque ricordare quello che sarebbe stato l’evento per tutto il territorio.

We Are Ravenna 02E così è nata l’idea di We Are Ravenna, una staffetta pensata nel totale rispetto di tutte le normative sulla sicurezza sanitaria che ha coinvolto i rappresentanti delle associazioni, degli enti, dei circoli, delle società, dei comitati, degli albergatori, dei ristoratori e di tutte le organizzazioni che, grazie al loro encomiabile impegno, hanno reso possibile e renderanno possibile anche in futuro la Maratona di Ravenna Città d’Arte.

Come luogo di partenza e arrivo è stata individuata l’area antistante l’Autorità Portuale di Ravenna, in zona darsena, nei pressi del Moro di Venezia, e da questo punto si è dipanato un percorso che ha visto alternarsi tanti volti abituati a fornire i servizi per gli atleti durante la Maratona e, per una volta, protagonisti di questa iniziativa.

Il programma Sky sulle bellezze d’Italia arriva a Faenza

Nella puntata del 10 novembre di “Sei in un Paese Meraviglioso”

VulcanoTorna in provincia di Ravenna il viaggio di “Sei in un Paese Meraviglioso”, il programma di Sky Arte prodotto da Autostrade per l’Italia, che in questa edizione va alla scoperta dei record del Belpaese.

Domani sera, martedì 10 novembre, alle 21.15, Dario Vergassola e Miriam Galanti andranno alla ricerca del vulcano più piccolo del mondo sul Monte Busca, scoprendo le bellezze tra Imola, Faenza e Dozza.

Quest’anno il filo conduttore del programma è costituito infatti dai primati più alternativi del nostro territorio: luoghi, opere d’arte e tradizioni della provincia italiana riconosciute come eccellenze nazionali e a volte anche mondiali. In questa puntata non mancherà una tappa a Faenza, “città d’arte, di storia e benessere”, per poi dirigersi verso il Monte Busca – in provincia di Forlì-Cesena, a pochi chilometri dal comune di Brisighella – culla del “vulcano più piccolo del mondo”, una piccola sorgente di gas metano dalle origini molto antiche.

Le puntate della serie di “Sei in un Paese meraviglioso” saranno disponibili sul canale ufficiale Youtube di Autostrade per l’Italia, a partire dal giorno successivo la messa in onda su Sky. Sullo stesso canale è possibile visualizzare anche le puntate delle precedenti stagioni.

Musica, il festival Transmissions rinviato a marzo

Sarà mantenuta la line-up quasi per intero

Senza Titolo 2In seguito al Dpcm del 3 novembre, la XIII edizione del festival di musica contemporanea Transmissions non potrà avere luogo, a Ravenna, nelle date inizialmente previste (26-29 novembre).

L’appuntamento con la rassegna ideata e organizzata da Associazione Culturale Bronson è però solo rimandato: Transmissions XIII – The Sound Of Dante, con presa in accordo con Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna, si terrà infatti dal 4 al 7 marzo 2021, mantenendo al 90% la line-up originale e gli stessi spazi (Almagià e Teatro Rasi).

Questi gli artisti confermati a oggi: Ben Frost, Laurel Halo, Kali Malone & Stephen O’Malley (Duo), Lorenzo Senni, Lucrecia Dalt, Echo Collective, Pan Daijing, Marta de Pascalis (progetto speciale “Miasma-Arsura” a cura di OvO & Gruppo Nanou”.

Bronson in una nota «ringrazia il curatore del festival Francesco Donadello e tutti gli artisti coinvolti per aver rinnovato la loro disponibilità e aver permesso di salvare il progetto nella sua interezza».

Gli abbonamenti acquistati saranno validi per le nuove date del festival, ma sarà possibile comunque chiedere il rimborso integrale degli stessi, seguendo le istruzioni che verranno inviate in queste ore da Dice a tutti i possessori.

Coronavirus nei visoni, come in Danimarca? «Chiudere l’allevamento di Ravenna»

Lo chiede il Movimento 5 Stelle in Regione. A far paura la diffusione del contagio

Visoni«La Regione chiuda immediatamente i due allevamenti di visoni ancora presenti in Emilia-Romagna nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Una chiusura che avrebbe dovuto avvenire già tempo fa, viste le pratiche da medioevo che vengono praticate al loro interno, ma che è ancora più necessaria oggi visti i rischi legati alla mutazione del Covid-19 in queste strutture». È quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che domani mattina (10 novembre) presenterà un question time in Assemblea Legislativa sui casi di contagio da Covid-19 che sta interessando in mezza Europa gli allevamenti di visoni.

«Tra i Paesi che hanno segnalato casi di contagio c’è anche l’Italia, dove attualmente vengono allevati circa 60 mila esemplari – spiega Silvia Piccinini – In Emilia-Romagna, dopo la chiusura del centro di Carpi, sarebbero ancora due gli allevamenti attivi nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Da tempo il MoVimento 5 Stelle chiede la chiusura di questi centri viste le oggettive condizioni di sofferenza e di privazione della libertà a cui sono sottoposti questi animali per una finalità, la produzione di pellicce, che nel 2020 può essere fatta attraverso soluzioni che non comportino l’uccisione di animali. A questa situazione oggi si va a sommare la diffusione del contagio da Covid-19 che è già esplosa in Danimarca, dove il Governo è stato costretto ad abbattere 15 milioni di capi, e che potrebbe diventare pericolosa anche nel nostro Paese. I visoni, infatti, sono una specie particolarmente sensibile al virus che, introdotto negli allevamenti da operatori infetti, ha trovato terreno fertile per propagarsi subendo anche importanti mutazioni che potrebbero essere resistenti persino al vaccino anti COVID-19».

Ecco perché domani mattina in aula la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiederà alla Regione di fornire i dati su eventuali contagi già presenti all’interno dei due allevamenti di visoni ancora presenti in Emilia-Romagna e di attivarsi anche presso il Governo «affinché si metta fine a questa barbarie».

“Ogni ravennate nel 2020 perderà mediamente oltre 2.700 euro a causa del Covid”

La Cgia di Mestre ha calcolato l’impatto economico della pandemia

Crisi Effetto CovidA causa del Covid, quest’anno ogni ravennate perderà mediamente oltre 2.700 euro (precisamente 2.728), a fronte di una media italiana di poco inferiore a 2.500 e di una regionale invece più preoccupante, oltre i 3.200 euro.

A stimare la contrazione del valore aggiunto per abitante a livello provinciale ci ha pensato l’Ufficio studi della Cgia. L’associazione degli artigiani mestrini precisa che i dati emersi in questa elaborazione «sono sicuramente sottostimati». Aggiornati al 13 ottobre scorso, infatti, «non tengono conto degli effetti economici negativi che deriveranno dagli ultimi Dpcm che sono stati introdotti in queste ultime due settimane» – si legge nella nota stampa della Cgia, che precisa anche «che in questa elaborazione la previsione della caduta del Pil nazionale dovrebbe sfiorare quest’anno il 10 per cento (-9,7 per la precisione, ndr), quasi un punto in più rispetto alle previsioni comunicate il mese scorso dal Governo attraverso la Nadef (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza)».

In provincia di Ravenna (28esima nella particolare classifica delle province italiane che perderanno più euro ad abitante in valore assoluto, secondo la stima della Cgia), in particolare, la stima del valore aggiunto per abitante del 2020 è di 26.178 euro contro i 28.906 del 2019, con un calo percentuale del 9,4 percento. Dovrebbe andare peggio alle altre due province romagnole, Rimini (-11,4 percento) e Forlì-Cesena (-9,7), mentre il valore medio del calo del Pil previsto in Emilia-Romagna è -9,9 percento.

Al Pavaglione festa di compleanno e sirena da “coprifuoco”. Il sindaco minaccia

Ranalli denuncia alcuni episodi: «La situazione è seria e serve responsabilità»

Compleanno LugoSta facendo discutere a Lugo la protesta di alcuni esercenti del Pavaglione contro le misure imposte dagli ultimi decreti anti Covid.

Nel weekend in particolare hanno fatto scalpore le foto di un locale che avrebbe festeggiato un compleanno in piazza, nonostante il Dpcm del 25 ottobre vieti le «feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose».

Foto che hanno lasciato «una tristezza e una delusione assolute» al sindaco Davide Ranalli, che su Facebook minaccia: «Non faremo passare sotto silenzio questa violazione, ma anzi interverremo con decisione perché pensiamo che il rispetto delle regole e dei tanti cittadini ed esercenti che rispettano tutte le norme in vigore siano fondamentali».

Ranalli sottolinea poi un altro gesto considerato poco serio e responsabile, una sorta di sirena di guerra fatta suonare da qualcuno, sempre al Pavaglione, alle 18, orario imposto di chiusura per tutti i locali dal Dpcm. «La situazione è seria – commenta Ranalli – e servono responsabilità, rispetto e quel senso civico che sembra sconosciuto a molti. Il Pavaglione è un simbolo di Lugo che l’Amministrazione comunale vuole mettere a disposizione di tutti i cittadini, ma questo non significa che si possa fare tutto ciò che si vuole, in barba alle regole. Basterebbe solo un po’ di buon senso per capire che far suonare una sirena è assolutamente fuori luogo. Sono certo che questa sarà l’ultima volta e che non si ripeteranno mai più simili cialtronate perché in caso contrario siamo pronti a prendere provvedimenti».

Consar: con le quarantene non ci sono giocatori a sufficienza, allenamenti sospesi

Sei pallavolisti  e due membri dello staff in isolamento per il virus. Tutti negativi gli altri componenti del gruppo squadra

Un Attacco Di GrozdanovLa Consar Porto Robur Costa ha sospeso gli allenamenti perché non ha giocatori a sufficienza vista la permanenza in quarantena di 6 pallavolisti (oltre due membri dello staff). Nel frattempo oggi, 8 novembre, è emersa la negatività di tutti gli altri membri del gruppo squadra, sottoposti a tampone il 6 novembre. Tutti saranno sottoposti ad un ulteriore giro di tamponi nella mattinata di martedì 10.

«Considerando che non abbiamo un numero sufficiente di atleti per disputare gli allenamenti e volendo essere del tutto tranquilli, evitando rischi di altri contagi – sottolinea Marco Bonitta, coach della Consar – abbiamo deciso di sospendere gli allenamenti fino a quando non conosceremo l’esito del nuovo giro di tamponi. Nel frattempo, valutiamo l’ipotesi di fare solo sedute pesi con due giocatori alla volta».

Covid: in provincia altri 4 morti (2 al giorno da fine ottobre) e 89 nuovi contagi

Il totale delle diagnosi sfonda quota quattromila dall’inizio della pandemia (ma la metà nell’ultimo mese). Sempre 9 in terapia intensiva. In regione positivo un tampone su cinque

Covid Casa Riposo Cra AlfonsineNelle 24 ore comprese tra il mezzogiorno di ieri, 7 novembre, e quello di oggi sono stati diagnosticati 89 nuovi casi di coronavirus in provincia di Ravenna e il totale dall’inizio della pandemia è così arrivato a superare quota quattromila (di cui 1.700 guariti e oltre cento deceduti). Ma il dato che pesa è la concentrazione della metà delle positività nell’ultimo mese. I nuovi casi sono 40 asintomatici e 49 con sintomi ma tutti in isolamento domiciliare, nessun ricoveato. Nel dettaglio sono stati individuati così: 32 da contact tracing; 47 per sintomi; 4 per test ricovero; 6 per categorie professionali.

Si registrano anche 4 ulteriori decessi (tre donne di 69, 84 e 98 anni e un uomo di 86 anni). Secondo i dati forniti dalla Regione si arriva 24 morti dal 28 ottobre: cioè una media di due al giorno. Il totale delle vittime è 114.

Resta stabile il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 9, il massimo toccato da metà ottobre.

I comuni della provincia dove sono stati diagnosticati più casi sono questi: 1.512 a Ravenna, 708 a Faenza, 398 a Lugo, 253 a Cervia, 150 a Alfonsine, 128 a Bagnacavallo, 121 a Russi, 99 a Castel Bolognese. Il comune con meno casi è Casola Valsenio con 7.

Per quanto riguarda la regione Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia si sono registrati 71.408 casi di positività, 2.360 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.950 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 18,2 percento. Sono 1.452 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali (il 61,5%). L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Modena con 639 nuovi casi; Bologna (527); Reggio Emilia (304); Rimini (201); Parma (183);Piacenza (159); Ferrara (113); Ravenna (89); Cesena (61); Forli’ (51) e Imola (33).

Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 4.816.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 194 (+6 rispetto a ieri), 1.836 quelli in altri reparti Covid (+113). Nel picco della prima ondata in regione erano stati fino a 400 in rianimazione.

Nuovo sottopasso e svincolo San Vitale-A14: due opere da 18 milioni a Bagnacavallo

Nel 2021 attesa la gara per il nuovo incrocio alle porte della città e l’avvio dei lavori per la bretella che toglierà traffico dal passaggio a livello di via Naviglio

Bagnoli
Il rendering del sottopasso che verrà realizzato in corrispondenza di via Bagnoli Superiore per collegare lo svincolo A14 su via Naviglio con la provinciale San Vitale alle porte di Bagnacavallo in direzzione Lugo

 

Due grandi opere, dal costo totale di 18 milioni euro, dovranno modificare la rete stradale di Bagnacavallo. Due interventi distinti, con percorsi autonomi verso la realizzazione, ma in stretta sinergia fra loro: il risultato sarà la riduzione del traffico, soprattutto quello pesante, sulla provinciale 253 San Vitale nel tratto di 4 km che attraversa il paese. Si tratta dello svincolo di collegamento tra la stessa San Vitale e l’autostrada A14 Dir, alle porte del paese a est, e la bretella sud-ovest che consentirà di ridurre il peso del traffico al passaggio a livello di via Naviglio.

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Il futuro svincolo A14-San Vitale in località Borgo Stecchi

«L’inizio dei lavori per le opere sostitutive del passaggio a livello sulla via Naviglio è previsto per il prossimo anno», ha affermato nei giorni scorsi la sindaca Eleonora Proni in risposta alle critiche dalla Lega. Verrà realizzato un nuovo tratto di viabilità di circa un chilometro per collegare la San Vitale con l’area produttiva Naviglio nei pressi della rotonda per l’A14 Dir. È prevista la realizzione di tre nuove rotatorie e un sottopasso nel punto in cui attualmente la linea ferroviaria Ravenna-Lugo incrocia via Bagnoli Superiore. Il passaggio a livello di via Naviglio rimarrà aperto, ma con limitazioni in particolare per tutti i mezzi pesanti che non sono diretti ad aziende insediate nella zona. Progetto da 12 milioni di euro così ripartiti: 600mila euro dalla Provincia, 2,8 milioni da Rfi, tre milioni dalla Regione e 5,8 milioni dal Comune che si farà carico anche della spesa di circa 600mila euro per gli espropri.

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La rotonda che verrà realizzata sulla San Vitale tra Bagnacavallo e Lugo

Rfi è la stazione appaltante. «Alla gara hanno partecipato più ditte – spiega la prima cittadina, smentendo le affermazioni del Carroccio che parlava di gara deserta –. L’iter per l’affidamento dei lavori prosegue regolarmente e ora si è in attesa dell’apertura della busta economica, cui seguirà l’affidamento da parte di Rfi alla ditta aggiudicataria».

L’altro intervento invece porterà alla realizzazione di un secondo svincolo dell’autostrada a Bagnacavallo: due rotonde con due due rampe di accesso che collegheranno l’A14 Dir e la San Vitale e così l’autostrada potrà svolgere le funzioni di circondario sud-est di Bagnacavallo andando a collegarsi con la bretella di via Bagnoli già ricordata. L’opera è progettata e realizzata dalla Provincia con una spesa complessiva di 5,8 milioni di euro: 3,2 tramite un contributo della Regione Emilia Romagna, 2,5 dalla Provincia stessa e per i restanti 100mila euro da imprese del territorio bagnacavallese. La Provincia prosegue nell’iter per poter avviare nel 2021 la gara per l’affidamento dei lavori.

A14 San Vitale Bc 3«Sono opere fondamentali per la città – conclude Proni – ma avranno un impatto che andrà ben oltre il solo ambito locale, in termini di viabilità, sicurezza del traffico, qualità dell’aria, ammodernamento del territorio e migliori condizioni per le imprese».

Coldiretti: «Troppi cinghiali, fanno danni nei campi e causano incidenti stradali»

L’associazione di categoria chiede di intervenire con tutti i mezzi a disposizione per ridurre la popolazione degli animali selvatici che ormai è diffuso dalle colline alla costa

«Stiamo assistendo impotenti a una crescita di danni in agricoltura e di incidenti stradali per la proliferazione incontrolla​ta di animali selvatici come i cinghiali». Questa la denuncia di Coldiretti Ravenna davanti ad una diffusione che ormai si estende dalla montagna alla pianura, dalle campagne alle città, fino alla costa, «mettendo a rischio la sicurezza pubblica sulle strade e intorno alle abitazioni, con un drammatico bilancio di incidenti anche con perdite di vite umane».

L’allarme, lanciato più volte dall’associazione di categoria del settore agricolo sia a livello locale che nazionale, giunge a pochi giorni dall’ultimo incidente provocato proprio da un cinghiale e costato la vita ad un 63enne piacentino. «Un episodio avvenuto sulle strade della nostra regione – spiega Coldiretti Ravenna – che rappresenta solo la punta di un iceberg, poiché fra il 2012 e il 2017 in Emilia-Romagna gli incidenti causati da animali selvatici sono stati oltre 4.700, 400 dei quali provocati da cinghiali».

Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè otto italiani su dieci pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con contenimenti mirati: «Va consentita, pur con tutte le precauzioni del caso, ogni ulteriore azione di contrasto da affiancare a quanto, sul fronte del controllo della specie, stanno già facendo con impegno gli Atc».

Coldiretti Ravenna, come più volte ribadito, ritiene indispensabile accelerare la piena applicazione del nuovo piano faunistico regionale, «strumento fondamentale per tutelare il reddito agricolo e garantire la sicurezza stradale e pubblica».

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