sabato
23 Agosto 2025

Firmato il contratto per i lavori al porto, previsione di nuovi fondali nel 2025

Può partire la progettazione esecutiva dell’intervento da 235 milioni di euro

Alberto Mino Umberto Esposito Daniele RossiÈ stato firmato oggi, 5 novembre, il contratto di affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori per l’approfondimento dei fondali del porto di Ravenna fino a 12,5 metri dagli attuali 10,5. L’appalto dell’Autorità portuale del valore di 235 milioni di euro è andato, come noto, al raggruppamento temporaneo d’imprese con mandataria il Consorzio Stabile Grandi Lavori (del quale è socio maggioritario e di riferimento la Rcm Costruzioni del gruppo Rainone) e mandante la belga Dredging International. Secondo Daniele Rossi, presidente di Ap, la conclusione delle opere (che comprendono anche il rifacimento di alcuni km di banchine) potrebbe arrivare nel 2025.

Con la firma di oggi può partire la progettazione esecutiva che richiederà 4-5 mesi di tempo, poi inizieranno le attività operative con lo svuotamento delle casse di colmata oggi piene: il materiale verra utilizzato per il rialzamento di terreni da destinare alla logistica. Un accordo con Sapir ha permesso di aggiungere altre casse di colmata a disposizione del progetto per ridurre i tempi. Dall’inizio delle operazioni, secondo Rossi, serviranno quattro anni.

Accanto al contratto, in prefettura è stato firmato anche il protocollo della legalità, sottoscritto al fine di garantire l’attuazione di idonee misure volte alla prevenzione e repressione della criminalità e dei tentativi di infiltrazione mafiosa per tutta la durata dell’appalto. «Un lavoro di queste dimensioni può suscitare l’interesse di gruppi criminali per infiltrazioni – ha detto il prefetto Enrico Caterino –. Questo protocollo ci consente un monitoraggio delle opere e ci mette in tranquillità. Ci sarà molto lavoro da fare per chi sarà incaricato delle verifiche ma sono fiducioso».

I lavori –  finanziati da  Cipe, Banca Europea degli Investimenti, Unione Europea (Innovation and Networks  Executive  Agency) e dalla stessa Autorità di sistema portuale – consistono nell’escavo di 5 milioni di metri cubi di sedimenti, nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre un km in Penisola Trattaroli a  servizio di una nuova area portuale da destinarsi principalmente a terminal container. Qui maggiori dettagli.

L’Autorità portuale fa sapere che si sta procedendo verso la realizzazione della seconda fase che prevede l’adeguamento delle banchine, l’approfondimento dei fondali a 14,5 metri e la realizzazione di un impianto di trattamento dei materiali risultanti dall’escavo. «Il progetto definitivo è stato redatto e nel corso del 2021, dopo aver ottenuto le relative autorizzazioni ambientali, sarà posto a bando di gara».

Biblioteche chiuse, il bar diventa aula studio: «Chiediamo silenzio a chi entra»

Lo Ziggy resterà aperto per tutti con orari ridotti come richiesto dal Dpcm ma le esigenze di tranquillità degli studenti avranno la precedenza

123793964 10224331179016440 3421407921515302180 OCon la chiusura delle biblioteche si riducono le possibilità a disposizione degli studenti che non hanno spazi adeguati a casa per l’impegno scolastico e così un bar di Russi si propone come aula studio alternativa: «Chiederemo gentilmente ai clienti che verranno il silenzio e il rispetto per la nostra scelta», scrive su Facebook il titolare dello Ziggy Bar, Nicola Fabrizio.

Il barista, che nel 2014 si candidò a sindaco della cittadina con una lista di sinistra, ci tiene a sottolineare che l’iniziativa «non vuole essere una critica perché siamo consapevoli della situazione e di tutte le criticità ad essa legate. La nostra è soltanto la risposta ad un bisogno che diversi ragazzi hanno e che magari a casa, per diversi motivi, non riescono a soddisfare, ovvero: quello di studiare».

Gli ultimi Dpcm consentono l’apertura dalle 5 alle 18 e il bar ha deciso di osservare orari ridotti: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. «Per permettere ai ragazzi di studiare, prendersi un caffe/far colazione, il tutto con le regole previste per un bar: distanziamento, mascherine, orari».

L’iniziativa ha subito riscosso grande successo: tra i commenti al posto di Fabrizio c’è chi lo vorrebbe sindaco subito, chi lo vorrebbe imperatore, chi addirittura sente la voglia di riprendere a studiare.

Il volto di Dante sulla maglia da gioco del Ravenna

Dopo la sagoma della basilica di San Vitale e le stelle di Galla Placidia, ora la divisa firmata Macron rende omaggio al Sommo Poeta nell’anno del settimo centenario della sua morte

Foto Filippo Venturi
(Foto Filippo Venturi)

Nell’anno del settimo centenario della morte di Dante anche la maglia da gioco del Ravenna Fc rende omaggio al Poeta le cui spoglie sono custodite in città. Sul rosso porpora della prima divisa sviluppata con lo sponsor tecnico Macron campeggia il profilo di Alighieri: una composizione che parte dallo storico ritratto di Botticelli per spaziare nel contemporaneo, con un pattern triangolare che richiama alla street art e al murales di Kobra. La maglia ha debuttato con un successo nella partita dell’1 novembre in casa contro il Fano.

La società giallorossa fa un paragone tra i versi della Commedia e le sorti sportive del club: «Così come il Sommo Poeta tornò a rivedere le stelle dopo il faticoso viaggio all’inferno, così il club giallorosso è tornato a calcare i prestigiosi campi della serie C». Per dovere di cronaca va ricordato che il Ravenna l’anno scorso era retrocesso in D e ora milita di nuovo in terza serie grazie al ripescaggio dopo la mancata iscrizione di altre squadre.

NEW HOMENon è la prima volta che la divisa bizantina prende spunto dalla città, dai suoi monumenti e dalla sua storia. La passata stagione infatti fu la volta delle stelle di Galla Placidia: il rosso era impreziosito da un disegno che richiamava il noto dettaglio del mosaico nella cupola del mausoleo del V secolo. E l’anno prima invece era stata la sagoma della basilica di San Vitale a rendere davvero ravennate quella stoffa.

Focolai nelle cra e tamponi arretrati: 225 nuovi casi in provincia, mai così tanti

Sovraccarico al laboratorio dell’Ausl di Pievesestina. I pazienti Covid in terapia intensiva sono 8, picco da metà ottobre

Test CoronavirusI focolai che stanno toccando già cinque case di riposo per anziani e l’esito di tamponi arretrati per il sovraccarico del laboratorio dell’Ausl, uniti alla maggiore circolazione del virus in questo periodo, restituiscono il record di nuovi casi giornalieri in provincia di Ravenna: sono 225 quelli diagnosticati oggi, 5 novembre, che equivalgono da soli al 6 percento del totale delle diagnosi da fine febbraio (3.695).

Tra le nuove positività c’è una divisione paritari tra casi asintomatici (111) e con  sintomi (114): 220 sono in isolamento domiciliare e 5 ricoverati. Nel dettaglio sono stati così individuati: 123 da contact tracing; 71 per sintomi; 3 per test ricovero; 8 per categorie professionali; 20 per test volontario. I ricoverati in terapia intensiva sono ora 8, il picco da metà ottobre (qui le info su come leggere il dato).

Il totale delle guarigioni resta fermo a 1.700 e cioè il 45 percento dei casi individuati. A metà ottobre questa percentuale superava l’80: poi i contagi hanno avuto un’impennata. Negli ultimi trenta giorni il territorio provinciale ha conosciuto la metà del totale dei positivi dall’inizio della pandemia.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel Ravennate, aggiornati alla mattinata di oggi, sono 3.695. I comuni più colpiti sono: Ravenna 1.420, Faenza 628, Lugo 377, Cervia 237, Alfonsine 142, Bagnacavallo 116, Russi 113.

La panoramica regionale dice che dall’inizio dell’epidemia da coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 65.091 casi di positività, 2.180 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.332 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,7 (media superiore all’ultima misurata in provincia di Ravenna). Dei nuovi contagiati, sono 1.156 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,3 anni. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 177 (+16 rispetto a ieri), 1.588 quelli in altri reparti Covid (+34).

Covid: in provincia 8 tamponi su cento sono positivi, un mese fa era uno su cento

Ravenna ha la percentuale più alta della Romagna ma ancora inferiore alla media nazionale. La percentuale degli asintomatici è circa la metà

Nella settimana dal 26 ottobre all’1 novembre ha dato esito positivo al Covid l’8 percento del totale dei tamponi effettuati in provincia di Ravenna. Un mese prima il dato era uno su cento. La media è la più alta delle tre province romagnole ma inferiore al dato nazionale. Si tratta di statistiche fornite dall’Ausl Romagna nel report settimanale sulla diffusione del coronavirus Sars-Cov-2.

Nell’ultima settimana di ottobre sono stati individuati 713 casi in provincia di Ravenna, circa un quarto del totale delle diagnosi in otto mesi di pandemia. L’incidenza degli asintomatici è circa la metà dei nuovi casi. Nel periodo 26 ottobre-1 novembre i nuovi positivi sono 20 ogni diecimila abitanti: la settimana precedente erano 9,8 e quella ancora prima erano 4,1.

Nuovo Dpcm, chiudono le biblioteche: «Ma il servizio di prestito non aveva rischi»

Il direttore dell’Oriani: «Siamo ancora una volta assenti dalla comunicazione ufficiale, nell’ultimo Dpcm le biblioteche non sono nemmeno nominate»

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Alessandro Luparini

«Purtroppo, dopo la chiusura di teatri e cinema e l’annunciata chiusura dei musei, la chiusura delle biblioteche era nell’aria». A commentare la decisione del Governo, contenuta nell’ultimo Dpcm, di chiudere anche le biblioteche è il direttore dell’Oriani di Ravenna, Alessandro Luparini.

«Se però – continua Luparini – davo per scontata la chiusura delle sale studio – e, da storico che dirige una biblioteca specialistica, lo dico a malincuore, perché ciò ha pesanti ricadute sulla ricerca, tema quest’ultimo completamente ignorato dai media –, speravo rimanesse garantito il servizio di prestito, che non comporta alcun rischio di assembramento, in quanto dalla riapertura in sicurezza, il 18 maggio scorso, si svolge solo su prenotazione. Il che significa che l’utente non staziona in biblioteca più del tempo strettamente necessario a ritirare i volumi prenotati, ovvero due/tre minuti a esagerare. Inoltre, i libri rientrati dal prestito sono sottoposti a un periodo di “quarantena” prima di essere rimessi in circolazione».

«Credo d’interpretare l’amarezza di tutti i miei colleghi – continua Luparini – per il fatto che le biblioteche siano ancora una volta assenti dalla comunicazione ufficiale del Governo nazionale, tant’è vero che nell’ultimo Dpcm nemmeno sono nominate, essendo fatte ricadere nella generica categoria degli istituti culturali».

In realtà, fa però notare il direttore dell’Oriani, «prima dell’estate, il Mibact aveva dato un segnale di forte attenzione verso il settore, mettendo a disposizione delle biblioteche un cospicuo fondo da spendere presso tre librerie del territorio, così da sostenere la filiera del libro. Sorprende quindi a maggior ragione questo stop dato al servizio di prestito. Confido si tratti di una breve parentesi, anche se il mio timore è che in caso, purtroppo assai probabile, dell’alternarsi di nuove fasi critiche, i luoghi di cultura saranno ancora una volta i primi a essere “sacrificati”, come ormai insegna l’esperienza di questi mesi, con conseguenze deleterie nel lungo periodo per l’intero comparto culturale».

Ciò detto, la Biblioteca Oriani, come ha sempre fatto, ottempererà rigidamente alle norme, «e si organizzerà, in stretta sinergia con l’Amministrazione comunale e le altre istituzioni culturali, per continuare a erogare i servizi che saranno possibili, anche sperimentando nuove forme di comunicazione».

Differenziata in Bassa Romagna: a dicembre arrivano i contenitori a 5mila utenze

Il calendario non subisce modifiche, ogni tipologia di rifiuto (organico, carta/cartone, plastica, vetro e indifferenziato) avrà il suo bidoncino dedicato

Organico differenziata

Nel mese di dicembre il personale incaricato da Hera  (identificabile da apposito tesserino di riconoscimento) distribuirà i kit per la raccolta differenziata porta a porta ai cittadini del forese e delle zone rurali dei comuni di Alfonsine, Bagnara, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant’Agata. Il forese di Bagnacavallo non è interessato dall’iniziativa perché ha già ricevuto i materiali lo scorso anno. In questi giorni è in distribuzione una lettera, firmata da tutti i sindaci, che annuncia le novità in arrivo.

Il kit è composto dal calendario, che non subisce modifiche e riporta le attuali giornate di raccolta e le informazioni/regole sul servizio, e dai contenitori per tutte le tipologie di rifiuti (organico, carta/cartone, plastica, vetro e indifferenziato), che hanno dimensioni standard per tutta la provincia di Ravenna. Alle attività saranno consegnati i contenitori definiti in base alla tipologia di utenza e alle verifiche effettuate. In totale saranno coinvolte circa cinquemila utenze fra domestiche e non domestiche.

L’obiettivo della riorganizzazione del servizio è di aumentare la raccolta differenziata, per recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, come organico, plastica, vetro, carta, che restano risorse preziose per l’ambiente: l’obiettivo da raggiungere è il 79 percento, come previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti. Attualmente, le percentuali di raccolta differenziata dei Comuni sono attorno al: 64% ad Alfonsine, 55% a Bagnara di Romagna, 64% a Conselice, 62% a Cotignola, 67% a Fusignano, 63% a Lugo, 71% a Massa Lombarda e 62% Sant’Agata Sul Santerno.

Sarà possibile richiedere contenitori dedicati per famiglie numerose, o in caso di esigenze particolari certificate, come ad esempio la presenza di persone che utilizzano prodotti sanitari assorbenti, con le seguenti modalità:

– Inviando una mail, a seconda del Comune di residenza, a:
differenziataalfonsine2021@gruppohera.it   differenziatabagnara2021@gruppohera.it differenziataconselice2021@gruppohera.it   differenziatacotignola2021@gruppohera.it differenziatafusignano2021@gruppohera.it   differenziatalugo2021@gruppohera.it differenziatamassalombarda2021@gruppohera.it differenziatasantagata2021@gruppohera.it

– chiamando il numero verde gratuito 800 862 328 del Servizio Clienti del Gruppo Hera (attivo dal lunedì al venerdì 8-22, sabato 8-18);

– recandosi alla Stazione Ecologica.

Sciopero metalmeccanici, Fiom: «Industriali usano pandemia a danno dei lavoratori»

Presidio davanti a Marcegaglia: protesta contro Federmeccanica accusata di non modificare le sue posizioni nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale che va avanti da anni

1Dopo un anno di trattative ancora non si sblocca il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici perché, secondo i sindacati, «Federmeccanica resta ferma sulle proprie posizioni senza concedere vere aperture»: i delegati di fabbrica di diverse aziende di Ravenna hanno proclamato l’adesione allo sciopero nazionale proclamato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil per oggi, 5 novembre. Davanti ai cancelli della Marcegaglia in via Baiona si è tenuto un presidio di protesta in mattinata.

Nella provincia di Ravenna, a livello unitario, sono proclamati scioperi di 8 ore a Marcegaglia Carbon Steel Spa, Marcegaglia Ravenna Spa, Rosetti spa, Giuliani, Mariport, ICME, Senzani Brevetti, Cisa, Come, Fonderia Morini, Diamut, Aqseptence, Curti, Sigma 4, Kverneland, Stafer, Iemca, Ori, Twinergy, Horsa.

Sono diverse le richieste dei metalmeccanici, a partire da un aumento del salario rimasto sostanzialmente fermo negli ultimi 3 anni. I sindacati chiedono un aumento di 150 euro lordi al quinto livello, che permetterebbe di recuperare in parte, la perdita del potere di acquisto accumulata nella scorsa vigenza contrattuale. Le motivazioni dello sciopero riguardano anche i temi della precarietà, della formazione e dello smart working. Le rivendicazioni sindacali sono state completamente rifiutate dagli industriali. L’indisponibilità della controparte ha portato prima a scioperi spontanei e poi a un pacchetto di scioperi.

«La pandemia non aiuta a portare avanti una vertenza di questo genere – dichiara Ivan Missiroli segretario della Fiom Cgil di Ravenna -, ma è tempo di dare un segnale a Federmeccanica che ha deciso di mantenere costi bassi e lavoratori poveri. Questa pandemia rischia di essere sfruttata dagli industriali a discapito della capacità di spesa e dei diritti dei lavoratori e questo non è accettabile».

Pallavolo, otto positivi al coronavirus nella Consar Ravenna. Rinviata la partita

Si tratta di sei giocatori e due elementi dello staff, in isolamento fiduciario

Consar Stagione 2020 2021La Consar Porto Robur Costa 2030 Ravenna rende noto che, in seguito ai tamponi molecolari Covid-19 a cui si è sottoposto l’intero gruppo squadra nella giornata di martedì 3 novembre, è emersa la positività di sei propri atleti e di due elementi dello staff.

In base alle vigenti disposizioni delle autorità sanitarie, tutti gli otto positivi, che stanno bene e non presentano sintomi, si trovano in isolamento fiduciario in attesa del nuovo giro di tamponi, previsto per la giornata di domani, venerdì 6 novembre, per tutte le ulteriori verifiche della situazione.

In base ai regolamenti vigenti della Lega Pallavolo Serie A, la partita di SuperLega Credem Banca fra Vero Volley Monza-Consar Ravenna, in programma per domenica 8 novembre e valida per la nona giornata del girone d’andata, è stata rinviata a data da destinarsi.

Nautica, Rosetti Marino investe 10 milioni di euro per un nuovo capannone

Servirà a costruire “superyacht”. Il ceo Bellettini ne ha parlato in un’intervista al Sole 24 Ore

Rosetti Superyachts
Il cantiere al porto di Ravenna di Rosetti Superyachts

Rosetti Marino investe oltre 10 milioni di euro per la realizzazione a Ravenna di un nuovo capannone coperto che servirà a costruire e riparare superyacht fino a 100 metri di lunghezza.

La notizia è riportata nell’intervista che Ermanno Bellettini, ceo di Rosetti Superyachts ha concesso in esclusiva al Sole 24 Ore e pubblicata a questo link.

Si tratta, appunto, della divisione dedicata alla nautica aperta negli anni scorsi dallo storico cantiere navale ravennate.

Sul settore – sottolinea nell’articolo il giornalista Raoul de Forcade – il gruppo ha impegnato circa 30 milioni, 10 dei quali su nuovi progetti di yacht e 20 sulle infrastrutture da realizzare. Tra queste, figura il capannone coperto da 120 metri di lunghezza, 30 di larghezza e 32 di altezza, per il quale – citiamo sempre il quotidiano economico – l’azienda ha già ottenuto le concessione edilizia unita ai permessi dalle autorità locali per un allargamento dell’attuale cantiere, un’area da 70mila metri quadrati che Rosetti Marino ha riservato alla nautica.

Il capannone sarà costruito non appena arriverà il primo ordine per il nuovo progetto di Rosetty Superyachts, presentato sui social media nel 2019, ossia Orca, una barca da 65 metri “full custom”, progettata in collaborazione con la Meccano engineering di Trieste.  Si tratta, spiega Bellettini al Sole, «di un supply vessel di lusso, un full explorer in grado di navigare in qualsiasi mare, in sicurezza. Non appena chiuderemo il primo ordine per la barca, per la cui realizzazione occorrono 36 mesi, cominceremo a realizzare lo scafo nel cantiere e partiremo con la costruzione del nuovo capannone, che sarà realizzato in 14 mesi».

Il capannone sarà realizzato ex novo ma adiacente a un edificio già esistente che, dice Bellettini, «avrà al primo piano la zona carpenteria, al secondo uno showroom con i mock-up, cioè le ricostruzioni, in scala 1:1 dell’ambiente interno della barca, e al terzo piano gli uffici, con le vetrate di affaccio sullo yacht in realizzazione».

Nuovo Dpcm, in Emilia-Romagna i mercati ambulanti possono continuare

A chiarire il dubbio è il sindaco Massimo Isola: «Si potevano evitare inutili fraintendimenti»

MercatoI mercati ambulanti in provincia di Ravenna potranno continuare a svolgersi regolarmente, nonostante il nuovo decreto.

A differenza di quanto si potrebbe intendere leggendo il testo del Dpcm.

A fornire il chiarimento è sui social il sindaco di Faenza, Massimo Isola. «Stamattina – ha scritto oggi, 5 novembre, su Facebook – abbiamo avuto l’interpretazione autentica della norma inserita nel Dpcm: per “mercati” vanno intesi solamente quelli al coperto. Un po’ più di chiarezza nello scrivere i provvedimenti eviterebbe inutili fraintendimenti».

Oltre la metà degli operatori positivi: commissariata una casa di riposo

Contagiati anche quasi tutti gli anziani ospiti della Don Carlo Cavina

Don Cavina LugoIl sindaco Davide Ranalli ha deciso, in accordo con l’Ausl, di commissariare la casa di riposo Don Carlo Cavina di Lugo. Troppi i casi di Covid registrati tra ospiti e soprattutto personale sanitario per poter continuare la regolare attività, che ora sarà presa in mano direttamente dalla stessa Ausl.

Sono infatti più di 80 i casi di Covid accertati all’interno della struttura. Sono risultati positivi quasi tutti gli ospiti (una sessantina) e oltre la metà dei 45 operatori.

Il sindaco ha annunciato la firma dell’ordinanza con una diretta Facebook nel pomeriggio di ieri, in cui parla di «solidarietà in nome del bene comune» e di una decisione presa per tutelare anche i gestori, a cui non è stata contestata alcuna responsabilità.

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