sabato
23 Agosto 2025

Verso le amministrative 2021: Grandi lascia LpRa e lancia il progetto Ora X Ravenna

«Stop a polemiche sterili e giochetti da vecchia politica: il bipolarismo qui ha dimostrato carenze e limiti»

Nicola Grandi
Nicola Grandi

A poco più di sei mesi dalle elezioni amministrative di Ravenna, iniziano a partire nuovi progetti che dovranno portare in futuro a candidature e alleanze. Uno di questi si chiama Ora X Ravenna e nelle intenzioni dei promotori – tra cui l’ex consigliere comunale Nicola Grandi, presidente del consiglio territoriale Darsena – dovrà diventare una lista civica slegata dai partiti.

«Siamo donne, uomini, studenti, lavoratori, precari e disoccupati rappresentanti tutti di una società civile che oggi percepisce in questa città un vuoto programmatico e rappresentativo. Siamo soprattutto cittadini preoccupati per il futuro di Ravenna», si legge sulla pagina Facebook.

I promotori cercano idee e persone e li si può contattare sul sito oraxravenna.it alla mail info@oraxravenna.it o al cellulare (anche Whatsapp) 351 6646162.

Riceviamo e pubblichiamo anche la nota con cui nel frattempo lo stesso Grandi annuncia l’addio a Lista per Ravenna, dove ha militato per anni, anche in consiglio comunale.

«Ieri sera, con il passaggio (in consiglio territoriale, ndr) al gruppo misto, ho sancito in maniera definitiva ed ufficiale la mia decisione di uscire da Lista per Ravenna.

Questa scelta, giunta al termine di una lunga attività di impegno politico, non intacca né la sincera amicizia che nutro nei confronti di coloro con cui ho condiviso questa strada né tantomeno i sentimenti di  rispetto e gratitudine per le responsabilità di lavoro e di amministrazione comunale che nel nome della Lista stessa ho potuto svolgere, ultima delle quali la presidenza del Consiglio territoriale Darsena, a cui ho dedicato e intendo continuare a dedicare con passione le mie energie fino alla fine del mandato.

E’ stata proprio questa esperienza politica, ultimo di una serie di incarichi che mi hanno portato a ricoprire via via diversi ruoli da amministratore, a far maturare in me la convinzione profonda che fosse giunto il momento di uscire dal gioco politico delle parti, in maniera da poter affrontare il mio impegno politico senza scopi diversi dall’obiettivo di perseguire il bene comune, indipendentemente dalle appartenenze di partito, movimento o schieramento politico.

Troppo spesso si sono dissipate e si dissipano energie e competenze in nome di polemiche sterili, contestazioni e prese di posizioni spesso inutili che appartengono al gioco della vecchia politica della contestazione e della contrapposizione a priori, che così di rado entra nel merito e quasi mai propone soluzioni alternative.

Ma ancora più spesso mancano (in generale intendo) quella capacità di dialogo e di ascolto che non senza difficoltà ho cercato di utilizzare nel mio ruolo di presidente di consiglio territoriale, sempre e solo alla ricerca di soluzioni e non di polemiche, col risultato di ottenere diverse soddisfazioni, non personali, ma a bisogni (magari piccoli ma concreti) espressi dai concittadini.

Questo esercizio di non passare quasi mai dalla polemica e dalla contrapposizione mi ha portato ad apprezzare la politica nel suo senso più stretto di ricerca di dialogo, servizio, ricerca del bene e di soluzioni condivise, proprio quello spirito che ho avuto il piacere di incontrare fra gli amici con cui stiamo realizzando quel nuovo percorso, o meglio quel sogno che prende il nome di “Ora”.

“Ora” è un ambizioso disegno che, slegato da ogni ideologia politica e movimento crede profondamente che il bipolarismo a Ravenna abbia mostrato carenze e limiti e si pone l’obiettivo di un progetto a medio e lungo termine immaginando davvero, in modo nuovo e del tutto disinteressato, la Ravenna che vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti.

Coinvolgimento, progettazione partecipata, nuova visione di una città, le persone prima delle cose, solidarietà, prosperità inclusiva, innovazione, competenza, passione, determinazione e coraggio: questi i valori irrinunciabili che mi hanno spinto ad aderire a questo progetto e a sedermi a questo tavolo al quale anzi invito TUTTI gli attori della vita politica, magari stanchi dei vecchi sistemi, qualunque sia la loro provenienza, per una nuova idea di città ed un modo diverso di fare politica che abbia al primo posto, comunque, la NON contrapposizione e che nei fatti legittimi, anziché delegittimare, chi non appartenga al proprio schieramento o proponga idee diverse dalla proprie».

Ravenna nell’area con meno restrizioni: coprifuoco, Dad alle superiori, musei chiusi

 

Come da previsioni, l’Emilia-Romagna è stata inserita nella fascia a rischio più basso nel nuovo Dpcm anti Covid. Si tratta della zona gialla (e non più verde, per non far passare un messaggio troppo rassicurante…), quella che dovrà attenersi alle regole “base” del nuovo decreto, quelle valide in tutta Italia. A partire dal 6 novembre.

Nell’area intermedia, quella arancione, ci sono Puglia e Sicilia; in quella rossa, con le restrizioni maggiori, Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta.

Pubblichiamo le principali misure, che si aggiungano a quelle già in essere, sintetizzate dal Comune di Ravenna.

SPOSTAMENTI. Dalle 22 alle 5 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

GIOCHI/SCOMMESSE. Sono sospese le attività di sale giochi, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente.

MOSTRE/MUSEI/BIBLIOTECHE. Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio.

DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
L’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

CONCORSI. Sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario e della protezione civile.

ATTIVITÀ COMMERCIALI. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

TRASPORTO PUBBLICO. A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale con esclusione del trasporto scolastico dedicato è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento.

PALESTRE/PISCINE. Confermata la sospensione delle attività, così come per centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per le prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative e terapetutiche

SERVIZI DI RISTORAZIONE, BAR, PASTICCERIE E GELATERIE. Confermata la sospensione alle 18. Ristorazione con asporto ammessa fino alle 22

Covid, 104 casi in un giorno a Ravenna. Un altro ricovero in terapia intensiva

 

Sono 104 i casi di positività al coronavirus registrati nel bollettino di oggi, 4 novembre, per la provincia di Ravenna. Si tratta di 85 asintomatici e 19 con  sintomi; 99 in isolamento domiciliare e 5 nuovi ricoverati (di cui uno in più in terapia intensiva, dove al momento sono 7 i ricoverati in provincia).

Il bollettino regionale
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 62.914 casi di positività, 1.758 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.401 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 9,5%.

Dei nuovi contagiati, sono 898 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,2 anni.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 29.974 (1.628 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 28.259 (+1.530 rispetto a ieri), quasi il 94 % dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 161 (+8 rispetto a ieri), 1.554 quelli in altri reparti Covid (+90).
Sul territorio, le 161 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 8 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 17 a Parma (+3 rispetto a ieri), 12 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 29 a Modena (numero invariato rispetto a ieri), 58 a Bologna (+3), 4 a Imola (invariato rispetto a ieri), 8 a Ferrara (invariato), 7 a Ravenna (+1 rispetto a ieri), 3 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 1 a Cesena (-1 rispetto a ieri) e 14 a Rimini (+2 rispetto a ieri).

Si registrano 12 nuovi decessi: 3 in provincia di Modena (una donna di 87 anni e due uomini, entrambi di 89 anni), 2 in provincia di Parma (un uomo di 86 anni e una donna di 87), 3 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 88 e 91 anni e un uomo di 72 anni), 2 in provincia di Ferrara (due donne, rispettivamente di 96 e 73 anni) e 2 nel territorio di Cesena (una donna di 97 anni e un uomo di 86). Non si registrano decessi nelle province di Bologna, Piacenza, Imola, Ravenna, Forlì e Rimini. Dall’inizio dell’epidemia i morti complessivi in Emilia-Romagna sono 4.699.

Le persone complessivamente guarite salgono a 28.241 (+118 rispetto a ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 7.560 a Piacenza (+107 rispetto a ieri, di cui 27 sintomatici), 6.197 a Parma (+100 di cui 57 sintomatici), 9.787 a Reggio Emilia (+276, di cui  193 sintomatici), 9.840 a Modena (+550, di cui 303 sintomatici), 12.176 a Bologna (+294, di cui 84 sintomatici), 1.189 casi a Imola (+28, di cui 19 sintomatici), 2.975 a Ferrara (+80, di cui  20  sintomatici), 3.471 a Ravenna (+104, di cui 19 sintomatici), 2.643 a Forlì (+37, di cui 21 sintomatici), 2.002 a Cesena (+47, di cui 37 sintomatici) e 5.074 a Rimini (+135, di cui 80 sintomatici).

Positivi pazienti e personale sanitario: chiuso l’ospedale di comunità a Brisighella

In questo modo verrà effettuata «una approfondita sanificazione dei locaOscoli»

Inaugurato a settembre, l’Ospedale di comunità (Osco) di Brisighella resterà chiuso «per 2/3 settimane» – scrivono dall’Ausl – a causa di un focolaio Covid.

La decisione è stata presa in seguito ad alcuni casi di positività sia tra i degenti che tra il personale. La struttura resterà chiusa al fine di poter eseguire, si legge nella nota inviata alla stampa, «una approfondita sanificazione dei locali».

L’Ausl precisa che «tra le persone positive, individuate grazie allo screening periodicamente effettuato sia per i pazienti sia per gli operatori, al momento gli ospiti sono tutti asintomatici mentre tra gli operatori due hanno lievi sintomi. Questi ultmi sono in isolamento presso il loro domicilio mentre i pazienti sono stati spostati in apposite strutture in grado di garantire l’isolamento per pazienti asintomatici ma con fragilità, in cui possono essere adeguatamente presi in carico e seguiti».

L’Osco è una struttura che rappresenta l’anello di congiunzione tra la degenza ospedaliera per patologie acute e i Servizi assistenziali domiciliari o le Cra, nata per rispondere alla necessità di assicurare alla popolazione anziana e non autosufficiente il migliore contributo possibile all’ampliamento della rete delle “Cure Intermedie”.

Nuovo Dpcm, il sindaco: «Manterremo aperta la porta della Tomba di Dante»

E proseguiranno, in diretta streaming, le letture della Commedia

Lettura CommediaNel rispetto dell’ultimo Dpcm che sospende l’apertura al pubblico dei musei e dei luoghi della cultura, «con profondo dispiacere da domani chiuderemo tutte le mostre e le esposizioni in corso, ma non intendiamo in nessun modo chiudere le Celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante».

Lo dichiara il sindaco Michele de Pascale, in un posto sulla propria pagina Facebook.

«Per questo motivo in virtù del suo grande valore simbolico – continua il sindaco di Ravenna – abbiamo scelto di mantenere aperta la porta della Tomba di Dante, davanti alla quale, chi lo vuole potrà continuare a vivere un momento di ricordo e di raccoglimento nel nome del Sommo poeta».

Proseguirà anche, secondo la programmazione, la Lettura perpetua della Commedia davanti alla Tomba, alla quale è possibile partecipare in diretta streaming alle 17 di ogni giorno sulla pagina facebook Ravenna per Dante.

«Sono consapevole che anche noi in questo momento stiamo attraversando una “selva oscura” – termina De Pascale –, ma non smettiamo di credere nella cultura e nel suo ruolo fondamentale nell’aiutarci ad orientarci e a superare queste difficili circostanze, sostenendo e nutrendo la mente e lo spirito di ognuno di noi».

Nuovi spazi per i pazienti all’esterno dei Pronto Soccorso di Lugo e Ravenna

Serviranno per l’attesa e le postazioni di pre-triage. Investimento da 120mila euro

Lugo Rendering
Un rendering delle strutture esterne all’ospedale di Lugo

Nuovi spazi aggiuntivi per i Pronto Soccorso di Lugo e di Ravenna. Due nuove strutture provvisorie sono in arrivo all’esterno degli ospedali Umberto I e Santa Maria delle Croci.

Si tratta di moduli prefabbricati e temporanei che, senza interventi invasivi che potrebbero interferire con le attività sanitarie, consentiranno di aumentare gli spazi di attesa e le postazione di pre-triage, per far fronte ad un eventuale ulteriore afflusso di pazienti.

Ravenna Bozza RenderingI primi moduli stanno arrivando in questi giorni a supporto del Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Lugo, dove si prevede l’allestimento in esterno – in area attigua al Pronto Soccorso in prossimità dell’attuale camera calda – di moduli per l’attesa dei pazienti non sospetti covid ed per l’attività di pre-triage.

La struttura, così allestita,  sarà connessa all’edificio ospedaliero tramite due corridoi, anch’essi realizzati con moduli prefabbricati, di collegamento ai percorsi distinti per i pazienti sospetti e non sospetti.  La  superficie complessiva dell’intervento è di circa 200 mq.

Dopo Lugo verrà allestita una struttura prefabbricata provvisoria all’esterno dell’ospedale Santa Maria Delle Croci di Ravenna. Qui è prevista la realizzazione di struttura esterna dotata di due corpi principali al bisogno utilizzabili separatamente e dotati di servizi dedicati e serviti da ingressi e percorsi distinti. L’area prefabbricata prescelta per l’allestimento è quella posta sul retro dell’edificio Dea, che ha dimensioni ampie ed è vicina al parcheggio dedicato agli utenti del Pronto Soccorso.

Successivamente l’Unità operativa “Progettazione e Sviluppo edilizio” dell’Ausl Romagna procederà all’installazione di analoghe strutture esterne provvisorie anche presso altri ospedali romagnoli.

La spesa per i due allestimenti di Lugo e Ravenna prevista per i primi sei mesi ammonta a circa 120.000 euro.

Addio al professor Pasquini: «Dedichiamogli il congresso internazionale dantesco»

Il sindaco ricorda il Lauro Dantesco ad honorem, scomparso a 85 anni

PasquiniÈ morto il 3 novembre a 85 anni Emilio Pasquini, professore emerito dell’Università di Bologna, tra i maggiori studiosi italiani di Dante.

A Ravenna curò il ciclo di Letture Classensi del 2011 e ha ricevuto il Lauro Dantesco ad honorem.

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale esprime «grande dolore» e «un’affettuosa vicinanza alla famiglia e in particolare alla figlia Laura che con grande generosità dà il proprio contributo di studiosa al percorso della nostra città per il VII centenario di Dante».

«Ravenna – continua il sindaco – ha avuto l’onore di ascoltare i suoi straordinari insegnamenti in molte occasioni legate alla memoria di Dante; tantissimi ragazzi e ragazze della nostra città hanno avuto il privilegio di formarsi alle sue lezioni universitarie appassionate e ricchissime; la conoscenza e la comprensione della Commedia che la nostra comunità vive certo non può prescindere dal suo studio e dal contributo puntuale del suo commento al poema».

De Pascale fa poi una proposta: «Il 26 maggio 2021 si aprirà il Congresso Internazionale Dantesco del Centenario. Vorrei che venisse dedicato alla memoria del professor Pasquini, come riconoscimento del suo magistero altissimo e come monito della necessità dello studio del suo lascito per la valorizzazione di Dante».

Provincia di Ravenna zona verde: coprifuoco alle 22, scuole superiori e musei chiusi

Didattica a distanza al 100 percento per i ragazzi delle secondarie di secondo grado. Centri commerciali chiusi nel weekend, sport senza spogliatoi

Classe Faenza DAD
Didattica a distanza per le scuole superiori

L’Emilia-Romagna (e dunque anche la provincia di Ravenna) non è considerata zona ad alto rischio e quindi, in attesa dell’ufficialità, qui non dovrebbero essere in vigore le ulteriori limitazioni previste dal nuovo Dpcm firmato nella notte tra martedì e mercoledì dal premier Giuseppe Conte.

UFFICIALE: EMILIA-ROMAGNA NELLA ZONA CON MENO RESTRIZIONI

Nel provvedimento sono presenti infatti sia delle norme valide per tutto il territorio nazionale, sia delle norme che varranno a livello regionale. Resta, quindi, il regime differenziato che divide l’Italia in tre fasce di rischio contagio a seconda dei 21 parametri elencati nel testo.

Le norme entreranno in vigore dal 5 novembre e lo resteranno fino al 3 dicembre.

Tra quelle valide in tutta Italia, e quindi anche in provincia di Ravenna, ci sono:

– limitazione della circolazione delle persone — il cosiddetto «coprifuoco»— dalle 22 alle 5; per uscire di casa in questo lasso di tempo occorrerà provare di doverlo fare per ragioni di lavoro, necessità e salute;
– chiusura dei musei e delle mostre;
– didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza; per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni);
– nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
– coefficiente di riempimento massimo del 50 per cento sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale;
– chiusura di bar e ristoranti alle 18 (con la possibilità di restare ancora aperti per il pranzo della domenica);
– sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni«a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica»;
– chiusura dei corner scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie;
– resta come sempre fortemente raccomandato a tutti, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute
– l’attività sportiva resta consentita nelle modalità del precedente decreto, con la novità che non è consentito l’uso degli spogliatoi per l’attività di base e motoria in genere.

Coprifuoco in tutta Italia dalle 22. Ancarani (Fi): «Io non lo rispetterò»

Il berlusconiano ravennate: «Se il premier vuole, faccia votare dal parlamento lo stato di guerra…»

Alberto Ancarani Silvio Berlusconi
Alberto Ancarani con Silvio Berlusconi alcuni anni fa

Secondo la bozza del nuovo Dpcm pubblicata un po’ su tutti i quotidiani online nazionali, sarà coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5.

In attesa di comunicazioni ufficiali, registriamo intanto una reazione dal panorama politico locale.

Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Ravenna, annuncia infatti che non intenderà rispettare alcun coprifuoco «finché siamo in tempo di pace».

«Conte – scrive Ancarani sui social –, se vuole istituire un coprifuoco, faccia votare dal parlamento lo stato di guerra e istituisca la legge marziale. Per quanto mi riguarda, distanziato da chiunque e con la mascherina, uscirò di casa e vi farò rientro all’ora che più mi aggrada».

Faenza, il Molino Naldoni fornisce il germe di grano per un integratore anti Covid

Secondo i promotori, dovrà servire a «mitigare la gravità dei sintomi e dei contagi»

Germe GranoUn integratore alimentare a base di ingredienti naturali è al vaglio di studiosi e ricercatori nell’ambito del progetto europeo Spin (SPermidin and eugenolINtegrator for contrasting incidence of coronavirus in EU population), promosso da Eit Food, coordinato dall’Università di Bologna e che coinvolge tra gli altri, anche l’azienda faentina Molino Naldoni.

Il progetto prevede la realizzazione di un prodotto in grado di aiutare l’azione del sistema immunitario nella lotta all’infezione da SARS_CoV-2 per la popolazione ad alto rischio. L’integratore sarà ricco di spermidina, una poliammina ricavata dal germe di grano «che ha un ruolo cruciale nel contrastare l’azione del virus», si legge nella nota inviata alla stampa dal Molino Naldoni.

L’integratore si basa su una strategia che prevede l’utilizzo di ingredienti antivirali naturali ed è pensato come aiuto contro il coronavirus fino a quando un vaccino non sarà disponibile per tutti e anche in seguito, per mitigare la gravità dei sintomi e dei contagi.

Molino Naldoni ha partecipato al progetto in qualità di fornitore di germe di grano, un sottoprodotto della molitura del frumento da cui si estrae la spermidina, uno dei principi attivi la cui azione potrebbe ostacolare o inibire la progressione della malattia verso forme polmonari più gravi.

Covid: altri 141 casi a Ravenna, 3 ricoveri. Sempre 6 pazienti in terapia intensiva

 

In provincia di Ravenna oggi (3 novembre) si registrano nuovi 141 casi di coronavirus: 76 asintomatici e 65 con  sintomi. Solo 3 i ricoverati (restano 6 i pazienti in terapia intensiva).

A ieri le persone completamente guarite (sulle 3.367 complessivamente contagiate) ammontavano a 1.688 (32 delle quali nell’ultima settimana), mentre i pazienti ancora in malattia (casi attivi) erano 1.391 (705 in più rispetto al 26 ottobre); di questi pazienti 80 sono ricoverati e 1.311 in isolamento domiciliare (di cui 707 asintomatici).

Il bollettino regionale del 3 novembre.
Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 61.158 casi di positività, 1.912 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.700 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi dell’8%, dimezzata dal 16% di ieri.

Dei nuovi contagiati, 961 sono gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,3 anni.

I tamponi effettuati sono stati 23.700, per un totale di 1.635.729. A questi si aggiungono anche 3.634 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 28.348 (1.859 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 26.731 (+ 1.762 rispetto a ieri), il 94,7% dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 153 (+15 rispetto a ieri), 1.464 quelli in altri reparti Covid (+82).  Sul territorio, le  153  persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 9 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (+2 rispetto a ieri), 11 a Reggio Emilia (+3 rispetto a ieri), 29 a Modena (+1), 55 a Bologna (+10), 4 a Imola (invariato rispetto a ieri), 8 a Ferrara (invariato), 6 a Ravenna (invariato), 3 a Forlì (-2 rispetto a ieri),  2 a Cesena (- 2 rispetto a ieri) e 12 a Rimini (+3 rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite salgono a 28.123 (+ 30 rispetto a ieri).

Purtroppo, si registrano 23 nuovi decessi: 6 in provincia di Modena (3 donne di 70, 80 e 92 anni e 3 uomini di 76, 77 e 84), 5 in provincia di Bologna (3 uomini di 69, 76 e 83 anni e 2 donne di 90 e 100 anni), 4 in provincia di Parma (3 uomini di 78, 80, 83 anni e una donna di 87 anni), 4 in provincia di Ferrara (3 donne di 85, 94, 96 anni e un uomo di 75 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (3 uomini, rispettivamente di 82, 87 e 88 anni) e 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 85 anni, oltre ai quattro di cui avevamo già parlato a questo link ma ancora non inseriti nel bollettino). Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Forlì-Cesena e Rimini. Dall’inizio dell’epidemia i morti complessivi in Emilia-Romagna sono 4.687.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 7.453 a Piacenza (+131 rispetto a ieri, di cui 26  sintomatici), 6.097 a Parma (+100 di cui 68  sintomatici), 9.511 a Reggio Emilia (+280, di cui 237 sintomatici), 9.290 a Modena (+569 di cui  293 sintomatici), 11.883 a Bologna (+214, di cui 24 sintomatici),1.161 casi a Imola (+45, di cui 29 sintomatici), 2.896  a Ferrara (+137 , di cui  42 sintomatici), 3.367 a Ravenna (+141, di cui  65 sintomatici), 2.606 a Forlì (+107 di cui 91 sintomatici),1.955 a Cesena (+66, di cui 47 sintomatici) e 4.939 a Rimini (+122, di cui 29 sintomatici)

Rimandato alla prossima primavera il Premio Guidarello per il giornalismo d’autore

L’annuncio di Confindustria: «Vogliamo incontrarci di persona e dare alla cerimonia il risalto che merita»

Alberto Angela con Bruno VespaLa 49esima edizione del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, in programma a fine novembre al Teatro Alighieri di Ravenna, è rimandata alla prossima primavera.

«Per gli approfondimenti tecnici, le riunioni o i convegni, la modalità telematica rappresenta ormai la quotidianità, ma per il Guidarello desideriamo un momento in cui si possa tornare a incontrarci di persona», spiega il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli.

«Il Guidarello è il nostro gala, un evento che coniuga cultura e socialità. È una lettura del presente attraverso le parole di chi ci aiuta a decifrarlo ogni giorno, in Italia e in giro per il mondo, sui giornali e in tv. E quel presente, oggi, è concentrato su un fenomeno senza precedenti: alla luce delle disposizioni dettate dall’emergenza sanitaria abbiamo quindi scelto, insieme al Comitato dei Garanti e alle giurie, di posticipare la cerimonia per darne il risalto che merita», conclude il presidente degli industriali romagnoli.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi