Verso le amministrative 2021: Grandi lascia LpRa e lancia il progetto Ora X Ravenna

«Stop a polemiche sterili e giochetti da vecchia politica: il bipolarismo qui ha dimostrato carenze e limiti»

Nicola Grandi

Nicola Grandi

A poco più di sei mesi dalle elezioni amministrative di Ravenna, iniziano a partire nuovi progetti che dovranno portare in futuro a candidature e alleanze. Uno di questi si chiama Ora X Ravenna e nelle intenzioni dei promotori – tra cui l’ex consigliere comunale Nicola Grandi, presidente del consiglio territoriale Darsena – dovrà diventare una lista civica slegata dai partiti.

«Siamo donne, uomini, studenti, lavoratori, precari e disoccupati rappresentanti tutti di una società civile che oggi percepisce in questa città un vuoto programmatico e rappresentativo. Siamo soprattutto cittadini preoccupati per il futuro di Ravenna», si legge sulla pagina Facebook.

I promotori cercano idee e persone e li si può contattare sul sito oraxravenna.it alla mail info@oraxravenna.it o al cellulare (anche Whatsapp) 351 6646162.

Riceviamo e pubblichiamo anche la nota con cui nel frattempo lo stesso Grandi annuncia l’addio a Lista per Ravenna, dove ha militato per anni, anche in consiglio comunale.

«Ieri sera, con il passaggio (in consiglio territoriale, ndr) al gruppo misto, ho sancito in maniera definitiva ed ufficiale la mia decisione di uscire da Lista per Ravenna.

Questa scelta, giunta al termine di una lunga attività di impegno politico, non intacca né la sincera amicizia che nutro nei confronti di coloro con cui ho condiviso questa strada né tantomeno i sentimenti di  rispetto e gratitudine per le responsabilità di lavoro e di amministrazione comunale che nel nome della Lista stessa ho potuto svolgere, ultima delle quali la presidenza del Consiglio territoriale Darsena, a cui ho dedicato e intendo continuare a dedicare con passione le mie energie fino alla fine del mandato.

E’ stata proprio questa esperienza politica, ultimo di una serie di incarichi che mi hanno portato a ricoprire via via diversi ruoli da amministratore, a far maturare in me la convinzione profonda che fosse giunto il momento di uscire dal gioco politico delle parti, in maniera da poter affrontare il mio impegno politico senza scopi diversi dall’obiettivo di perseguire il bene comune, indipendentemente dalle appartenenze di partito, movimento o schieramento politico.

Troppo spesso si sono dissipate e si dissipano energie e competenze in nome di polemiche sterili, contestazioni e prese di posizioni spesso inutili che appartengono al gioco della vecchia politica della contestazione e della contrapposizione a priori, che così di rado entra nel merito e quasi mai propone soluzioni alternative.

Ma ancora più spesso mancano (in generale intendo) quella capacità di dialogo e di ascolto che non senza difficoltà ho cercato di utilizzare nel mio ruolo di presidente di consiglio territoriale, sempre e solo alla ricerca di soluzioni e non di polemiche, col risultato di ottenere diverse soddisfazioni, non personali, ma a bisogni (magari piccoli ma concreti) espressi dai concittadini.

Questo esercizio di non passare quasi mai dalla polemica e dalla contrapposizione mi ha portato ad apprezzare la politica nel suo senso più stretto di ricerca di dialogo, servizio, ricerca del bene e di soluzioni condivise, proprio quello spirito che ho avuto il piacere di incontrare fra gli amici con cui stiamo realizzando quel nuovo percorso, o meglio quel sogno che prende il nome di “Ora”.

“Ora” è un ambizioso disegno che, slegato da ogni ideologia politica e movimento crede profondamente che il bipolarismo a Ravenna abbia mostrato carenze e limiti e si pone l’obiettivo di un progetto a medio e lungo termine immaginando davvero, in modo nuovo e del tutto disinteressato, la Ravenna che vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti.

Coinvolgimento, progettazione partecipata, nuova visione di una città, le persone prima delle cose, solidarietà, prosperità inclusiva, innovazione, competenza, passione, determinazione e coraggio: questi i valori irrinunciabili che mi hanno spinto ad aderire a questo progetto e a sedermi a questo tavolo al quale anzi invito TUTTI gli attori della vita politica, magari stanchi dei vecchi sistemi, qualunque sia la loro provenienza, per una nuova idea di città ed un modo diverso di fare politica che abbia al primo posto, comunque, la NON contrapposizione e che nei fatti legittimi, anziché delegittimare, chi non appartenga al proprio schieramento o proponga idee diverse dalla proprie».

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