giovedì
21 Agosto 2025

Prorogata la mostra di Ericailcane a Ravenna: la nostra recensione

Fino al 12 luglio a Palazzo Rasponi Dalle Teste, dalle 17 alle 21

Seeing WhalesÈ stata prorogata al 12 luglio la chiusura (originariamente prevista per il 7) della mostra di Ericailcane a Palazzo Rasponi dalle Teste, in piazza Kennedy a Ravenna (da martedì a  domenica ore 17-21, chiuso lunedì, ingresso libero). Pubblichiamo qui di seguito la recensione di Serena Simoni.

La bella retrospettiva di Ericailcane permette di ragionare di mostre “al tempo del coronavirus” ma anche di altro: di come si modificano nel tempo alcuni linguaggi, di come si è trasformata la loro percezione e il potenziale di incisività sul tessuto urbano e sociale. Senza fare grandi bilanci e considerando la molteplicità dei lavori dell’artista – dalle illustrazioni alle videoanimazioni, dagli interventi murali alla decorazione di oggetti d’arte – si possono comunque considerare alcune traettorie anche dal minuscolo balcone di Ravenna.

Ericailcane per la prima volta è stato invitato a Ravenna nel 2006, quando Leonardo (allora 26enne) partecipò con blu, paper resistance e il gruppo di inguine.net ad una delle edizioni di “no border” nello spazio di santa Maria delle Croci. Se nel 2006 il graffitismo era in qualche caso già una “vecchia” esperienza a partire dai treni di Philadelphia della fine degli anni ’60 o del lavoro di Taki 183, lo street artista arrivato alla fama nei primi anni ’80, la storicizzazione del movimento data al 1983, quando uscivano quasi in simultanea il documentario Style Wars e il film Wild Style a cui si deve la diffusione del repertorio visivo urbano e musicale della hip-hop newyorkese. 1984 in Europa: il muro di Berlino apre la più grande superificie muraria al dissenso di cui la street art si fa portavoce e i vari artisti di New York che operano su questa deriva vengono chiamati da Francesca Alinovi ad esporre in Italia. Il linguaggio affascina a Bologna Pea Brain e CK8 che all’epoca colorano treni e muri aprendo uno stile che non è solo artistico ma ormai di vita. Gli anni ’90 trasformano questo fenomeno di cultura giovanile e urbana in qualcosa di più visibile: Bansky, oggi in mostra a Ferrara, inizia a lavorare in quegli anni; lo segue Invader che sceglie sempre la strada e l’anonimato ma utilizza piastrelle industriali che imitano i pixel al posto dei colori. Blu, ericailcane, paper resistance, più giovani come generazione, a Bologna proprio in quegli anni iniziano il loro percorso a testimonianza del fatto che, per quanto datato, il linguaggio della strada mantiene una grande vivacità di modi e contenuti, costruisce vite e relazioni di chi se ne occupa.

Nel 2006 Ericailcane in realtà era un microgruppo nato 7 anni prima e contava due persone: la collaborazione di Leonardo e Cinzia significava la divisione del lavoro a seconda del tipo di tecnica e del lavoro: oggi il nome è associato solo a Leonardo che può operare con la collaborazione esplicita di altri – la colombiana street artist Bastardilla, ad esempio – a seconda del lavoro, spesso commissionato da enti, scuole, comuni. La passione per l’arte di strada, preferibilmente non autorizzata e spesso animata da interventi censori – come al festival “Icone” di Modena nel 2004 – lascia il posto a pareti predisposte e, raggiunta la fama, ormai ai muri di gran parte del mondo. Il che ha tolto un po’ di fascino alle iniziative come tutto ciò che non si esprime liberamente dal basso, ma inutile dire che gli interventi di ericailcane mantengono una grande carica espressiva. Rendono l’affermazione i dipinti del 2011 sui muri di via Salona a Ravenna e quello più recente del 2019 in Via Tommaso Gulli, opere commissionate ma sicuramente belle.

In mostra a Palazzo Rasponi ovviamente non ci sono le opere murali ma un certo numero di tavole a china e di video d’animazione che già nel 2006 venivano prodotti dall’artista. Nei video dell’ultimo decennio appare lo stesso mondo notturno da finisterrae, popolato da animali umanizzati così malinconici da superare la tristezza del bambino ostrica di Tim Burton anche se la tecnica a plastilina in stop-motion è stata del tutto superata dall’utilizzo di pupazzi e disegni. Appartiene invece alla produzione grafica il ciclo “Potente di fuoco” già allestito in misura ridotta al Rasi nel 2011: la serie era partita nel 2005 da una primissima esposizione alla Libreria Modo Infoshop di Bologna in cui una raccolta di disegni di Leonardo bambino – conservati dai genitori dell’artista – veniva rielaborata dalla personalità artistica adulta: draghi, robot, ragni ed elefanti, brontosauri e pipistrelli si sono sdoppiati in disegni a china in cui una forte visionarietà surrealista si unisce all’immaginazione di Bosch, all’illustrazione ottocentesca e infantile. L’inquietante è garantito grazie ad un virtuosismo calligrafico che è sempre stato uno degli aspetti più affascinanti del lavoro dell’artista. La stessa preziosità coinvolge quindi un ciclo di inediti recenti in mostra a Ravenna: le carte di grande formato in bianco e nero, create nei giorni del lockdown, sono spesso animate da topi, animali comunitari qui quasi impazziti, che sembrano riflettere in modo poco paradossale gli incubi contemporanei.

Serena Simoni

Gli stradelli diventano pedonali: in arrivo un nuovo parcheggio a Marina di Ravenna

Investimento da 380mila euro del Comune in via del Marchesato

Via Marchesato Marina RavennaA Marina di Ravenna, in un’area di proprietà comunale in via del Marchesato, sarà realizzato un nuovo parcheggio, da 248 posti auto, di cui tre riservati ai disabili.

Lo prevede un progetto approvato dalla giunta del Comune, del valore di 380mila euro.

L’area destinata alla realizzazione del parcheggio è di 7.800 metri quadrati, delimitata nel lato prospiciente via del Marchesato da una recinzione metallica e da alberi.

Preliminarmente sarà realizzato uno scavo per una profondità di circa 20–40 centimetri. Si procederà poi al riempimento con sabbiella, alla realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica e della rete fognaria, alla posa della fondazione stradale e delle cordonate di delimitazione della stessa. Saranno quindi posati il manto bituminoso e il tappeto di usura. Completeranno l’intervento la segnaletica stradale orizzontale e verticale e la posa dell’impianto di pubblica illuminazione. Il nuovo parcheggio scambiatore sarà servito dal Navetto Mare, che già transita dalla zona Marchesato.

«L’intervento – dichiara l’assessore a Lavori pubblici e Mobilità Roberto Fagnani – è correlato alla realizzazione del Parco Marittimo (la riqualificazione degli stradelli retrodunali di Marina e Punta, che partirà a fine estate, ndr), un progetto strategico che riqualificherà tutta l’area retrostante gli stabilimenti balneari creando un percorso ciclopedonale nella natura che valorizzerà il nostro patrimonio turistico. Con la realizzazione di questo nuovo parcheggio manteniamo l’impegno di ampliare l’attuale dotazione di posti auto. Si tratta solo di un primo intervento e parallelamente stiamo lavorando ad una maggiore offerta per quanto riguarda il potenziamento del trasporto pubblico e in particolare per il servizio Navetto».

Serata in spiaggia per conoscere la storia dei Fratini d’Italia e Marina di Ravenna

Appuntamento stasera 30 giugno al Bagno Tequila con escursione guidata, pasta party e presentazione di un libro sul minuscolo uccellino a rischio di estinzione.

Fratino Mamma E Pullino
Fratini sulla spiaggia di Lido di Spina (foto Mario Orlandi)

È il Fratino, il minuscolo trampoliere che vive e si riproduce sulle coste sabbiose e le zone umide dei litorali italiani, il protagonista di un incontro promosso da diverse associazioni ambientaliste, naturaliste e animaliste romagnole, per approfondirne la storia ecologica e i rischi di sopravvivenza che corre questo fragile uccellino. L’appuntamento – intitolato “Tequila Bip Bip e i Fratini d’Italia” – è per questa sera martedì 30 giugno al Bagno Tequila (viale delle Nazioni 284) a partire dalle 18.30. L’occasione è anche quella di raccontare la vicenda della nidificazione qualche settimana fa del Fratino in un tratto di spiaggia di Marina di Ravenna molto antropizzato che purtroppo non ha avuto lieto fine, visto che non è sopravvissuto alcun pulcino.

L’iniziativa prevede una visita didattica alla spiaggia dello stabilimento ex esercito, guidata da Roberta Corsi e Fabio Imola dell’Associazione Ornitologi dell’Emilia Romagna, un pasta party a ora di cena e, alle 21, la presentazione del libro a fumetti di Franco Sacchetti, Fratini d’Italia (edizioni Terra Nuova), alla presenza dell’autore e di Lorenzo Mancini di Legambiente Emilia-Romagna.
Il volumetto racconta con uan serie di simpatici disegni ma anche dati scientifici e curiosità la storia di questo volatile a rischio di estinzione e la battaglia di tante associazioni ambientaliste di tutta Italia per tutelarne la sopravvivenza.

Calcio, la Lazio per vincere lo scudetto punta anche sul nutrizionista Iader Fabbri

Il faentino entra nello staff della squadra romana in lotta per il titolo: «Fondamentale in questo periodo le strategie nutrizionali»

Iader FabbriIl faentino Iader Fabbri, esperto di alimentazione dello sport, si occuperà della nutrizione e dell’integrazione dei calciatori della squadra calcistica Lazio, supportando lo staff medico e gli atleti che compongono il team fino al termine della stagione sportiva, che vede il club romano lottare per lo scudetto insieme a Juventus e Inter.

Biologo nutrizionista e divulgatore scientifico, Fabbri vanta anni di esperienza nell’ambito sportivo e ha rivestito il ruolo di nutrizionista di molti Team del Motomondiale e delle Nazionali italiane di ciclismo. Tra i suoi clienti annovera sportivi di fama mondiale come il pilota motociclistico Jorge Lorenzo e diversi atleti olimpici.

«Sono molto contento di questa collaborazione. Dopo aver seguito molti calciatori di serie A individualmente nei miei ambulatori, ora arrivo finalmente in un top team – sono le parole di Fabbri –. L’alimentazione e l’integrazione svolgono un ruolo fondamentale e possono diventare fattori estremamente importanti in questa fase, perché gli atleti saranno sottoposti a sollecitazioni estreme, giocando una partita ogni 72 ore dopo mesi di attività ridotta a causa delle normative post Covid-19».

«Chi si nutrirà e si integrerà in maniera adeguata riuscirà ad essere pronto per affrontare le partite. Dalla metà di questa serie di partite ravvicinate in poi i risultati potranno arrivare dalle squadre che adotteranno le migliori strategie nutrizionali – continua Fabbri –. Nella Società Sportiva Lazio, prima ancora dei calciatori, ho trovato un grande team di professionisti molto motivato, dai fisioterapisti, ai medici e tutto lo staff. Tutto ciò mi porta a pensare che questa nuova avventura sarà sicuramente positiva. Anche se io sono entrato last minute, faremo il massimo tutti insieme per dare un valore aggiunto ad un grande team come la Lazio».

Tra cavallucci marini, squali, delfini e seppioline: le sorprese nel mare di Ravenna

A Marina operano i ricercatori del centro Cestha: «Proficua collaborazione con i pescatori. Orgogliosi di aver salvato da una polmonite una tartaruga: le abbiamo fatto anche l’aerosol durante il lockdown…»

Cestha
La liberazione del trigone colpito a bastonate

«Il nostro mare? Diciamo che potrebbe passarsela meglio». Parola di Simone D’Acunto, direttore di Cestha, centro sperimentale per la tutela degli habitat di Marina di Ravenna, privato «ma riconosciuto da ben tre ministeri». Si tratta di un gruppo di ricercatori e biologi marini che si occupa di progetti legati alla salvaguardia del mare nelle sue varie forme.

Quelli che, tanto per intenderci, hanno preso in cura la scorsa estate il trigone colpito a bastonate da un bagnante di cui tanto si è parlato sui giornali, anche a livello nazionale. «Lo ribadiamo, i trigoni non sono pericolosi – spiega il direttore di Cestha – e presto torneranno sotto costa per compiere l’atto riproduttivo, anche nell’acqua alta 20 cm. Il loro pungiglione è solo un’arma di difesa, come i denti del cane, che usano quando si sentono minacciati. Vanno lasciati in pace. Allo stesso modo rinnovo l’appello ai genitori a spiegare ai propri figli che non si deve giocare con granchi o meduse, che metterli in un secchiello potrebbe ucciderli. Limitiamoci all’osservazione». E, in caso di necessità, alle segnalazioni. «L’anno scorso è capitato per esempio che alcuni bagnanti ci abbiano chiamato per la presenza di piccoli di trigone a riva: è stato molto utile perché il mare era mosso, rischiavano di non farcela, siamo intervenuti e li abbiamo soccorsi, liberandoli poi al largo».

Cavalluccio Marino CesthaNumerose anche le liberazioni di tartarughe marine. «Dal 2019 siamo il centro autorizzato per la zona di Ravena e Ferrara. Si stima che siano parecchie nel nord Adriatico e anche per questo sono numerosi i recuperi di tartarughe, spesso in difficoltà per la plastica che ingoiano o a causa dei sistemi di pesca. Sono gli stessi pescatori, con cui abbiamo attivato una proficua collaborazione, a segnalarci a volte gli esemplari più in difficoltà e debilitati, che hanno bisogno di cure». Tra queste, va segnalato il caso di Gaia Speed, tartaruga marina spiaggiata a Cervia lo scorso inverno, «di cui andiamo particolarmente orgogliosi – continua D’Acunto –: proprio nel periodo del Covid, le era stata riscontrata una polmonite acuta, che per questi animali conduce quasi sempre alla morte. Durante la quarantena venivamo tutti i giorni in sede (nell’ex mercato del pesce di Marina, in procinto di essere completamente riqualificato, ndr), in quanto servizio essenziale, e abbiamo cercato di fare di tutto per salvarla, aerosol compresi. Adesso è guarita e si sta riprendendo, probabilmente entro l’estate verrà liberata in mare».

Tra i progetti portati avanti in questo periodo, anche quello legato al recupero di uova di seppia rimaste incastrate in attrezzi da pesca e che sarebbero andate quindi distrutte, ma che Cestha invece recupera e fa schiudere, per poi liberare così le seppioline in mare. «Siamo poi forse l’unico centro in Italia a recuperare i cavallucci marini, catturati accidentalmente durante la pesca della seppia: recentemente ne abbiamo ritrovati 34 in una sola notte, che curiamo e poi rilasciamo. Preferisco non dare informazioni più precise su dove si trovano, per non alimentare un mercato nero, non alimentare, che purtroppo coinvolge questa specie».

Durante il lockdown sul web sono poi apparsi i video dei delfini. «La loro presenza sulla nostra costa è appurata da anni: è in corso un lavoro di identificazione con foto della pinna dorsale, che è un po’ la loro impronta digitale. E poi va segnalata la crescita degli squali in Adriatico, con il Palombo in particolare che non se la passa benissimo in quanto a conservazione, anche perché è ancora possibile mangiarlo. Smettere di farlo, per i consumatori, sarebbe una scelta interessante…».

Covid-19: la provincia non ha nuovi contagi ma il virus fa un’altra vittima

Muore una donna di 85 anni ricoverata da tempo: i morti sono così 88 su 1.049 casi totali diagnosticati. Le guarigioni sono più di 900

DSC 6761Non ci sono nuovi casi di contagio da Covid-19 in provincia di Ravenna nelle 24 ore tra le 12 del 28 giugno e le 12 di oggi, 29 giugno, ma il virus torna a uccidere: una donna di 85 anni, ricoverata da tempo, è morta. Il totale dei decessi quindi arriva a 88 dall’inizio della pandemia (primo contagio a fine febbraio, primo morto a metà marzo) su un totale di 1.049 casi diagnosticati. Le guarigioni sono più di 900, di cui due accertate oggi. Sono, infine una novantina le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.

Questa la distribuzione per comune:
464 Ravenna
135 Faenza
81 Cervia
68 Lugo
62 Russi
40 Bagnacavallo
31 Alfonsine
23 Castelbolognese
21 Fusignano
16 Cotignola
12 Massa Lombarda
11 Brisighella
8 Conselice
8 Riolo Terme
6 Solarolo
4 Sant’Agata sul Santerno
2 Casola Valsenio
1 Bagnara
58 residenti al di fuori della provincia

Il decesso ravennate è uno dei due registrati in tutta l’Emilia-Romagna oggi (l’altro a Modena). Restando sul piano regionale, dall’inizio dell’epidemia da coronavirus si sono registrati 28.472 casi di positività, 16 in più rispetto a ieri, di cui 11 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. Le nuove guarigioni sono 24 per un totale di 23.185, l’81% dei contagiati da inizio crisi. Scendono i casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.032 (10 in meno rispetto a ieri). Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 909, 13 in meno rispetto a ieri, l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 111 (+3).

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.546 a Piacenza (+1, asintomatico), 3.653 a Parma (+4, tutti asintomatici), 3.948 a Modena (+2, di cui 1 asintomatico), 4.899 a Bologna (+7, di cui 3 asintomatici). I casi di positività in Romagna sono 4.998 (+2, entrambi asintomatici a Cesena). Invariati i casi di positività a Reggio Emilia: 5.002; a Imola: 404; a Ferrara: 1.022; a Ravenna: 1.049; a Forlì: 959; a Rimini: 2.194.

L’ex calciatore Mandorlini ha rilevato il bagno Cala Celeste: «Un locale unico»

E con la famiglia continua a gestire lo storico Taormina, oggi Me Beach: «Le persone stanno venendo al mare senza paura»

Me Beach
Mandorlini durante i lavori di allestimento dell’ex Cala Celeste

La famiglia Mandorlini, oltre che per il calcio, è molto nota a Ravenna e dintorni per la gestione dello storico bagno Taormina di Marina, oggi Me Beach. Al timone c’è Davide Mandorlini, ex calciatore con alle spalle diversi anni di professionismo e un’avventura finita con la promozione in serie C del “suo” Ravenna, ormai tre anni fa. «Da quel momento non sono più andato allo stadio, troppo malinconia, ma chissà che in futuro non possa tornare come dirigente nella squadra della mia città. Al momento gli unici legami li mantengo con i giocatori che vengono al mare da noi…».

E da quest’anno Mandorlini ha un impegno in più, quello dell’ex Cala Celeste di Lido Adriano, lo stabilimento balneare acquisito prima dell’estate, prelevato da uno staff tra cui figurava anche l’ex portiere del Milan Abbiati. «Ma il calcio non c’entra niente. Ho sempre frequentato quel locale e lo considero unico, in Romagna non me ne vengono altri con una struttura del genere, in un ambiente così suggestivo. Così abbiamo deciso di fare questo investimento e devo dire che il riscontro in queste prime settimane è ancora più positivo di quello che pensavamo. Lido Adriano e Marina di Ravenna sono due località molto diverse; nella prima c’è più turismo e lo stiamo già vedendo, il target nel nostro locale è più alto; nella seconda, specialmente nei weekend, ci sono più giovani».

Me Beach Cena SpettacoloIn entrambi gli stabilimenti sono ripartite le feste del Me Beach, in particolare le cene-spettacolo, con possibilità anche di ballare, considerato che i locali hanno le necessarie autorizzazioni. «Ma ancora la gente al ballo vero e proprio non ci è arrivata mentalmente, si diverte durante la cena, diciamo. A Lido Adriano grazie anche a deejay e artisti di profilo internazionale che selezioniamo per i nostri clienti».

«In generale – continua Mandorlini – grazie anche ai pochi casi di contagio registrati nelle ultime settimane, le persone stanno venendo al mare senza paura, siamo soddisfatti, anche se va detto che abbiamo perso quasi due mesi…».

Il sindaco e i tavolini: «Centro più vivo. Dopo l’emergenza non si tornerà indietro»

De Pascale interviene nel dibattito alimentato dal nostro “Bombolone”

Tavolini Centro Ravenna Via NovembreRiceviamo e volentieri pubblichiamo una nota del sindaco di Ravenna Michele de Pascale che entra nel dibattito che si è sviluppato in queste ore sui social dopo il nostro commento (il cosiddetto “Bombolone”) sui tavolini del centro, in cui auspicavamo in estrema sintesi che potessero restare così anche dopo l’emergenza Covid. E dopo aver comunque dato atto al Comune, in altri articoli pubblicati anche sul nostro settimanale, di aver celermente permesso ai locali di espandersi.

«Egregio direttore, trovo la riflessione interessante e sono d’accordo con lei che il centro storico della nostra Ravenna ha acquisito un bellissimo e vivace volto europeo, ancora più dopo questi difficili mesi di lockdown in cui non abbiamo potuto né ammirarlo né viverlo».

«Essere in grado di trasformare un momento complicato in un’occasione positiva – continua la nota del sindaco – è una dote non banale, che riconosco alla nostra comunità, sempre capace nelle contingenze più dure di rimboccarsi le maniche e gettare il cuore oltre l’ostacolo, tirando fuori il meglio di sé.

Perciò per la prossima estate forse non si potrà mantenere la situazione esattamente uguale a quest’anno, ma di sicuro non si tornerà indietro rispetto a un’idea di centro più pedonale, più pulito, ordinato e soprattutto più vivo».

Ravenna, lavori in via San Gaetanino: restringimenti e divieti di sosta

 

Inizierà a Ravenna domani, martedì 30 giugno, un intervento di manutenzione di via San Gaetanino, che prevede la fresatura e la riasfaltatura del manto stradale.

Durante i lavori, che il Comune prevede di ultimare entro metà luglio, la strada non verrà mai chiusa alla circolazione, ma sarà in vigore il divieto di sosta. Nel tratto e nella direzione da via Rotta a via Sant’Alberto il traffico rimarrà a senso unico e verranno via via istituiti dei restringimenti di carreggiata.

Nel tratto da via Maggiore a via Rotta la circolazione diventerà a senso unico, con direzione via Maggiore-via Rotta. Sarà quindi obbligatoria la svolta a sinistra per chi da via Rotta e da via Morelli deve immettersi in circonvallazione San Gaetanino e il traffico sarà deviato su via Bovini e via Canalazzo.

I bagnini: «In aprile pensavamo al peggio, ora speriamo in un agosto come il 2019»

Un primo bilancio di Danilo Piraccini (Cervia): «Tanta gente, ma fin troppa euforia: serve la collaborazione di tutti»

Spiagge Di CerviaCon i suoi 3,5 milioni di pernottamenti all’anno, il comune di Cervia è il più turistico della provincia e tra i più importanti dell’intera regione. Numeri realizzati grazie in particolare alla spiaggia e non è quindi un caso che in questa fase di ripartenza siano passate quasi tutte le telecamere delle tv nazionali tra gli ombrelloni del litorale cervese. E tutti i vari operatori e giornalisti si sono dovuti arrendere all’evidenza: non c’era alcuna barriera di plexiglass e la vita, al mare, sembrava davvero essere tornata alla normalità.

«Effettivamente la spiaggia ha “recuperato” in maniera molto importante: in aprile quasi tutti noi addetti ai lavori avevamo già dato per perso il mese di giugno – commenta Danilo Piraccini della cooperativa bagnini di Cervia – che invece ha visto in questi ultimi weekend le spiagge molto affollate. Il ritorno alla normalità è stato favorito dal buon senso delle persone e dei nostri operatori, che non hanno mai creduto davvero a recinti e barriere».

«Le presenze di giugno – continua Piraccini – saranno comunque demolite rispetto all’anno scorso, anche i primi quindici giorni di luglio non saranno paragonabili con il passato, ma le nostre previsioni ci dicono che se tutto dovesse proseguire all’insegna della normalità, il mese di agosto potrebbe avere volumi davvero paragonabili con quelli 2019, favorito anche dagli italiani che erano abituati a fare le vacanze all’estero e invece potrebbero scegliere la nostra Riviera. Già in queste settimane stiamo iniziando a vedere i primi turisti, emiliani e lombardi, con un buon andamento del mercato delle seconde case. Speriamo poi di poter destagionalizzare il più possibile, seconda ondata del virus permettendo…».

Quel virus che in questi giorni in spiaggia sembra fare meno paura. «Purtroppo un po’ l’euforia per questo ritorno alla normalità, un po’ una certa spavalderia, hanno portato a comportamenti scorretti, che gli imprenditori non sono sempre in grado di frenare. Serve la collaborazione dei giovani, dei turisti. Tra l’altro le linee guida condivise con la Regione ci permettono di lavorare in tranquillità, consolidando buone prassi che auspico possano restare anche in futuro, come quella dello spazio minimo per ogni lettino, o il “delivery” sotto l’ombrellone, peraltro nel Cervese già molto diffuso ancor prima della pandemia».

Dovizioso si frattura la clavicola in una gara di motocross a Faenza – LE FOTO

Il pilota della Ducati stava partecipando al campionato regionale per tenersi in forma in vista del via della stagione

Domenica da dimenticare per Andrea Dovizioso impegnato in una gara di motocross con l’obiettivo di tenersi in forma in vista del via della stagione di MotoGp post coronavirus.

Il pilota della Ducati si è fratturato la clavicola sinistra nel corso della prima manche della gara di motocross del Campionato regionale Emilia Romagna sul circuito di Monte Coralli, a Faenza. Un infortunio che ha costretto il ducatista a operarsi immediatamente per accorciare i tempi per recuperare il prima possibile visto che il primo Gp è stato riprogrammato a Jerez de la Frontera in Spagna il 19 luglio.

A tradire il centauro italiano è stato un atterraggio maldestro effettuato con la sua moto da cross.

Accortosi dell’infortunio Dovizioso è tornato ai box con il suo mezzo per poi farsi accompagnare all’ospedale di Forlì con una automobile privata. Il pilota forlivese ha effettuato subito una prima radiografia che ha confermato quello che si temeva inizialmente, ovvero la frattura della clavicola.

Uno stop che complica inevitabilmente l’avvio di stagione per il pilota della Ducati che si stava allenando per l’appuntamento di Jerez e che era anche in fase di colloquio con la sua squadra per il rinnovo del contratto. (Ansa.it)

Coronavirus, un nuovo contagiato in provincia di Ravenna, 21 in tutta la regione

 

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.456 casi di positività, 21 in più rispetto a ieri (27 giugno), di cui 16 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I nuovi tamponi effettuati sono 3.421, che raggiungono così complessivamente quota 486.730, a cui si aggiungono altri 1.129 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 19 per un totale di 23.161, l’81% dei contagiati da inizio crisi. Stabili i casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.042 (uno in più rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi (28 giugno) sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 922, due in meno rispetto a ieri, l’88,4% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, uno in più di ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 108 (+2).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.161 (+19): 249 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.912 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registra 1 nuovo decesso (un uomo), residente in provincia di Bologna. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.253.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.545 a Piacenza (+1, asintomatico), 3.649 a Parma (+4, di cui 3 asintomatici), 4.892 a Bologna (+4, di cui 3 asintomatici), 1.022 a Ferrara (+5, di cui 3 asintomatici). I casi di positività in Romagna sono 4.996 (+7), di cui 1.049 a Ravenna (+1, sintomatico), 794 a Cesena (+3, asintomatici), 2.194 a Rimini (+3, asintomatici, anche questi individuati grazie agli screening regionali) e 959 a Forlì (stesso numero di ieri).

Invariati i casi di positività a Reggio Emilia: 5.002; a Modena: 3.946 e a Imola: 404

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