venerdì
22 Agosto 2025

Il Comune mette 5 milioni di euro per dimezzare la tassa rifiuti 2020 delle imprese

Intervento straordinario con risorse dell’avanza del bilancio comunale. Il sindaco: «Non pregiudica il piano investimenti per il rilancio dell’economia». Oggi a carico delle aziende ci sono quasi 12 milioni

MerlatoIl Comune di Ravenna ha deciso un intervento straordinario di aiuto alle imprese destinando 5 milioni di euro dell’avanzo del bilancio comunale per l’abbattimento delle tariffe dei rifiuti. «Considerato che a carico delle imprese ci sono quasi 12 milioni di euro dovuti alla tassa rifiuti – commenta il sindaco Michele de Pascale – si tratta di una misura dall’impatto fortissimo a favore del tessuto produttivo e commerciale, possibile grazie alla solidità del bilancio comunale e che non pregiudica il piano investimenti altrettanto importante per il rilancio dell’economia».

Nei prossimi giorni si deciderà insieme alle associazioni di categoria la migliore distribuzione di tali aiuti, «che sono da vedersi come un contributo a fondo perduto all’imprenditoria in questa fase eccezionale, in modo da destinarle alle categorie più colpite dal periodo di lockdown». Verrà quindi effettuato un unico invio della bolletta con l’importo dovuto per l’intero 2020, che conterrà già lo sconto applicato grazie al contributo comunale.

Per quanto riguarda i privati cittadini, invece, il sindaco assicura che non vi sarà alcun aumento rispetto allo scorso anno, «ma nel 2021 verrà messa in campo un’ulteriore importante operazione di restituzione solo per coloro che in questo periodo si sono trovati (e ancora si trovano) in difficoltà poiché hanno perso temporaneamente il lavoro o sono in cassaintegrazione». Questo meccanismo affiancherà i bonus già previsti a livello nazionale per l’abbattimento di bollette di energia, gas e acqua per le persone indigenti e agli aiuti messi a disposizione dal nostro servizio sociale associato.

Ravenna Festival al via alla Rocca come nel 1990, in platea la presidente del Senato

La 31esima edizione si apre con un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti nella fortezza veneziana così come fu per la prima edizione. La versione post-Covid prevede solo 300 posti andati subito soldout ma streaming gratuito per tutti. Presente anche il ministro della Cultura

Foto Prove 19 Giugno 2020
Le prove alla Rocca Brancaleone

Si riparte da capo dove tutto era partito la prima volta con chi c’era la prima volta. Il Ravenna Festival in versione post pandemia – cartellone ridotto con eventi solo all’aperto e posti limitati – alzerà il sipario per la 31esima edizione alle 21.30 questa sera, 21 giugno, alla Rocca Brancaleone con un concerto diretto da Riccardo Muti, proprio come accadde l’1 luglio 1990 per la prima edizione. Stesso luogo, stesso maestro sul podio.

Muti dirige la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il soprano Rosa Feola in un programma di Skrjabin e Mozart coronato dalla maestosa Sinfonia n. 41 “Jupiter”. Il concerto, realizzato con il contributo di Eni, è già sold-out, ma sarà in diretta streaming gratuita per chiunque su ravennafestival.live, in collaborazione con Riccardo Muti Music, e trasmesso da Rai Radio 3 in diretta su Euroradio.

Prove 19 Giugno Silvia Lelli 1853L’apertura del Festival è salutata dalla consegna della targa del Presidente della Repubblica, riconoscimento a un’edizione unica sotto ogni punto di vista, e dall’annuncio della partecipazione al concerto inaugurale della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del ministro della Cultura Dario Franceschini e del Direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay.

Oggi, come nel 1990, in programma c’è (principalmente) Mozart: «Mozart è Mozart, non ha bisogno di giustificazioni – sottolinea Muti -. Le pagine musicali eseguite da 62 elementi dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ci permettono di guardare con speranza al futuro e cercare dentro di noi il coraggio di recuperare parte di quanto perduto. L’Italia, il Paese della musica, deve rimanere una fortezza culturale». Come fortezza lo è stata il luogo che ospita il concerto: baluardo costruito dai veneziani nel XV secolo.

Prove 19 Giugno Silvia Lelli 1983La serata si apre con la Rêverie di Alexandr Nikolaevič Skrjabin, breve miniatura scritta nel 1898 che tanto piacque a Rimskij-Korsakov, il primo a eseguirla a San Pietroburgo, e che è pervasa da un’atmosfera sognante. Seguiranno il mottetto Exsultate, jubilate KV 165 e l’Et incarnatus est dalla Messa in do minore KV 427, entrambi affidati alla voce di Rosa Feola ed entrambi espressione di gioia, l’una più esuberante l’altra più intima. Il giovane soprano, ospite ricorrente del Festival dai tempi de I due Figaro di Mercadante diretto da Muti nell’ambito del progetto fra Ravenna e Salisburgo alla riscoperta della Scuola Napoletana, affronterà il celebre virtuosistico mottetto composto proprio in Italia, nel 1773, a Milano, poi l’estatico lirismo dell’Et incarnatus est, quasi una scena pastorale permeata d’amore per il creato e l’umanità.

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Completa il programma la maestosa Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551, quella “Jupiter” che Mozart compone durante la difficile estate del 1788, segnata da crescenti difficoltà economiche e da un grave lutto familiare. Da un periodo fra i più bui della vita del compositore nasce una sinfonia luminosa che ancora una volta libra il genio di Mozart al di sopra delle avversità quotidiane. L’olimpica grandiosità di queste pagine ispirò il soprannome “Jupiter” presumibilmente conferitole dall’impresario Johann Peter Salomon. Dotata di una tavolozza timbrica che ne valorizza il carattere solenne e vittorioso, la “Jupiter” coniuga la solidità epica del do maggiore – la tonalità della luce zenitale, solare e incontaminata – all’impiego intensivo del contrappunto. Una ricerca libera da scolasticismi e compiacimenti, che raggiunge il culmine nell’ultimo dei quattro movimenti, con il limpido e gioioso furore della fuga.

Non ci sono nuovi casi o morti: virus stabile in provincia. In quarantena 90 persone

Il totale resta fermo a 1.037 dall’inizio della pandemia

Per la giornata di oggi, 21 giugno, per il territorio provinciale di Ravenna non sono stati comunicati nuovi casi di positività né decessi. Si sono verificate tre nuove guarigioni complete. Sono, infine, una novantina le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.

Alle 12 di oggi quindi in provincia ci sono in totale 1.037 casi dall’inizio della pandemia a fine febbraio, di cui novecento già guariti e 87 deceduti. Il numero è aggiornato dopo che la rRegione ha verificato un caso di nominativo doppio tra le positività dei giorni scorsi.

Altri due casi di coronavirus in provincia: il totale arriva a 1.038 (900 guariti)

In tutta la regione l’aumento giornaliero è di 28. Non ci sono morti nei comuni ravennati

La provincia di Ravenna registra due nuovi casi di contagio da coronavirus nelle 24 ore tra le 12 di ieri, 19 giugno, e le 12 di oggi. Il totale è così 1.038 (di cui novecento guariti).

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.198 casi di positività, 28 in più rispetto a ieri, di cui 18 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. Le nuove guarigioni sono 34, per un totale di 22.761. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.207 (-12 rispetto a ieri). Si registrano 6 nuovi decessi: 2 uomini e 4 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.230. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 1 decesso in quella di Reggio Emilia e 5 in quella di Bologna.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.535 a Piacenza (+1), 3.628 a Parma (+6, di cui 5 asintomatici da screening regionali),  4.984 (+3) a Reggio Emilia , 3.941 a Modena (+2), a Bologna 4.749 (+9, di cui 4 asintomatici e 5 sintomatici in gran parte legati a focolai individuati in precedenza, tracciati e tutti in isolamento domiciliare), 402 casi positivi a Imola (nessun nuovo caso); 1.011 a Ferrara (+1). I casi di positività in Romagna sono 4.948 (+6), di cui 1.038 a Ravenna (+2), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 784 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.178 a Rimini (+4).

Anniversario Baracca: 102 anni fa moriva l’aviatore, rinnovata una sala del museo

L’asso degli assi ricordato con una cerimonia in tono minore. Lo spazio espositivo riapre al pubblico dal 20 giugno

La Nuova Sala Dello Spad 3La sala dello Spad al museo Francesco Baracca di Lugo ha un nuovo allestimento. L’inaugurazione dell’intervento sostenuto dal Rotary Club è avvenuta ieri, 19 giugno, in occasione del 102esimo anniversario della morte del maggiore, nel 1918 a Nervesa della Battaglia (Treviso).

Nella nuova e luminosa sala si potrà ammirare, nel muro di fronte all’aereo, un dipinto realizzato da Giulia Guerra. L’opera riproduce una fotografia conservata nel museo. All’orizzonte si possono vedere due aerei in volo: Baracca e Aurelio Baruzzi si trovano su uno dei due nel corso di una simulazione di volo, effettuata con l’altro velivolo ritratto. Nella rinnovata sala sono state inoltre aggiunte sei foto di Francesco Baracca e una sagoma dell’asso degli assi risalente al 1929.

La Nuova Sala Dello Spad 2Lo Spad VII matricola S2489 è stato costruito dalla ditta Blériot nel 1917 ed ha prestato servizio nella 91esima Squadriglia fra la fine del 1917 e l’inizio del 1918, in un periodo dunque compatibile con l’impiego da parte dell’asso, sebbene allo stato attuale nessun documento d’archivio permetta di confermare o di escludere un effettivo uso da parte di Francesco Baracca.

Da oggi, sabato 20 giugno, il museo riapre al pubblico e sarà visitabile, gratuitamente, il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. L’ingresso sarà contingentato e nel rispetto delle disposizioni in vigore contro il Covid-19.

La Commemorazione Al Cimitero 2«Quest’anno le celebrazioni per Francesco Baracca si sono dovute svolgere in forma ridotta, ma abbiamo comunque voluto rendere omaggio al nostro lughese illustre – ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli -. Una celebrazione diversa dal solito, ma sicuramente non meno sentita, perché Baracca fa parte di noi, della nostra storia. Nonostante le tante difficoltà di questo periodo abbiamo voluto fare un regalo alla città: il nuovo allestimento della Sala dello Spad illumina il Museo, rendendo omaggio non solo a Baracca, ma alla passione per il volo che da sempre accompagna tutti gli aviatori».

Bomba americana da 46 kg nel vigneto, trecento persone da evacuare per il disinnesco

L’ordigno della seconda guerra mondiale è in un campo di Ascensione, il 21 giugno dovrà uscire di casa chiunque abita in un raggio di 700 metri

Una bomba d’aereo americana di 46 kg della seconda guerra mondiale è stata ritrovata in un vigneto di Ascensione, frazione del comune di Lugo, e le operazioni di disinnesco previste per la mattina del 21 giugno comporteranno l’evacuazione di circa trecento residenti nell’area entro 700 metri.

L’ordigno era a una profondità di circa 20 cm, trovato da un agricoltore che stava usando un erpice. È già stato posto in sicurezza ed è vigilato dalle forze di polizia. Gli artificieri dell’ottavo reggimento Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago (Verona) procederanno con il brillamento a Filo di Alfonsine, nei pressi dell’area della Cooperativa Braccianti situata in via Rondelli. Le operazioni di bonifica dell’ordigno domani inizieranno alle 8.30, dopo che sarà ultimata l’evacuazione delle abitazioni

Per facilitare la comunicazione verso i cittadini, la prefettura li invita a iscriversi al servizio Alert System della Protezione civile della Bassa Romagna, registrando il proprio cellulare sul sito Alert System: la Protezione Civile può raggiungere in tempo reale la cittadinanza per qualsiasi comunicazione urgente.

A Faenza si vota il 20 settembre. Il Pd prende altro tempo per il candidato sindaco

La direzione comunale ha rinviato la decisione alla prossima riunione accogliendo la proposta della consigliera regionale Manuela Rontini

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La tornata elettorale delle amministrative prevista per questa primavera è saltata per via dell’emergenza Covid-19 e il Parlamento ha fissato al 20 settembre la nuova data: in provincia di Ravenna andrà al voto solo Faenza per scegliere il sindaco dopo dieci anni con Giovanni Malpezzi (Pd). A metà della prossima settimana potrebbe essere ufficiale il candidato del centrosinistra. Al momento nessuna forza politica ha espresso il suo candidato.

La direzione del Partito Democratico di Faenza si è riunita ieri sera, 19 giugno, al circolo La Quercia, alla presenza del segretario provinciale Alessandro Barattoni, per riprendere il confronto, il primo incontro in presenza dopo l’allentamento delle misure precauzionali legate al coronavirus. Valutata la necessità di qualche giorno ulteriore per approdare alla decisione di sintesi definitiva, su proposta della consigliera regionale Manuela Rontini, accolta all’unanimità, la direzione si è aggiornata ad un prossimo incontro previsto a metà della prossima settimana.

La riunione di è aperta con gli interventi introduttivi del segretario comunale Maurizio Randi e del sindaco uscente Giovanni Malpezzi che hanno focalizzato l’attenzione «sulla necessità di continuare a lavorare sia sul versante dell’immediatezza per essere vicino a chi è in difficoltà, famiglie, imprese e associazionismo, sia sul progetto politico di più lungo respiro che riparta dai buoni risultati ottenuti dall’attuale amministrazione comunale».

Per quanto concerne la scelta del candidato sindaco, la direzione «ha preso atto degli importanti passi in avanti per poter giungere ad una candidatura forte, autorevole e unitaria, espressione di tutte le sensibilità del Pd faentino. Un obiettivo che la direzione aveva fissato fin dall’inizio rinunciando anche alle consultazioni primarie previste dallo statuto, e che sta per essere raggiunto in un clima di confronto sereno e costruttivo».

Il segretario Barattoni commenta così: «Ho apprezzato e condiviso la proposta fatta da Manuela Rontini di prendersi ancora qualche giorno per arrivare in maniera unitaria alla proposta di candidatura del centrosinistra. A chiusura di una discussione importante rispetto ai temi sociali, economici ed ambientali che dovranno essere al centro della nostra proposta politica per il futuro della città manfreda ho sottolineato come la candidatura che emergerà dovrà essere capace di raccogliere attorno a sé una coalizione larga, aperta e plurale. Il tutto all’interno di un progetto di governo capace di tenere insieme politica e civismo sul modello di quella messa in campo pochi mesi fa da Stefano Bonaccini».

Ecco il magazine ufficiale del Ravenna Festival: 92 pagine di approfondimenti

In distribuzione gratuita nelle edicole, nei dispenser e nelle attività selezionate

RFM COP 2020 A4Anche quest’anno la redazione di R&D e la società editrice Reclam hanno pubblicato (a tempo di record) il Ravenna Festival Magazine, rivista ufficiale realizzata in collaborazione con la direzione della manifestazione che parte domani, 21 giugno, con il concerto di Riccardo Muti.

Si tratta di 92 pagine di articoli, interviste, approfondimenti e immagini sui temi, gli eventi e i protagonisti dell’edizione 2020 del Festival, firmati da giornalisti e autori di rilievo. La rivista è in distribuzione gratuita a partire dal fine settimana di inizio del Festival, nelle edicole, nei dispenser e nelle attività selezionate del centro storico di Ravenna e delle città della provincia.

Della rivista è disponibile anche una versione digitale e sfogliabile sempre scaricabile gratuitamente a questo link. In copertina il ritratto della cantante curda Aynur Doğan.

Matilda e Lucciola non ballano: «Regole non chiare, aspettiamo norme precise»

Gestori e organizzatori delle serate nella discoteca e nel bagno di Marina attendono norme più precise per riaprire in sicurezza in caso di controlli

69476093 10156362260131196 4684754304169410560 ODal 19 giugno in Emilia-Romagna possono riaprire le discoteche se all’aperto e molti locali si sono rimessi in moto ma non il Matilda e il bagno Lucciola che organizza la serata “Ballo Scalza”: i gestori vedono «conflittualità fra la norma, la sua attuazione e i potenziali controlli».

L’apertura della stagione estiva 2020 quindi è ancora rimandata per almeno un’altra settimana. Il Matilda riaprirà il 26 giugno, per il Ballo Scalza si attenderà probabilmente venerdì 3 luglio.

Mattia Montanari, gestore del Matilda, Alberto Celli, titolare del Lucciola ed Enea Casadei Baldelli di Abc Group che organizza “Ballo Scalza” spiegano la loro decisione: «Non c’è polemica, consapevoli delle difficoltà con cui comunque si è arrivati ad autorizzare le riaperture in una fase come questa: la nostra scelta è motivata solamente dal desiderio di essere sicuri su come comportarci, condividendo con le autorità un metodo di lavoro che non crei problemi. Sappiamo che Regione e Comune stanno ragionando fra loro su questo, quindi aspettiamo. Tutti abbiamo voglia di aprire, ma vogliamo farlo in un contesto regolare, con tranquillità: aspettiamo le norme precise, che sono in arrivo in questi giorni».

Scontro frontale moto-camion: la vittima è Enio Villa, aveva 45 anni

L’incidente del 19 giugno in via San Giovanni, all’altezza dell’incrocio con via Gaggio

La vittima dell’incidente stradale avvenuto ieri, 19 giugno, a Cotignola è Enio Villa. Il 45enne abitava in paese ma era originario di Faenza. In sella alla sua motocicletta, una Bmw 800, si è schiantato contro un camion in via San Giovanni, all’altezza dell’incrocio con via Gaggio. Il 118 è intervenuto con un’ambulanza e l’elicottero ma non è stato possibile salvare la vita del motociclista. Il camionista, un 52enne, è rimasto illeso ma molto scosso dall’accaduto. Il motociclista viaggiava verso Lugo, l’autoarticolato procedeva in senso opposto e stava per svoltare a sinistra per entrare in un’azienda.

Ordinanze antialcol e antivetro fino al 31 ottobre in via Gulli e zona stazione

Prorogati i provvedimenti che scadevano il 30 giugno: divieto di consumo di bevande alcoliche in qualsiasi contenitore, divieto di consumare alimenti e bevande in genere forniti in bottiglie di vetro e lattine. Sanzioni da 200 a 500 euro

Polizia Municipale1Il Comune di Ravenna ha prorogato fino al 31 ottobre le ordinanze antialcol e antivetro nella zona della stazione e isola San Giovanni e in quella di via Gulli, tra le vie Aquileia e Nicolodi in scadenza il 30 giugno. La motivazione sta «negli effetti positivi delle precedenti ordinanze che hanno permesso il contenimento di fenomeni di degrado urbano e ambientale, tutelando la sicurezza».

Le due ordinanze impongono il divieto di consumo di bevande alcoliche in qualsiasi contenitore (ad eccezione delle aree di pertinenza degli “esercizi pubblici di somministrazione bevande”, “esercizi commerciali” e “attività artigianali del settore alimentare”), il divieto di consumare alimenti e bevande in genere forniti in bottiglie di vetro e lattine e quello di abbandonare bottiglie di vetro, lattine e contenitori in genere. Sono ammesse deroghe in concomitanza con particolari eventi di interesse per la cittadinanza (feste di quartiere, ricorrenze, eccetera) previa autorizzazione del sindaco, sentito il comando di polizia locale.

Tali divieti saranno in vigore nell’ambito della zona Isola San Giovanni, giardini Speyer ed aree limitrofe di piazza Anita Garibaldi, via Giosuè Carducci e le laterali via San Giovanni Bosco e parco Amadesi e via Monghini, viale Carlo Luigi Farini, piazza Carlo Luigi Farini, viale Giorgio Pallavicini, via Alberoni (nel tratto compreso fra viale Pallavicini e via Candiano) e via Candiano, via di Roma (nel tratto compreso tra via Diaz e via Carducci), piazza Mameli, via Maroncelli (nel tratto compreso tra viale Farini e via Colonna) e nell’ambito di via Gulli nel tratto compreso tra le intersezioni con via Aquileia e via Nicolodi.

Ferma restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, le violazioni alla presente ordinanza sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 200 euro ad un massimo di 500 euro.

Royal Caribbean sposta la partenza delle crociere da Venezia a Ravenna per il 2021

Le incertezze per le navi in laguna hanno spinto la compagnia americana a scegliere Porto Corsini come home port per i viaggi della Rhapsody of the Seas

Una nave attraccata al terminal crociere di Porto Corsini

La compagnia americana di crociere turistiche Royal Caribbean nel 2021 userà Ravenna come porto di partenza e arrivo per la nave Rhapsody of the Seas (2.400 passeggeri) che attualmente usa Venezia e in passato aveva già toccato il terminal di Porto Corsini.

La scelta, secondo quanto riporta la stampa specialistica, sarebbe già stata comunicata ai clienti che avevano prenotazioni concluse e sarebbe dettate dalle incertezze attorno alla presenze delle navi nella laguna veneta. Da Venezia la Rhapsody attualmente parte per tre tipi di crociera: isole greche, Grecia e Croazia, nord Adriatico. Il sito della compagnia propone una partenza a settimana per i mesi di settembre e ottobre.

E così la compagnia infiocchetta Ravenna per far ingoiare la pillola ai suoi clienti: «Una città a sole due ore a sud da Venezia». Royal Caribbean offrirà il trasferimento gratuito ai passeggeri dall’aeroporto di Venezia a Ravenna e ritorno.

Il terminal passeggeri di Porto Corsini passa all’incasso vedendo realizzarsi uno scenario da tempo ipotizzato: le restrizioni e le polemiche per le grandi navi sotto il campanile di San Marco stanno invogliando alcune compagnie a rivedere le rotte e Ravenna non è così distante. Diventare home port di una rotta può avere ricadute sulle presenze turistiche locali.

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