sabato
13 Settembre 2025

Coronavirus, misure prorogate fino al 3 maggio. Ma riaprono librerie e cartolerie

Conte, Non C'è Data Ma Già Programmiamo Fase 2Come previsto, il premier Giuseppe Conte ha annunciato in una conferenza stampa in diretta sui social e in tv la proroga delle misure di contenimento della diffusione del coronavirus fino al 3 maggio.

Vietati quindi gli spostamenti (a parte quelli giustificati) e ancora ferme le attività produttive (a parte quelle di attività considerata fondamentali).

Piccole modifiche riguardano cartolerie e librerie, che potranno riaprire a partire dal 14 aprile, così come i negozi di abbigliamento e accessori per neonati e bambini.

Il decreto del Governo prevede anche la riapertura di alcune tipologie di aziende legate alla filiera delle cosiddette “attività necessarie” e di studi professionali legali, di consulenza economica, finanziaria e assicurativa. Naturalmente nel rispetto dei parametri di sicurezza sanitaria.

Entro la fine di aprile è poi annunciato un nuovo decreto di misure economiche.

Mancanza di manodopera in agricoltura, la Regione mette in campo i centri impiego

Molti lavoratori sono rientrati negli Stati dell’Est Europa. Le aziende potranno presentare richieste per ricevere i curricula di chi ha fatto domanda di lavoro

Lavoratori AgricoliLa Regione Emilia-Romagna risponde all’Sos sulla carenza di manodopera stagionale lanciato dal mondo agricolo e mette in campo la rete dei 38 centri per l’impiego che fanno capo all’Agenzia regionale per il lavoro per aiutare le imprese a reclutare in tempi rapidi le figure professionali indispensabili per mandare avanti nelle prossime settimane e mesi il lavoro nei campi e negli allevamenti, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza imposte dall’emergenza coronavirus.

Una decisione dettata dalla necessità di scongiurare un drastico rallentamento dell’attività produttiva, oggi più che mai fondamentale per assicurare adeguate forniture di cibo alla popolazione, a causa della carenza di operai che si va profilando in vista dell’avvio delle grandi campagne di raccolta dei prodotti, in conseguenza del massiccio rientro nelle scorse settimane verso i loro Paesi d’origine di migliaia di lavoratori agricoli provenienti, soprattutto dall’Europa dell’Est, per sfuggire alla minaccia del Covid-19.

Il sistema di ricerca dei lavoratori stagionali messo in campo dalla Regione funziona così. È stato predisposto un modulo che le aziende dovranno compilare, specificando il tipo di attività, il luogo e la durata del rapporto di lavoro che intendono instaurare. Le schede così compilate saranno vagliate dai centri per l’impiego che nel giro di pochi giorni sottoporranno alle stesse aziende una selezione di curricula tra i candidati-lavoratori che si sono fatti avanti. A quel punto s’instaura il rapporto diretto azienda-lavoratore, che potrà essere assunto secondo le normative contrattuali in uso.

Sindacati: «Gomma, ceramica, moda e chimica i settori più colpiti dalla crisi Covid»

E sulla cassa integrazione Cgil, Cisl e Uil segnalano che molte banche stanno prendendo tempo rispondendo che non hanno ancora disposizioni sulle modalità per anticipare i pagamenti ai lavoratori

CONTROLLI CAMIONISTI PER COVID PORTO RAVENNAGomma-plastica, ceramica, abbigliamento e chimica sono i settori produttivi dell’economia ravennate – secondo le valutazioni dei sindacati provinciali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil – che più di altri stanno accusando il colpo per gli effetti del coronavirus. «Le condizioni dettate dal Covid-19 stanno determinando un importante ritorno alla crisi economica finanziaria dell’ultimo decennio che sembrava in fase di superamento». Complessivamente nell’area ravennate, solo per il settore industriale sono coinvolti dalla cassa integrazione circa 4mila dipendenti.

Mentre la chimica in qualche misura prosegue nelle attività perché rientra nei settori merceologici ritenuti utili, la gomma-plastica segna pesantemente il passo: «Nella zona abbiamo aziende importanti quali Riba, Vulcaflex, Sagom. Va denunciato che a fronte del decreto di chiusura, cui le nostre aziende si sono responsabilmente attenute, aziende direttamente concorrenti site in altre regioni, hanno e stanno proseguendo la propria attività creando un ulteriore pesante aggravio sulle prospettive di ripartenza».

Il settore moda subisce un colpo molto pesante «perché la chiusura in questo periodo dell’anno significa non solo perdere questi mesi ma un intero anno e forse anche il prossimo». Questo potrebbe avere prospettive occupazionali molto preoccupanti,  con possibili riduzioni del personale,  nel prossimo futuro.

La ceramica nel Ravennate è il comparto più rappresentativo in termini di addetti. «Ad oggi stanno lavorando in minima parte i magazzini e c’è forte preoccupazione perché si registrano importanti annullamenti degli ordini. Sono coinvolte tutte le aziende del territorio: Cooperativa Ceramica, Cerdomus, Gigacer, La Fabbrica, Cedir, Senio, Sicis».

Per quanto riguarda la cassa integrazione, le sigle sindacali fanno sapere che nelle aziende in cui negli anni sono stati costruiti buoni rapporti sindacali «abbiamo discusso le condizioni della cassa e tutte le aziende che manifestavano una buona posizione di mercato o un andamento in ripresa si sono impegnate ad anticipare l’indennità di cassa integrazione in busta paga». Una critica va all’indirizzo della Cerdomus: «Ritenevamo di non avere ancora concluso la discussione ma ha proceduto di sua sponte e nelle buste paga consegnate il 9 aprile i dipendenti si sono trovati non anticipate le spettanze per i giorni non lavorati di marzo». È attivo il protocollo firmato da Regione e banche per provvedere all’anticipo delle indennità spettanti in attesa dell’erogazione Inps ma «è altrettanto vero che la pratica è complicata e, a peggiorare le cose, molte banche stanno prendendo tempo rispondendo che non hanno ancora disposizioni sulle modalità».

L’ex campione di motociclismo Fausto Gresini dona un ventilatore al San Pier Damiano

La clinica privata convenzionata di Faenza potrà acquistare l’apparecchiatura per la terapia intensiva: la struttura del gruppo Gvm ha messo a disposizione della Regione 148 posti letto, di cui una parte dedicata ai pazienti Covid

San Pier Damiano HospitalLa clinica privata San Pier Damiano di Faenza, struttura ospedaliera polispecialistica del gruppo Gvm accreditata con il servizio sanitario pubblico, ha ricevuto una consistente donazione da Fausto Gresini, ex pilota motociclistico di Imola due volte campione del mondo nella classe 125 durante gli anni ’80 e oggi fondatore e manager della squadra corse Gresini Racing. Con i fondi ricevuti verrà acquistato un nuovo ventilatore, apparecchiatura fondamentale per curare sia i pazienti affetti da Covid-19 sia i degenti nella terapia intensiva respiratoria e nel reparto di pneumologia. Il San Pier Damiano Hospital ha messo a disposizione della Regione 148 posti letto, di cui una parte dedicata ai pazienti Covid per fronteggiare l’emergenza.

Fausto GresiniL’amministratrice delegata, Maria Cecilia Sansavini, commenta così il gesto di Gresini: «Ci fa ricordare come esistano ancora persone con un grande cuore e un grande senso di responsabilità nei confronti del proprio territorio e del proprio Paese». Il manager invece ha spiegato così la sua scelta: «Partecipare in modo concreto al bene delle persone del territorio è stata una scelta spontanea e sentita e sono orgoglioso di poter contribuire di persona, sostenendo uno degli ospedali della zona che sta affrontando in prima linea questa emergenza sanitaria straordinaria, a salvare una vita in più».

Gresini poi dà uno sguardo a come questa pandemia impatterà  sul mondo delle corse e quindi sul futuro del motomondiale: «Diciamo che siamo come un’auto col motore acceso, ma fermi. Si consuma, ma per il momento non si va da nessuna parte. Questa crisi sta toccando e toccherà tutti, nessuno escluso. La soluzione, una volta alle spalle la crisi sanitaria, sarà fare gruppo, rimanere uniti insieme ai partner e guardare avanti. La speranza è quella di poter iniziare questa stagione 2020, anche se, ovviamente, con regole diverse e un calendario limitato».

Covid, dati provinciali: nessun nuovo decesso ma 25 nuove diagnosi di positività

L’aumento registrato il 10 aprile è più alto dei tre giorni precedenti ma c’erano stati ritardi nella comunicazione degli esiti dei tamponi

Coronavirus LaboratorioLa provincia di Ravenna non registra decessi di persone infette da Covid-19 tra ieri, 9 aprile, e oggi ma nello stesso intervallo di tempo sono emerse 25 nuove diagnosi di positività tra la popolazione sul territorio. Il totale dei contagiati è quindi 776 a partire in 42 giorni (sono compresi oltre 230 guarigioni e 45 morti). Il numero dei nuovi contagiati è in crescita rispetto a quelli dei tre giorni precedenti (10, 8 e 5) ma le autorità avevano avvisato che c’erano dei ritardi tecnici nella comunicazione degli esiti dei tamponi. Nella giornata di oggi, fa sapere la Provincia, «sono stati recuperati circa il 50 percento dei tamponi eseguiti, ma non processati nei due giorni precedenti».

Rispetto alle 25 persone positive comunicate oggi, diciotto sono in isolamento domiciliare poiché completamente privi di sintomi o con sintomi leggeri, 7 ricoverate ma nessuna in terapia intensiva. Sul fronte epidemiologico, si tratta principalmente di pazienti che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati. Oggi si sono verificate anche 26 guarigioni cliniche per le quali sono programmati i tamponi di verifica attraverso il sistema drive through e 3 guarigioni complete. Sono 435 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.

Nella rete ospedaliera da Piacenza a Rimini prosegue il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione. Nel dettaglio 755 in Romagna di cui 107 per terapia intensiva: 131 Ravenna di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 24 a Faenza al San Pier Damiano Hospital; 99 a Lugo di cui 10 per terapia intensiva.

Il quadro regionale parla di 19.128 casi di positività al coronavirus, 451 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 85.884 i test effettuati, 4.169 in più. Complessivamente 8.376 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (338 in più rispetto a ieri). 349 le persone ricoverate in terapia intensiva: 6 in meno di ieri. E diminuiscono anche i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, negli altri reparti Covid (-126). Si registrano 81 nuovi decessi: 47 uomini e 34 donne. Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.381 (+278).

Controllati 250 clienti nei supermercati al mare per evitare le fughe pasquali

Accertamenti su 5 casi. Intensificati i pattugliamenti della polizia locale in vista del lungo weekend festivo: in campo ogni giorno 40 vigili urbani. Il vicesindaco: «Faccio appello al senso di responsabilità e civico dei cittadini ravennati affinché rispettino i divieti»

DSC 5178In vista delle imminenti festività pasquali – che con la complicità del clima mite e soleggiato potrebbero registrare inosservanze ai divieti di uscire e circolare sul territorio se non per lavoro, spesa, salute e situazioni di necessità – le forze dell’ordine saranno impegnati in controlli ancora più serrati. Lo afferma il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani, con delega alla Polizia locale e Sicurezza. I controlli saranno svolti durante l’arco delle 24 ore. È previsto l’impiego di 40 vigili urbani ogni giorno.

L’azione diffusa di controllo del territorio riguarderà in particolare parchi, pinete e spiagge. Sono già in corso da ieri, 9 aprile, verifiche nelle località litoranee e maggiori e più intensi controlli saranno effettuati sulle arterie stradali strategiche per monitorare gli spostamenti delle persone con particolare attenzione al raggiungimento delle seconde case da parte di cittadini residenti e non residenti, con lo scopo di individuare eventuali trasgressori provenienti da fuori Ravenna. Verifiche nei locali commerciali di generi alimentari e supermercati presenti sulla fascia costiera dove sono già stati controllati oltre 250 clienti e sono in corso accertamenti su almeno 5 situazioni sospette. Sorvegliati speciali saranno anche i punti d’imbarco e il porto.

IMG 5550«Rimanere a casa continua a rivelarsi la misura più efficace per contenere e sconfiggere l’epidemia da coronavirus – dice Fusignani –. Ancora di più in questo momento in cui c’è bisogno di essere più rigidi e determinati nell’osservanza di misure che sono state prese per tutelare e salvaguardare la salute, diritto primario e bene prezioso, di noi tutti. Per questo faccio appello al senso di responsabilità e civico dei cittadini ravennati affinché rispettino i divieti e si rendano conto che per vincere questa battaglia bisogna essere fermi e uniti». Un appello simile era stato già divulgato poche ore prima anche dal sindaco.

Cassa integrazione in deroga per Covid: in provincia domande per 4mila lavoratori

In totale 762mila ore. Sono i dati delle richieste per la misura decisa dalla Regione. Banche pronte a anticipare

Man Wearing Blue Hard Hat Using Hammer 544966Per la cassa integrazione in deroga attivata dalla Regione, per fronteggiare la crisi economica dovuta all’emergenza Covid-19,  dalla provincia di Ravenna sono partite 1.418 domande che coinvolgono 4.167 lavoratori per un totale 762.938 ore. Il quadro regionale dice che le richieste sono 17.774 per 54.726 lavoratori, per un volume complessivo di 8,12 milioni di ore e un ammontare di circa 81,3 milioni di euro. I numeri sono riferiti alle domande inviate dal 23 marzo al 1 aprile e dal 6 al 9 aprile.

«Sono numeri ragguardevoli – commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla –, che testimoniano il grande impegno finanziario della Regione Emilia-Romagna. La gestione regionale della Cassa integrazione in deroga sta funzionando e nelle prossime ore daremo alle banche gli elenchi con gli accordi approvati, passaggio fondamentale per l’erogazione degli anticipi. Come Regione riconfermiamo il nostro impegno per la copertura di tutti gli ammortizzatori nel prossimo decreto di aprile. Siamo al fianco di imprese, lavoratrici e lavoratori per superare insieme questo momento drammatico e impostare la ripresa una volta superato il lockdown».

Proprio ieri, 9 aprile, la Regione ha annunciato che le banche sono pronte per anticipare ai lavoratori e alle loro famiglie gli ammortizzatori sociali previsti dal decreto “Cura Italia”, dalla Cassa integrazione in deroga al Fondo di integrazione salariale. Già dalla prossima settimana saranno operative le procedure degli istituti che hanno sottoscritto il protocollo regionale.

Questi i dati delle altre province della regione.
Bologna: 4581 richieste per 15.468 lavoratori per 2.258.965 ore.
Modena: 2.856 richieste per 9.153 persone per 1.279.055 ore.
Rimini: 1.958 domande per 5.723 lavoratori per 902.063 ore.
Reggio Emilia: 1.681 domande per 5.301 lavoratori per 672.553 ore.
Forlì-Cesena: 1.491 richieste per 4.379 lavoratori per 619.536 ore.
Parma: 1.378 richieste per 4.015 lavoratori per 655.506 ore.
Piacenza: 1.283  domande per 3.788 per 466.498 ore.
Ferrara: 1.128 inviate per 2.732 per 511.078 ore.

Selvatico vende le opere donate dagli artisti ospitati, il ricavato all’ospedale

Iniziativa lanciata dalla rassegna di mostre partita nel 2010 e dal museo Varoli: prezzi ribassati da 30 a 900 euro, i fondi andranno all’Umberto I di Lugo

Zamboni Alberto2Dal disegno alla pittura, dalla fotografia alla scultura: 87 opere (che potranno anche aumentare) di vari artisti in vendita online a prezzi tra 30 a 900 euro per raccogliere fondi a favore dell’ospedale di Lugo impegnato nell’emergenza sanitaria Covid-19. È l’iniziativa lanciata da Selvatico, la rassegna di mostre di arte contemporanea diffusa sul territorio della Bassa Romagna e non solo, con il museo Varoli di Cotignola. La campagna andrà avanti fino al 30 aprile, al 10 risultano prenotazioni per un totale che supera i 12mila euro.

Gli artisti coinvolti provengono da tutto il territorio nazionale, si tratta di artisti visivi (pittori, scultori, fotografi, disegnatori, fumettisti, illustratori, incisori e street artist) che hanno partecipato dal 2010 ad oggi al progetto “Selvatico”,  ma anche a “Dal Museo al Paesaggio” e “Saluti da Cotignyork”. I lavori donati vengono venduti a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato.

La raccolta fondi sarà gestita dal Comune di Cotignola, che si occuperà di destinare direttamente all’Ospedale di Lugo l’intera cifra raccolta.

Qui la gallery con tutte le opere e le info per gli acquisti.

Cimiteri chiusi, sindaco e parroco portano fiori agli ingressi: «Per i nostri cari»

Della Godenza scrive su Facebook: «Un abbraccio a chi non c’è più e a chi non può visitare i defunti»

92740125 10222217370810970 8207999905034141696 NIl sindaco e il parroco di Castel Bolognese, Luca Della Goddenza e don Marco Bassi, nella mattinata del 10 aprile hanno portato dei vasi di ortensie agli ingressi di tutti i cimiteri del comune, ormai chiusi da un mese per le disposizioni che limitano le aperture di luoghi pubblici per contrastare la circolazione delle persone e la diffusione del contagio da coronavirus.

«Questo piccolo gesto – scrive il primo cittadino su Facebook – è l’abbraccio della cittadinanza ai nostri cari che non ci sono più e ai nostri concittadini che non possono accedere ai cimiteri chiusi da quasi un mese. Un minuto di silenzio, un momento di preghiera, un sentimento di comunità».

 

«Qui nessuna impennata dei ricoveri grazie ai vostri sacrifici, ma ora non mollate»

Il messaggio del sindaco e presidente della Provincia ai ravennati. «Per Pasqua restate in casa»

De Pascale VideoIl sindaco di Ravenna, e presidente della Provincia, Michele de Pascale, invita i ravennati a restare a casa in un messaggio di auguri di Pasqua diffuso con un video sui social.

«Sarà un momento da trascorrere, come ormai ci siamo abituati, in casa con i nostri cari o sentendoli telefonicamente o in videochiamata se sono lontani – ribadisce De Pascale –, ma è fondamentale ora non commettere errori. I dati degli ultimi giorni danno conto di questi sacrifici che stiamo facendo. I dati dei contagi, ma soprattutto i dati dell’ospedale.  Il nostro ospedale non sta avendo l’impennata di ricoveri che hanno avuto altre zone del Paese e questo è solo grazie all’impegno, al senso di sacrificio e del rispetto delle regole che è proprio della nostra comunità».

Il sindaco chiede però «di non far calare la tensione, di continuare ad impegnarvi, di farlo con senso di responsabilità per voi, per i vostri cari, per tutta la nostra comunità».

Ravenna «città più sicura»: meno reati e furti, più arrestati. I dati della polizia

E in questi primi mesi del 2020, complice l’emergenza coronavirus, la situazione è in ulteriore miglioramento

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La cerimonia nel piazzale della questura di Ravenna

La celebrazione in questura a Ravenna del 168esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato è stata l’occasione come da tradizione per presentare i dati dell’attività dell’anno scorso. Con i dati anche fino al 6 aprile di quest’anno, caratterizzati da una diminuzione in proporzione dei reati dovuta ovviamente anche all’emergenza di queste settimane.

TUTTI I DATI 2019 DELLA POLIZIA IN PROVINCIA DI RAVENNA

Dai dati 2019 Ravenna appare come una città più sicura rispetto al 2018, con un calo dei reati di natura predatoria del 12 percento, mentre il totale di tutti i delitti consumati in provincia è diminuito del 6 percento rispetto all’anno precedente.

I furti con destrezza sono diminuiti del 23 percento, quelli in abitazione del 18, i furti in esercizi commerciali del 17 e quelli sulle auto in sosta del 9.

In discesa anche il dato relativo alle rapine in abitazione, -13 percento, nel biennio considerato e addirittura del 40 percento in meno quello delle rapine in uffici postali.

«L’implementazione del servizio di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti – si legge ancora nella nota della questura di Ravenna – ha consentito di ottenere l’ottimo risultato di un calo del 69 percento del delitto di contraffazione di marchi e prodotti industriali».

L’attività delle sole Volanti della Polizia ha portato nel 2019 all’arresto di 100 persone (oltre 20 in più rispetto al 2018) e alla denuncia di altre 681 (oltre cento in più).
  Gli interventi effettuati dalle Volanti in tutto il territorio della provincia sono stati 4.147, le persone controllate 37.813, mentre al “112NUE” della Polizia di Stato sono pervenute 5.858 richieste di soccorso.

L’attività degli uffici operativi della Questura ha portato all’arresto di 263 persone in totale nel 2019, mentre 1.200, sono state quelle denunciate in stato di libertà per reati di varia natura, con un aumento degli arrestati del 30 percento rispetto all’anno precedente.

Il lavoro degli investigatori della Squadra Mobile si è focalizzato su numerose indagini, sia delegate dall’Autorità Giudiziaria che d’iniziativa che ha consentito di arrestare 137 persone, con un aumento del 13 percento, mentre quelle indagate in stato di libertà sono state 261 il 20 percento in più. Numerose sono state, infatti, le operazioni antidroga effettuate in questo periodo dal personale della Squadra Mobile, con il sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti: quasi nove chili di cocaina, quasi 3 chili di hashish e oltre 21 chili di marijuana, con 155.805 euro sequestrati, provento del traffico di stupefacenti.

Sono stati inoltre emessi 29 ammonimenti sia per episodi di violenza domestica che per atti persecutori.

Nella provincia di Ravenna attualmente sono regolarmente soggiornanti 32.688 cittadini extracomunitari.
 Nell’ultimo anno stati accompagnati alla frontiera 26 extracomunitari con gravissimi precedenti penali, 23 sono stati ristretti nei CPR e 96 sono gli stranieri espulsi del territorio nazionale con l’ordine del Questore.
Nel 2018 e 2019 sono state lavorate dalla questura 1.389 richieste di Asilo, con un incremento del 35 percento nel 2019 rispetto al 2018.
In totale, le pratiche di permesso di soggiorno che sono state rigettate o revocate sono 194.

Intensa anche l’attività della Polizia Amministrativa nelle sue varie articolazioni, che si è concretizzata con il rilascio di 16.000 passaporti con un incremento del 14 percento.

La Polizia Stradale, ha proceduto nel 2019 al controllo di 10.648 persone e 9.498 i veicoli, contestando oltre 8.960 infrazioni al Codice della Strada. Le persone arrestate sono state 19. Gli interventi di soccorso a favore degli utenti della strada sono stati 2.555.

La polizia ferroviaria di Ravenna e Faenza hanno identificato 6.279 persone denunciandone 51 e multando 136 passeggeri.

Nestlé dona 5mila uova di Pasqua a Ravenna: verranno consegnate ai più “fragili”

Sono arrivate al porto. Sindaco e assessora: «Grazie per un gesto non scontato»

Uova3Cinquemila uova di Pasqua donate alla comunità ravennate da Nestlé Italia – divisione Perugina sono arrivate questa mattina in uno dei piazzali della Sapir, al porto di Ravenna.

Grazie anche alla rete delle associazioni di volontariato che in questi giorni stanno provvedendo alla consegna a domicilio di spesa e farmaci per chi non è in grado di provvedere autonomamente, le cinquemila uova saranno consegnate entro Pasqua alle comunità per i minori, alle strutture residenziali per disabili e anziani, ai centri di accoglienza per migranti, ai dormitori, alle famiglie più fragili in carico ai Servizi sociali (quelle che stanno ricevendo i buoni spesa), alla Caritas, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Provinciale e Locale, al carcere.

Uova1L’iniziativa è nata in virtù di un legame consolidato tra Nestlé Italia – Perugina e l’ospedale di Ravenna, attraverso il Crald dell’Ausl. Ogni anno infatti l’impresa dona al Santa Maria delle Croci circa trecento uova per i bambini ricoverati nel periodo pasquale. Quest’anno, anche in considerazione del fatto che a causa dell’emergenza Coronavirus molte uova resteranno invendute, Nestlé Italia ha moltiplicato la solidarietà, donando alla comunità ravennate cinquemila uova.

Uova4«Ringraziamo Nestlé Italia per un gesto non scontato – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi – che in un periodo così difficile regala un momento di normale quotidianità, come quello dello scartare un uovo di Pasqua, a tanti bambini e a tante persone che per i motivi più diversi stanno vivendo questa fase per tutti complessa con ancor più difficoltà di altri. E ringraziamo ancora una volta le numerose associazioni di volontariato, già impegnate in questi giorni in innumerevoli azioni di sostegno alla nostra comunità, grazie alle quali sarà possibile recapitare in sicurezza le uova entro Pasqua».

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