Mancanza di manodopera in agricoltura, la Regione mette in campo i centri impiego

Molti lavoratori sono rientrati negli Stati dell’Est Europa. Le aziende potranno presentare richieste per ricevere i curricula di chi ha fatto domanda di lavoro

Lavoratori AgricoliLa Regione Emilia-Romagna risponde all’Sos sulla carenza di manodopera stagionale lanciato dal mondo agricolo e mette in campo la rete dei 38 centri per l’impiego che fanno capo all’Agenzia regionale per il lavoro per aiutare le imprese a reclutare in tempi rapidi le figure professionali indispensabili per mandare avanti nelle prossime settimane e mesi il lavoro nei campi e negli allevamenti, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza imposte dall’emergenza coronavirus.

Una decisione dettata dalla necessità di scongiurare un drastico rallentamento dell’attività produttiva, oggi più che mai fondamentale per assicurare adeguate forniture di cibo alla popolazione, a causa della carenza di operai che si va profilando in vista dell’avvio delle grandi campagne di raccolta dei prodotti, in conseguenza del massiccio rientro nelle scorse settimane verso i loro Paesi d’origine di migliaia di lavoratori agricoli provenienti, soprattutto dall’Europa dell’Est, per sfuggire alla minaccia del Covid-19.

Il sistema di ricerca dei lavoratori stagionali messo in campo dalla Regione funziona così. È stato predisposto un modulo che le aziende dovranno compilare, specificando il tipo di attività, il luogo e la durata del rapporto di lavoro che intendono instaurare. Le schede così compilate saranno vagliate dai centri per l’impiego che nel giro di pochi giorni sottoporranno alle stesse aziende una selezione di curricula tra i candidati-lavoratori che si sono fatti avanti. A quel punto s’instaura il rapporto diretto azienda-lavoratore, che potrà essere assunto secondo le normative contrattuali in uso.

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