In corso la sanificazione del reparto dell’ospedale, che riaprirà con meno posti letto
Il reparto di oncologia dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna è temporaneamente chiuso dopo che un paziente è risultato positivo al coronavirus. Una trentina, tra operatori e ricoverati, le persone quindi sottoposte a tampone, di cui quindici sono risultate contagiate. Si tratta di otto pazienti, due medici e cinque infermieri.
La notizia è riportata sul Carlino Ravenna e il Corriere Romagna in edicola oggi, 1 aprile.
Il personale sanitario positivo è seguito a domicilio – spiega al Carlino il direttore sanitario dell’ospedale, Paolo Tarlazzi – mentre i pazienti sono stati trasferiti in un reparto Covid. Il contagio sarebbe avvenuto da fonti esterne, probabilmente un famigliare in visita.
Mentre è in corso la sanificazione, l’obiettivo è quello di riaprire il reparto al massimo lunedì, con un numero di posti letto limitato, mantenendo solo camere singole.
La vittima aveva 77 anni. L’incidente è avvenuto vicino a Prada, nel comune di Russi
Un uomo di 77 anni è morto in un incidente avvenuto a pochi chilometri da Prada (in particolare nella frazione di Borgo Ballardini del comune di Russi) nel pomeriggio di ieri, 31 marzo.
L’anziano, alla guida di una Fiat Punto, si è scontrato con un camion – un “trasporto eccezionale” – all’incrocio tra via Case Vento, via Di Mezzo e via Prada, già più volte scenario di incidenti.
L’auto è stata trascinata per una decina di metri sull’asfalto, finendo la propria corsa nel fossato e contro un palo.
Per estrarre l’uomo dalle lamiere è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Il 77enne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Faenza dove è morto però poco dopo l’arrivo.
I rilievi di legge sono stati eseguiti dalla polizia locale di Russi.
Pubblichiamo il racconto, tra reale e virtuale, di una videolezione di Francesco Della Torre, insegnante di matematica (oltre che nostro collaboratore…).
Francesco Della Torre
Buongiorno ragazzi, grazie di esservi collegati per la lezione di matematica! Mi dispiace un po’ di essere l’unico che si fa vedere tramite telecamera, dove siete? In pigiama, struccate, spettinati, lontani dal computer, o chissà in quale equivoca situazione…
Non c’è problema, solo ricordatevi che alle 7.55 di mattina quando ci si vedeva, nessuno di noi era in particolare forma, nessuno è mai stato in forma prima delle 9, a parte i personaggi della televisione.
A proposito di televisione e giornali, avete visto quanto vantarsi della didattica a distanza, ma come mai? Hanno paura che non facciamo niente, hanno paura che leggiamo, ascoltiamo musica, giochiamo ai videogiochi, o guardiamo film o serie tv? Non esageriamo dai, hanno solo paura che usciate da scuola senza conoscere l’equazione della circonferenza…
Giusto, perché non ci avevo pensato? Hanno pienamente ragione, bravi! Allora, ragazzi, l’equazione della circonferenza è x2 +y2 +ax+by+c=0, e vi ho appena condiviso un video che vi spiega le sue caratteristiche, soprattutto quelle del raggio. No, non vi faccio lezione in diretta, ci sono alcuni colleghi che hanno messo a disposizione le loro risorse in rete per fare in modo che ne fruiste liberamente anche prima del virus, esattamente come una biblioteca… Una videoteca.
Oggi facciamo una cosa che avevamo organizzato, che sembrava non potessimo fare, e che invece faremo: la gita!
La gita? E come facciamo? Intanto abbassate le tapparelle, mettete le vostre cuffiettine bluetooth, quegli auricolari molto high-tech che nascondete nei capelli anche durante le lezioni vere… Sì quelli, esatto! Isolatevi col vostro Pc o cellulare, attivate geolocalizzazione, e fate come me, aprite… Street View!
Per la partenza vogliamo essere originali, niente piazzale o stazione, ci troviamo alla Biblioteca Casa di Oriani, perché già che ci siamo l’andiamo a visitare con un mini tour. Bella eh? Quando torneremo a scuola andiamo a vederla dal vivo, insieme con la Classense, Palazzo Corradini e altre piccole chicche, così potete iscrivervi in modo tale da poter consultare libri online (gli ebook, si!) e rimanere in contatto con la realtà leggendo i giornali. Si, proprio qui!
Cambio programma, non andiamo a Monaco come stabilito a gennaio, andiamo negli Stati Uniti, visto che con la didattica a distanza possiamo permettercelo. Pronti, via! Scalo a Milano, che anche lei in questo periodo non se la passa bene… E chi se la passa bene? E anche se non possiamo fare un aperitivo sui navigli, che finirebbe male, c’è la Pinacoteca di Brera da visitare, con quel quadro che tiriamo fuori sempre il primo maggio… lo so, non rispettano le distanze tra di loro, ma è sempre un’opera meravigliosa.
Ragazzi si è fatto tardi, si va a New York! Ci facciamo un bel giro per Manhattan, per Times Square, e andiamo a vedere anche l’altra faccia dell’America ad Harlem (mettete in cuffia un po’ di musica jazz, please), per conoscere meglio una realtà quasi mai descritta. Poi andiamo al Metropolitan Museum, e ci restiamo delle ore, perché è grande quanto Ravenna ormai… Guardate là, avevate mai visto Van Gogh dal vivo? Tacete, non ditemi che lo conoscete, anzi ora vi disattivo l’audio così non sento i vostri commenti in videochat… No, non ne ho il coraggio, già non vi vedo… ma è tardi ormai siete svegli, potete apparire?
Ok, abbiamo ancora una mezz’oretta, facciamo un salto a Parigi al Louvre? Va bene, prima una foto sotto la Tour Eiffel, concesso ragazzi. Foto? Aprite la videocamera allora!
Benissimo, l’ora di videolezione sta per scadere, possiamo tornare a Ravenna, ci vuole un istante, aprite le tapparelle, affacciatevi alla finestra e sorridete, la lezione è finita. Ah, mi raccomando, sul registro ho salvato la videolezione e assegnato i compiti, la gita è finita, da domani riprendono le lezioni. Buona giornata!
Un solo genitore può camminare con i figli minori «purché in prossimità della propria abitazione». Lo precisa l’ennesima circolare inviata dal Viminale ai prefetti per fornire chiarimenti sul divieto di assembramento e spostamenti. Si tratta di indicazioni, spiega il capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi, da trasmettere alle forze di polizia «quotidianamente impegnate nella ricerca di un giusto equilibrio tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure e la ragionevole verifica dei singoli casi».
Una delle esigenze emerse nel Paese è quella di concedere “un’ora d’aria” ai bambini. Sul punto, il ministero precisa che ad un «solo genitore» è consentito «camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute».
Il documento del Viminale ricorda poi che restano off limits parchi e giardini e che «l’attività motoria generalmente consentita» non va intesa soltanto «come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima il camminare in prossimità della propria abitazione». (Ansa.it)
Accordo in regione per diminuire il disagio dovuto al tempo tra l’inizio delle sospensioni dal lavoro e l’erogazione dalla previdenza
I dipendenti di aziende in crisi per l’emergenza sanitaria in Emilia-Romagna riceveranno dalle banche la liquidazione anticipata degli ammortizzatori sociali previsti dall’Inps, per diminuire il disagio dei lavoratori dovuto al tempo che intercorre tra l’inizio delle sospensioni dal lavoro e l’erogazione da parte della previdenza. È l’effetto di un protocollo quadro sottoscritto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, dalle istituzioni locali, dai sindacati, dalle rappresentanze delle imprese e da diversi istituti bancari.
L’accordo prevede l’attivazione di finanziamenti individuali da parte degli istituti bancari a costo zero e a tasso zero per lavoratori dipendenti di aziende in crisi. Il finanziamento si configura come un anticipo sugli ammortizzatori sociali spettanti al lavoratore per supportarlo nei periodi di temporanea assenza di reddito, in attesa di percepire da parte dell’Inps le indennità di sostegno al reddito spettanti. Le “aziende in crisi” sono quelle che attivano ammortizzatori sociali e non hanno le condizioni per anticipare ai lavoratori il sostegno al reddito. Aziende che hanno attivato gli ammortizzatori sociali conservativi per far fronte a fasi di cessazione di tutta o di parte dell’attività produttiva sul territorio regionale, o in situazione di grave dissesto finanziario, o per sostenere processi di riorganizzazione aziendale o ancora che debbano affrontare una riduzione o cessazione temporanea dell’attività, o abbiano attivato gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2020, anche a seguito dell’emergenza Covid-19.
Il Protocollo avrà validità per tutto il 2020 e potrà essere aggiornato se intervengono sostanziali modifiche normative sugli ammortizzatori sociali. Potrà inoltre essere eventualmente rinnovato o prorogato con il consenso espresso delle parti sottoscrittrici. Altri Istituti di credito potranno aderire al Protocollo anche in un momento successivo.
Gli istituti bancari, a richiesta del lavoratore e previa valutazione del suo merito di credito, concederanno un finanziamento nella forma tecnica di apertura di credito su un conto corrente dedicato all’operazione per un massimo di 700 euro al mese (minimo 100 euro) per un numero di mensilità pari a: 9 mesi per Cigs e Cigs per Contratti di solidarietà difensivo (per un massimo di 6.300 euro); 2 mensilità nell’anno solare per Cig in deroga (per un massimo di 1.400 euro); 3 mensilità per Cigo (per un massimo di 2.100 euro); 3 mensilità per il Fondo di integrazione salariale Fis (per un massimo di 2.100 euro).
Banche aderenti all’Accordo: Bper Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, Banca di Piacenza, Unicredit, Fed. Banche Credito Cooperativo, Cassa di Risparmio di Ravenna e Banca di Imola, Gruppo Bancario Icrea, Cassa di Risparmio di Cento, Intesa San Paolo, San Felice 1893 Banca Popolare, Crédit Agricole Italia, Banca Cambiano 1884 S.p.A., Monte dei Paschi di Siena – Mps.
Luci e ombre nell’aggiornamento del 31 marzo. Le guarigioni accertate sono 54
Sono cinque i decessi (due donne di 86 e 92 anni e un 74enne, oltre all’anziano di Conselice e all’ingegnere Francesco Ricci) di pazienti con Covid-19 registrati in un giorno in provincia di Ravenna, cifra record finora per il territorio ravennate che per il decimo giorno consecutivo archivia almeno una persona morta a causa della pandemia. In totale ora sono 33 i morti registrati in provincia dall’inizio dell’emergenza, per un’età media di 75 anni (solo 5 persone su 33 avevano meno di 70 anni).
Con le quattro di oggi salgono invece a 54 le guarigioni cliniche accertate nel territorio ravennate.
I dati del 31 marzo possono però considerarsi positivi: sono infatti solo 12 i nuovi casi di positività (7 donne e 5 uomini che hanno avuto quasi tutti contatti stretti con contagiati, di cui quattro pazienti in isolamento domiciliare e otto ricoverati, ma non in terapia intensiva). Bisogna risalire al 17 marzo – quando furono 10 – per trovare un giorno con meno nuovi contagi registrati.
Sono 835 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.
Complessivamente i casi in provincia di Ravenna salgono dunque a quota 580, alle 12 del 31 marzo, di cui 257 nel comune capoluogo, 94 a Faenza, 42 a Cervia e 41 a Lugo, per restare ai comuni più grandi (e conseguentemente più colpiti). Unico territorio comunale ancora senza casi di positività, in provincia, è Bagnara di Romagna.
Il servizio attivato anche a Ravenna serve per accertare la guarigione da Covid-19
Per accertare la guarigione da Covid-19 delle persone già risultate positive, in modo rapido e senza che debbano scendere dall’auto, sono stati allestiti in regione diversi “drive trough” con materiali e mezzi dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’impiego del volontariato: a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (Re), Cesena e Forlì. Quest’ultimo, allestito nei giorni scorsi nel parcheggio dell’Ospedale Morgagni (via Carlo Forlanini 34), è operativo da oggi, martedì 31 marzo.
Anche a Ravenna si sta allestendo un punto di “drive through”, che sarà operativo da domani (1 aprile), al Cmp (Centro di medicina e prevenzione dell’Ausl), e in particolare nella parte posteriore della struttura. Qui, in collaborazione con la Protezione civile, è stata predisposta un’area ad hoc che sarà riservata al passaggio delle auto dei pazienti, riconoscibile attraverso un “portale”. I pazienti, contattati dal servizio di Igiene pubblica, si recheranno al parcheggio del Cmp e, passando sotto la struttura, saranno immessi nell’area, protetta anche dalla vista delle altre persone. Gli operatori, seguendo tutti i protocolli di sicurezza previsti, effettueranno il tampone senza che i pazienti escano dall’auto. Anche a Rimini ci si sta organizzando per allestire una struttura analoga.
Intanto, già da ieri, lunedì 30 marzo, il “drive through” viene effettuato anche al Policlinico Sant’Orsola di Bologna: è riservato ai dipendenti positivi e poi guariti che devono essere sottoposti a tampone per poter tornare al lavoro.
Nonostante avesse chiesto il via libera al telefono alla polizia: «Il decreto ce lo consente»
Era partita da casa, in un comune della Bassa Romagna, per portare il figlio di pochi anni dal padre, da cui è separata, a Ravenna. Ma a metà strada i carabinieri le hanno consigliato di tornare indietro, se non voleva rischiare di prendere una multa.
Ce lo racconta una madre, che prima di partire si era però già assicurata di poter portare il figlio dal padre in questo periodo di emergenza coronavirus, ottenendo al telefono il via libera dalla polizia. E in effetti anche dalle risposte sul sito del Governo alle cosiddette “domande frequenti” sul decreto di contenimento del coronavirus, pare non ci siano dubbi: «Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio».
Ma i carabinieri del posto di blocco erano altrettanto certi che non si potesse, a meno che non ci fosse una “situazione di necessità”. «Mi hanno detto che avrei potuto portare mio figlio dal padre solo nel caso fossi dovuta andare a lavorare…».
Ora, però, consultato il web, la mamma ci riproverà…
Sarà il consiglio comunale a votare sulla proposta di un versamento con una soluzione unica nel 2020
Turisti tra San Vitale e Galla Placidia
«Nella prossima riunione della giunta comunale sospenderemo il versamento di aprile dell’imposta di soggiorno e al primo consiglio comunale utile proporrò che venga approvato per quest’anno il pagamento a novembre con un versamento unico». Sono parole del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, per fare chiarezza dopo le polemiche sollevate dall’opposizione perché ad alcuni operatori turistici della città sono arrivate le richieste di riscossione delle cifre versate da ogni turista per ogni pernottamento e poi girate al Comune.
Il primo cittadino ricorda che la possibilità di questa modifica è stata discussa «sia con le associazioni delle imprese che in sede della conferenza dei capigruppo di venerdì scorso, 27 marzo, nella quale la proposta aveva incontrato il sostegno trasversale sia dalla maggioranza che dall’opposizione». In quella sede venne comunicato che era necessaria un’istruttoria per capire la fattibilità dello spostamento a novembre del versamento di aprile: l’indagine preliminare ha dato esito positivo.
Elisa Fiori e Carolina Ghiselli hanno realizzato un video caricato sulla pagina Facebook del centro culturale Venturini: in tutto oltre 50 contributi rivolti alle famiglie a casa ma prodotti anche dagli stessi bambini con i genitori
Da sinistra Carolina Ghiselli, Daniele Bassi e Elisa Fiori: sindaco e assessore di Massa Lombarda
La voce narrante della vicesindaca e i disegni dell’assessora per una speciale favola che spiega la pandemia di Covid-19 ai bambini. È l’iniziativa del centro culturale Venturini di Massa Lombarda che ha coinvolto due componenti della giunta, Carolina Ghiselli e Elisa Fiori, per realizzare un video di 5 minuti caricato su Facebook e rivolto ai più piccoli (lo trovate in fondo all’articolo). È solo uno dei contributi che arricchiscono il contenitore creativo lanciato sul social network a partire dai primi giorni dell’emergenza: laboratori, video letture, filastrocche, momenti di intrattenimento ludico e formativo.
Ci sono poi i numerosi contributi di bibliotecari, volontari, mamme e insegnanti che in questi giorni di sospensione delle lezioni in aula continuano a essere vicino agli alunni e alle alunne delle scuole. Tra le iniziative ci sono anche quelle dell’istituto comprensivo “Francesco D’Este”, i cui docenti stanno creando contenuti video, letture e proposte didattiche per accompagnare gli studenti, grandi o piccoli, nelle loro giornate a casa. Tra questi c’è anche il racconto di Umberto, alunno della scuola elementare “Luigi Quadri”, che ha spiegato, grazie anche ai disegni realizzati insieme alla sua mamma, come è cambiata la vita di uno studente nell’ultimo mese. I contributi pubblicati, con assiduità quotidiana di due o tre al giorno, sono ad oggi quasi cinquanta, di cui oltre venti video originali, creati per l’occasione.
«L’amministrazione comunale è sempre al fianco delle famiglie massesi e comprendiamo le difficoltà che stanno attraversando in questi giorni – spiega Ghiselli -. Spiegare ai più piccoli perché di punto in bianco sono costretti a stare in casa senza poter vedere i maestri e gli amici di sempre non è facile e abbiamo pensato di aiutare le famiglie. È nata così la storia di “Coronavirussino”, che speriamo abbia aiutato tante famiglie ad affrontare questo argomento e spiegare ai bambini questa emergenza nazionale». Sulla stessa linea d’onda la collega Elisa Fiori: «Sono da sempre convinta che l’arte possa unire e spiegare le emozioni laddove le parole non arrivano. In questo caso abbiamo voluto unire il racconto di Carolina con i miei disegni. Speriamo che sia arrivata a tutti una favola piena di speranza. Abbiamo in programma tante altre iniziative per non far mancare a nessuno il nostro virtuale abbraccio”.
Tutte le iniziative pubblicate sono rese possibili anche dalla collaborazione di alcuni grandi editori di letteratura per ragazzi, che hanno accettato di concedere l’autorizzazione a realizzare le video-letture dei propri libri.
Dopo Andrea Gambi, muore un altro professionista molto noto, positivo alla Covid-19
Francesco Ricci
A distanza di pochi giorni dalla morte di Andrea Gambi, l’ordine della provincia piange un altro ingegnere ravennate, molto noto, morto nella notte in Terapia intensiva a Ravenna, dove era ricoverato in quanto positivo al coronavirus. Si tratta di Francesco Ricci, 65 anni, più volte Segretario e Consigliere dell’Ordine (1995-97 e 1997-99), decano della Commissione Parcelle, membro del Consiglio di Disciplina nel quadriennio 2013-2017 e attualmente in carica come Presidente di Collegio.
«Molti di noi – si legge in una nota firmata dal presidente dell’Ordine provinciale Mattia Galli e dal presidente del Consiglio di disciplina Giovanni D’Antonio – lo hanno conosciuto ed hanno avuto modo di apprezzare la sua professionalità e disponibilità nei confronti dei colleghi, sempre pronto al confronto dialettico, mai banale e sempre pertinente. La sua scomparsa lascia in noi un grande vuoto. Ai suoi familiari e ai colleghi di studio va il cordoglio del Consiglio dell’Ordine e del Consiglio di Disciplina, unitamente a quello di tutti i nostri iscritti».
«Nessuno di noi – continua la nota –, all’inizio di questa pandemia, avrebbe immaginato una sorte così funesta per il nostro territorio, arrivando a toccare persone a noi così vicine. Nessuno avrebbe pensato di dover veicolare notizie di questo genere per dare l’estremo saluto ad amici e colleghi che ci hanno lasciati. Ora più che mai è d’obbligo continuare a rispettare le leggi e le prescrizioni imposte dalle Autorità, in rispetto non solo di noi stessi e dei nostri cari, ma dell’interna collettività e in particolare di chi ogni giorno opera, rischiando la propria vita, per arrestare questo destino infausto. L’Ordine c’è e continuerà nel suo ruolo, per garantire i servizi essenziali, non sentitevi soli!».
Enrico (nome di fantasia) ci racconta la sua vita scolastica in remoto. «Mai avrei pensato di poterlo dire, ma non vedo l’ora che la scuola riapra»
Prima superiore, la scuola improvvisamente chiude a fine febbraio e non si sa quando e se riaprirà. Ma dopo la prima settimana di quasi vacanza, la seconda con qualche sperimentazione, ormai la scuola non ha riaperto ma è da tempo ricominciata: solo nella sua camera da letto.
«Mi alzo, faccio colazione e accendo il computer. Se non fosse per mia madre, forse nemmeno mi toglierei il pigiama…». Enrico (nome di fantasia) ci racconta la sua vita scolastica da liceale in remoto.
Cosa è meglio? «Beh, è più facile copiare, aiutarsi, per ora non ci sono vere interrogazioni e si può sempre dare un’occhiata al libro o, magari, fingere di avere un guasto tecnico. Però di fatto la mole di lavoro è addirittura aumentata! Tra le lezioni online, le videolezioni e i compiti da consegnare tutti i giorni per tutte le materie…».
Roba quindi da far rimpiangere la scuola, intesa anche come luogo fisico?
«Beh, sì, siamo animali sociali. Mi manca il rapporto con i compagni prima e dopo le lezioni, la ricreazione. Il rapporto con gli insegnanti ne ha risentito meno, forse. E poi comunque a scuola è più facile restare concentrati e non distrarsi. Quindi sì, prima di questo periodo non avrei mai pensato di poterlo dire, ma non vedo l’ora che la scuola riapra!».