Una mamma separata: «I carabinieri non mi hanno fatto portare mio figlio dal padre»

Nonostante avesse chiesto il via libera al telefono alla polizia: «Il decreto ce lo consente»

Bambino DimenticatoEra partita da casa, in un comune della Bassa Romagna, per portare il figlio di pochi anni dal padre, da cui è separata, a Ravenna. Ma a metà strada i carabinieri le hanno consigliato di tornare indietro, se non voleva rischiare di prendere una multa.

Ce lo racconta una madre, che prima di partire si era però già assicurata di poter portare il figlio dal padre in questo periodo di emergenza coronavirus, ottenendo al telefono il via libera dalla polizia. E in effetti anche dalle risposte sul sito del Governo alle cosiddette “domande frequenti” sul decreto di contenimento del coronavirus, pare non ci siano dubbi: «Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio».

Ma i carabinieri del posto di blocco erano altrettanto certi che non si potesse, a meno che non ci fosse una “situazione di necessità”. «Mi hanno detto che avrei potuto portare mio figlio dal padre solo nel caso fossi dovuta andare a lavorare…».

Ora, però, consultato il web, la mamma ci riproverà…

 

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